Armi e Porto d’armi. Nuova mozione presentata dal senatore Mario Morgoni (Pd)

E quali dovrebbero essere i requisiti più stringenti e rigorosi per ottenere il PdA? Basta mandare a fare in cxxx chichessia e già te lo ritirano a vita....Poi se tutti i possessori di armi sportive dovessero consegnare i ferri ai tsn ci vorrebbe l'esercito a presidiarli e non sarebbero certo sufficentemente capienti, quindi dovrebbero adeguarsi, altri costi e non ne rimarrebbe aperto uno. ma questi sanno che cosa propongono o vanno a istinito come le bestie? Infine vorrei far notare da che partito viene la proposta per i troppi cacciatori o semplici tiratori che simpatizzano per questi voltagabbana!
 
Re: Armi e Porto d’armi. Nuova mozione presentata dal senatore Mario Morgoni (Pd)

Invece e' mejo er Movimento 5 stalle? L'emmecinquestalle vo' abboli' la caccia e er possesso de le armi. Fra Piddi' e 5 stalle er piu' pulito cia' la rogna!


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Giovanni, meno male che sei andato in pensione, se no Donald ti avrebbe messo una Colt alla cintura, mentre facevi lezione!;)
 
Re: Armi e Porto d’armi. Nuova mozione presentata dal senatore Mario Morgoni (Pd)

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Giovanni, meno male che sei andato in pensione, se no Donald ti avrebbe messo una Colt alla cintura, mentre facevi lezione!;)

Me la sarei messa alla cintura da me, se fosse stato legale. Infatti dopo un paio di questi attacchi alle scuole feci domanda alla direttrice di tutte le scuole di Kodiak per ottenere il permesso di portare una pistola nascosta mentre insegnavo. In Alaska e' possibile se le autorita' scolastiche lo permettono. Ma lei non lo permise. Io, a parte il porto d'armi per pistola occulta che avevo in Alaska e che ho qui in Alabama, ho fatto e passato anche corsi si quali partecipavano come studenti anche diversi poliziotti, corsi basati sull'uso della pistola in varie situazioni, in tutte le posizioni, ecc. Poi dopo il pensionamento ho fatto il "rent-a-cop," cioe' il "poliziotto in affitto." Ero impiegato da un'agenzia privata che forniva guardie armate a chi ne faceva richiesta. Avevo, oltre al porto d'armi, una "licenza" di guardia armata dello stato dell'Alaska. Ho fatto servizio notturno alla base missilistica di Kodiak, in un ospedale, e a un sito 'ngopp' a 'na muntagna" dove stavano costruendo eolici. Per il servizio alla base missilistica ho dovuto anche ottenere la "security clearance" dell'FBI. In genere portavo la mia Kimber Royal II in .45 ACP, ma quando facevo la guardia agli eolici in una zona frequentata dagli orsoni di Kodiak decisi di portare la mia Ruger Redhawk in .44 Magnum.
Io spero proprio che Trump riesca a far armare insegnanti che siano eccellent nell'uso delle armi e nella forma mentis necessaria a tale uso in caso di attacco alla scuola. Non so se hai notato, ma queste stragi accadono sempre nelle "gun-free zones," cioe' nei posti dai quali le armi sono bandite: scuole, uffici, locali pubblici e ristoranti che non permettono armi. E te credo! Chi e' cosi' fesso da cerca' de fa' 'na strage dove ce po' esse 'n cittadino che sarvognuno tira fora 'n revorvere e te fa secco ef FDM (fijo de' m....ta)?
Ma le guardie armate non bastano se non ci sono altre procedure di sicurezza. Le scuole dovrebbero avere una porta sola dalla quale entrano gli studenti e gli insegnanti e che rimanga chiusa durante la giornata scolastica. Questa porta dovrebbe essere sorvegliata da due guardie armate, una delle quali e' incaricata di far passare ogni persona che entra attraverso un portale-rivelatore di metalli, e tutti gli zainetti dovrebbero essere pure passati attarverso un rivelatore. Come si fa negli aereoporti.
 
Ma questo è davvero scemo, sono mozioni per passare il tempo in aula, cercando di giustificarsi che non fanno un C+++O. Sono ridicoli, vergogna. La colpa è nostra e solo nostra, siamo noi a dare il voto, quindi; chi è causa del suo male ................................
Vi abbraccio tutti quanti.
piero
 
[h=2]LETTERA APERTA AI SENATORI[/h] [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected] [email protected]

