Cacciatori nel Bar Fucili in auto: Omissione di custodia

C'è un bar....in quel di Lunghezza vicino Roma, crocevia di tutte le diramazioni per le migliori (o presunte tali) poste per tordi nella zona Est della Capitale....ultimo avamposto di civiltà (se si escludono i bar dei paesi)....in cui ogni mattina del Sabato e della Domenica decine e decine di cacciatori instaurano una manfrina degna del miglio teatro comico...non appena la pattuglia di turno delle forze dell'ordine viene al suddetto bar prima di finire il turno o anche solo per iniziarlo "alla grande".
L'apparizione della pattuglia genera uno scompigliato fuggi fuggi da parte dei soliti sfigati di turno verso le proprie macchine (alcuni ancora con la tazzina del caffè in mano!) come per dichiarare : io ci sono....ci sono.....sorveglio la macchina...eccomi...ci sono...
La scena è davvero comica. Finché la pattuglia non decide malauguratamente un giorno di intervenire.....ed allora rovina la giornata a qualcuno.
Tu che parli di soliti sfigati di turno, mi vuoi far credere che non lasci mai le cartucce in auto?
Chiunque lo fa ed è passibile di verbale, me lo ripete sempre un compagno mio di caccia, agente di ps.
Secondo me cacciatori in regola al 100% non ne esistono ma solo fortunati e non.
 
Allora, questa sentenza specifica che l'auto era a 100 mt, in zona particolarmente predisposta a furti, i fucili erano in vista, quindi facilitavano il furto.........in questi casi non c'è niente da fare sei in reato, mentre se i fucili erano in bauliera non visibili, forse il ricorso sarebbe stato accettato e sarebbe stato furto con scasso. Stesso discorso per le munizioni, se sono a vista andate incontro ad un reato, se sono chiuse nel baule e non visibili no.
 
Poi vi siete dimenticati di dire che il fucile e le cartucce vanno portate appresso anche se si scende dalla macchina per fare la pipì o per qualunque altra necessità (qualunque malore, mal di testa, ecc. e conseguente corsa in farmacia o al pronto soccorso.
 
Concordo con chi dice che bisogna essere fortunati e non incontrare gli "sceriffi" della domenica.A dei miei amici e'succeso il contrario.Arrivano al bar e vedono la pattuglia dei carabinieri.Cosi'decidono di portare i fucili con loro,nel fodero e scarichi,nel bar.Cosa succede??Gli "sceriffi" entrano e contestano ai miei amici il fatto che non si possono introdurre armi in un luogo pubblico!!Ovviamente i miei amici spiegarono agli "sceriffi"che era possibile,in quanto scarichi e nella custodia e che al contrario se l'avessero lasciati in macchina avrebbero commesso un reato.Gli "sceriffi"con arroganza gli dissero che per questa volta l'avrebbero passata liscia,quando loro erano quelli che l'avrebbero passata liscia,perche'uno dei miei amici era ed e',un'ufficiale e gli sarebbe bastata fare un chiamata per far stringere le chiappette a questi "sceriffi".Ma la voglia di andare a caccia era piu'forte,quindi hanno abbozzato ringraziando ed e'finita li.
 
A me e Reale 76 è capitata meglio. I carabinieri in sosta " caffè " all'area di servizio ... usciti dal bar ci vedono mentre ci accingiamo a prendere i fucili per entrare e ci invitano ad andarci senza .... loro avrebbero aspettato fuori la ns. colazione ed automaticamente le armi erano al sicuuro [eusa_clap.gif] !! Gentilissimi, educati, rispettosi ........ ci siamo trattenuti poi 5 minuti a parlare con loro ...... uno dei 2 era cacciatore.
All'aerea di servizio ( agip ) sull'Aurelia la prima a sx dopo la roma civetavecchia direzione Grosseto ... se vi capita la pattuglia con subaru .... offritegli il caffè !! Veramente brava gente !!
 
Anche a me i carabinieri han detto la stessa cosa, non essendo oggetto di specifica denuncia di custodia ... almeno quelle " spezzate "

Ad un mio amico invece, con tutto che le cartucce erano nel bagagliaio (quindi non in vista), di ritorno da un rientro serale a tordi, pare che i Carabinieri, che aspettavano i cacciatori alle macchine, si siano "straniti" ed anche non poco... (ricordo che avrebbero anche verbalizzato).
Ignoro come sia andata a finire perché di quella amicizia ho perso il contatto....ma in quei giorni l'amico era seriamente preoccupato.
In campana comunque...
 
