Trasferimento temporaneo di un fucile da caccia

Su questo non ci piove...ma é proprio per sapere come vanno fatte le cose per essere apposto, quindi:
Si dichiara ai Carabinieri del presidio della residenza lo spostamento dell'arma da A a B e poi si dichiara ai Carabinieri del domicilio temporaneo l'avvenuto trasferimento temporaneo in B (2 dichiarazioni in due stazioni CC diverse).
L'arma poi, custodita nell'alloggio B, andrà riposta in un'armadietto di quelli come previsto.
Dovrebbe essere così...(?)
 
Ci sono diverse sentenze della Suprema Corte di Cassazione che dicono che l’arma può essere tenuta anche in armadi non blindati (parla di armadi chiusi a chiave) purché non agevolmente resi disponibili a malintenzionati e/o persone non autorizzate..
 
Quindi, l'arma potrebbe essere riposta ugualmente in un'armadietto blindato di quelli economici (da 1 solo fucile) e senza doverlo per forza ancorare al muro.
 
Non c è bisogno di fare due dichiarazioni perché sarà la nuova stazione dei CC a comunicare alla precedente la presa in carico delle armi.🙋‍♂️
 
E’ giusto quello che dici Giovanni ma chi detiene le armi è soggetto a controllo da parte delle autorità di ps e siccome se incappi in un controllo e non sei in regola ti scordi il pda. Allora credo, almeno io, meglio restare in regola se vuoi andare a caccia!!

Pero' quando si va a votare l'arma perfettamente legale che avete in mano non la volete o sapete usare, ne' siete capaci di fare fronte unico. I cacciatori italiani saranno anche in diminuzione, ma se presentassero un fronte compatto con i tiratori di carabina e pistola, chi detiene le armi per difesa e gli spaccacocci contro la burocrazia che soffoca i vostri diritti e la vostra liberta', le cose cambierebbero. Certo, fino a quando non cambiano bisogna obbedire le leggi vigenti, ma le leggi si possono e devono cambiare quando sono strontze e/o ingiuste e controproducenti. Quand'e' che vi runirete sotto l'egida di una simil-NRA italiana? Quand'e' che comincerete a contribuire qualche centinaio (migliaio se potete) di Euro alla causa ogni anno? Quand'e' che comincerete a fare dimostrazioni massicce? O che, le Sardine puzzolenti di pesce marcio sono meglio di voi? Piu' furbe? Non mi meraviglio piu', a pensare a come accettate di rimanere sotto al tallone di un governo oppressivo senza reagire, che una manica di imbecilli scalmanati e pronti a menare le mani e a distribuire olio di ricino ai dissidenti sia riuscito a soggiogare l'intera nazione italiana e a gettarla in una guerra che non potevano ne' sapevano vincere, anche se esclamavano "Vincere! E vinceremo!" E hanno invece vinto come premio i bombardamenti degli Alleati ed una sconfitta vergognosa resa ancora piu' vergognosa dal voltagabbanismo del re e di Badoglio e di tanti altri fascistacci che buttarono la camicia nera alle ortiche e si misero immediatamente quella rossa...
No, non critico l'Italia come neo-Americano, ma e' il mio sangue italiano che bolle a vedere come a poco a poco, dagli Anni '70 in poi, vi hanno tolto centinaia di migliaia di ettari di territori di caccia, hanno eliminato la caccia a tante specie e ridotto le stagioni di caccia senza che ci fosse una ragione scientifica, hanno ridotto al lumicino il vostro diritto di possedere armi e di difendervi, e vi hanno imposto regole astruse ed inutili nonche' pericolose perche' quasi sempre lasciate all'interpretazione di poliziotti ignoranti o magistrati politicizzati. E voi che avete fatto? No, davvero, che avete fatto--anche quando eravate molti di piu' e avevate piu' peso politico ed economico?
Vabbe', adesso prendetevela pure con me, accusatemi di essere anti-italiano o qualche strontzata del genere, e ruggite improperi dal basso della tastiera! Tanto ci sono abituato e non ne risento, anche perche' so che quelli che si incazzano con me dentro di loro sanno benissimo che questa e' una delle poche volte che io abbia ragione... Ed e' per questo che si incazzano: la verita' fa male, a volte.
 

nibbioblu

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Buongiorno, vorrei esporre un ipotesi;
Si dia il caso di un cacciatore residente nelle Marche il quale detiene e custodisce il fucile nella propria abitazione di residenza.
Per motivi di lavoro, detto cacciatore, trascorre gran parte della suo tempo in Piemonte dove alloggia in un bilocale preso in affitto.
Quel cacciatore un giorno decide di tesserarsi anche in un atc del Piemonte per poter svolgere qualche uscita di caccia in più dato che nelle Marche ci rientra per un weekend ogni 3/4 settimane.
Per tale motivo emerge il fatto che il nostro cacciatore dovrà, all'occorrenza, trasferire il suo fucile dalle Marche al Piemonte per un periodo variabile e quantificabile in settimane.
Quale tipo di dichiarazione sarà necessario fare ? e da chi ? dai Carabinieri o in Questura ?
Una volta arrivato con il fucile nel suo bilocale in Piemonte, come dovrà organizzarsi per la sua custodia temporanea ? Dovrà procurarsi un'armadietto blindato da fissare al muro come quello nella casa di residenza nelle Marche ?
Grazie a tutti per i gentili pareri.
 
Meglio guardare a quelli che stanno peggio di noi, sia in materia di caccia che di armi. Con un porto D'arma, un diciottenne può andare in armeria e comprare un numero illimitato di armi da caccia, 3 armi comuni, e 6 sportive, più liberi di così. Il resto sono problemi che ci creiamo noi.
 
Le armi possono essere denunciate anche in un domicilio non solo nella residenza, IO ho lavorato 15 anni a Lucca e le armi erano denunciate dove stavo tutta lòa settimana e quando andavo a casa durante la stagione mi portavo un fucile dietro per praticare l'attivita' venatoria
 
Giovanni, mi meraviglio di te. Dovresti sapere che gli italiani sanno eccellere in quasi tutti campi dello scibile umano, dalla fisica nucleare alla musica e e dalla pittura all'astronomia. C'è solo una cosa che non sanno fare: amministrare correttamente e onestamente i beni comuni, cioè senza fare fesserie o senza rubare.
In Italia esiste una miriade di associazioni venatorie, occupate più a farsi la guerra che a tutelare gli interessi dei cacciatori.
Anni addietro qualcuno tentò di fondare l'"NRA italiana". Il risultato fu un buco nell'acqua, accuratamente alesato e poi cromato.
Adesso c'è UNARMI. Non solo non dicono come pagare la quota annuale che, giustamente, dovrebbero incassare ma addirittura manco rispondono a chi chiedere come pagare.
Vivo e caccio in Alto Adige, dove la caccia è organizzata in modo diverso.
Risultati:
-Il numero dei cacciatori è in lieve aumento
-La marmotta è cacciabile
-La caccia agli ungulati, possibile tutti i giorni della settimana, inizia il 1° maggio e chiude il 15 dicembre salvo deroghe in allungamento invernale.
-La caccia che chiamiamo "bassa" (volpe, lepre e uccelli) è consentita tre giorni alla settimana, a scelta del cacciatore.
Le condizioni sono:
-superamento di un esame serio, ma non impossibile
-caccia all'interno del Comune di residenza; così si evita qualsiasi forma di rivalità fra cacciatori locali e "foresti".

In Friuli V.G. il sistema (eredità austriaca) è analogo ma lì il cacciatore può scegliere di cacciare in un Comune anche diverso da quello di residenza, purchè il rapporto cacciatori/ettari sia sotto un certo valore.
Il sistema altoatesino non è esportabile tal quale in tutta la Repubblica, ma il friulano sì.
Ma quale politico o dirigente venatorio oserebbe dire al suo elettore/cacciatore: "Tu che abiti nella città "X", laprossima stahione caccerai solo nel comune "Y".
Nella migliore delle ipotesi il politico sarebbe trombato alla prossima elezione.

Giovanni, goditi la libertà americana che ti invidio.
 
