Brescia- le sanzioni fatte dalle guardie zoofile dell'anpana non vanno pagate. In mol

Certo certo..è il Ma...i..se c'e da salvarne uno è proprio l'Aurelio....

Esatto e se le AAVV bresciane avessero le palle dovrebbero fare un comunicato UFFICIALE congiunto in cui se ne chiedono le dimissioni immediate...altrimenti restiamo al solito bla bla da osteria.
Anzi ci sarebbe pure da chiedergli i danni...
 
Finalmente la chiarezza

Finalmente la chiarezza

Dal sito Big Hunter:


News Caccia
"Le sanzioni a cacciatori da guardie zoofile non vanno pagate"

giovedì 20 febbraio 2014

Le funzioni delle guardie zoofile devono limitarsi alla tutela degli animali domestici, non sono autorizzate a fare perquisizioni e azioni di polizia, come ribadito da una nota ministeriale del novembre scorso. Ecco perchè, in seguito ad alcuni verbali emessi nei confronti dei cacciatori, le associazioni venatorie bresciane hanno preteso di vederci chiaro, hanno chiesto agli Assessorati Caccia e Sicurezza quale tipo di coordinamento ci fosse con le guardie zoofile volontarie ed è emerso - si legge sul sito Caccia e dintorni - che queste agivano in molte occasioni senza autorizzazione alcuna e senza ordini di servizio (compilati poi a posteriori).

L'Anuu e la Federcaccia hanno incontrato anche il Prefetto di Brescia dal quale hanno avuto la certezza che le guardie hanno agito senza potere durante la stagione venatoria appena conclusa. Il presidente regionale lombardo dell'Anuu, Domenico Grandini, in una recente intervista sul sito ha affermato che i verbali fatti dalle guardie zoofile ai cacciatori non hanno valore e non vanno pagati.
 
FIDC Brescia: CACCIAPENSIERI. La Prefettura ritira i decreti alle guardie zoofile volontarie. Senza idoneità nessuno controllo venatorio.

20 Febbraio 2014


La vicenda delle guardie eco-zoofile sembra essere giunta alla sua corretta e naturale conclusione. La Prefettura di Brescia sta ritirando tutti i decreti ai volontari delle associazioni eco-zoofile per rifarli e chiarire, sin dal documento di riconoscimento, che questi volontari con il solo decreto prefettizio, non possono effettuare la vigilanza venatoria.Per svolgere tale attività dovranno entrare in possesso, previo esame di idoneità, di un atto autorizzativo della Provincia. Un risultato importantissimo raggiunto da Federcaccia con il proprio Ufficio legale che ristabilisce una corretta interpretazione della materia. Verrebbe da dire che giustizia è fatta, ma non è proprio cosi. Se da un lato questi signori non potranno più reiterare gli abusi di potere perpetrati l’anno scorso, dall’altro lato coloro che sono stati verbalizzati dai volontari Anpana e hanno pagato la sanzione relativa, non potranno richiedere la restituzione della somma versata. Tale, infatti, l’orientamento della Cassazione, con il risultato che non viene punito chi in palese carenza di potere ha messo in atto comportamenti di controllo illegittimo, ma il cacciatore, che se pur davanti ad una verbalizzazione priva di efficacia, ha effettuato il pagamento nei termini di legge.
Ufficio stampa- FIDC Brescia


Cornuti ed anche mazziati.
 
Incredibile, oltretutto con un apposito esame di idoneita' possono pure essere autorizzati dalla provincia a esercitare controlli .......andiam bene .....
 

Enzo

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15 Febbraio 2014
In una recente intervista con il presidente regionale lombardo dell'ANUU, Domenico Grandini, abbiamo appreso con piacere che i verbali ( ...quelli non ancora pagati) fatti dalle guardie zoofile dell'ANPANA non hanno valore e non vanno pagati. Le associazioni venatorie bresciane si sono mosse con la Provincia per capire attraverso gli Assessorati Caccia e Sicurezza quale tipo di coordinamento ci fosse con le guardie zoofile volontarie dell'ANPANA ed è emerso che queste agivano in molte occasioni senza autorizzazione alcuna e senza ordini di servizio (compilati poi a posteriori). L'Anuu e la Federcaccia ha incontrato anche il Prefetto di Brescia dal quale hanno avuto la certezza che le guardie ANPANA hanno agito senza potere durante la stagione venatoria appena conclusa. In una nota ministeriale del novembre scorso era stato chiarito dal Ministero degli Interni che dette guardie volontarie zoofile non avevano poteri di Polizia Giudiziaria e che potevano agire solo alla presenza di autorità competenti. I compiti delle guardie zoofile sono quelli della tutela degli animali da affetto (cani e gatti da appartamento) mentre non possono procedere a perquisizioni e azioni di PG varie. Le associazioni venatorie bresciane fanno anche sapere che nessuno intende sottrarsi ai controlli, anzi ben vengano per combattere chi caccia di frodo, ma che per il rispetto di tutti bisogna avere pari diritti e pari doveri.
Caccia&d'intorni
 
Tiffi (FederFauna Veneto): Guardie zoofile? Potete lasciarle fuori

Tiffi (FederFauna Veneto): Guardie zoofile? Potete lasciarle fuori

Venerdì 21/03/2014

e denunciare ogni eventuale abuso!