Stamo sempre la'.......in materia d'armi e munizioni,nonostante la legge ci sia e anche abbastanza chiara......seppur con qualche lacuna,rimane sempre a libera interpretazione da parte di chi procede al controllo!Triste dirlo.....ma e' cosi' [14]'!Puoi lasciare le cartucce in macchina nel portabagagli se non a vista.......ma poi arrivano i cc e ti verbaizzano!Puoi scendere dall'auto col fucile nel fodero ed entrare nel bar...ma poi arriva la ps e ti verbalizza!Pensa, col pda valido e con i versamenti pagati, puoi anche girar di notte col fucile scarico,smontato e in custodia......ma poi arriva la gdf e ti verbalizza (Michele docet[sconvolto.gif]!) in tutti e tre i casi avresti ragione da vendere......ma sei cacciatore,quindi incensurato e soprattutto onesto fino a prova contraria,ergo con molto da perdere......quindi t'affidi al destino e speri nella preparazione o benevolenza del preposto ai controlli !Qua' a Roma gira una voce d'una macchina d'extracomunitari che gira con un paio d'ak47 su i sedili posteriori,e scendono pure al bar ad ubriacarsi,lasciandoli incustoditi.......e non li verbalizza nessuno...ma pensa te heuuu.gif]!Ma io non ci credo......... son tutte leggende metropolitane!Un saluto.
 
Stamo sempre la'.......in materia d'armi e munizioni,nonostante la legge ci sia e anche abbastanza chiara......seppur con qualche lacuna,rimane sempre a libera interpretazione da parte di chi procede al controllo!Triste dirlo.....ma e' cosi' [14]'!Puoi lasciare le cartucce in macchina nel portabagagli se non a vista.......ma poi arrivano i cc e ti verbaizzano!Puoi scendere dall'auto col fucile nel fodero ed entrare nel bar...ma poi arriva la ps e ti verbalizza!Pensa, col pda valido e con i versamenti pagati, puoi anche girar di notte col fucile scarico,smontato e in custodia......ma poi arriva la gdf e ti verbalizza (Michele docet[sconvolto.gif]!) in tutti e tre i casi avresti ragione da vendere......ma sei cacciatore,quindi incensurato e soprattutto onesto fino a prova contraria,ergo con molto da perdere......quindi t'affidi al destino e speri nella preparazione o benevolenza del preposto ai controlli !Qua' a Roma gira una voce d'una macchina d'extracomunitari che gira con un paio d'ak47 su i sedili posteriori,e scendono pure al bar ad ubriacarsi,lasciandoli incustoditi.......e non li verbalizza nessuno...ma pensa te heuuu.gif]!Ma io non ci credo......... son tutte leggende metropolitane!Un saluto.

Magari sono di ritorno da una battuta al cinghiale !!!
Del resto il Kalashnikov è assimilabile alle armi prettamente da caccia.
Giusto ??
 
Penso proprio di si. Ci mancherebbe altro che anche se lasciato uno di noi a custodire le armi non fosse lecito...
Diversamente saremmo tutti prigionieri dei nostri strumenti di caccia.
 

Alberto 69

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Nella specie è stata ritenuta non diligente la custodia di due fucili da caccia lasciati in vettura a porte chiuse, in considerazione della facilità e frequenza con cui il furto può essere perpetrato.

*Cass. pen., sez. I, 27 maggio 2004, n. 24271 ( 13 maggio 2004) Ric. Cedro. (L, 18 aprile 1975, n. 110, art. 20).
Cassazione penale , sez. I, 13 maggio 2004, n. 24271 (dep.27 maggio 2004)

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

PRIMA SEZIONE PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.:

Dott. GEMELLI TORQUATO PRESIDENTE

1. Dott. SANTACROCE GIORGIO CONSIGLIERE

2. Dott. RIGGIO GIANFRANCO "

3. Dott. GRANERO FRANCANTONIO "

4. Dott. PEPINO LIVIO "

ha pronunciato la seguente

SENTENZA / ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) C. G. N. IL ...omissis...

avverso SENTENZA del 13/05/2003

TRIB. SEZ. DIST. di CARINOLA

visti gli atti, la sentenza ed il procedimento

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere

SANTACROCE GIORGIO

udito il Procuratore Generale in persona del dottor Luigi Ciampoli

che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza

impugnata

Udito, per la parte civile, l'Avv.

Udito il difensore Avv.to Patrizia ENDERLE, che ha insistito per

l'accoglimento del ricorso.

Fatto-Diritto

I. Nel giudizio conseguente ad opposizione a decreto penale di condanna, il tribunale di S. Maria Capua Vetere - Sezione distaccata di Carinola, con sentenza del 13 maggio 2003, condannava C. G. e R. V. alla pena di 350,00 euro di ammenda ciascuno, essendosi resi responsabili di non aver adoperato nella custodia di due fucili da caccia, regolarmente detenuti e denunciati, la diligenza necessaria nell'interesse della sicurezza pubblica (art. 20 legge n. 110/75).