Giovanni, mi meraviglio di te. Dovresti sapere che gli italiani sanno eccellere in quasi tutti campi dello scibile umano, dalla fisica nucleare alla musica e e dalla pittura all'astronomia. C'è solo una cosa che non sanno fare: amministrare correttamente e onestamente i beni comuni, cioè senza fare fesserie o senza rubare.
In Italia esiste una miriade di associazioni venatorie, occupate più a farsi la guerra che a tutelare gli interessi dei cacciatori.
Anni addietro qualcuno tentò di fondare l'"NRA italiana". Il risultato fu un buco nell'acqua, accuratamente alesato e poi cromato.
Adesso c'è UNARMI. Non solo non dicono come pagare la quota annuale che, giustamente, dovrebbero incassare ma addirittura manco rispondono a chi chiedere come pagare.
Vivo e caccio in Alto Adige, dove la caccia è organizzata in modo diverso.
Risultati:
-Il numero dei cacciatori è in lieve aumento
-La marmotta è cacciabile
-La caccia agli ungulati, possibile tutti i giorni della settimana, inizia il 1° maggio e chiude il 15 dicembre salvo deroghe in allungamento invernale.
-La caccia che chiamiamo "bassa" (volpe, lepre e uccelli) è consentita tre giorni alla settimana, a scelta del cacciatore.
Le condizioni sono:
-superamento di un esame serio, ma non impossibile
-caccia all'interno del Comune di residenza; così si evita qualsiasi forma di rivalità fra cacciatori locali e "foresti".

In Friuli V.G. il sistema (eredità austriaca) è analogo ma lì il cacciatore può scegliere di cacciare in un Comune anche diverso da quello di residenza, purchè il rapporto cacciatori/ettari sia sotto un certo valore.
Il sistema altoatesino non è esportabile tal quale in tutta la Repubblica, ma il friulano sì.
Ma quale politico o dirigente venatorio oserebbe dire al suo elettore/cacciatore: "Tu che abiti nella città "X", laprossima stahione caccerai solo nel comune "Y".
Nella migliore delle ipotesi il politico sarebbe trombato alla prossima elezione.

Giovanni, goditi la libertà americana che ti invidio.

