Poi anche li' s'aprono fior di scenari dal momento che... se estrai l'arma e' perche' la devi usare....se sei in grado di farlo ! Altro fattore mica da poco e' il fattore sorpresa....in tutti i casi : loro sanno quello che stan per fare....tu no...non sai quello che accadra' a breve.....sia che stai dormendo in casa col cal.12 caricato a pallettoni appoggiato al letto ....sia che hai prelevato tot. euro e stai uscendo dalla Bnl con la calibro 9 col colpo in canna sotto la giacca heuuu.gif] !
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Il fattore sorpresa. Fattore importantissimo. Sono sicuro che sei al corrente delle quattro fasi di attenzione: bianca, gialla, arancione e rossa. Molta gente va in giro in condizione bianca, cioe' senza fare attenzione a cio' che li circonda. Fase periicolosa anche al di fuori del soggetto della legittima difesa. In questa fase si finisce sotto una macchina, si cade in una buca, si dimentica un neonato nella macchina e lo si lascia li' a morire di caldo. Nella fase gialla si fa attenzione a cio' che ci circonda, ma non si e' ne' insospettiti, ne' preoccupati di una possibile minaccia. La maggior parte della gente va in giro in questa fase. L'arancione e' quando si sta molto attenti a cio' che ci circonda e ci si preoccupa di eventuali minacce. Se ci sono tre o quattro figuri che ci vengono incontro sul marciapiede, si attraversa la strada per vedere se ci vengono appresso. Ancora non si suona l'allarme, ma e' difficile essere sorpresi da una minaccia. Quando si passa alla fase rossa e' quando il pericolo e' individuato chiaramente e si passa all'azione per scansarlo o neutralizzarlo. Se si ha una pistola, questo e' il momento di estrarla e usarla se necessario. I corsi di legittima difesa che ho fatto, il migliore dei quali era quello del Lethal Institute (ancora ho il diploma da qualche parte), raccomandano che si stia in condizione arancione in determinati momenti, come quando si esce dall'auto e ci si avvicina alla porta di casa, o quando si sente un rumore inconsueto in giardino--in altre parole, in quelle situazioni dove sarebbe facile essere sorpresi se non si fosse pronti a individuare un pericolo reale e passare alla condizione rossa e reagire.
Devo ammettere che tutto questo e' teoria. Ma in pratica ci si puo' condizionare a rimanere costantemente in fase gialla, a entrare in fase arancione almeno in certe circostanze ricorrenti o quando si percepisce la presenza di un pericolo potenziale. Quando facevo il poliziotto in affitto all'ospedale di Kodiak dopo che un paziente aveva minacciato di fare una strage, ero costantemente fra fase gialla e arancione. Quando ero all'ingresso dell'ospedale, che aveva grandi finestre, cercavo sempre di rimanere dove non potevo essere visto da fuori. Facevo il turno di notte, e da fuori uno nascosto nel buio mi avrebbe potuto colpire attraverso i vetri. Ogni volta che sentivo la porta automatica aprirsi guardavo bene chi entrava. Quando qualche dottore o infermiere/a mi chiedeva di accompagnarlo/a alla sua auto nel parcheggio, mi soffermavo alla soglia e scrutavo bene il parcheggio prima di uscire.
Diciamo cosi' che nella maggior parte dei casi non e' il malvivente a sorprenderci, siamo noi che ci lasciamo sorprendere. La porta di casa ed i dintorni devono essere ben illuminati. Niente siepi o altri ostacoli dietro i quali si potrebbe nascondere qualcuno. La cosa piu' importnte e; la preparazione mentale, il formulare scenari ipotetici e le soluzioni a tali scenari: che cosa faccio se uno sconosciuto bussa alla porta? E' ovvio che la pistola sul tavolinetto vicino alla mia poltrona diverrebbe lontana mille miglia se quando apro la porta lo sconosciuto mi da una spinta e mi fa cadere per terra. Che cosa faccio? Saro' paranoide ma apro la porta con la pistola in mano dietro la schiena. Oppure dico a mia moglie di tenere a portata di mano la sua, e se lo sconosciuto mi spinge all'indietro ed entra, sono cavoli amari per lui. La nostra casa e' esposta ad un'"invasione." Siamo a venti metri dalla statale in una zona rurale, e quando ebbi le anche rimpiazzate con protesi metalliche dovetti far costruire una rampa all'ingresso perche' gli scalini erano difficili per me. Adesso non mi serve, ma e' rimasta li', ed e' un segnale a possibili rapinatori che nella casa ci sono anziani o disabili--una preda facile. La sorpresa... La sorpresa deve essere ricambiata con un'altra sorpresa che il malvivente non si aspetta. Io ci sono gia' passato. Quando ero in Italia c'era una gang di rapinatori/stupratori nei Castelli Romani che perseguitava le coppiette, picchiando il ragazzo, stuprando la ragazza e rubando soldi, gioielle e l'auto. Ma io ero preparato e in campana. Gli sportelli della Cinquecento erano con la sicura innestata, i finestrini chiusi, e il bassotto della mia ragazza sul sedile posteriore. Quelli anteriori erano ribaltabili...
