Denunciato cacciatore nel biellese per uso di apparecchi gps durante la caccia

Si pero' sappiamo tutti che alcuni di questi apparecchi prendono i dati militari e non possono essere usati....probabilmente erano tra' questi....su' queste cose c'e' poco da scherzarci
Va benissimo la violazione amministrativa ma non sussiste il reato penale. È questo che voglio dire. È come se avesse avuto una radio portatile con frequenze non consentite ma che servivano a comunicare tra cacciatori. La finalità del GPS era quella di localizzare il cane qualora si fosse perduto, non certo quello di impedire comunicazioni.
 

Alberto 69

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Venerdì 30 Gennaio 2015

I RADIOCOLLARI, COME QUALUNQUE ALTRO APPARATO RADIO, DEVONO ESSERE UTILIZZATI IN CONFORMITÀ ALLA LEGGE VIGENTE CHE VIETA ESPRESSAMENTE L'USO PRIVATO DI TALUNE RADIOFREQUENZE PER RAGIONI DI SICUREZZA

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Comando Provinciale Biella

Biella, 29 gennaio 2015 - Nella giornata odierna, personaledel Comando Stazione di Sordevolo ha denunciato all'Autorità Giudiziaria di Torino una persona trovata, con un cane dotato di un radiocollare GPS vietato. Il cacciatore è stato fermato duranteuna battuta di caccia al cinghiale sul territorio del comune di Zimone.
Al sequestro dell'apparecchio, èseguita una specifica attività tecnico- investigativa operata con il supportodell'Ufficio reti e servizi di comunicazione elettronica di Torino, delMinistero dello Sviluppo Economico. L'accertamento tecnico ha consentito diverificare che, il radiocollare trasmetteva a frequenze vietate dalla legge. I radiocollari vengono utilizzati, soprattutto nella caccia al cinghiale, per tracciareagevolmente i cani che si muovono nella macchia.
L'uso di frequenze vietate, tuttavia, può avere effetti pericolosi per la regolarità delle trasmissioni radio, con tutto ciò che ne può derivare. Si rammenta che, l'uso delle trasmissioni radio è essenziale, non solo per le comunicazioni telefoniche, maanche, ad esempio, per la sicurezza dei voli.
A conclusione dell'attività, pertanto, un cacciatore residente in provincia di Biella è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino, territorialmente competente per questo tipo di violazioni, per il reato di "installazione di apparecchiature atte ad impedire comunicazioni telefoniche". Il reato, moltograve, prevede, in caso di condanna la pena della reclusione da uno a quattroanni.
Inoltre, il cacciatore è statosanzionato dal Ministero dello Sviluppo Economico per una serie di conseguenti violazioni amministrative per un controvalore totale di €. 4.700.
Il radiocollare, naturalmente,resta sequestrato e destinato alla confisca definitiva. Si fa presente che, i radiocollari,come qualunque altro apparato radio, devono essere utilizzati in conformità alla legge vigente che vieta espressamente l'uso privato di talune radiofrequenze per ragioni di sicurezza e che, comunque, impone il pagamento di un canone annuo per l'utilizzo delle radiofrequenze consentite. È, pertanto,opportuno che, prima dell'acquisito e dell'uso di tali apparecchi siano assunte informazioni presso l'Ufficio Reti del Ministero dello Sviluppo Economico.



fonte:corpoforestale.it
 
Sarebbe interessante sapere come andrà a finire. Secondo me in un bolla di sapone per tanti motivi. Il primo, perché l'uso che ne faceva il cacciatore non era quello per il quale è stato accusato per il quale necessità del dolo specifico e in secondo bisogna capire se l'apparecchio è regolarmente in vendita e se corrisponde alle direttive CE. Siamo all'ipotesi del delirio!
 
Sarebbe interessante sapere come andrà a finire. Secondo me in un bolla di sapone per tanti motivi. Il primo, perché l'uso che ne faceva il cacciatore non era quello per il quale è stato accusato per il quale necessità del dolo specifico e in secondo bisogna capire se l'apparecchio è regolarmente in vendita e se corrisponde alle direttive CE. Siamo all'ipotesi del delirio!

il gArmin, ad esempio, e marchiato CE e regolarmente venduto in Italia eppure ne è vietato l uso.
Giustamente io posso comperarlo per usarlo in scozia.
 
Sarebbe interessante sapere come andrà a finire. Secondo me in un bolla di sapone per tanti motivi. Il primo, perché l'uso che ne faceva il cacciatore non era quello per il quale è stato accusato per il quale necessità del dolo specifico e in secondo bisogna capire se l'apparecchio è regolarmente in vendita e se corrisponde alle direttive CE. Siamo all'ipotesi del delirio!


Si pero' sappiamo tutti che alcuni di questi apparecchi prendono i dati militari e non possono essere usati....probabilmente erano tra' questi....su' queste cose c'e' poco da scherzarci
 
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