Bracconaggio abbinato alla caccia

germano56

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C'è un articolo su Repubblica di una signora che sfida i bracconieri mettendo a rischio la sua vita. Parla di bracconaggio ma tira in ballo anche la caccia. Il titolo del suo articolo è la dimostrazione che il bracconaggio è un pretesto per screditare la caccia, la signora è della lipu. Il titolo "Rischio la vita contro la caccia illegale" Bisognerebbe spiegare alla signora che la caccia non può essere illegale, quando parla di bracconaggio la parola caccia se la deve dimenticare, la caccia non può essere abbinata al bracconaggio. E' sicuramente in malafede perchè in un altro passaggio scrive: " si deve andare di notte al buio, perchè i cacciatori si inoltrano tra le canne ................" Ha sempre parlato di bracconieri, pero nell'articolo e solo in questo passaggio, (forse per distrazione):rolleyes:;) si è lasciato sfuggire la parola cacciatore. Secondo me, dobbiamo essere noi cacciatori a fare pressione sulle nostre associazioni venatorie, perchè prendano seri provvedimenti su chi continua a buttare fango sulla caccia.
 
. Secondo me, dobbiamo essere noi cacciatori a fare pressione sulle nostre associazioni venatorie, perchè prendano seri provvedimenti su chi continua a buttare fango sulla caccia.

Credo che sarebbe una battaglia persa. Dall'altra parte (intendo la giornalista che ha scritto l'articolo), non c'è buona fede e continuerebbe a parlare e scrivere nello stesso modo, indipendentemente dal rispetto ed alla correttezza. Se qualcuno, senza obiettività ed in malafede, vorrà parlare male degli altri, non glielo puoi impedire: siamo in Italia. Non vorrei sembrare pessimista, ma quando sei a tavola con una signora che parla della sua contrarietà alla caccia mentre mangia una bistecca perchè "la carne è necessaria per la salute" dimenticando o fingendo d'ignorare come sono certi allevamenti, cosa vorresti ottenere? Se c'è malafede e totale mancanza d'obiettività, il parlarne diventa una perdita di tempo. D'altro canto, cosa vuoi ottenere da chi stappa una bottiglia e brinda alla morte di un cacciatore perchè è morto uno che "ammazza i poveri animaletti che vivono felici nel bosco"? Quella bistecca, diversamente, sarà creciuta sulle piante? Sono anni che l'essere anticaccia è simbolo di snobbismo. Sembra una moda che non vuole passare e difficilmente si fermerà.
 
(omissis) Sono anni che l'essere anticaccia è simbolo di snobbismo. Sembra una moda che non vuole passare e difficilmente si fermerà.
Hai colpito in pieno il problema. La mia, di moda, e' snobbare gli snobs che snobbano la caccia. Non li frequento, non gli parlo, e li evito quanto possibile. Tanto a cercare di convincerli e' fiato sprecato. Tutte le posizioni a partito preso, non fondate sulla logica ma sull'irrazionalita', sono immovibili, resistenti a qualsiasi argomento. Affankulo tutti gli anticaccia! Quando qualcuno mi dice di essere anticaccia con me ha chiuso. Meno male che non sono in Italia, o mi dovrei isolare praticamente da tutti, perche' da cio' che leggo la stragrande maggioranza degli italiani sono contro la caccia--anche se mangiano allegramente manzo, maiale, polli e agnelli. Perche' probabilmente credono che la carne sia un prodotto di sostanze inerti creato nel retrobottega dei supermercati e impacchettato in vassoietti di polistirolo e coperto di plastica trasparente e non proveniente da un animale condannato a morire scannato dolorosamente dal momento che e' nato, e dopo essere stato allevato in un recinto pieno di feci o in una gabbia angusta ed ugualmente sporca senza mai conoscere la liberta'.
Io posso capire l'opposizione alla caccia di un Vegano puro, ma non degli sci-sci che si riempiono la bocca di parole del tutto distaccate da qualsiasi processo cognitivo ma messe li' dai media, accettate come Vangelo, e ripetute come farebbe un pappagallo.