  • 19 AGOSTO 2015
stat.jpg
Prendendo spunto da una mail di risposta che i nostri Senatori hanno inviato a un tiratore che ha protestato contro la loro proposta, ecco la nostra "lettera aperta" con le verità che chiunque può vagliare, definire, confutare ma che a noi sembrano essere chiare ma ancor più dovrebbero esserlo per i nostri Politici che invece, per loro stessa ammissione, dello sport del tiro non sanno assolutamente nulla.
[h=3]AI NOSTRI SENATORI[/h] Illustri Senatori;
siamo a conoscenza della V.s. mozione con riferimento ad una precedente proposta denominata "Granaiola - Amati" che impone non solo pesanti e costose visite mediche a carico di contribuenti e istituti per il rilascio dei porto d'armi e i successivi rinnovi ma anche una non meno individuata modalità per detenere le armi di tipo sportivo.
Molte lettere sono state rivolte alle S.v. contenenti, nei modi più svariati e nel lessico tipico Italiano, disagio e contrarietà a tale mozione. La rabbia spesso fa rappresentare chi la espone, persona ignorante ma non vorremmo che lor Signori possano credere di aver a che fare con una "lobby" di "ultras" del tiro sportivo, incapaci di autocontrollo.
Il tiro sportivo e gli sportivi sono tutt'altro.

Come tutt'altro è il mondo del tiro sportivo che Voi avete espressamente dichiarato di non conoscere e sfortunatamente, essendo uno sport di nicchia, non è conosciuto nemmeno dai media che però non si risparmiano nello scrivere dei nostri campioni che vincono anche quando il calcio perde la "coppa". Ecco che allora anche questi sportivi, che portano fior di medaglie, vanno bene.

Polemizzare è inutile ed è la solita tiritera all'Italiana, quindi passiamo invece alle verità esposte dagli enti di questo Stato.
Mentre l'Illustre M.Morgoni cosi si esprime in una mail: "Ma lei comprenderà che l' idea di una società dove ognuno si difende da solo , non è certo un' opportunità ma una vera sciagura. Consideri anche che la Commissione Europea, ha reso noto in una comunicazione al Parlamento dell' ottobre 2013, che in Italia si registra il più alto tasso di omicidi commessi con armi da fuoco" capiamo come lo stesso non abbia verificato se ciò che dice la C.E. è esatto.
Vogiamo vedere ?

Gli omicidi univocabilmente vengono indicati per 100.000 abitanti, cioè la classifica delle Nazioni in cui avvengono più omicidi viene stilata assumento la quantità di omicidi avvenuti ogni 100.000 abitanti come cifra assoluta.
Esiste un Ente internazionale riconosciuto da tutti i Paesi, United Nations Office on Drugs and Crime esso riporta tutte le statistiche mondiali, semplice quindi verificare, (cosa che forse l'U.E. non ha fatto, oppure vuole prenderci in giro).
Ecco qui i risultati delle ultime stime, (l'Ente è naturalmente contro le armi):
Italia 0,71 omicidi per 100.000 abitanti
Francia 0,06
Grecia 0,19
Germania 0,26
Lussemburgo 0,62
certo a vederli così i dati sembriamo il peggio (ammesso che il Lussemburgo con lo 0,62 non sia veramente peggio), ma andiamo avanti e allarghiamo le vedute, visto che la U.E. probabilmente si è fermata qui:
Albania 1,76
Liechtenstein2,82
Macedonia 1,21
Svizzera 0,77 evitiamo di riportare i dati del resto del mondo ... ma vogliamo riportare quanto anche l'ISTAT ha ammesso, che dal 2000 gli omicidi sono un contina diminuzione, ciò vuol dire che presto raggiungeremo quei Paesi Europei che ci hanno indicato come Paese con il più alto tasso di omicidi. Altro fattore di attenzione: questi studi non prendono in considerazione se si tratta di omicidi o suicidi. In Italia ultimamente questi si sono verificati in modo esponenziale, ma di ciò i media non parlano.

Come si può vedere non siamo, certo il Paese degli omicidi ma se mai siamo a confine con la fascia dei paesi che maggiormente soffrono dell'incapacità di combattere le armi clandestine. Infatti la statistica non differenzia gli omicidi commessi con armi regolarmente detenute da quelli commessi con armi clandestine o rubate, del resto le cronache sono piene di omicidi commessi con armi detenute illegalmente e quindi di provenienza illecita. Al di la di ciò che afferma il Senatore, le armi clandestine, quelle usate dalla delinquenza, sono ancora oggi le principali cause degli omicidi in Italia. Con la caduta poi delle frontiere, le armi clandestine sul territorio si sono moltiplicate tanto che oggi potremmo affermare che se la politica volesse eliminare le armi dalle case degli Italiani, questo non modificherebbe affatto la quantità di armi presenti, di fatto chi vorrà riarmarsi lo potrà fare facilmente e a basso prezzo (e senza licenza).
Questo dovrebbe aver fatto comprendere che il problema non è quello di chiudere le armi in un luogo comune da cui non possano uscire, ma se mai eliminare le armi che vengono utilizzate per gli omicidi, quelle clandestine.

