Prendere il treno con il fucile

Re: Prendere il treno con il fucile

Be', per prendere un treno con un fucile bisogna usare una carabina di grosso calibro e sparare al motore della locomotiva, e anche cosi' il risultato sarebbe aleatorio se non si usano proiettili speciali capaci di penetrare il metallo.
Scherzi a parte, leggendo questo articolo mi e' tornata in mente la mia giovinezza (parlo di piu' di mezzo secolo fa) trascorsa a Roma. Presi la licenza a 16 anni (col permesso paterno e i dieci colpi obbligatori di .22 al poligono di Tor di Quinto). Purtroppo pero' non avevo ancora la patente di guida. Quindi se a papa' non poteva andare a caccia di domenica o altri giorni di vacanze scolastiche, mi toccava andare a Ciampino col tranvetto o con l'autobus. Stivali di gomma, giacca di fustagno, pantaloni di "pelle di diavolo," berretto, e cartuccera ai fianchi, con coltello inguainato e laccioli attaccati alla cintola della stessa. E lo schioppo? Montato e a spalla con l'apposita bretella, senza custodia. Scarico naturalmente. E nessuno si scandalizzava, nessuno si gettava in terra in preda al panico, nessuna guardia mi arrestava. Neanche ci facevano attenzione. Immagina oggi se un ragazzotto di 16 anni facesse lo stesso... Cari miei, il mondo e' cambiato, ed e' diventato molto, ma molto peggiore di com'era nei primi anni '60. Due anni prima di prendere la licenza di caccia (che presi nel 1964) spesso andavo a piedi, tanto per sgranchirmi le gambe, da via Muzio Scevola, all'Appio-Tuscolano, dove ero nato e ancora abitavo, fino a vicino Piazza Euclide. Mio zio era il direttore del Cinema Roxy, e ci andavo per vedere mio zio e scroccare un film gratis. Dopo il film ritornavo a casa a piedi a buio, tagliando da Via Aldrovandi attraverso villa Borghese, per passare poi giu' per Via Veneto, verso Santa Maria Maggiore, Via Merulana, San Giovanni, Via Appia, e arrivare a casa. Vi figurate un ragazzino di 14 anni oggi che a buio attraversa Villa Borghese, passa vicino alla Stazione, Termini e Piazza Vittorio? Prima che arrivi a casa (se mai ci arrivera') sara' stato sodomizzato da tre rumeni, quattro nigeriani, e due Pakistani... E se gli dice bene i nigeriani non lo taglieranno a pezzi...
Si' e' vero, ci sara' stata pure la guerra fredda, ma non mi risulta che a nessun italiano sia mai stato fatto del male a causa della guerra fredda, e del resto le atomiche non furono mai usate...
E tanto per fare un po' piu' di amarcord, negli anni Cinquanta se c'era un (UNO, 1) omicidio il Messaggero lo riportava a caratteri di scatola in prima pagina per giorni e giorni. Vi ricordate il caso Antonietta Longo? Il caso Montesi? Sembrava che fosse crollato il mondo se una sola persona veniva uccisa, se una sola donna veniva stuprata, se una sola gioielleria veniva rapinata... Oggi quanti omicidi, rapine, stupri, furti al giorno? Quasi non ci fa caso piu' nessuno. Danno una guardatina al titolo dell'articolo, e poi gli occhi corrono all'articolo sulla Hunziker o su quell'oca di sua figlia, all' Isola dei Famosi, al Grande Fratello, a San Remo... Ormai il mondo intero e' un letamaio. Si', si', i vecchi come me vantano i giorni passati e denigrano quelli presenti, non e' vero? Allora siate contenti del mondo in cui vivete e cantate: "Tutto va ben, madama la marchesa, tutto va ben tout va tres bien..." E magari il 4 marzo invece di cercare di cambiare le cose per il meglio statevene a casa a guardare la TV...
 
Re: Prendere il treno con il fucile

Giovanni, hai perfettamente ragione, sono d'accorto su tutto quello che hai scritto. Sono arrivato anch'io a vedere cacciatori in giro per il paese col fucile a tracolla, cartucciera, e zainetto per la selvaggina, in bici o in vespa. Chi li vedeva aveva per loro un senso di rispetto, di ammirazione.
Anche mio nonno paterno andava così ed io al suo fianco mi sentivo "importante", vedevo gli altri bambini che mi guardavano con invidia.
Anch'io la sera andavo in giro con i miei compagni di giochi e i miei genitori non avevano alcun timore, oggi sto in pena per mio nipote giovanni che ha 13 anni e si affaccia a questo schifo che è diventata l'Italia. Ancora qui al sud, in qualche modo ci salviamo, forse perchè gli stranieri hanno saputo per passaparola che qui siamo meno "civili" del nord, meno permissivi e bene o male in ogni casa c'è almeno una doppietta. Non voglio pensare, ma lo so, cosa succede nelle grandi città del nord, dove i giovani per bene non possono andare in certe zone, che ormai sono proprietà assoluta di animali senza scrupoli dedite ai peggior reati che si possano compiere e anche se poi qualcuno riesce ad affidarli alla giustizia, per le leggi che ci sono, dopo pochi giorni sono fuori dagli alberghi a mille sbarre che gli mettiamo a disposizione.
 
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