E' l'urbanizzazione che ha creato questo mostro. La gente di una volta, ancora legata alla terra, era a continuo contatto con la natura, con la vita e la morte degli animali e degli umani. Quando venivano degli ospiti, la massaia andava nell'aia, acchiappava un pollo o due, botta d'accetta sul ceppo, tuffo in acqua quasi bollente, spennatura, pulitura e cottura, cena in allegria. L'uccisione e la macellazione del maiale erano una scusa per un incontro sociale. I lupi che sbranavano le pecore venivano presi a pallettoni, non venivano messi su un piedistallo e venerati. Animali che minacciavano di rovinare raccolti venivano uccisi senza pensarci due volte. I cacciatori erano parte di quel ciclo naturale di vita e di morte e venivano rispettati, non presi a pesci in faccia.
Ma oggi la gente che vive nelle metropoli e' distaccata dai cicli naturali della vita e della morte. Tanti non hanno neanche mai visto un pollo vivo se non in televisione. Non hanno mai visto o sentito un maiale che viene sgozzato. Non capiscono che un lupo non e' che un cane selvatico, a volte anche pericoloso, portatore di malattie fra le quali l'idrofobia perche' non e' vaccinato come Fufi, il barboncino da salotto. Anche la morte degli umani e' stata resa sterile, asettica, in un candido letto d'ospedale, circondata da macchinari splendenti e schermi lampeggianti come quelli di un "flipper" o di un videogame. Una volta quasi tutti quelli che morivano di morte naturale morivano a casa, nel letto dove forse erano nati, e la puzza del corpo morente e delle feci incontrollate riempiva la stanza. Poi la puzza della morte veniva tenuta relativamente a bada da mazzi di fiori mentre parenti ed amici venivano ad onorare lo scomparso senza che vespilloni esperti lo pulissero, truccassero, imbalsamassero, ne alterasseno i lineamenti in modo da far sparire dal suo viso l'ultima espressione di dolore o di terrore. "Che bello! Pare che dorma!"
La morte non e' piu' politically correct. Viene spazzata sotto un tappeto. E il cacciatore, percepito come un maniaco che si diverte ad infliggerla ad animali "innocenti" (perche', di che cosa sono colpevoli gli agnelli, i polli, i manzi, i maiali ed i milioni pesci che hanno arricchito la Brambilla morendo boccheggiando, soffocati dall'ossigeno che gli bruciava le branchie?) e' schifato, ostracizzato. E le colpe del cacciatore padre ricadono sui suoi figli, quando la maestrina appena diplomata si scandalizza a sentire che il papa' di Andreino va a caccia e tratta il povero Andreino come se fosse figlio di Jack lo Squartatore, mala genia di un malfattore psicopatico..

Questa e' la realta'. E' il trionfo dell'ignoranza sulla logica, del pregiudizio sul giudizio, della superficialita' sulla saggezza. Ed e' ormai un fenomeno irreversibile. Non fatevi illusioni. Cercare di fermarlo e' come Wiley Coyote che cerca di fermare la caduta di un masso sulla sua testa con un ombrellino (per chi e' giovane, Wiley Coyote e' un personaggio di uno dei tanti cartoni animati di una volta, oggi banditi perche' "violenti" e rimpiazzati da inanita' come i "Puffi"--originariamente chiamati "Smurfs"--tutti smielati e disgustevoli).

Percio', amici, godete la caccia finche' e' ancora permessa. Prima o poi non lo sara' piu', condannata a morte da quelli che credono di saperne piu' di voi e che percio' si arrogano il diritto di farvi vivere secondo i loro principi, i loro dettami, la loro cosiddetta etica dalla quale qualsiasi attivita' che si confaccia alla natura ed ai suoi cicli e' considerata un'abominazione. Oggi essere contro natura e' la moda vigente, dall'aborto, alle attivita' sessuali dei sette o otto sessi umani riconosciuti e protetti, a tutto il resto della vita dell' "homo urbanus," quell'essere piuttosto spregevole che vive in una realta' artificiale come un videogame.
 