Sfortunatamente questo è impossibile, dato che di esse non si sa nulla la politica nulla sa fare, più semplice limitare per ora coloro che fanno lo sport del tiro e anzichè emanare una norma che tolga ogni licenza e ogni arma (in eterno) a chi commette un certo tipo di reato, si spara a zero e si colpiscono tutti indiscriminatamente (più semplice), imponendogli il deposito delle armi in luoghi controlati, armi che spesso hanno il valore di un utilitaria. Chi terrà in custodia queste armi avrà anche una grande responsabilità se dovesse detenere centinaia di pezzi di valore.
La verità è ben altra, e sembra che la politica faccia finta di non vedere, la verità stà nel fatto che non vi è alcun contatto tra Enti, ASL, Polizia, Carabinieri, Enti Pubblici per cui lo sportivo armato che finisce in cura per malattie mentali troppo spesso non finisce nei registri del Ministero che potrebbe in quel caso prendere provvedimenti prima che lo stesso possa fare danni. Ne abbiamo le prove con gli omicidi avvenuti, dove perone in cura per problemi psitici continuavano ad avere la loro licenza di porto d'armi e le loro armi in casa. Cosa cambierebbe questa vostra norma, un pazzo potrebbe sempre armarsi e uccidere anche se le sue armi sono chiuse in un poligono di tiro e poi gli omicidi commessi con coltelli sono in numero superiore. Sarebbe opportuno forse chiudere in armeria anche tutti i coltelli da cucina ?.
E' inutile nasconderci dietro a un dito, il sistema della burocrazia Italiana a scompartimenti stagni esiste ancora ed è utile la dove si vogliano nascondere i fatti al pubblico ma sfortunatamente produce questi avvenimenti drammatici. Voi, Egregi senatori, anzichè correggere l'errore, colpite i singoli sicuramente per favorire altri ma in modo ingiusto verso un singolo mondo sportivo che nulla può a ciò che accade.
Su dieci milioni di famiglie armate (a detta dei media sempre ben informati) quante famiglie hanno sofferto un lutto a causa di un arma ? E quante lo hanno subito a causa di un arma clandestina ? A Secondigliano, lo sparatore che si mise a sparare dalla finestra aveva dei fucili clandestini, anche se aveva un regolare porto d'armi per tiro a volo avrebbe potuto usarli comunque in ogni caso, dato che di quei fucili nessuno sapeva nulla.

Pensate di ritirare le armi agli Italiani ? Ma quanti detengono armi come lo sparatore di Secondigliano ? Perchè non vengono perquisite le grandi ville videosorvegliate delle famiglie mafiose dove tutto viene deciso, omicidi compresi ? Perchè non chiedere anche a loro di depositare le armi nei poligoni ?

Ci chiediamo se i killer di Brescia, il Pakistano e l'Indiano avevano acquistato e denunciato il fucile come fanno tutti gli sportivi e se frequentavano un poligono, ci chiadiamo inoltre se la V.s. proposta fermerà gli altri Pakistani e Indiani o chiunque voglia ripetere l'esperienza !? Ci chiediamo quanto pesano sulle statistiche Italiane gli omicidi commessi da stranieri in territorio nostro ?! Ci chiediamo, se veramente fare visite mirate appesantendo il già traballante sistema sanitario possa far scoprire pazzi esaltati più di quanto un medico di famiglia già non sappia o un qualsiasi comando dei Carabinieri, se possa far scoprire la presenza di un arma clandestina o la volontà di farla finita; se chiudere le armi sportive nei poligoni possa ridurre veramente gli omicidi, anche quelli di mafia naturalmente, (se così fosse saremo i primi ad appoggiare la V.s. proposta) ma se così non fosse, come non è ... e voi sapete bene, capiamo subito che si tratta di un colpo mirato agli onesti sportivi solo per cavalcare l'onda dei media che su queste notizie troppo spesso riescono a riempire le loro pagine di carta e i minuti in tv, carta e minuti con cui si pagano lo stipendio.

Noi in verità speriamo in una modifica alle norme già in atto, a quelle norme che impediscono verifiche e controlli, ma ancor più la comunicazione tra Enti. Vi ricordo che mentre vi è un database Nazionale delle auto, dei contribuenti e dei possessori di yacht, non vi è delle armi chiaro indice che è utile sia così; del resto in Italia nell'acqua torbida si pesca bene, ma sfotunatamente mentre voi volete colpire gli sportivi a galla sotto a pescare saranno sempre altri individui, tra cui gli stranieri a Brescia.

Sicuri che vaglierete con estrema attenzione questa nostra, con l'occasione ci onoriamo di porgere i nostri più sinceri saluti e auguri di buon lavoro.
 
E comunque è anche vero questo:-

[h=3]LE ARMI SONO IL VERO FLAGELLO ITALIANO ?[/h]
istat-furti.jpg
ISTAT - INCIDENTI STRADALI CON LESIONI A PERSONE, MORTI E FERITI IN ITALIA Anni 2012 e 2013

Incidenti stradali con lesioni a persone NEL 2012 = 186.726 E NEL 2013 = 182.700
Morti nel 2012 = 3.653 e nel 2013 = 3.400
Feriti nel 2012 = 264.716 e nel 2013 = 259.500
ISTAT - CAUSE DI MORTE 2013
Malattie ischemiche del cuore, ipertensione, ecc. = 243.187
Tumori = 838.085
Suicidi = 4156
Dalla statistica dell'ISTAT risulta che: "dal 2012, si notano alcuni importanti segnali positivi per la giustizia civile e la giustizia amministrativa. Il numero dei procedimenti pendenti in primo grado, pur sempre notevole, è in calo del 5,9 per cento rispetto al 2011. Significative riduzioni si registrano per i carichi giacenti presso gli organi della giustizia amministrativa, che hanno portato la durata media complessiva dei ricorsi al Tar da 9,6 anni nel 2008 a 3,9 anni nel 2012. La congiuntura complessivamente favorevole per il settore giudiziario civile è altresì sottolineata dal numero dei titoli di credito protestati, nel 2013 in diminuzione del 12,3 per cento rispetto al 2012. Nel 2012, sono invece in lieve aumento (+2,0 per cento rispetto all'anno precedente) i delitti denunciati nel complesso. Fra questi, diminuiscono gli omicidi, consumati e tentati, del 4,0 e del 5,3 per cento, rispettivamente; crescono invece le truffe e frodi informatiche (+10,5 per cento) e, tra i reati predatori violenti, le rapine (+5,1 per cento).
Nel 2013, il tasso di affollamento nelle carceri scende a quota 131,1 (-8,6 punti percentuali rispetto al 2012) confermando il trend decrescente degli ultimi tre anni. Rimangono stabili le quote di donne (4,3 per cento), di detenuti stranieri (34,9 per cento), di tossicodipendenti (23,8 per cento) e di detenuti che lavorano (23,3 per cento).
Sono 20.213 i minorenni seguiti dagli uffici di servizio sociale. Il 19,7 per cento sono stranieri, l'11,1 per cento ragazze.
Nel 2014, il 30,0 per cento delle famiglie italiane indica il rischio di criminalità come un problema presente nella zona in cui abitano, valore in lieve diminuzione rispetto al 2013 (31,0 per cento)."
Omicidi
Tentati Omicidi
Lesioni
stupefacenti
Furti Rapine Estorsioni
Ricettazione
0.9 x 100.000 ab.2.2 x 100.000 ab.116.8 x 100.000 ab.56.9 x 100.000 ab.2554 x 100.000 ab.71.6 x 100.000 ab.10.9 x 100.000 ab.42.1 x 100.000 ab.
A quanto pare i nostri Senatori, fautori della mozione presentata il 5 agosto si sono basati semplicemente su sentimenti di una parte dei cittadini, senza guardare in faccia la realtà dei numeri che chiaramente denotano come le morti causate dalle armi siano il minore dei mali e come un certo tipo di violenza non stia aumentando ma in realtà stia gradualmente diminuendo anche se non è scoparsa.
Mentre avvengono ben 2554 furti ogni 100.000 abitanti abbiamo solo 0,9 omicidi la cui arma potrebbe essere stata un arma a fuoco o un coltello. In verità sono gli incidenti stradali a mietere la maggior parte delle vittime, oltre 3000 morti e più di 250.000 feriti, quasi una piccola guerra ogni anno sulle strade Italiane. Bene questa strage si paragona alle 504 vittime per l'uso di armi a fuoco e non, che in media negli ultimi anni sono state soccorse in Italia.
Siamo sicuri che i nostri Senatori abbiano tutti i dati ? Siamo sicuri che non nascondano o omettano di indicare i numeri proprio perchè sanno che ci sono problemi più gravi da affrontare prima di quello delle armi ? Quale interesse hanno nel distogliere l'attenzione dalla guida spericolata, dall'uso di droghe o alcol per focalizzarla sulle armi ?
Non per altro negli ultimi giorni i media hanno riportato decessi da "sballo" e non da armi a fuoco.
[h=3]UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA[/h] Mentre le restanti Nazioni Europee aprono allo sport del tiro, l'Italia va in contro tendenza e chiude, mentre in Francia, Paese che è stato sempre molto severo e restrittivo sul possesso delle armi, si sono eliminate le 5 classi di armi e si favorisce lo sport incentivando le società di tiro anche con l'obbiettivo di mantenere luoghi storico militari in cui vengono ospitate, in Italia si fa esattamente l'opposto. Mentre i nostri tiratori olimpionici portano a casa medaglie su medaglie si vuole limitare e quasi impedire questo sport. I valori di un Italia, calpestati.
Arriviamo così alle idee folli di chi vorrebbe che gli sportivi lasciassero le loro armi in custodia alle sezioni di tiro, società che dovrebbero sobbarcarsi la responsabilità di centinaia e in molti casi, di migliaia di armi il cui valore spesso supera spesso i 3000 euro per ogni singolo pezzo.
Armi che dovranno essere curate, mantenute in luoghi adatti, areati, sicuri e a prova di ogni tentativo di furto. Sfortunatamente sempre più spesso i poligoni di tiro sono relegati in luoghi appartati, fuori da zone urbane e non rapidamente raggiungibili. Come si potrebbe garantire la sicurezza di migliaia di armi depositate al centro di un bosco o in mezzo alla campagna abbandonata ?!.
Per quanto riguarda poi le certificazioni mediche, dovrebbero spiegarci chi meglio del nostro dottore curante, che da decenni ci conosce, sa se siamo o meno persone sicure nel possedere un arma. Forse credono i nostri Senatori, che un medico dell'ASL che ci vede per la prima volta possa capire se un giorno daremo sfogo alle nostre follie usando un arma, semplicemente visitandoci 10 minuti ?!.
E a quel punto, in caso di follia, chi pagherà: il folle o il dottore dell'ASL ?

Esiste un fisiologico stato delle cose per cui nell'insieme della popolazione per sana, cristiana, democratica che possa essere, avverrano sempre fatti criminosi, anche eliminando per magia tutte le armi dalla faccia della terra, gli uomini si armerebbero di un bastone per portare a termine la loro follia e anche eliminando tutti i bastoni, essi si armerebbero di pietre.
Non dobbiamo quindi puntare a eliminare le armi ma se mai a consentire che gli onesti possano difendersi.
[h=3]NOTIZIE FALSE[/h] La mozione comincia così: "sebbene non sia stata diffusa una cifra ufficiale sul numero delle armi da fuoco detenute legalmente in Italia, l'ultima stima attendibile, elaborata dall'Eurispes nel 2008, indicava nel numero di 10 milioni le armi legali presenti in Italia, con almeno 4 milioni di famiglie che risulterebbero "armate", cioè in possesso di almeno una pistola. Erano 34.000 i privati che possedevano un porto d'armi, ai quali si aggiungevano 50.000 guardie giurate, circa 800.000 cacciatori con licenza per abilitazione all'esercizio venatorio e 178.000 permessi per uso sportivo (tiro a volo o tiro a segno). Altri 3 milioni di italiani avevano denunciato, infine, la presenza di armi in casa, ereditate o inservibili;"
cioè pur dicendo chiaramente che non si hanno cifre certe (o per lo meno loro fanno finta di non averne, perchè le cifre certe dell'ISTAT dimostrano il contrario di ciò che loro affermano), si buttano su numeri imbarazzanti; 10.000.000 le armi denunciate regolarmente, da caccia, sportive, collezionistiche.
4.000.000 di famiglie risultano armate di almeno una pistola. Forse i nostri Senatori non hanno dimestichezza con la matematica ma mancano 6.000.000 di armi al conto e allora si lanciano nell'affermazione sbagliata che 800.000 armi sono di cacciatori, 50.000 sono di guardie giurate e altre sono dei 178.000 permessi ad uso sportivo. Solo che al totale mancano 5.000.000 di armi.
Il conto invece è presto fatto, sono meno di 10.000.000 le armi presenti sul mercato civile Italiano, esse sono in possesso di cacciatori, guardie giurate, polizie private o cittadine, sportivi e collezionisti. Un popolo che va a comporre il numero dei 4.000.000 di famiglie armate stimate per difetto, dato che probabilmente le famiglie armate ad oggi non raggiungono i 3.000.000. Ciò denota che per ogni famiglia che abbia in casa uno sportivo, un cacciatore o un collezionista, vi sono non meno di tre armi presenti in media, se poi contiamo che il collezionista ne ha solitamente più di 50, capiamo come in molte detenzioni le armi non superino il numero di una sola arma detenuta. Con questi numeri si capisce che solo un quinto della popolazione è armata, comprendendo guardie giurate e polizia delle amministrazioni pubbliche periferiche.
Ricordiamo che l'Italia nel 2009 esportò armi per oltre 250 milioni di euro, per un Paese così piccolo che esporta più armi al mondo, un armato ogni cinque abitanti è nulla, per altro se l'esportazione è fiorente il mercato interno sembra essere inversamente proporzionato.
Non bastasse tutto ciò, i nostri Senatori sbottano con la frase: "tre milioni di famiglie detengono armi ereditate o inservibili".
Certo che se contiamo anche le famiglie che hanno armi inservibili e magari ci aggiungiamo le bamiglie che hanno un iscritto ad associazioni di soft air o figli che giocano ai cow boy con pistole in plastica, forse riusciamo a fare numero.
Politicamente scorretto, eppure sembra giusto quando si parla di armi e della loro abolizione. A tutto questo non sembra che alcuna industria faccia obbiezione pubblicamente, forse sono impegnate in altro modo a salvaguardare i loro interessi o forse sono già alla ricerca di un altro Paese dove trasferire la produzione. L'Italia non è più appetibile e questo si sa per molti campi del commercio e della produzione.
Mentre il PIL della Grecia è salito dello 0,8% quello Italiano è salito dello 0,2%
I problemi rimangono le armi, forse eliminate quelle si potranno risolvere i veri problemi, o forse eliminate quelle i nostri Politici potranno finalmente andare in pensione tranquilli.
ISTAT: detenuti Italiani 62.536; detenuti stranieri 21.854. I rapporti non si fanno solo con i numeri sparati li per caso, gli Italiani sono 59.000.000 di cui 62.500 in carcere. Gli stranieri sono il 10% della popolazione Italiana ma una percentuale superiore è in galera, esattamente lo 0,4% di stranieri contro lo 0,1% di Italiani. Così si leggono le cifre, così si affrontano i problemi.
 
