Quali sono i poteri del Sindaco in merito alla regolamentazione venatoria?

sep

Utente Registrato
Messaggi
221
Punteggio reazioni
113
Punti
43
Pongo la domanda a chi fosse più esperto di me in fatto di regolamentazione venatoria, perché mi è capitato di leggere che in un Comune in cui vado spesso a caccia, il Sindaco ha precluso l'esercizio venatorio in un castagneto di proprietà mista (metà privato, metà comunale) in concomitanza con il periodo della raccolta delle castagne.
Negli anni passati questo divieto si limitava ad un solo fine settimana, ma quest'anno il divieto si estende a tutto il mese di ottobre, la cosa ha dunque attirato la mia attenzione (la zona è di interesse venatorio per il periodo di arrivo delle baccacce, oltreché zona di stanziale).
Se la legge quadro attribuisce alle Regioni l'autorità di regolamentazione in materia venatoria e il Testo Unico sulle leggi sull'ordinamento degli enti locali non mi pare dica nulla di preciso in materia, la delibera (che allego qui sotto) è forse illegittima?
https://edoc.publisys.it/edoc-files...dbe1d0001af0053/PAP-00904-2018.pdf?guest=true
 
Ti allego foto di parte di un interessante articolo di "Sentieri di Caccia"
Magari la tua associazione venatoria potrebbe accordarsi su degli orari ... Non penso che le gite arrivino alle 8 di mattina e d altra parte non penso voi possiate cacciare tra gli stand
In bocca al lupo

​​​​​​​
 

Allegati

  • photo64669.jpg
    photo64669.jpg
    66.6 KB · Visite: 0
Ecco, il brutto è che non ci saranno stand nelle aree precluse, ma prevedono solo un certo afflusso di turisti a raccogliere le castagne. Flusso che negli anni passati si è limitato ad un paio di fine settimana. Se il tempo regge...
 
Rientra sicuramente nella cultura in atto e durante la raccolta non puoi esercitare la caccia. Nelle zone che frequento nei castagneti non puoi entrarci prima del primo di novembre dopo questa data puoi sia raccogliere eventuali castagne rimaste sia cacciare. Inoltre il Sindaco se vuole fa ordinanza e non ti manda a caccia se vuole. In un paesino del frusinate dove vado a caccia sono anni che il sindaco ha emanato un"ordinanza di divieto di transito per i non residenti. Quindi nell"80% dei posti dove prima accedevi liberamente sono anni che se non sei residente o hai un permesso speciale non vai a caccia. Gli hanno fatto diversi ricorsi anche da chi aveva attività" commerciali in loco e li hanno persi tutti.
 
Parliamo non di un impianto di frutticoltura, ma di castagneti di montagna per metà comunali, per metà privati, utilizzato da sempre per lo più la legna, oltrechè per l'uso personale di qualche raccoglitore locale.
Da qualche anno vorrebbero rilanciare la cosa per farne turismo a scapito della caccia che da queste parti porta già centinaia di persone... ma si sa qual è il pensiero dominante
 
Pongo la domanda a chi fosse più esperto di me in fatto di regolamentazione venatoria, perché mi è capitato di leggere che in un Comune in cui vado spesso a caccia, il Sindaco ha precluso l'esercizio venatorio in un castagneto di proprietà mista (metà privato, metà comunale) in concomitanza con il periodo della raccolta delle castagne.
Negli anni passati questo divieto si limitava ad un solo fine settimana, ma quest'anno il divieto si estende a tutto il mese di ottobre, la cosa ha dunque attirato la mia attenzione (la zona è di interesse venatorio per il periodo di arrivo delle baccacce, oltreché zona di stanziale).
Se la legge quadro attribuisce alle Regioni l'autorità di regolamentazione in materia venatoria e il Testo Unico sulle leggi sull'ordinamento degli enti locali non mi pare dica nulla di preciso in materia, la delibera (che allego qui sotto) è forse illegittima?
https://edoc.publisys.it/edoc-files...dbe1d0001af0053/PAP-00904-2018.pdf?guest=true

In merito, ti posso dire che avendo fatto dieci anni in amministrazione comunale, seppur da semplice consigliere, ho scoperto che il sindaco ha poteri incredibili: molti più di quanto si potrebbe pensare.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto