Il nuovo istituto giuridico del“ritiro cautelare” delle armi e delle munizioni

axel69

Utente Registrato
Messaggi
2,822
Punteggio reazioni
992
Punti
113
[h=2]IL NUOVO ISTITUTO GIURIDICO DEL “RITIRO CAUTELARE” DELLE ARMI E DELLE MUNIZIONI[/h](D.lgs. 29 settembre 2013, n. 121)
in un sistema che non funziona, dove crollano case e ponti

  • 30 ott. 2016

RITIRO LICENZE E ARMI.
Ancora si polemizza in rete, sul sistema ormai collaudato del ritiro di licenze e armi ogni qualvolta un indagine coinvolge un possessore di armi, dalla lite più banale, dalla denuncia del vicino per il latrato del cane a passare con il rosso in auto, tanto che ormai non serve più essere indagati ma basta essere solo sospettati di poter abusare delle armi regolarmente detenute per vedersele ritirare insieme ad ogni licenza. Ciò che poi è strano sta nel fatto che chi è sottoposto a tale misura può tranquillamente frequentare un poligono di TSN e affittare un arma; inoltre alla nostra così solerte Pubblica Amministrazione non importa se il soggetto a cui viene ritirata ogni cosa poi, si organizza in modo clandestino.
Sono molti a sproloquiare su come la norma preveda o meno tale prassi, su come i tribunali si avvicendino nelle sentenze e su come evitare di incappare nelle maglie della Legge .........
D.lgs. 29 settembre 2013, n. 121 - Ritiro cautelare
È stato ampliato il contenuto dell’art. 39 del t.u.l.p.s.(1) che permette, in caso di necessità e urgenza, agli ufficiali ed agli agenti di pubblica sicurezza (Il potere è stato esteso, rispetto alla proposta “Pioletti” presentata al Ministero dell’interno Commissione Pioletti, anche agli agenti di P.S. e, quindi, agli appartenenti di tutte le Forze di polizia e delle Polizie locali che rivestono tale qualifica, che spesso si trovano ad affrontare situazioni in cui è opportuno procedere al ritiro immediato delle armi.)di procedere all’immediato ritiro cautelare di armi, munizioni e materie esplodenti regolarmente detenute e denunciate. Il provvedimento deve essere immediatamente comunicato al Prefetto che, constatata la capacità di abusarne da parte della persona, può assegnare all’interessato un termine di 150 giorni per l’eventuale cessione a terzi delle armi, munizioni o materie esplodenti ritirate. È altresì previsto che, entro lo stesso termine, la persona colpita dal provvedimento debba comunicare al Prefetto l’avvenuta cessione dei materiali e, in caso di mancato adempimento, la stessa autorità di P.S. possa disporre la loro confisca, ai sensi dell’art. 6, co. 5, della legge 152/75, provvedimento che assolve a funzioni sia cautelari che sanzionatorie.
Dopo esserci incappato io stesso, devo dirvi che:
1) al di la di quanto asserisce la Legge e si voglia far credere, sono i Prefetti a prendere ogni decisione su insistente consiglio del Ministero e del Governo, non perchè veramente chi ha sbagliato sia pericoloso, spesso il poveretto ha solo superato un incrocio con il rosso, ma perchè i media (giornalisti) sono in agguato pronti a mettere in croce lo Stato (rappresentato dai Prefetti) che rilascia le licenze di porto d'armi "troppo facili"; ecco perchè la colpa ormai di tutto ciò la si può attribuire solo ai GIORNALISTI (lo scrivo grosso perchè ormai ne ho la prova) che ad ogni minimo sussulto, sparano a zero contro le armi e gli armati (perchè queste notizie pompate fanno vendere i giornali e guadagnare i giornalisti), e di contro lo Stato (come già detto rappresentato da Giudici e Prefetti) si sente tirato in ballo come correo in un eventuale danno. E allora nel dubbio, cosa migliore da fare, vietare, vietare, vietare ...... si la parola d'ordine ormai è vietare.
In una circolare inviata a tutti i Prefetti, il Ministero segnalando una sentenza del Consiglio di Stato, esorta questi ultimi all'intransigenza sulla limitazione e sul sequestro delle armi a chi può abusarne, ciò per evitare eventuali ricorsi e richieste di danni da eventuali parenti nel caso il possessore delle stesse armi e licenze passasse alle vie di fatto usando un arma legalmente detenuta. Infatti sulla relazione del Consiglio di Stato NUMERO AFFARE 01191/2014 del 16 luglio 2014 possiamo leggere: "Ma l’insidia maggiore si rinviene nella circostanza che al funzionario si accolla una potestà decisoria assai delicata e pericolosa per le conseguenze cui lo espone, a fronte di un dato testuale normativo di opposto tenore; in particolare, nulla esclude che lo stesso possa essere chiamato a rispondere della licenza in sede giudiziaria e disciplinare qualora il privato commettesse un reato a mezzo dell’arma, che, in base al disposto testuale dell’articolo 43 cit., non avrebbe potuto portare."
