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Buongiorno a tutti
anche se questa domanda è stata già formulata in passato , visto che dal 5 maggio dello scorso anno andavano regolarizzate tutte le armi vi chiedo un consiglio:
Una mia cara amica aveva il babbo cacciatore, ora defunto, al momento non sa se i suoi fucili vuole detenerli o venderli, ma qualora lei li volesse mantenere basta che faccia il nulla osta per il possesso?
Vi rivolgo questa domanda perchè non so dopo il 5 maggio del 2015, se è possibile oppure se lei in alternativa dovrebbe prendere un P.A: per uso sporivo.
Qualora li volesse vendere vorrei aiutarla ma vista la difficoltà del collocare fucili al giorno d'oggi non so quanto potrebbe realizzare,in ogni modo fino a quando non saprò di cosa si tratta, ogni valutazione economica è impossibile.
Peraltro se fossero cose interessanti li prenderei vista la "fucilite " cronica che mi attanaglia, ma non vorrei che lei pensasse che ci fosse una "speculazione" da parte mia, perchè anche se tu dici che il mondo dell'usato inspecie per il calibro 12 non è fiorente, chi eredita cose ritiene spesso erroneamente che si tratti di oggetti di pregio.
Grazie
Beccaccione
 
... chi eredita cose ritiene spesso erroneamente che si tratti di oggetti di pregio ...

Questo rientra nella normalità. Per quanto riguarda la detenzione delle armi, se hai letto cosa è stato stabilito col D.L. nr 121 del 29/09/13, la tua amica dovrà presentare un certificato medico per essere autorizzata alla "DETENZIONE" delle armi. In Italia la proprietà è sacra, per cui, se le ha ereditate sono di sua proprietà, ma sarà contemporaneamente responsabile della loro custodia (il che non significa che sia obbligatoria la fuciliera: dipende da dove abita e da molti altri fattori).
 
Non hai spiegato se i fucili dopo la morte del padre sono stati denunciati dall'erede entro i termini stabiliti. Il fatto che è indecisa se tenerli o cederli è una decisione che va presa sempre dopo la denuncia delle armi. Il certificato medico è importante ma viene dopo la denuncia. Se ha fatto la denuncia è palese che le armi le ha in detenzione, non gli serve nessun nulla-osta, se non ha portato il certificato, la questura gli manderà un avviso scritto, ulteriormente gli toglierà la detenzione.
 
Se ha fatto la denuncia è palese che le armi le ha in detenzione, non gli serve nessun nulla-osta ...

Secondo te, si può denunciare una detenzione delle armi senza essere autorizzati a detenerle? Io non credo.

- - - Aggiornato - - -

Non hai spiegato se i fucili dopo la morte del padre sono stati denunciati dall'erede entro i termini stabiliti. .

Per esperienza personale, non ho mai visto, e RIPETO MAI, che in caso di morte di un famigliare, anziché pensare alle onoranze funebri e tutto quello che ne segue, si sia pensato alla denuncia delle armi entro le 48/72 ore.
 
Secondo te, si può denunciare una detenzione delle armi senza essere autorizzati a detenerle? Io non credo.

Non ho mica capito cosa intendi .....
Quando entri in possesso delle armi dovresti recarti dai carabinieri o questura e denunciare il fatto.
Di certo non hai con te il certificato medico ma la denuncia la fai ugualmente poi si vedrà
 
Non ho mica capito cosa intendi .....
Quando entri in possesso delle armi dovresti recarti dai carabinieri o questura e denunciare il fatto.
Di certo non hai con te il certificato medico ma la denuncia la fai ugualmente poi si vedrà

Accaduto poche settimane orsono: una signora si reca in caserma per la denuncia delle armi rimaste in casa dopo la morte del padre. Lo stesso giorno, per evitare il sequestro, le armi sono state prese in consegna da uno zio titolare del PdA. Che sia dipeso da una "brutta interpretazione" del maresciallo? Non credo. Ma, in fin dei conti, se a fare la denuncia è uno squilibrato, cosa si dovrebbe fare? Si aspetta il certificato medico, oppure si interviene subito? A decidere se l'erede può o non può detenere le armi chi lo decide? Il medico o il maresciallo? Certo che la denuncia deve essere fatta, ma non altrettanto certo è che le armi si possano detenere. (pressappoco, sarebbe come dire: intanto acquisto l'arma, poi ti faccio avere il PdA)
 
Di regola o si cedono le armi a persona munita di titolo per detenerle, con tanto di dichiarazione di rinuncia all' aredità da parte della moglie e dei figli a favore del nuovo acquirente oppure se la figlia ha intenzione a detenere le armi del padre dovrà prima acquisire il titolo del P.d.A. e dopo previa rinuncia all' eredità da parte della madre e dei fratelli/sorelle potrà ricevere le armi del padre.
 