Niente di piu' vero.....purtroppo ! Non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire....recita il proverbio!E questi non sentono ragioni: non vogliono sentir parlare d'equilibrio tra specie, ne tantomeno di quelle nocive,invasive, alloctone ecc.!Non c'e' confronto....non si riesce a far alcun ragionamento con costoro! Nel mio sognare un ritorno ad un mondo in cui sia veramente necessario cacciare per sopravvivere e godermeli mentre crepano e mi supplicano di sparare ai lupi che li stanno sbranando....scendo al loro livello : festeggio quando uno di "loro",suo malgrado....ci lascia.
 
Hai colpito in pieno il problema. La mia, di moda, e' snobbare gli snobs che snobbano la caccia. Non li frequento, non gli parlo, e li evito quanto possibile. Tanto a cercare di convincerli e' fiato sprecato. Tutte le posizioni a partito preso, non fondate sulla logica ma sull'irrazionalita', sono immovibili, resistenti a qualsiasi argomento. Affankulo tutti gli anticaccia! Quando qualcuno mi dice di essere anticaccia con me ha chiuso.
Non è cosi che si risolve il problema. Sinceramente la lipu può parlare male del bracconaggio quanto vuole e quanto vuole, non me ne frega niente, a me interessa che non metta la caccia e i cacciatori nello stesso calderone del bracconaggio. Ci sono sedi appropriate a far capire alla signora che deve stare più attenta a scrivere. Qualcuno lo ha già capito tramite la condanna che non gli conviene diffamare. Molti personaggi noti dello spettacolo, non si permettono più di diffamare caccia e cacciatori neanche velatamente. E' difficile battere colpo su colpo, oltre ad essere difficile, i nostri dirigenti non sono molto propensi a spendere soldi in ricorsi e processi, questo è un grave errore che potrebbe costarci caro.
Meno male che non sono in Italia, o mi dovrei isolare praticamente da tutti, perche' da cio' che leggo la stragrande maggioranza degli italiani sono contro la caccia
Giovanni, ti sbagli, lo dimostrano i due referendum abrogativi sulla caccia. La stragrande maggioranza non è contro la caccia, su questo non ci piove, a noi interessa far sapere a una piccola parte degli indecisi cosa è veramente la caccia e chi sono i cacciatori. Far sapere a quelli che non si ricordano di aver avuto il nonno o il bisnonno cacciatore. Gli anticaccia sono quattro gatti che si spostano per le fiere della caccia e delle armi, sono sempre gli stessi.
 
Che non si possa discutere e ragionare con queste persone, ormai è assodato e l'ho toccato anch'io co mano. Questo non vuol dire che non si possano combattere! Abbiamo associazioni che dovrebbero tutelarci.....(e siamo sempre lì). Riguardo a questo articolo, "qualcuno" doveva...deve! Controbattere. Facendosi portatore di voce per migliaia di cacciatori che si sentono tirati in ballo. Abbinare la parola Bracconiere a quella di cacciatori e come abbinare la parola assassino a quella di chi per difendersi ha dovuto uccidere. Non c'è similitudine, anche se poi alla fine il risultato è lo stesso. Solo che uno è autorizzato per legge, l'altro no.

Certamente a partire da chi ha la mia età a salire, ha vissuto il cambiamento radicale di pensiero sulla caccia e come scritto da Giovannit, ormai il male è diventato cronico.....acuto. Ormai i cervelli di queste persone sono assuefatti, non possono sentire ragioni, il loro cervello glielo impedisce, però! si possono controbattere con prove alla mano, non per far capire loro come stanno le cose, ma per farlo capire all'opinione pubblica, affinchè sappia come realmente stanno le cose e magari una buona fetta di essa, non li starà più a sentire e non foraggerà più le loro casse.

Non so se avete visto la Brambilla, che ogni giorno e più volte al giorno, compare con gattini e cagnolini in tv e invita le persone a mandare soldi per sovvenzionare la lotta che sta portando avanti sui "diritti degli animali". Ecco, magari se i media, saprebbero veramente come stanno le cose, appena la vedrebbero cambierebbero canale. Ma noi purtroppo... non c'è volontà,perchè i soldi ci sarebbero.....ma chissà a cosa servono!!!!!
 
La stragrande maggioranza non è contro la caccia, su questo non ci piove...