Così lo Stato vieta, ritira, confisca togliendosi dal dover poi "cavare le castagne dal fuoco" e così, se poi uno sbaglia e fa una strage, lo Stato non può più essere coinvolto nella cosa ....... Vietata la detenzione delle armi, il problema sembra risolto e se poi uno uccide, ... beh allora nessun problema, gli erano state vietate le armi, se se le è procurate clandestinamente poco male .... nessuno ha colpa e lo Stato ne esce pulito. (Grande strategia)
2) l'attuale giurisprudenza e il sistema è talmente farragginoso, lento e costoso che ad ogni ritiro di armi, piuttosto che affrontare un ricorso da 5000 a 20000 euro per molti è più conveniente spesso rivolgersi al mercato nero, meno esoso e più sicuro.
Così lo Stato facendo finta di eliminare possibili assassini, forgia nuovi detentori di armi, detentori che sulla carta non esistono più, ma che in verità possiedono spesso armi clandestinamente.
Chi di voi ha mai cercato di capire quante sono le armi clandestine in Italia ?
Non si sa, la risposta non è precisa, ci sono alcuni numeri ma in verità non si sa nemmeno da dove vengono tratti, non perchè non si possano contare quante armi clandestine circolano (basta fare pochi calcoli su quelle sequestrate), ma semplicemente perchè non esiste un registro effettivo o una relazione in merito, il che ci porta all'espressione del Ministero che si solleva del problema spiegando che se non esiste tutto cio vuol dire che le armi clandestine non esistono: semplicemente brillante!
Insomma i cacciatori di frodo sono sempre di più ma essi non sono registrati e quindi non esistono, tanto più i possessori illegali di armi anchessi in Italia non esistono.
Intanto le Prefetture continuano sulla linea ferrea di togliere armi e licenze ogni qualvolta ve ne sia la minima possibilità alimentando ancor più quel mercato nero delle armi e della caccia di frodo che già tanto affligge questo Paese.
Avete notato come ciò non accada con la patente o con altre licenze rilasciate sempre dalle pubbliche amministrazioni ?!!
Il disegno di uno Stato che vuole disarmare perchè si avvia ad essere una dittatura è cosa di poco conto e forse impossibile in Europa, il disarmo oggi è solo dettato dalla paura del Governo di essere additato a quello che ha messo in mano l'arma al cittadino che ha commesso un reato, di aver partecipato alla deriva del Far West (tanto criticata dai giornalisti), di essere reo nel fomentare l'uso delle armi nel proprio popolo magari poi per chiedere un domani l'autonomia dall'Europa.
Da questo e solo questo parte la caccia al porto d'armi che è in corso in questi mesi e che non avrà sosta; inutili sono quegli articoli in cui si esalta la sentenza di favore, il ricorso al TAR vinto ......... di questi quanti coinvolti sono rientrati in possesso del porto d'armi e delle armi ?? Qualcuno ha notizie in merito ? Il benzinaio di Ponte di Nanto avrà riavuto il suo fucile ?
Lo Stato non sta certo a guardare, alla prima sentenza a sfavore fa opposizione e continua, tanto i suoi avvocati li pagate voi e i vostri ... sempre voi. Così che si accinge a ricorrere per riavere licenze e armi deve mettersi il cuore in pace e aspettare anni e spendere molti euro. Tutto ciò vale la candela ? Avete tutti 10...20.000 euro da buttare per due pistolette rugginose o è meglio comprarne delle nuove a prezzi molto inferiori.
Qualcuno potrebbe obbiettare che non è così, ma guarda caso anche la lotta alla **** vieta tante cose eppure ogni giorno appaiono sul mercato nuove sostanze, i drogati non diminuiscono ma se mai si nascondono meglio ....... così sul mercato delle armi clandestine si trovano sempre nuovi articoli ......... quando i Prefetti se ne accorgeranno (se vorranno farlo) ormai saranno tutti armati.
Altro piccolo particolare: vi ricordate "mani pulite" ?? Cosa è cambiato da allora ? ..... e dopo la "Roma di mezzo" ? Sarà che in questo Paese non deve cambiare nulla, alla minima scossa deve crollare tutto, anche i ponti delle autostrade come nei Paesi del terzo mondo ?!!!
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto