Abbattè per sbaglio un camoscio maschio, condannato dopo sette anni di battaglia

Alberto 69

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La battaglia è durata sette anni ed è arrivata fino in Cassazione. I supremi giudici hanno detto “no” alla sua richiesta di riavere indietro l’equivalente in denaro del corpo dell’animale che nel 2011 aveva abbattuto “per errore” in un bosco del Verbano.

Il capo dopo essere stato messo sotto sequestro dalla Provincia del Vco, era stato macellato e venduto all’asta per 106 euro. Il ricavato era stato poi versato alla Regione Piemonte.

Il cacciatore, munito di regolare licenza, sparò al camoscio il 4 settembre 2011, giorno di apertura della stagione venatoria. Ma commise un errore: in base al calendario poteva abbattere solo esemplari di sesso femminile, e quello era un maschio. Quando se ne accorse, l’uomo si autodenunciò nel centro di controllo competente e pagò una multa (ridotta). Poi, però, chiese la restituzione del camoscio perché, a suo parere, avendo versato il denaro, la sua preda non poteva essere confiscata. Ma l’amministrazione fu irremovibile: niente capo, niente soldi.

E così l’uomo si rivolse alla giustizia. Sia il tribunale di Verbania (nel 2013) che la Corte d’appello di Torino (nel 2015) gli diedero torto. Ora è arrivata anche la sentenza della seconda sezione civile della Cassazione, che dopo avere minuziosamente esaminato gli atti ha stabilito che «l’illecito abbattimento di un esemplare di sesso per il quale la caccia non era consentita ha impedito che la proprietà del capo sia stata acquisita dal trasgressore».

In base alle disposizioni introdotte nel 2012 dalla legge di Stabilità dovrà pagare una ulteriore somma di denaro (a titolo di “contributo unificato”) identica a quella che versò per il ricorso.



Fonte:.verbano24.it foto di repertorio.
 

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Curnuto e mazziato. Ecco come ti trattano quando cerchi di rispettare la legge. Si autodenuncera' la prossima volta che commette uno sbaglio? E voi che fareste dopo avver abbattuto per sbaglio una cappellaccia scambiandola per un'allodola? O una moretta tabaccata scambiandola per un'anatra consentita? Andreste a cercare un guardiacaccia (magari un volontario della LIPU) per confessare l'errore?
 
Così a naso mi sembra che sia andato a cercarsela. Consapevole di aver sbagliato e dunque essendo il capo protetto dal calendario non puoi pretenderne la proprietà. Credo che il sequestro della selvaggina sia previsto da tutte le sanzioni e che non si possa pretenderne la restituzione dal momento che non ti sarebbe spettato abbatterlo.
setterman1
 
Considerando che la selvaggina non è più cosa di nessuno (rex nullius) ma rex alicuius cioè dello Stato, al cacciatore in questione li possono aver voluto bene non considerandolo un furto. Naturalmente questo è un concetto di persona non attinente con una cultura giuridica anzi con nessun altra.
Setterman1
 
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