Forse viviamo in due posti diversi. Ti assicuro che quando si parla di caccia, dalle mie parti, la "stragrande maggioranza", come scrivi tu, è contraria alla caccia. Persino alcune maestre insegnano ai bambini che la caccia è una forma di violenza. La contraddizione nel comportamento di questi pseudo ambientalisti, diventa palese nelle loro espressioni. Immagina una famigliola in gita domenicale in un agriturismo. Le frasi che senti pronunciare sono sempre le stesse: "Guarda che bel cavallino; guarda che bel agnellino, fagli una carezza..." Poi entrano nel ristorante e cosa mangiano? Pappardelle al sugo d'anatra, sfilacci di cavallo (meglio: di puledro) e costolette d'agnello. Contro una simile ipocrisia e incoerenza, pensi si possa fare qualcosa? Se è vero che, almeno teoricamente, è possibile querelare chi diffama, cosa pensi di poter fare contro chi ha una posizione diversa? Basata sul nulla? No! Basata sull'ipocrisia, su di una moda, sull'incoerenza e anche sulla malafede! Però, loro continueranno a navigare con questi argomenti tanto "buonisti" (non buoni) e nessuno glielo può impedire.
 
Io posso capire l'opposizione alla caccia di un Vegano puro, ma non degli sci-sci che si riempiono la bocca di parole del tutto distaccate da qualsiasi processo cognitivo ma messe li' dai media, accettate come Vangelo, e ripetute come farebbe un pappagallo.

Concordo. Sicuramente merita più rispetto la coernza di un vegano puro che, non solo non mangia la carne o i prodotti di origine animale, non solo non utilizza i profumi perchè prima di essere commercializzati vengono testati sugli animali, ma non ammazza neppure le zanzare o i topi. Non è uno scherzo: ci sono vegani che nel loro forum dichiarano queste cose. Ma almeno sono coerenti.
 
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Forse viviamo in due posti diversi. Ti assicuro che quando si parla di caccia, dalle mie parti, la "stragrande maggioranza", come scrivi tu, è contraria alla caccia.
Se gli italiani fossero stati contrari alla caccia, a quest'ora non stavamo a discutere di caccia, visto i risultati ottenuti nel referendum del 90 e anche nell'altro. Forse agli anticaccia non è ancora chiaro che pochi non possono decidere per i molti. La maestra può dire quello che vuole, chi decide è la classe. E' vero che la nostra indifferenza ci sta uccidendo, ma è altrettanto vero che a loro gli sta uccidendo la loro arroganza e la loro falsità.
 
“ Mi ni stai futtennu” o qualcosa di simile dicono i miei amici siculi ed è quello che faccio quando mi capita di parlare con i contrari alla caccia. Quando apprendono che sono un cacciatore la domanda, scandalizzata, è “ ah! Vai a caccia!!??l” risposta: “ Certo!” , secca e convinta. Solitamente la chiudono lì, magari farfugliano qualcosa senza senso ma non vanno avanti sapendo che non hanno argomenti; quando mi trovo di fronte quello appena più intelligente che vuole darsi un tono, bastano poche domande per sondare le sue conoscenze in materia per zittirlo . Francamente l’argomento “carne” lo utilizzo raramente, lo ritengo “puerile” , si finisce a discutere come i bambini dell asilo , tenuto conto degli interlocutori che parlano per frasi fatte e raramente contrappongono argomenti validi.
Spesso leggo che noi cacciatori non sappiamo comunicare agli altri la nostra passione , il “perché “ si va a caccia , e gli strali si abbattono sistematicamente sulle AAVV , come se queste fossero composte da alieni e non da cacciatori....., ma la responsabilità della comunicazione è di chi comunica non di chi riceve il messaggio , siamo stati noi negli anni passati a “comunicare” quella che oggi è la “caccia” per chi non è cacciatore, quindi di che stiamo parlando? Ci stupiamo dell ovvio e vogliamo che gli altri ci considerassero diversamente da ciò che abbiamo comunicato ?
 
