Buongiorno Gm3. Non so se in tutta Italia valgono le stesse regole, ma ti posso dire come funziona dalle mie parti. Quando si subisce un danno (il più comune: piantine di alberi da frutto appena messe a dimora e subito rose dalle lepri), si compila un modulo predisposto dalla provincia e si chiede il rimborso. Normalmente, dopo il controllo del danno, entro 90 gg dalla data della domanda, c'è il risarcimento. Qui in Veneto: art 28, L.R. 50/93, dalle tue parti, non saprei. Magari dovresti vedere sul sito della tua provincia, alla voce "caccia". Per quanto riguarda gli altri aspetti, tipo il dover dimostrare un'attività economica da parte del proprietario, mi sembrano solo discorsi da bar (e da bar dopo un certo orario).
 
Guarda qui, nel caso vai nel sito istituzionale della tua provincia e trovi di sicuro...:

Caccia: richiesta di risarcimento danni arrecati alle produzioni agricole, alle opere apportate sui terreni coltivati a pascoli delle attività venatorie e dalla selvaggina
Descrizione
E' necessario che dalla richiesta risulti il numero dei capi uccisi dalla fauna selvatica, la specie che ha provocato il danno e che il danno è stato arrecato con certezza dalla fauna selvatica.
Chi contattare
Ufficio di riferimento
Risorse Naturali e Biodiversità
Modulistica per il procedimento
Compilare il modulo allegato
Modello A_ASA_104:
PDF_mini.gif
formato PDF
DOC_mini.gif
formato DOC


E' del 2013, consulta il sito come ti dicevo.
 
Buongiorno a tutti, vorrei sapere da chi è più esperto di me come funziona il risarcimento dei danni causati dagli storni ai frutteti, e di altre specie su altri prodotti agricoli. Alcuni mi hanno detto che tale rimborso è riservato solo a chi commercializza, per esempio, ciliegie, con dimostrazione di emissione di fatture di vendita, e che tale danno deve essere ripetitivo per almeno 3 anni e ad ogni anno si deve fare sempre la domanda. Sapete se è vero oppure a tali fondi economici possono aderire tutti quelli che hanno alcune piante di frutti e ne fanno un consumo privato? Conosco tanti agricoltori che hanno case in campagna con frutteti sparsi attorno le proprie case, ma non hanno registrato tale porzione di terra come frutteti, oppure hanno 40 / 50 piante di ulivi sparsi nei campi, ma non hanno registrato come uliveto, e per questo possono richiedere i rimborsi ?

Grazie a tutti per eventuali risposte !!!

Per sapere come funziona dovresti informarti all'ufficio caccia (EX provincia) ora regione e ti daranno spiegazioni. Ti posso dire come funziona-ava qui, per la richiesta danni devi essere iscritto ad una associazione agricola e viene ispezionato valutato e quantificato il danno dopo damanda. Oppure per chiunque anche una sola pianta: numero delle piante o superficie se coltivata in mq, tipo di coltura, specie responsabile. Ai fini della denuncia dichiarare:
di essere a conoscenza di non aver diritto ad alcun risarcimento in quanto non iscritto negli albi dei coltivatori diretti o degli imprenditori agricoli;
che nei terreni interessati sono stati posti in essere i consueti sistemi preventivi di dissuasione;
che nella località suddetta si rileva anche una consistenza presenza di cornacchie grigie, taccole, corvi e gazze, nonchè segni evidenti delle loro nidificazioni, questo è anche il mio caso, serve per avere (forse) la deroga.
 
Grazie a tutti, comunque per specificare sono di macerata, e immaginavo che il risarcimento solo a chi commercializza fosse una chiacchiera da bar, ma se questa chiacchiera la dice un consigliere dell'atc con a fianco il perito nominato a valutare i danni, allora si tende a crederci! Nel mio caso ho fatto domanda per il rimborso su ciliegie e mi hanno assicurato che per la deroga non c'è problema ma per i soldi..... per carità! !!! Da me sono tutti cinghialari e i danni del suide sono gli unici ad essere rimborsati, chissà perché! ! Penso di aver trovato l'ennesima mela marcia del sistema.

Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
 

gm 3

Utente Registrato
Messaggi
391
Punteggio reazioni
0
Punti
16
Buongiorno a tutti, vorrei sapere da chi è più esperto di me come funziona il risarcimento dei danni causati dagli storni ai frutteti, e di altre specie su altri prodotti agricoli. Alcuni mi hanno detto che tale rimborso è riservato solo a chi commercializza, per esempio, ciliegie, con dimostrazione di emissione di fatture di vendita, e che tale danno deve essere ripetitivo per almeno 3 anni e ad ogni anno si deve fare sempre la domanda. Sapete se è vero oppure a tali fondi economici possono aderire tutti quelli che hanno alcune piante di frutti e ne fanno un consumo privato? Conosco tanti agricoltori che hanno case in campagna con frutteti sparsi attorno le proprie case, ma non hanno registrato tale porzione di terra come frutteti, oppure hanno 40 / 50 piante di ulivi sparsi nei campi, ma non hanno registrato come uliveto, e per questo possono richiedere i rimborsi ?

Grazie a tutti per eventuali risposte !!!
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto