La licenza di porto di fucile per uso di caccia autorizza al porto di fucile per uso di caccia nei periodi di apertura della stagione venatoria. Per il rinnovo del porto d’armi ad uso sportivo (o caccia) sono necessari i seguenti documenti: deve essere compilata la domanda al rilascio o rinnovo del porto fucile (reperibile anche su internet), che deve essere consegnata con allegata la dichiarazione sostitutiva di certificazione dello stato di famiglia, presso la Questura o la stazione dei Carabinieri di zona. La consegna della domanda può avvenire a mano o per posta tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
A tale richiesta si devono allegare due marche da bollo da € 14,62 che andranno applicate una sulla richiesta e una sulla licenza, e la certificazione, con bollo da € 14,62, con la quale si comprova l'idoneità psico-fisica, rilasciata dalla U.S.L. di residenza, ossia ovvero dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato. Per ottenere quest’ultima certificazione bisogna andare dal proprio medico di base, ottenere il certificato anamnestico, e col certificato in mano andare del medio legale di cui sopra; infine occorrono la ricevuta di versamento di euro 1,27 per il costo del libretto valido 6 anni (il costo del libretto è di euro 1,48 per la versione bilingue), la ricevuta di versamento di euro 173,16 se il rinnovo è per uso caccia; due foto recenti, formato tessera ed il vecchio libretto in scadenza.
Il tempo previsto per il rinnovo della licenza può essere quantificato in un mese circa.
La licenza di porto di fucile uso caccia ha una scadenza annuale, corrispondente alla data di rilascio, e una durata complessiva del libretto di 6 anni.
E’ molto importante non lasciare scadere i 6 anni, ma bisogna rinnovare il libretto di porto d'armi prima della scadenza, tenendo presente che una volta presentata la domanda di rinnovo, il Questore ha tempo massimo 120 giorni per il rilascio del nuovo libretto di porto d'armi.
Per maggiori informazioni e per un riscontro oggettivo su quanto scritto, i lettori possono consultare il sito internet della Polizia di Stato o recarsi presso le Prefetture, le Questure, i commissariati di Polizia o le caserme dei Carabinieri.