... se la figlia ha intenzione a detenere le armi del padre dovrà prima acquisire il titolo del P.d.A. e dopo previa rinuncia all' eredità da parte della madre e dei fratelli/sorelle potrà ricevere le armi del padre.

Axel69, ma sei sicuro di non aver scritto una ... Se la legge è cambiata questa notte e non ne sono stato informato, mi dovrò aggiornare.
 
Axel69, ma sei sicuro di non aver scritto una ... Se la legge è cambiata questa notte e non ne sono stato informato, mi dovrò aggiornare.
Scusami tu ma purtroppo io rispondo per qunato riguarda come si regolano qui in provincia di Frosinone, la questura vuole che il P.d.A. deve essere richiesto e dopo i sei anni se vuole l' interessato può produrre solo certificazione medica in bollo. Scusami
 
Scusami tu ma purtroppo io rispondo per qunato riguarda come si regolano qui in provincia di Frosinone, la questura vuole che il P.d.A. deve essere richiesto e dopo i sei anni se vuole l' interessato può produrre solo certificazione medica in bollo. Scusami

Grazie del riscontro.
PS: così si dimostra che c'è sempre qualcosa da imparare frequentando un forum: a Verona una cosa, a Frosinone un'altra, in altri posti, chissà.
 
Secondo te, si può denunciare una detenzione delle armi senza essere autorizzati a detenerle? Io non credo.

- - - Aggiornato - - -Se le armi sono già detenute e devono essere ereditate si, lo si deve fare per non incorrere in sanzioni anche gravi. Il certificato medico e l'eventuale maneggio si stabiliscono dopo.



Per esperienza personale, non ho mai visto, e RIPETO MAI, che in caso di morte di un famigliare, anziché pensare alle onoranze funebri e tutto quello che ne segue, si sia pensato alla denuncia delle armi entro le 48/72 ore.
Con la vecchia legge si "chiudeva un occhio" perché prevedeva la denuncia il prima possibile, con l'attuale legge bisogna denunciare la detenzione entro le 72 ore, la legge è uguale per tutti.
 
Accaduto poche settimane orsono: una signora si reca in caserma per la denuncia delle armi rimaste in casa dopo la morte del padre. Lo stesso giorno, per evitare il sequestro, le armi sono state prese in consegna da uno zio titolare del PdA. Che sia dipeso da una "brutta interpretazione" del maresciallo? Non credo. Ma, in fin dei conti, se a fare la denuncia è uno squilibrato, cosa si dovrebbe fare? Si aspetta il certificato medico, oppure si interviene subito? A decidere se l'erede può o non può detenere le armi chi lo decide? Il medico o il maresciallo? Certo che la denuncia deve essere fatta, ma non altrettanto certo è che le armi si possano detenere. (pressappoco, sarebbe come dire: intanto acquisto l'arma, poi ti faccio avere il PdA)

No no il maresciallo ha fatto bene.
In genere se vai direttamente in questura te le lasciano in attesa tu produca i documenti.
Certo cHe da quando è entrato in vigore l obbligo di certificato medico le cose sono più complicate.
Teoricamente i carabinieri dovrebbero prendere in custodia le armi fino a che tu non risulti idoneo.
mai successo credo

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Alternative comunque non ce ne sono .....
Che fai non vai a denunciare che in casa hai 10 fucili ? Io non starei tranquillo. Magari non 72 ore ma poi vado
 
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Alternative comunque non ce ne sono .....
Che fai non vai a denunciare che in casa hai 10 fucili ? Io non starei tranquillo. Magari non 72 ore ma poi vado

Credo anch'io che non ci siano alternative.

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Con la vecchia legge si "chiudeva un occhio" perché prevedeva la denuncia il prima possibile, con l'attuale legge bisogna denunciare la detenzione entro le 72 ore, la legge è uguale per tutti.

Noi cacciatori, sappiamo bene qual è il nostro dovere, ma tu pensi che una vedova che non sa neppure cos'è un'arma, e per dipiù colpita dal lutto, possa pensare a questo? Se si applicasse la norma con tanta fiscalità... povere vedove!
 
Grazie a tutti per le varie risposte anche io ritengo che una signora anziana sfranta dal dolore della perdita dello sposo , non andrà entro poche ore al commissariato, anche se molto probabilmente non si rende conto della gravità cosa e la sottovaluta.
In passato un altra mia amica, in un caso simile, ha chiamato i carabinieri che hanno preso in consegna le armi e poi con la firma degli eredi le ha date a me, per evitare che venissero rottamate, poi se il figlio prenderà il P.A. o un titolo equipollente per la detenzione,ben volentieri gliele rendo, però così facendo abbiamo evitato che facessero una brutta fine.
Nel caso attuale non sapendo ancora neanche di cosa si tratti, aspetto nuove e se sono di pregio cercherò di autarla a venderle , ma conoscendo il momento dell'usato sarà dura assai!
Beccaccione
 
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