Vivendo da tanto lontano dall'Italia, non conosco o ricordo i referendums (o referenda?) di cui parli, Germano. Comunque ho un vago ricordo di un referendum che non riusci' a vietare la caccia non tanto perche' la "stragrande maggioranza" degli italiani e' in favore della caccia, ma, a giudicare dall'affluenza alle urne, fu la stragrande maggioranza non degli italiani, ma la semplice maggioranza di quelli che andarono a votare, e che erano una piccola percentuale di italiani, quindi un campione statistico incapace di rappresentare la totalita' degli italiani. Correggetemi se sbaglio. Ma con dati, non con parole e teorie. Che percentuale di cittadini votarono in questi referenda? Che percentuale dei votanti voto' in favore della caccia? Che percentuale contro?

Non sapevo che ci fossero stati due referenda. Sempre se non sbaglio, il referendum di cui sopra fu fatto non in concomitanza con un'elezione importante, politica, ma fu un referendum a se' stante, il che spiegherebbe la poca affluenza alle urne. Ancora una volta, correggetemi se sbaglio. Con tutti i problemi dellAmerica, a volte non ho seguito troppo quelli dell'Italia. Forse adesso di piu', da quando ho il tempo e la disponibilita' di leggere i giornali italiani online, specialmente Il Giornale ed Il Messaggero. E naturalmente leggo cio' che scrivete qui in questo forum, che pero' non e' e non puo' essere che di parte, e percio' da prendere cum grano salis. Del resto pero' anche i media italiani sono di parte. Tutti i media sono di parte, ed a mio avviso dalla parte sbagliata per quanto riguarda la caccia.

A proposito di sondaggi d'opinione, piu' attendibili di qualsiasi referendum perche' in genere sono creati, redatti ed amministrati da organismi neutrali e fatti in modo che rispecchino una misurabile realta', voglio qui citare un sondaggio di due anni fa che rispecchia l'atteggiamento degli americani verso la caccia. Sebbene anche qui la caccia sia soggetta agli stessi attacchi da parte di una piccola minoranza, piccola ma rumorosa, e sia minacciata dalla crescente urbanizzazione e da altri fenomeni socioecologici, per ora ancora gode dell'appoggio della stragrande maggioranza dei cittadini. Detto cio' devo qualificare questo dato, in quanto sebbene la caccia in generale sia ancora ben vista, non e' cosi' per certi tipi di caccia e delle ragioni per cui e' praticata.

Ecco percio' un breve riassunto dei dati che ho (dati attendibilissimi) potrebbe aiutare anche voi italiani nel cercare di presentare al pubblico un'immagine della caccia migliore di quella che attualmente dovete soffrire.

1. Caccia per procacciarsi carne: 84% in favore
2. Caccia (o piuttosto uccisione di animali) per proteggere esseri umani: 85% in favore
3. Caccia per procacciare cibo cresciuto localmente (percio', presumo, non da cacciatori che vanno altrove in trasferta): 83% pro
4. Caccia per il management dei selvatici (che include la creazione di fondi per la conservazione) : 82% pro
5,.Caccia per proteggere la proprieta' da danni causati dai selvatici: 74%
6. Caccia per sport: 50% in favore
7. Caccia per la "sfida" che presenta (uomo vs. natura, ecc.) : 41% in favore
8. Caccia per il trofeo: 29% in favore.

Altri dati interessanti:
1. Gli americani sono piu' in favore della caccia ad ungulati, acquatici, e piccola selvaggina che di animali da preda: lupo, puma, orso.
2. Piu' della meta' sono contrari a certi metodi, come cacciare utilizzando esche, o in riserve circondate da alti recinti che trattengono dentro gli animali.
3. Una grande maggioranza approva l'uso di archi e frecce per la caccia.

Che cosa consegue da tali sondaggi che, siccome tutto il mondo e' paese, potrebbe essere utilizzato anche da voi per dare una migliore immagine della caccia a chi ascolta soltanto i "famosi," i politically correct, i media ed i loro pregiudizi anticaccia, gente della risma della Brambilla che s'e' arricchita con la morte di milioni di pesci e fa la zoofila?

