A me c'e' voluto un lungo periodo di adattamento al sistema americano, dove non si puo' cacciare su terreni altrui senza il permesso del proprietario, permesso ottenibile o per amicizia, o per generosita', o necessita' del proprietario di sfoltire certi selvatici, o a pagamento. Ma dove ci sono milioni di ettari di terreno demaniale, statale e federale, come negli U.S., il problema e' minore. Devo ammettere che non e' che il sistema nostro mi dispiaccia troppo. Se voglio fare l'apertura alle tortore, non devo piazzare cannucce e bandierine, passare tre notti in tenda sul posto, e a caccia di cervi o tacchini non devo preoccuparmi di pallottole o pallinacci vaganti sparati da estranei. Come piccolo proprietario terriero ho abbastanza terra per cacciare tortore, cervi e tacchini senza preoccupazione di trovare un estraneo dove caccio. E o per amicizia o a pagamento ho accesso ad altri terreni privati. Ma capisco che in Italia, dove la proprieta' rurale privata e' spezzettata spesso in piccoli fazzoletti di terreno, la caccia vagante finirebbe, per l'impossibilta' di procurarsi dieci o quindici permessi per una sola cacciata. Rimarrebbero latifondi a pagamento (riserve e agrituristiche venatorie) o caccia alla migratoria esclusivamente da capanno, laddove si e' affittato un pezzetto di terreno dove piazzare il capanno e cacciare. E terreni demaniali, se in Italia ci si puo' cacciare--questo non lo so.