Il bassotto abbaio', io presi la Beretta 9 corto (calibro illegale a quei tempi, pistola non registrata perche' "arma da guerra," niente porto d'armi). e la puntai attraverso il vetro alla faccia dell'omaccione che aveva gia' la mano sulla maniglia dell'auto (avrebbe usato come al solito un sasso o un martello trovandola chiusa con la sicura). Chi fu sorpreso? Grido': "Ha una pistolaaaa!" e lui e i suoi tre compari fuggirono come lepri.
Dici che sono parziale alla necessita' di rendere il PdA per pistola alla portata di tutti quelli che lo vogliono e che sono maggiorenni, incensurati, e hanno passato un corso teorico/pratico? Certo che lo sono. Ho spesso pensato a cio' che sarebbe successo a me e alla mia ragazza se fossi stato disarmato. Ma sarei stato nella mer4a fino al collo anche se la polizia mi avesse beccato con quell'arma: cinque anni di gabbio assicurati... Il cittadino comune dovrebbe avere il diritto di essere in grado di difendersi ovunque, non solo in casa, diritto che i raccomandati, i politicanti e i V.I.P. hanno, perche' tutti gli animali sono uguali, ma certi sono piu' uguali degli altri.
Si puo' evitare totalmente di essere sorpresi? No. I cervi vivono costantemente in fase arancione e rossa, eppure coyotes, linci ed esseri umani ne fanno fuori a migliaia. Ma i cervi sono alla pari quelli che sono costretti a uscire di casa senza un'arma. Un essere umano con la pistola, l'addestramento, le precauzioni, la consapevolezza che se la difesa e' veramente legittima non ci saranno guai, e soprattutto la forma mentis giusta (l'arma migliore e' il cervello) sarebbe un avversario formidabile--nella stragrande maggioranza dei casi. A volte pero' quando in cielo viene tirato fuori il tuo numeretto, il malfattore prevale e tu vai a raggiungere i tuoi avi.
Per quanto riguarda il tuo collega ucciso, non dirmi che una guardia giurata italiana non esitera' a premere il grilletto anche se estrae prima del bandito, ben sapendo che sara' poi soggetto a indagini, processo, spese, sospensione, critiche di amici, parenti e vicini, ecc. E di certo nessuno, neanche Tex Willer o Harry Callahan o John Wayne sarebbe capace di estrarre la pistola e colpire qualcuno che ha gia' l'arma puntata verso di lui. E i banditi non esitano perche' non hanno una coscienza e non temono di inguaiarsi.
Per concludere, portare o possedere un'arma per difendersi non e' da tutti. Certi farebbero meglio a non averne una. Uccidere un altro essere umano anche se lo si fa per difendersi e' traumatico e--a detta di chi l'ha dovuto fare--rimane con te per tutta la vita come una cicatrice. E attenti, sparare per ferire soltanto vi inguaiera' di sicuro. Il malfattore al quale avete rotto una gamba o una spalla sara' in grado di testimoniare contro di voi, e qualche infame avvocato fara' di tutto per farlo passare come la vera vittima. Poi, se guarisce dalle sue ferite, potrebbe dedicare il resto della sua vita alla vendetta contro di voi o i vostri cari. Inoltre, ricordate che la legittima difesa da noi e' accettabile solo se si teme per la propria vita o incolumita'. Da voi se siete in uno stato di perturbazione. Lo stesso infame avvocato potrebbe sostenere che se chi si e' difeso ha mirato a una gamba o un braccio non deve essere stato troppo spaventato o perturbato, ma capace d ragionare freddamente e di voler "punire" il malvivente menomandolo. D'altro canto, chi si difende deve assolutamente smettere di sparare appena la minaccia e' cessata. "Finire" un malvivente accasciato in terra ma ancora vivo e' omicidio bell'e buono, non legittima difesa. A chiunque consideri di usare un'arma per difendersi consiglio di studiare la casistica e quanti piu' libri sono in commercio sugli aspetti legali della legittima difesa. Non so se in Italia esistano "scuole" e corsi teorici/pratici di legittima difesa. Approfittatene se ci sono. Ma attenti ai ciarlatani!
Naturalmente tutto cio' che ho scritto e' la mia opinione. Ma non l'ho tirata fuori dal cappello, bensi' deriva da corsi che ho fatto e lettura di libri e articoli scritti da veri esperti come Massad Ayoob, consulente legale in molti processi quando la legittima difesa era stata contesa dalle autorita' e dall'accusa. Inoltre sono iscritto ad un'associazione, il CCW Safe, che assicura i soci contro problemi legali e pecuniari derivati da episodi di legittima difesa. Ne ho gia' parlato. Ogni settimana mi manda delle emails che trattano di casistica e mostrano in ogni episodio la legittimita' o meno di azioni intraprese sia da soci che da non soci che hanno usato un'arma in difesa. Non mi considero affatto un esperto, ma cerco di informarmi il piu' possibile. E sebbene la legislazione U.S. in materia di legittima difesa possa variare da stato a stato, e che la nuova legge italiana possa essere diversa in linea di massima da quelle nostrane, ritengo che ci siano certi principi in comune a queste leggi nostre e vostre.