Non mi garba troppo l'idea di dover cacciare nel comune di residenza. E se c'e' poco o niente da cacciare dove risiedi?
Pero', attento, si' da noi c'e' piu' liberrta', ma ricordati che non c'e' l'Art. 842, e se, come nel Texas o gran parte dell'Alabama, di terreno pubblico non ce ne e' o ce ne e' poco, non cacci a meno che tu non abbia un terreno tuo o paghi bei soldini per affittare i diritti di caccia su un terreno altrui. Se hai amici con terreni loro ricchi di selvaggina te li devi tenere buoni, sperando che continuino ad ospitarti. In altri stati dove c'e' parecchio terreno pubblico, cacci liberamente, ma la competizione e' forte. Se sei giovane e in gamba abbastanza da macellare e disossare un cervo o un wapiti o un orso e trasprtarne la ciccia per qualche miglio di terreni montagnosi e coperti di alberi e cespugli, allora vai quasi sempre bene perche' la maggior parte dei cacciatori sono o pigri, o vecchi, o bolsi e non si allontanano piu' di un mezzo km dall'auto. Ma se non ti va di faticare (o non puoi), magari di fare tre viaggi per portare indietro la carne di un wapiti un po' alla volta, raramente prendi qualcosa. Naturalmente con i soldi si caccia. Uno puo' pagare un outfitter che ti porti nei posti migliori a miglia e miglia dalla strada a dorso di cavallo o di mulo, ti fa trovare una grossa tenda riscaldata vicino al luogo di caccia, ti seziona la preda o le prede e le carica sui muli, e ti riporta a valle sempre a dorso di cavallo o mulo. Oppure se sei in Alaska noleggi un aereo anfibio che ti porta in una zona remota, campeggi e cacci per una settimana, e l'aereo viene a riprendere te e la selvaggina che hai ucciso. Oppure noleggi un peschereccio, magari insieme a qualche amico, per spartire la spesa, il peschereccio ti porta a qualche baia remota dove si puo' arrivare solo in aereo o in barca (non barchetta, ma barca grande--il mare dell'Alaska e' infido!). Scendi a terra la mattina presto, cacci, trascinni la preda fino alla riva, ti vengono a prendere con la barca e ti riportano, te e la preda, sul peschereccio, dove ceni, dormi (al sicuro dagli orsi) e poi rifai lo stesso il giorno dopo. Poi ci sono latifondisti e riserve di Nativi che ti fanno cacciare a pagamento. La selvaggina e' tanta, perche' i piani d'abbattimento sono redatti per incrementare il numero di animali e la qualita' dei trofei. Ma per un wapiti da trofeo ti puoi aspettare di pagare da 10mila dollari in su. A Kodiak per cacciare gli ultimi anni della mia permanenza li' (il governo federale aveva riconosciute come valide le pretese fraudolente dei Nativi locali ed aveva concesso loro tutti i diritti su centinaia di migliaia di ettari), dovetti sborsare 175 dollari annui per cacciare anatre e cervi. Ma i Nativi non e' che facessero nulla per valorizzare il dono di Uncle Sam dal punto di vista venatorio, anzi. COminciarono un disboscamento a gatto selvaggio per far soldi dal legname, senza curarsi dell'erosione, della fauna, e persino inquinando corsi d''acqua con l'olio di motore e il liquido idraulico del macchinario, scavando buche nel terreno e versandoli li', da dove poi si spargeva nei corsi d'acqua nei quali i salmoni si accoppiavano e deponevano le uova. Che i Nativi proteggano la natura menre i bianchi la distruggono e' una favola per i creduloni buonisti di citta'.
Come faccio io a cacciare? Ho due bei pezzi di terrreno miei, e inoltre pago una quota per cacciare in un grosso terreno altrui.
Comunque la mancanza dell'842 non e' poi tanto accia. Sui miei terreni non ci puo' entrare nessuno, neanche per far passeggiare il cane o raccogliere ghiande, o fare foto di animali. Sul terreno che affitto, ognuno che ha il diritto (pagato) di cacciarci ha il diritto anche di arrestare un intruso e se l'intruso e' armato di fargli "stellino" se putacaso dovesse alzare il fucile con fare minaccioso. (Fare stellino significa sparargli in fronte). Qui la legittima difesa e' sacrosanta, la proprieta' privata anche, e i Ternani qui non avrebbero vita facile o duratura, se facessero i prpotenti come lo fanno nel Lazio e dintorni.
Pero' da noi puoi cacciare--sempreche' tu cacci in un terreno pubblico o che abbia in qualce modo ottenuto il permesso (scritto) di cacciare in un terreno privato--ovunque, senza essere limitato alla tua contea o stato. La licenza e' rilasciata dallo stato di residenza, ma puoi anche ottenere la licenza di caccia rilasciata da un altro stato, che pero' costa molto di piu' per i non residenti. Moltissimi vanno a caccia in stati diversi dal loro. Il turismo venatorio e' diffusissimo. Ma le stragi non sono permesse. Se tu vai dall'Alabama all'Idaho per cacciare i famosi fagiani di quello stato, il costo del viaggio ed il costo della licenza di non-residente non ti danno il diritto di portare a casa cento fagiani. Il limite e' di tre maschi al giorno sia per te che per i residenti, ed un certo numero di capi abbattibili in tutto. Non so quale sia questo numero, che puo' variare da anno ad anno, ma non credo che possa essere piu' di una dozzina--forse meno. Se sei uno stragista come i "cacciatori" italiani (uso le virgolette perche' non ho rispetto per gli stragisti) che vanno in Spagna, in Marocco, nell'Est Europa per sparare 200 tordi o 100 tortore, o 200 allodole al giorno, qui negli U.S. caschi male. Magari se sei uno stragista americano vai in Messico, o in Argentina a fare le porcate venatorie ai danni di tortore e anatre, ma non qui. Devo aggiungere che gli stragisti italiani almeno poi si mangiano le prede, o le regalano al ritorno in patria. Ma gli stragisti americani che vanno all'estero non possono riportare la selvaggina uccisa per via delle leggi sanitarie vigenti che non lo permettono. Gli animali che uccidono, se non consumati dai locali o da loro stessi durante la loro permanenza,
vengono lasciati a marcire dove sono caduti o seppelliti. Mi hanno raccontato quelli che ci sono stati di mucchi di anatre abbattute spinte in una buca da un trattore e coperte di terra. Qui in Alabama il carniere di tortore e' di quindici pezzi al giorno e non piu' di trenta in possesso (qui il guardiacaccia ha il diritto di ispezionare il tuo surgelatore senza mandato di perquisizione e se ne trova 31 sono caxzi tuoi. Se vuoi te ne mangi un po' e ne puoi prendere altre--ma sempre trenta puoi avere in giacenza). Di tacchini maschi non piu' di cinque all'anno. Di cervi tre palcuti (uno deve avere almeno quattro punte nel trofeo) e quattro non palcuti di ambo i sessi . Io pero' mi limito a tre all'anno, e non sempre ne prendo tre. Ogni cattura di cervo o tacchino deve essere scritta sulla licenza immediatamente e riportata entro 48 ore per telefono o Internet alle autorita' competenti, che ti danno un numero di conferma da scrivere sulla licenza.
Ci sarebbe tanto da scrivere su questo sogetto, ma gia' da questo zibaldone che ho scritto ti renderai conto che si', abbiamo piu' liberta', ma non e' di certo illimitata--per fortuna! Altrimenti non ci sarebbe piu' niente da cacciare in una decina d'anni.
 