Dico solo una cosa: a parte le devianze dovute alla ricerca di consensus personale tipica dei politici, che consentissero piuttosto l'uso delle armi con pallini di gomma od a sale x difendersi dai furti dove - invece - il "dramma sociale di civile convivenza" in Italia è alla maxima tensione e con % europee che ci pongono tra i peggiori in assoluto (dovuta prevalentemente a Schengen e invasione di molti ladri e truffaldini dall'est europa).

Un conto è stabilire normativamente e confrontarsi su un maggior livello di sicurezza delle armi o dei controlli a casa: questione discutibile, ragionevole, accettabile/sopportabile, ..... anche quando NON condiviso totalmente nelle impostazioni, ma qua NON può essere sempre monodirezionale e solamente restruttivo il tema "detenzione e uso armi" senza alcun collegamento al grave disordine sociale e proliferare di furti impuniti nelle abitazioni od in negozi sensibili, senza alcuna possibilità di difesa. Ricordo a tutti i politici italiani che negli States, gli Stati che presentano % più elevate ovvero maggiori omicidi x armi e con maggiori furti nella abitazioni NON sono quelli con maggiore densità - in senso statistico - di armi a persona, ma proprio quelli con minori armi ..... .
 
Re: Armi e Porto d’armi. Nuova mozione presentata dal senatore Mario Morgoni (Pd)

D'accordo con teresoria,..... visita dal medico legale obbligatoria perc chiunque si candida.... e aggiungerei PdA obbligatorio per tutti i politici cosi almeno eliminiamo o quantomeno limiamo i costi delle scorte (tanto chi se li caga quelli) e mandiamo le forze dell'ordine a fare il loro dovere, cioè presidiare le strade e difendere i cittadini
 
Re: Armi e Porto d’armi. Nuova mozione presentata dal senatore Mario Morgoni (Pd)

[h=2]LETTERA APERTA AI SENATORI[/h] [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected] [email protected]

  • 19 AGOSTO 2015
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Prendendo spunto da una mail di risposta che i nostri Senatori hanno inviato a un tiratore che ha protestato contro la loro proposta, ecco la nostra "lettera aperta" con le verità che chiunque può vagliare, definire, confutare ma che a noi sembrano essere chiare ma ancor più dovrebbero esserlo per i nostri Politici che invece, per loro stessa ammissione, dello sport del tiro non sanno assolutamente nulla.
[h=3]AI NOSTRI SENATORI[/h] Illustri Senatori;
siamo a conoscenza della V.s. mozione con riferimento ad una precedente proposta denominata "Granaiola - Amati" che impone non solo pesanti e costose visite mediche a carico di contribuenti e istituti per il rilascio dei porto d'armi e i successivi rinnovi ma anche una non meno individuata modalità per detenere le armi di tipo sportivo.
Molte lettere sono state rivolte alle S.v. contenenti, nei modi più svariati e nel lessico tipico Italiano, disagio e contrarietà a tale mozione. La rabbia spesso fa rappresentare chi la espone, persona ignorante ma non vorremmo che lor Signori possano credere di aver a che fare con una "lobby" di "ultras" del tiro sportivo, incapaci di autocontrollo.
Il tiro sportivo e gli sportivi sono tutt'altro.

Come tutt'altro è il mondo del tiro sportivo che Voi avete espressamente dichiarato di non conoscere e sfortunatamente, essendo uno sport di nicchia, non è conosciuto nemmeno dai media che però non si risparmiano nello scrivere dei nostri campioni che vincono anche quando il calcio perde la "coppa". Ecco che allora anche questi sportivi, che portano fior di medaglie, vanno bene.

Polemizzare è inutile ed è la solita tiritera all'Italiana, quindi passiamo invece alle verità esposte dagli enti di questo Stato.
Mentre l'Illustre M.Morgoni cosi si esprime in una mail: "Ma lei comprenderà che l' idea di una società dove ognuno si difende da solo , non è certo un' opportunità ma una vera sciagura. Consideri anche che la Commissione Europea, ha reso noto in una comunicazione al Parlamento dell' ottobre 2013, che in Italia si registra il più alto tasso di omicidi commessi con armi da fuoco" capiamo come lo stesso non abbia verificato se ciò che dice la C.E. è esatto.
Vogiamo vedere ?

Gli omicidi univocabilmente vengono indicati per 100.000 abitanti, cioè la classifica delle Nazioni in cui avvengono più omicidi viene stilata assumento la quantità di omicidi avvenuti ogni 100.000 abitanti come cifra assoluta.
Esiste un Ente internazionale riconosciuto da tutti i Paesi, United Nations Office on Drugs and Crime esso riporta tutte le statistiche mondiali, semplice quindi verificare, (cosa che forse l'U.E. non ha fatto, oppure vuole prenderci in giro).
Ecco qui i risultati delle ultime stime, (l'Ente è naturalmente contro le armi):
Italia 0,71 omicidi per 100.000 abitanti
Francia 0,06
Grecia 0,19
Germania 0,26
Lussemburgo 0,62
certo a vederli così i dati sembriamo il peggio (ammesso che il Lussemburgo con lo 0,62 non sia veramente peggio), ma andiamo avanti e allarghiamo le vedute, visto che la U.E. probabilmente si è fermata qui:
Albania 1,76
Liechtenstein2,82
Macedonia 1,21
Svizzera 0,77 evitiamo di riportare i dati del resto del mondo ... ma vogliamo riportare quanto anche l'ISTAT ha ammesso, che dal 2000 gli omicidi sono un contina diminuzione, ciò vuol dire che presto raggiungeremo quei Paesi Europei che ci hanno indicato come Paese con il più alto tasso di omicidi. Altro fattore di attenzione: questi studi non prendono in considerazione se si tratta di omicidi o suicidi. In Italia ultimamente questi si sono verificati in modo esponenziale, ma di ciò i media non parlano.

Come si può vedere non siamo, certo il Paese degli omicidi ma se mai siamo a confine con la fascia dei paesi che maggiormente soffrono dell'incapacità di combattere le armi clandestine. Infatti la statistica non differenzia gli omicidi commessi con armi regolarmente detenute da quelli commessi con armi clandestine o rubate, del resto le cronache sono piene di omicidi commessi con armi detenute illegalmente e quindi di provenienza illecita. Al di la di ciò che afferma il Senatore, le armi clandestine, quelle usate dalla delinquenza, sono ancora oggi le principali cause degli omicidi in Italia. Con la caduta poi delle frontiere, le armi clandestine sul territorio si sono moltiplicate tanto che oggi potremmo affermare che se la politica volesse eliminare le armi dalle case degli Italiani, questo non modificherebbe affatto la quantità di armi presenti, di fatto chi vorrà riarmarsi lo potrà fare facilmente e a basso prezzo (e senza licenza).
Questo dovrebbe aver fatto comprendere che il problema non è quello di chiudere le armi in un luogo comune da cui non possano uscire, ma se mai eliminare le armi che vengono utilizzate per gli omicidi, quelle clandestine.

Sfortunatamente questo è impossibile, dato che di esse non si sa nulla la politica nulla sa fare, più semplice limitare per ora coloro che fanno lo sport del tiro e anzichè emanare una norma che tolga ogni licenza e ogni arma (in eterno) a chi commette un certo tipo di reato, si spara a zero e si colpiscono tutti indiscriminatamente (più semplice), imponendogli il deposito delle armi in luoghi controlati, armi che spesso hanno il valore di un utilitaria. Chi terrà in custodia queste armi avrà anche una grande responsabilità se dovesse detenere centinaia di pezzi di valore.
La verità è ben altra, e sembra che la politica faccia finta di non vedere, la verità stà nel fatto che non vi è alcun contatto tra Enti, ASL, Polizia, Carabinieri, Enti Pubblici per cui lo sportivo armato che finisce in cura per malattie mentali troppo spesso non finisce nei registri del Ministero che potrebbe in quel caso prendere provvedimenti prima che lo stesso possa fare danni. Ne abbiamo le prove con gli omicidi avvenuti, dove perone in cura per problemi psitici continuavano ad avere la loro licenza di porto d'armi e le loro armi in casa. Cosa cambierebbe questa vostra norma, un pazzo potrebbe sempre armarsi e uccidere anche se le sue armi sono chiuse in un poligono di tiro e poi gli omicidi commessi con coltelli sono in numero superiore. Sarebbe opportuno forse chiudere in armeria anche tutti i coltelli da cucina ?.
E' inutile nasconderci dietro a un dito, il sistema della burocrazia Italiana a scompartimenti stagni esiste ancora ed è utile la dove si vogliano nascondere i fatti al pubblico ma sfortunatamente produce questi avvenimenti drammatici. Voi, Egregi senatori, anzichè correggere l'errore, colpite i singoli sicuramente per favorire altri ma in modo ingiusto verso un singolo mondo sportivo che nulla può a ciò che accade.
Su dieci milioni di famiglie armate (a detta dei media sempre ben informati) quante famiglie hanno sofferto un lutto a causa di un arma ? E quante lo hanno subito a causa di un arma clandestina ? A Secondigliano, lo sparatore che si mise a sparare dalla finestra aveva dei fucili clandestini, anche se aveva un regolare porto d'armi per tiro a volo avrebbe potuto usarli comunque in ogni caso, dato che di quei fucili nessuno sapeva nulla.