La presenza delle due armi all'interno di un'autovettura Opel Kadett con le portiere chiuse a chiave era stata accertata dal carabiniere M. O., il quale aveva riferito in dibattimento che il veicolo era parcheggiato a distanza di circa 100 metri da un bar dove i suoi occupanti, identificati negli imputati e in una terza persona (A. E.), si erano trattenuti per circa dieci minuti. Secondo il tribunale, le modalità della custodia non potevano ritenersi idonee ad impedire che eventuali malintenzionati potessero impossessarsi dei due fucili lasciati all'interno dell'auto, parcheggiata sulla pubblica via in una zona in cui risultava elevatissimo il tasso di delinquenza, tanto più che le armi erano visibili dall'esterno e quindi facilmente sottraibili infrangendo i vetri dell'auto.

Ricorre per cassazione il C. a mezzo del proprio difensore, il quale deduce, sotto vari profili di erronea applicazione della legge penale e di vizio della motivazione, che l'auto sulla quale si trovavano le armi era regolarmente chiusa a chiave, dotata di antifurto e parcheggiata ad una distanza tale da non sfuggire al controllo dell'imputato (primo motivo); che la dichiarazione dei verbalizzante «auto si trovava a circa 100 metri dal bar dove si erano intrattenuti i suoi tre occupanti) era stata smentita dagli stessi imputati e dall'A., così come non trovava riscontro la tesi che l'auto fosse parcheggiata in una zona ad altissimo tasso di delinquenza (secondo motivo); che, da ultimo, il tribunale aveva omesso di assumere una prova decisiva (disponendo un confronto tra il M. e l'A.), che pure era stata richiesta dalla difesa (terzo motivo).

II. Il ricorso non è fondato.
L'art. 20 comma 1 parte prima della legge 18 aprile 1975, n. 110 impone l'obbligo ai possessori a qualsiasi titolo delle armi di cui agli artt. 1 e 2 della stessa legge (armi e munizioni da guerra ed armi e munizioni di armi comuni da sparo) di custodirle con ogni diligenza ai fini della sicurezza pubblica. Tale dovere generico di massima diligenza non va confuso con quello specifico di adottare efficienti misure antifurto, prescritto dalla seconda parte del comma 1 dello stesso articolo a carico di particolari categorie di soggetti (rivenditori e collezionisti di armi), sicché il contenuto del predetto dovere generico, in assenza dell'indicazione delle specifiche modalità con le quali le armi e le munizioni debbono essere custodite, deve essere individuato, di volta in volta, dal giudice di merito, in rapporto alle singole situazioni contingenti.

Nel caso in esame, il tribunale di S. Maria Capua Vetere ha ritenuto, sulla scia di un orientamento già indicato dalla giurisprudenza di legittimità (cfr. Cass., Sez. 1, 8 novembre 1984, n. 2617, L., RV 168368), che non può ritenersi diligente la custodia di due fucili da caccia lasciati in una vettura a porte chiuse, in considerazione della facilità e frequenza con cui il furto poteva essere perpetrato.

Tale motivazione appare logica ed adeguata avuto riguardo alla situazione contingente risultante dagli atti, tenendo conto della distanza tra il luogo di parcheggio dell'auto e quello in cui si erano trattenuti i suoi tre occupanti, del lasso di tempo trascorso tra il momento in cui l'auto è stata lasciata e quello in cui i tre sono risaliti a bordo, della particolare pericolosità della zona e della facilità con cui era possibile da parte di terzi impossessarsi dei due fucili.
Da questo angolo visuale, le critiche mosse dalla difesa del ricorrente nel secondo e nel terzo motivo di ricorso si risolvono in una rivalutazione del fatto, che è insindacabile in questa sede.
Al rigetto del ricorso seguono le conseguenze di legge, meglio precisate nel dispositivo.
Inizio documento

P.Q.M

Visti gli artt. 606, 616 c.p.p.
rigetta
il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali.


Così deciso in Roma, il 13 maggio 2004.
DEPOSITATA IN CANCELLERIA IN DATA 27 MAG. 2004
 
I problemi più gravi si realizzano quando trasportiamo l’arma al di fuori dalla nostra abitazione.Quante volte ci è capitato di uscire alle prime ore del mattino per recarci sul posto di caccia e, prima di giungerci, ci fermiamo al nostro solito bar per gustarci un buon caffè e per scambiare due chiacchiere con gli altri cacciatori? Questo piccolo gesto rituale che ognuno di noi sistematicamente compie può nascondere numerose insidie.