Scusate l'O.T., ma quanti delitti commessi con armi da fuoco vengono prevenuti ogni anno da tutte queste complicazioni burocratiche? E, fra l'altro, anche ammettendo (ma non concedendo) che possano avere un effetto positivo, che cosa fanno le FFOO quando ricevono queste denunce? Niente, Le mettono in un fascicolo che raccoglie la polvere in qualche armadio di qualche ufficio. E come fanno a sapere se la denuncia non e' stata fatta ma l'arma e' stata trasferita? Non possono saperlo. Poi, se qualcosa di brutto succede con un'arma il cui trasferimento non e' stato denunciato, i magistrati aggiungeranno alle accuse a carico di chi ha commesso il delitto anche la mancata denuncia. Ma il delitto e' gia' stato commesso. E allora, a che e' servita questa regolamentazione borbonica se non a rompere le palle ai cittadini per bene, mentre i delinquenti trasferiscono armi di tutti i tipi dall'Europa dell'Est e da una casa all'altra quando sono arrivate in Italia? E di sicuro non denunciano un caxxo di niente. Perche', e' lapalissiano, i fuorilegge se ne fregano delle leggi, mantre i cittadini per bene si affannano ad essere in regola per qualsiasi quisquilia e pinzillacchera escogitata dal governo per scoraggiare il possesso delle armi. Basta leggere in questo forum quanti si preoccupano di poter violare accidentalmente la legge sul numero di cartuccine .22 LR detenibili se per sbaglio ne hanno una in piu' che era finita sotto al divano--o qualcosa del genere...
 
Quindi, il caso esemplificativo é analogo al tuo; Le armi sono dichiarate e custodite nell'abitazione di residenza A, poi quando di sposti per lavoro nel domicilio B ti porterai dietro un fucile che custodirai temporaneamente nel domicilio B (per alcune uscite di caccia) previa dichiarazione alle autorità competenti (Carabinieri, Questura).
Alle autorità di quali distretti lo dichiarerai ?? A quelle del comune di residenza oppure a quelle del secondo domicilio oppure a entrambe ?
...la prassi di per se non deve essere così difficile, ma ci sono sti cavilli...
 
E’ giusto quello che dici Giovanni ma chi detiene le armi è soggetto a controllo da parte delle autorità di ps e siccome se incappi in un controllo e non sei in regola ti scordi il pda. Allora credo, almeno io, meglio restare in regola se vuoi andare a caccia!!
 
Sono sempre più convinto, che i più liberi siamo noi. In Italia con le attuali leggi, la caccia è ancora alla portata di quasi tutti. In alcuni paesi e fra questi metto anche l'America è solo per ricchi.
 
Sono sempre più convinto, che i più liberi siamo noi. In Italia con le attuali leggi, la caccia è ancora alla portata di quasi tutti. In alcuni paesi e fra questi metto anche l'America è solo per ricchi.

Guarda, che io caccio in America dal 1976. Mia moglie ed io siamo vissuti in relativa poverta' dal 1975 al principio degli anni 80, e quando ci trasferimmo in Alaska nel 1984 di certo non diventammo ricchi. Si' a poco a poco la situazione divenne migliore, ma ricco non lo sono stato mai ne' lo sono oggi, anche se non posso certo definirmi povero. Ma ti assicuro che non mi sono mai privato dal 76 in poi di una singola stagione di caccia. E di ottimi carnieri ne ho fatti tanti, anche quando dovevo fare salti mortali per comprare le cartucce. La caccia in America e' per tutti. Credimi, e se non mi credi documentati. Quanto costa una licenza di caccia in Italia? L'assicurazione obbligatoria? La benzina per andare a caccia? Forse in Italia la caccia non sara' per i ricchi, ma i meno abbienti come ero io in California e nel Montana neanche se la potrebbero sognare.
 
ciao quello che conta è la residenza , per un eventuale controllo ( cosa poi non si sà ) cmq tu vai a lavorare fuori residenza per un mese e vuoi portare il fucile da caccia con te ? non vedo nessun motivo di caso fuori legge, ricordo che il trasporto con regolare porto d armi e consentito su tutto il territorio nazionale. ovviamente la custodia deve essere sempre in condizioni ottimali ( furti, maneggio a persone non autorizzate)
 
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