Sulla questione dei controlli effettuati da guardie zoofile in alcune abitazioni del Veneziano, tema trattato nell'articolo ''Controlli delle guardie zoofile ma c'e' chi chiama i Carabinieri'' apparso il 18 marzo u.s. su ''La Nuova di Venezia - Mestre'', interviene in difesa dei cittadini il legale di Federfauna Veneto, Avv. Marco Tiffi, con studio a Mestre in Via Bissa 33.

Va precisato, afferma il legale, che la richiesta delle guardie ecozoofile di entrare in una proprieta' privata per poter visionare un animale, quand'anche su segnalazione da parte di terzi su presunti maltrattamenti, puo' essere tranquillamente declinata dal proprietario.

Innanzitutto, per quanto riguarda i poteri di queste guardie, e' stata recentemente chiarito in una nota di settembre scorso del Ministero dell'Interno, che le guardie volontarie non assumono qualifica di Polizia Giudiziaria se non appunto riferita ad alcuni casi e limitatamente agli animali d'affezione. (1 - vedi nota a margine)

L'Art. 6, comma 2 della Legge 189/04 specifica che la vigilanza sul rispetto delle norme sulla protezione degli animali e' affidata ''anche'' alle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute, ma ''unicamente con riguardo agli animali di affezione'' e ''solo nei limiti dei compiti attribuiti dai rispettivi decreti prefettizi di nomina, ai sensi degli articoli 55 e 57 del codice di procedura penale''.

Tali articoli del codice di procedura penale stabiliscono sì che, pur nei limiti del servizio cui sono destinate e secondo le rispettive attribuzioni, possano essere agenti di polizia giudiziaria anche le persone alle quali le leggi e i regolamenti attribuiscono tali funzioni, come nel caso di specie, ma che la polizia giudiziaria, tutta, Forze dell'Ordine comprese, abbiano dei limiti nell'agire di propria iniziativa e svolgono indagine e attivita' disposta o delegata dall'autority giudiziaria.

Non basta cioe' dichiarare di aver ricevuto una segnalazione di chicchessia o disporre di un qualsivoglia distintivo per pretendere di entrare in un'abitazione privata!

Cio' premesso, va aggiunto che, con buona pace degli animalisti, e' fatto consolidato che solo un Medico Veterinario possa valutare lo stato di salute di un animale e quindi diagnosticarne un eventuale maltrattamento.

Per contro, si ricorda che il compimento di atti che fanno scattare le procedure di emergenza (comprese le segnalazioni alle guardie zoofile) senza che vi sia la presenza di un reale pericolo puo' configurare il reato di ''Procurato allarme'', punito dal Codice Penale con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da euro 10 a euro 516.

La nostra Confederazione, da sempre attenta al benessere degli animali e dei diritti degli allevatori, sta in questi giorni predisponendo un opuscolo che informa i cittadini non solo circa la detenzione corretta degli animali ma anche dei diritti che spettano ai detentori che spesso non sanno come comportarsi in caso di eventi di questo genere. Per questo consigliamo sempre di rivolgersi al nostro Ufficio Legale che e' a disposizione per garantire il corretto svolgimento di questi controlli.

fonte:fedefauna.org
 
FIDC Brescia: CACCIAPENSIERI. La Prefettura ritira i decreti alle guardie zoofile volontarie. Senza idoneità nessuno controllo venatorio.

20 Febbraio 2014


La vicenda delle guardie eco-zoofile sembra essere giunta alla sua corretta e naturale conclusione. La Prefettura di Brescia sta ritirando tutti i decreti ai volontari delle associazioni eco-zoofile per rifarli e chiarire, sin dal documento di riconoscimento, che questi volontari con il solo decreto prefettizio, non possono effettuare la vigilanza venatoria.Per svolgere tale attività dovranno entrare in possesso, previo esame di idoneità, di un atto autorizzativo della Provincia. Un risultato importantissimo raggiunto da Federcaccia con il proprio Ufficio legale che ristabilisce una corretta interpretazione della materia. Verrebbe da dire che giustizia è fatta, ma non è proprio cosi. Se da un lato questi signori non potranno più reiterare gli abusi di potere perpetrati l’anno scorso, dall’altro lato coloro che sono stati verbalizzati dai volontari Anpana e hanno pagato la sanzione relativa, non potranno richiedere la restituzione della somma versata. Tale, infatti, l’orientamento della Cassazione, con il risultato che non viene punito chi in palese carenza di potere ha messo in atto comportamenti di controllo illegittimo, ma il cacciatore, che se pur davanti ad una verbalizzazione priva di efficacia, ha effettuato il pagamento nei termini di legge.
Ufficio stampa- FIDC Brescia


Cornuti ed anche mazziati.

Incredibile..........!!![censored.gif][****.gif]
 
Ogni tanto una bella notizia, scusate ma le guardie volontaria delle associazioni animaliste mi stano proprio sul...... perché anno quel carattere strafottente e si credono di essere i padroni del mondo, quando invece con i loro finti verbali non resta nient'altro da fare che pulirsi il cuccuruccucu.
 
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