Una semplice tazzina di caffè può trasformarsi in un sorso di cicuta! Cari amici sono decine i casi da me trattati sull’argomento e vi posso assicurare che un semplice caffè, per molti, ha rappresentato una sospensione di anni della propria licenza di caccia. Molto spesso infatti usciamo dalla nostra automobile lasciando il fucile e le cartucce incustodite, sicuri (non lo siate mai) che in soli cinque minuti, a prima mattina, nulla possa accadere.
Dopo aver bevuto il nostro caffè usciamo dal bar e ci rechiamo tranquillamente verso il nostro veicolo e constatiamo che qualche ceffo ha rotto il vetro del finestrino ed ha rubato fucile e cartucce.

A questo punto celermente denunciamo l’accaduto per furto del fucile e delle cartucce e contestualmente ci denunciano per omessa custodia di arma e munizioni. A nulla varranno le nostre giustificazioni sull’aver chiuso l’auto a chiave ed essersi allontanato solo per cinque minuti. A riprova di ciò la Suprema Corte, più volte intervenuta in fattispecie analoghe al caso trattato, con sentenza del 2004 n. 24271, ha statuito che “non può ritenersi diligente la custodia di due fucili da caccia lasciati in una vettura a porte chiuse”.
La Cassazione infatti ha ritenuto che lasciare un fucile da caccia all'interno di un'autovettura parcheggiata integra, senza dubbio, gli estremi del reato contestato, sussistendo la possibilità che estranei entrino agevolmente in possesso dell'arma lasciata alla loro portata per violazione dell'obbligo giuridico di usare le necessarie cautele.

Tutto ciò peraltro si aggrava nel caso in cui la zona in cui abbiamo parcheggiato la vettura è un luogo con alto tasso di delinquenza abituale. E’ del tutto evidente pertanto che l’automobile, certamente, non è un luogo sicuro per la custodia delle nostre armi perché si può facilmente rompere un cristallo e accedere all’interno dell’abitacolo.

Ciò detto, quando vi recate a caccia con la vostra automobile e non volete rinunciare al vostro meritato caffè, o lasciate il vostro compagno di caccia nella vettura e vi recate uno per volta nel locale, oppure portatevi con voi l’arma all’interno del bar, rigorosamente scarica e chiusa in apposita custodia.

E’ evidente, cari amici, che non sia assolutamente il caso di rischiare una denuncia nonché la sospensione o addirittura la revoca del porto d’armi per una nostra semplice disattenzione.
 
Io sono anni che lo dico ma mi sa alla gente non entra in testa......

- - - Aggiornato - - -

Allora, questa sentenza specifica che l'auto era a 100 mt, in zona particolarmente predisposta a furti, i fucili erano in vista, quindi facilitavano il furto......in questi casi non c'è niente da fare sei in reato, mentre se i fucili erano in bauliera non visibili, forse il ricorso sarebbe stato accettato e sarebbe stato furto con scasso. Stesso discorso per le munizioni, se sono a vista andate incontro ad un reato, se sono chiuse nel baule e non visibili no.


Vista o non vista ( parlo del fucile) sei in reato sempre....bata che chi t trovi davanti non abbia trombato la notte e sei del gatto....poi se ci vogliamo fare le pippe mentali su questa o l'altra situazione, facciamocele pure....ma questo e' il reato a cui si va' incontro una volta...non c'e' la seconda...provare per credere
 
C'è un bar....in quel di Lunghezza vicino Roma, crocevia di tutte le diramazioni per le migliori (o presunte tali) poste per tordi nella zona Est della Capitale....ultimo avamposto di civiltà (se si escludono i bar dei paesi).....in cui ogni mattina del Sabato e della Domenica decine e decine di cacciatori instaurano una manfrina degna del miglio teatro comico...non appena la pattuglia di turno delle forze dell'ordine viene al suddetto bar prima di finire il turno o anche solo per iniziarlo "alla grande".
L'apparizione della pattuglia genera uno scompigliato fuggi fuggi da parte dei soliti sfigati di turno verso le proprie macchine (alcuni ancora con la tazzina del caffè in mano!) come per dichiarare : io ci sono.....ci sono....sorveglio la macchina...eccomi....ci sono...
La scena è davvero comica. Finché la pattuglia non decide malauguratamente un giorno di intervenire.....ed allora rovina la giornata a qualcuno.
 
(Armi e munizioni da guerra ed armi e munizioni di armi comuni da sparo).
Quindi anche lasciando qualche cartuccia in macchina si incorre nelle medesime sanzioni?
 
Una delle ultime uscite della scorsa stagione, In un'area di servizio della Roma - Civitavecchia una pattuglia della stradale stava effettuando il controllo di colleghi col fucile in macchina e loro al bar .... non so come è andata a finire ... ma immagino. Riguardo le cartucce una pattuglia di carabinieri sempre in area di servizio ...... molto disponibili a me e Reale 76 han detto che si possono lasciare in vettura purchè non in vista, ma ciò non toglie che qualche collega possa sempre contestarne l'omessa custodia !!
 
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