Nessun risarcimento per un cacciatore colpito da un pallino di rimbalzo

L'articolo dice che la querela era per ottenere il risarcimento e che poi una volta ottenutolo, l'avrebbe tolta. Questo sicuramente consigliato dall'avvocato.
Se non denunci non ti rimborsano nulla e lui avrà pensato di ricavarci un bel pò di soldi, tanto l'amico non avrebbe dovuto correre alcun rischio.
Se il mio storico compagno di caccia sparasse anche dritto verso di me, sapendo che una denuncia gli farebbe perdere il pda, non denuncerei nulla. Se però mi garantissero che, col pallino di rimbalzo, lui non rischierebbe nulla e io prenderei dei soldi.... perchè non fare denuncia?
Poi scopri che LA PRIMA ASSOCIAZIONE VENATORIA NAZIONALE ha un'assicurazione che non copre i pallini di rimbalzo..... son senza parole.
Il buon Giovanni vive nello Stato che più al mondo rispetta i possessori di armi ed i cacciatori e si è scordato com'è quest'italietta dove tutti gli incensurati son brutti e cattivi mentre i delinquenti son tutelati come fossero infanti.
Ps: nel caso del pallino di rimbalzo la colpa non è di nessuno, come fa un giudice a condannare chi ha sparato da tutt'altra parte? ah già, a sparare era stato un cacciatore!
 

Alberto 69

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L’amara scoperta è stata fatta da un cacciatore sardo dopo l’incidente avvenuto tre anni fa.

E.M., 36enne di Muravera, stava partecipando alla battuta insieme al compaesano 38enne S.P., che imbracciava il fucile. Quando questi ha visto una preda ha sparato ma uno dei pallini ha raggiunto di rimbalzo il compagno all’occhio sinistro.

Un infortunio che si rivela non grave ma molto delicato. In ospedale a Cagliari al ferito viene riscontrato un “trauma al bulbare sinistro con ritenzione di corpo metallico nel nervo ottico” e per una settimana viene ricoverato. Seguono poi un lungo periodo di riposo, una terapia farmacologica e frequenti visite di controllo.

Non solo. Il corpo estraneo non viene estratto dai medici per non rischiare altre lesioni ma quella presenza gli provoca fastidi e problemi alla vista, con un calo anche del campo visivo nei settori periferici. In altre parole, un’invalidità permanente di cinque punti e un’inabilità temporanea di sei mesi.

Per ottenere il risarcimento, il 36enne si rivolge quindi allo studio 3A-Valore Spa, specializzato nel settore, e presenta querela a carico dell’amico, riservandosi poi la remissione una volta ottenuto quanto di sua spettanza.

Effettuate le visite col medico legale di parte e controparte e iniziata la trattativa per un accordo stragiudiziale con la Sogesa, società incaricata di gestire la vicenda, arriva la sorpresa: la polizza della Federazione italiana della Caccia copre gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi (con la compagnia ArcoGlobal) ma se il cacciatore colpisce qualcuno di rimbalzo la garanzia assicurativa non vale.

La questione arriva quindi alle vie legali e il pm dispone la citazione del 38enne davanti al Giudice di Pace “per aver cagionato per colpa a E.M. lesioni personali consistite in un trauma del bulbo oculare: colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia perché, nel corso di una battuta di caccia, esplodeva un colpo di fucile a pallini senza accertare l’eventuale presenza di terzi nella zona e che non voi fossero persone presenti lungo la traiettoria dei proiettili, colpendo E.M. all’occhio”.