Pensate di ritirare le armi agli Italiani ? Ma quanti detengono armi come lo sparatore di Secondigliano ? Perchè non vengono perquisite le grandi ville videosorvegliate delle famiglie mafiose dove tutto viene deciso, omicidi compresi ? Perchè non chiedere anche a loro di depositare le armi nei poligoni ?

Ci chiediamo se i killer di Brescia, il Pakistano e l'Indiano avevano acquistato e denunciato il fucile come fanno tutti gli sportivi e se frequentavano un poligono, ci chiadiamo inoltre se la V.s. proposta fermerà gli altri Pakistani e Indiani o chiunque voglia ripetere l'esperienza !? Ci chiediamo quanto pesano sulle statistiche Italiane gli omicidi commessi da stranieri in territorio nostro ?! Ci chiediamo, se veramente fare visite mirate appesantendo il già traballante sistema sanitario possa far scoprire pazzi esaltati più di quanto un medico di famiglia già non sappia o un qualsiasi comando dei Carabinieri, se possa far scoprire la presenza di un arma clandestina o la volontà di farla finita; se chiudere le armi sportive nei poligoni possa ridurre veramente gli omicidi, anche quelli di mafia naturalmente, (se così fosse saremo i primi ad appoggiare la V.s. proposta) ma se così non fosse, come non è ... e voi sapete bene, capiamo subito che si tratta di un colpo mirato agli onesti sportivi solo per cavalcare l'onda dei media che su queste notizie troppo spesso riescono a riempire le loro pagine di carta e i minuti in tv, carta e minuti con cui si pagano lo stipendio.

Noi in verità speriamo in una modifica alle norme già in atto, a quelle norme che impediscono verifiche e controlli, ma ancor più la comunicazione tra Enti. Vi ricordo che mentre vi è un database Nazionale delle auto, dei contribuenti e dei possessori di yacht, non vi è delle armi chiaro indice che è utile sia così; del resto in Italia nell'acqua torbida si pesca bene, ma sfotunatamente mentre voi volete colpire gli sportivi a galla sotto a pescare saranno sempre altri individui, tra cui gli stranieri a Brescia.

Sicuri che vaglierete con estrema attenzione questa nostra, con l'occasione ci onoriamo di porgere i nostri più sinceri saluti e auguri di buon lavoro.

Certo, uno che si vanta di essere un nostro senatore e scrive Svezzia e Scozzia con due zeta non è proprio il massimo.....
 
Re: Armi e Porto d’armi. Nuova mozione presentata dal senatore Mario Morgoni (Pd)

Invece e' mejo er Movimento 5 stalle? L'emmecinquestalle vo' abboli' la caccia e er possesso de le armi. Fra Piddi' e 5 stalle er piu' pulito cia' la rogna!
 
di PD si muore, io propongo visite mediche a tutti quelli che siedono in parlamento, ci sono piu' drogati e psicolabili li che fra tutti cacciatori, eppure fare leggi dovrebbe essere delicato e importante come poter portare un'arma con se'.
 
Riproposizione di una proposta di legge presentata tempo fà,talmente assurda che non era stata presa in considerazione e ogni tanto viene rispolverata.
Mi vien da pensare per assurdo il poligono mi custodisce l'arma,ok,come funziona,io sono il proprietario e gli altri ce l'hanno in custodia,magari 5/6000 euro di arma.
Poi io mi reco al poligono,sono obbligati a consegnarmi la mia arma,da li esco e compio un'azione folle,....o forse vengo tallonato passo passo come un galeotto per poi al termine della sessione riconsegnare tempestivamente la mia arma.
Questo sciocco esempio è dal mio punto di vista nell'eventualità passasse una legge del genere che farebbe acqua sotto tutti i punti di vista,creerebbe solo caos e basta.
Eppure alla fine degli anni settanta nel periodo di caccia era consentito di uscire di casa con il fucile in spalla,ma in questi anni quanto si è peggiorato per avere tutte queste limitazioni?O forse chi legifera non è che sia proprio afferrato in materia?
 
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