1. Quando si parla di caccia, non dite soltanto "caccia" ma dite "caccia legale e ben regolata."
2. Parlate di caccia non in termini di "passione," "divertimento," o altre cose che i non cacciatori non capiscono ne' condividono. Parlate invece di caccia come modo di procurarsi cibo sano e come strumento del management della selvaggina e dell'ambiente.
3. Accentuate i benefici della caccia per le popolazioni animali in generale, non per i benefici che apporta agli esseri umani.
4. Accentuate al massimo che i cacciatori e le loro faiglie mangiano tutto cio' che abbattono. Conseguentemente non rendete evidente che (come uno di voi che conosco personalmente) di animali ne abbattete tanti da doverli regalare ad altri. Cio' implica che cacciate soltanto o in parte per divertimento.
5. Per carita', non parlate di trofei e trofeistica come l'unica o principale ragione per la quale cacciate. E' la caccia come procacciamento di cibo che e' vista favorevolmente. Ma se il discorso cade sui trofei, insegnate agli ignari che un animale da trofeo e' un animale anziano che ha gia' impartito il suo patrimonio genetico a diverse generazioni ed e' a due passi dal declino e dalla morte di vecchiaia.

L'articolo da cui ho preso queste informazioni e' nell' American Hunter, una delle tre riviste ufficiali della NRA, edizione del Maggio 2021. Chi puo' e chi sa puo' trovarla online. Questo che ho presentato e' soltanto un riassunto. Nell'articolo originale c'e' di piu'

Buona fortuna a tutti voi.
 
Comunque ho un vago ricordo di un referendum che non riusci' a vietare la caccia non tanto perche' la "stragrande maggioranza" degli italiani e' in favore della caccia, ma, a giudicare dall'affluenza alle urne, fu la stragrande maggioranza non degli italiani, ma la semplice maggioranza di quelli che andarono a votare, e che erano una piccola percentuale di italiani, quindi un campione statistico incapace di rappresentare la totalita' degli italiani.

Io ne ricordo uno...probabilmente quello del '90 .......non raggiunsero il quorum ,ci fu' una grossa mobilitazione per l'astensionismo da parte dei Cacciatori,delle loro famiglie,dell'indotto ecc.!

https://it.wikipedia.org/wiki/Refere...talia_del_1990

A quei tempi passava ancora il vigile urbano per i certificati elettorali casa x casa,siccome mio fratello minore,non cacciatore, attraversava un periodo di trascendenza mistica tra amicizie strane e quant'altro , aveva espressamente detto che lui avrebbe votato contro ...mio Padre prese in carico tutte e 5 i certificati elettorali preoccupandosi di farli sparire [3]...cosi' da impedirgli il voto [thumbsup.gif]! Quando si dice una Famiglia democratica[Trilly-77-24.gif]

siamo stati noi negli anni passati a “comunicare” quella che oggi è la “caccia” per chi non è cacciatore, quindi di che stiamo parlando? Ci stupiamo dell ovvio e vogliamo che gli altri ci considerassero diversamente da ciò che abbiamo comunicato ?

Quindi la colpa e' mia in quanto Cacciatore seppur nel rispetto della legge [26]!?! Francesi ,Spagnoli e Greci sicuramente comunicano in un altra lingua, ma evidentemente il resto della loro cittadinanza son meno cojoni degli italiani nell'intendere !?! Non e' che ,forse,un associazionismo meno dedito alle poltrone avrebbe aiutato in questo interloquire alle masse[42]!?! Io penso di si heuuu.gif]

Un saluto.
 
Giovannit, se ci mettiamo a tavolino e facciamo quattro conticini, non ci vuole molto a convincere l'opinione pubblica di quanto siamo coglio.i a continuare ad andare a caccia alle condizioni attuali. Se la gente sapesse tutto per filo e per segno, le donazioni le farebbero a favore della caccia.
 
Giovannit, se ci mettiamo a tavolino e facciamo quattro conticini, non ci vuole molto a convincere l'opinione pubblica di quanto siamo coglio.i a continuare ad andare a caccia alle condizioni attuali. Se la gente sapesse tutto per filo e per segno, le donazioni le farebbero a favore della caccia.

Quindi e' una domanda semantico/filosofica: preferisci essere chiamato collione, o assassino? Io preferisco essere chiamato collione, pur che mi lascino continuare a cacciare. A proposito, 9 su dieci degli americani che sono stati intervistati per quel sondaggio di cui sopra hanno dichiarato che anche se sono personalmente contrari alla caccia non vorrebbero imporre ad altri di smettere di cacciare. Nove su dieci. Il decimo, che deve essere un animalista sfegatato, e' lui il vero collione!
 
Io ne ricordo uno...probabilmente quello del '90 .......non raggiunsero il quorum ,ci fu' una grossa mobilitazione per l'astensionismo da parte dei Cacciatori,delle loro famiglie,dell'indotto ecc.!

https://it.wikipedia.org/wiki/Refere...talia_del_1990

A quei tempi passava ancora il vigile urbano per i certificati elettorali casa x casa,siccome mio fratello minore,non cacciatore, attraversava un periodo di trascendenza mistica tra amicizie strane e quant'altro , aveva espressamente detto che lui avrebbe votato contro ...mio Padre prese in carico tutte e 5 i certificati elettorali preoccupandosi di farli sparire [3]...cosi' da impedirgli il voto [thumbsup.gif]! Quando si dice una Famiglia democratica[Trilly-77-24.gif]



Quindi la colpa e' mia in quanto Cacciatore seppur nel rispetto della legge [26]!?! Francesi ,Spagnoli e Greci sicuramente comunicano in un altra lingua, ma evidentemente il resto della loro cittadinanza son meno cojoni degli italiani nell'intendere !?! Non e' che ,forse,un associazionismo meno dedito alle poltrone avrebbe aiutato in questo interloquire alle masse[42]!?! Io penso di si heuuu.gif]

Un saluto.

Il quorum non fu raggiunto, ma la "stragrande maggioranza" di quelli che votarono votarono contro la caccia, non in favore di essa.
 
, e gli strali si abbattono sistematicamente sulle AAVV , come se queste fossero composte da alieni e non da cacciatori....., ma la responsabilità della comunicazione è di chi comunica non di chi riceve il messaggio , siamo stati noi negli anni passati a “comunicare” quella che oggi è la “caccia” per chi non è cacciatore, quindi di che stiamo parlando? Ci stupiamo dell ovvio e vogliamo che gli altri ci considerassero diversamente da ciò che abbiamo comunicato ?

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Martinuzu...Martinuzzu. Se agli allori, quando si palesava quello che sta succedendo oggi, chi ci rappresenta doveva guardare lontano, visto il preventivo campanello d'allarme, doveva, (assieme a tutti noi), portare avanti una politica di convincimento, usando sistematicamente organi di informazione lodevoli, personaggi motivati, ma conosciuti. Ve ne erano tanti allora tra le nostre schiere, ottime e onorevoli penne.
Invece chi doveva agire, ha dormito sugli allori, pensando che quella vittoria, fosse una pietra tombale sugli anticaccia. Si sbagliava, lo sappiamo tutti. "loro" si sono riorganizzati, hanno portato dalla loro parte....."mercenari", "Ministri di guerra" capaci di farsi ascoltare dai più,propinando informazioni deviate e false e i nostri Gurù, cosa stanno facendo? Quello che hanno sempre fatto, ....i comodi loro!
Vanno a caccia due, tre volte l'anno e magari in concomitanza di riunioni ecc.... in certe aziende agro-venatorie che finiscono in lauti pranzi, (che offriamo noi, inconsapevoli e collioni, (come dice Giovannit), ), dove si discute il 90% degli "uccelli" loro e il 10% dei problemi della caccia e a come devono spartire i proventi delle tessere.
 
Esatto...come s'evince dal link postato : 17.790.070 votarono si (contro).....1.505.161 votarono no ( pro caccia) ! Altra considerazione da fare e' che o gia' eravamo cojoni da allora ,in quanto nonostante la campagna d'astenzionismo ben oltre un milione di favorevoli alla caccia andarono cmq a votare, rischiando di far raggiungere il quorum o c'erano cmq una milionata di cittadini che si sentirono in dovere di recarsi al seggio ritenendo i Cacciatori brave persone in diritto d'esercitare una loro passione !?! Mah....rimarremo col dubbio.
 
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