Fonte: https://www.unionesarda.it/articolo/...NUBWajHbF6soWo
 

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Chi ha sparato, ne risponde giuridicamente. C'è sempre un nesso di colpa, dietro un azione perpetrata che provoca danni. Se mentre cammini con la tua auto, si stacca una ruota e colpisce un passante, la tua assicurazione deve pagare il danno. Se il tuo cane scappa e morde qualcuno, la tua assicurazione deve pagare, (se ce l'hai). Se un passante infila una mano dentro il cancello della tua abitazione e il cane gliela morde, la tua assicurazione deve pagare. Se mentre sei a caccia ti cade il fucile, parte un colpo e ferisce qualcuno, la tua assicurazione deve pagare.
In questa occasione si denota, (per la legge), che ci fu imperizia e negligenza, in quanto tu dovevi prevedere che il pallino poteva rimbalzare. Poteva! Quindi dietro una colpa dell'assicurato, l'assicurazione deve pagare è inutile che ci girano intorno. E' inaccettabile che non venga risarcito un danno invalidante subito, (voce del verbo subire).
E poi è assurdo che un assicurazione non paghi per i danni provocati dietro un azione indiretta, dall'assicurato.
Infatti la fidc, ha diramato un messaggio dove dice che non si servirà più di questa assicurazione. Ciò vuol dire che si sono accorti dell'errore commesso accettando quel contratto.
 
Non conosco i dettagli dell'accaduto, ma in linea di massima se il pallino era di rimbalzo quello che ha sparato non ha sparato nella direzione dell'amico. Non so come si svolgao tali processi in Italia, ma se io fossi un membo della giuria prima di tutto vorrei accertarmi di dettagli come distanza del ferito dal bersaglio, direzione dello sparo rispetto all'amico, ecc. E se mi accorgessi che l'incidente e' stato inevitabile e che il comportamento di chi ha sparato era stato ineccepibile e prudente, io assolverei lo sparatore con formula piena.
 
il problema ,per un futuro si può risolvere a monte . personalmente sono anni che faccio l assicurazione dal mio assicuratore privato , contratto alla mano e spiegato detttaglio per detttaglio , con suggerimenti da lui consigliati . e vi assicuro che economicamente costa una stronzata in piu'.
 
Non conosco i dettagli dell'accaduto, ma in linea di massima se il pallino era di rimbalzo quello che ha sparato non ha sparato nella direzione dell'amico. Non so come si svolgao tali processi in Italia, ma se io fossi un membo della giuria prima di tutto vorrei accertarmi di dettagli come distanza del ferito dal bersaglio, direzione dello sparo rispetto all'amico, ecc. E se mi accorgessi che l'incidente e' stato inevitabile e che il comportamento di chi ha sparato era stato ineccepibile e prudente, io assolverei lo sparatore con formula piena.
La vergogna è che l'assicurazione si rifiuta di pagare perché il colpo è di rimbalzo!!!Allora io dico cosa ci assicuriamo a fare? Bah

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Con chi poi ??? con la più grande associazione di cacciatori in Italia... "che cura" gli interessi dei cacciatori ???
 
Il problema e' nelle clausule contrattuali immaginiamo i danni del malcapitato che oltre la salute rischia il non rinnovo porto d'armi piu' le spese processuali e di avvocatura la perdita di un amico di caccia, direi oltre il danno pure la beffa per responsabilita'assicurativa
 
Io non credo sia così. Un danno causato involontariamente, dietro un azione di chi che sia, non elimina la colpa. Il danno è stato causato "indirettamente", ma dietro una precisa azione, ( per capirci, se non sparava, non ci sarebbe stato il rimbalzo).
E' come quando un auto investe un pedone che sta attraversando la strada al buio e dove non vi sono strisce pedonali.
L'associazione, non doveva accettare questa clausola imposta dall'assicurazione.
 
Allora, caro collega che mi leggi, immagina questo scenario: Tu ed un amico siete a caccia di beccacce. Il tuo (o il suo--non importa quale) cane va in ferma. Tu ed il tuo amico vi avvicinate al cane, uno da un lato, uno dall'altro, lui a sinistra del cane, tu a destra. Siete a circa cinque metri di distanza l'uno dall'altro, fianco a fianco. La beccaccia frulla davanti al cane e si dirige a destra. Tu spari, ed un pallino che colpisce un ramo di una pianta o qualche altro ostacolo rimbalza e va a finire nell'occhio del tuo amico. Sei responsabile del suo ferimento? Non hai per niente sparato nella sua direzione, anzi.

Ma come ho scritto prima, non conosco i dettagli dell'incidente. Io preferisco credere nell'innocenza di chiunque a meno che non se ne provi la colpevolezza. Il rifiuto dell'assicurazione di pagare? Del tutto ignominioso. Leggete le polizze prima di firmarle, e se necessario assicuratevi privatamente con una compagnia seria.

Ma torniamo all'episodio fittizio che ho descritto. L'amico impallinato che ti denuncia? Bell'amico! La sua azione e' altrettanto ignominiosa di quella dell'associazione venatoria. Da amici cosi' mi scampi Iddio! Tu, caro collega, che avresti fatto se ad essere ferito fossi stato tu? Avresti denunciato il tuo amico? Se si', a caccia con te non ci andrei mai, ne' ti darei un passaggio in auto, ne' ti inviterei a cena--non vorrei che se ti strozzassi con un pezzo di carne di cervo e finissi all'ospedale tu poi mi denunciassi per averti servito il boccone incriminato.
 
Io penso che abbiano sbagliato il modo di fare la denuncia. (credo inizialmente in modo amichevole, come credo che la denuncia all'amico serviva a "piegare e far ragionare" l'assicurazione.)
Bastava mettere colpito da un pallino e non da pallino di rimbalzo.
(purtroppo si sa sempre dopo, .... mi congratulo con l'assicurazione per la sua lungimiranza da nominare in polizza i pallini di rimbalzo, .... difficile da pensare)


Ho visto di persona un amico colpito in viso da un pallino di altro cacciatore che sparava ad un merlo, il cacciatore colpito si trovava ad un'angolazione di oltre 60° dal punto mirato.
Purtroppo i pallini si sfaccettano durante l'uscita dalla canna. Alcuni escono come mezze sfere per l'attrito e deviano moltissimo dal punto mirato. Questo succede spessissimo a quei pallini che sono sopra il contenitore di circa 2 - 3 mm.
 
Allora, caro collega che mi leggi, immagina questo scenario: Tu ed un amico siete a caccia di beccacce. Il tuo (o il suo--non importa quale) cane va in ferma. Tu ed il tuo amico vi avvicinate al cane, uno da un lato, uno dall'altro, lui a sinistra del cane, tu a destra. Siete a circa cinque metri di distanza l'uno dall'altro, fianco a fianco. La beccaccia frulla davanti al cane e si dirige a destra. Tu spari, ed un pallino che colpisce un ramo di una pianta o qualche altro ostacolo rimbalza e va a finire nell'occhio del tuo amico. Sei responsabile del suo ferimento? Non hai per niente sparato nella sua direzione, anzi.

Ma come ho scritto prima, non conosco i dettagli dell'incidente. Io preferisco credere nell'innocenza di chiunque a meno che non se ne provi la colpevolezza. Il rifiuto dell'assicurazione di pagare? Del tutto ignominioso. Leggete le polizze prima di firmarle, e se necessario assicuratevi privatamente con una compagnia seria.

Ma torniamo all'episodio fittizio che ho descritto. L'amico impallinato che ti denuncia? Bell'amico! La sua azione e' altrettanto ignominiosa di quella dell'associazione venatoria. Da amici cosi' mi scampi Iddio! Tu, caro collega, che avresti fatto se ad essere ferito fossi stato tu? Avresti denunciato il tuo amico? Se si', a caccia con te non ci andrei mai, ne' ti darei un passaggio in auto, ne' ti inviterei a cena--non vorrei che se ti strozzassi con un pezzo di carne di cervo e finissi all'ospedale tu poi mi denunciassi per averti servito il boccone incriminato.

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Vedi Giovanni, il discorso non è così. Certamente il malcapitato ha fatto un infamia a denunciare il suo amico, ma non è questo in discussione. In discussione è il fatto che l'assicurazione, non vuole pagare un danno provocato dall'azione del suo assicurato. Quando io mi assicuro, lo faccio per tutelarmi da eventuali danni che possa provocare, qualsiasi esso sia.... se no che mi assicuro a fare!?
Si è verificato un danno, che IO ho provocato e non si scappa, ne devo rispondere io, in questo caso l'assicurazione, che dovrebbe dire nel contratto, (come di norma).... "per danni provocati a persone, animali e cose". Poi si possono aggiungere altre clausole, naturalmente con lievitazione di prezzo del premio assicurativo.
Come dice l'amico jzca, la denuncia è stata impostata male, per questo io mi rivolgo sempre ad un avvocato del ramo, prima di fare qualsiasi denuncia all'assicurazione.......
 
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