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sax

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ISPRA: i commenti di Caracciolo e Grimaldi
CARACCIOLO (ISPRA), STAGIONE AMPIA AUMENTA ILLECITI
(ANSA) – ROMA, 15 APR – Un ampliamento della stagione venatoria potrebbe significare ”un aumento” degli illeciti. Cosi’ Roberto Caracciolo, responsabile dello Stato dell’Ambiente e di metrologia ambientale dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) commenta il via libera di ieri in commissione Agricoltura alla Camera del testo della legge Comunitaria nella parte in cui si norma sulla caccia. L’Ispra e’, infatti, l’organo preposto alla valutazione scientifica di un eventuale allungamento della stagione venatoria – secondo il testo che approdera’ ora in Aula – decisa dalle regioni. ”Non sono un cacciatore – osserva Caracciolo – e la caccia non mi piace. Andrebbero valutati gli effetti che un ampliamento della stagione avrebbe sulle specie, in particolare quelle a rischio”. Questo perche’ – spiega il dirigente dell’Istituto ambientale – ‘’se si tratta di una caccia orientata in modo normale gli effetti sono sulle specie sono minimi, se invece si tratta di allungamenti al periodo venatorio sono perplesso: un ampliamento puo’ essere una mincaccia per le specie” anche ”per l’aumento di probabilita’ di fenomeni illeciti”. (ANSA). Y99

http://www.ansa.it

***

CACCIA: COMMISSARIO ISPRA, TROVARE MEDIAZIONE SU LEGGE
(ANSA) – ROMA, 15 APR – ”Certo, bisogna trovare una mediazione sulle evoluzioni della legge”. In questo modo il commissario dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale), prefetto Vincenzo Grimaldi, commenta le decisioni assunte ieri in commissione Agricoltura alla Camera rispetto al testo della legge Comunitaria nella parte in cui norma sull’attivita’ venatoria. L’Ispra, dice poi Grimaldi, e’ ”un organo tecnico-scientifico ceh si occupa di questo. e’ previsto un parere obbligatorio in materia e questo daremo”. Rispetto alla possibilita’ di avere a disposizione delle regioni pareri da parte di altri istituti, osserva il commissario Ispra, ”attualmente non ci sono istituti regionali della fauna, per cui non ci sono interlocutori”. Pertanto, l’Istituto – conclude Grimaldi – offre ”il supporto scientifico, poi il Parlamento decidera’ se si tratta di un parere obbligatorio e vincolante”. Y99-MRB


Ispra, l’Italia perde biodiversita’
ISPRA,ITALIA PERDE BIODIVERSITA’,ADDIO 50% RONDINI
(ANSA) – ROMA, 15 APR – Animali e piante, che siano vertebrati o invertrebati, specie vegetali e micro habitat, in Italia, da custode della biodiversita’ in Europa, la perdita di ‘natura’ procede ”a ritmi senza precedenti” con ”un aumento del numero di specie a rischio estinzione nel nostro Paese. Questa la fotografia scattata dall’Annuario dei dati Ambientali dell’Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra) presentato oggi a Roma. Secondo la pubblicazione, curata insieme con le agenzie regionali, sono ”pressoche’ dimezzate, in 25 anni, 33 varieta’ di uccelli tipiche degli ambienti agricoli. Tra queste, l’allodola, il balestruccio, la rondine. Il 23% degli uccelli e il 15% dei mammiferi, infatti, rischiano di scomparire per sempre”. Mentre, si legge nel rapporto, ”la percentuale di specie minacciate di vertebrati oscilla in media tra il 47,5% e il 68,4%. In cima alla classifica, i pesci d’acqua dolce, i rettili e gli anfibi che mostrano in assoluto la situazione piu’ critica, con un 66% di specie fortemente a rischio estinzione”. Le minacce alla biodiversita’ non risparmiano neanche le specie vegetali:”Il 15% delle piante superiori e il 40% delle piante inferiori sono in pericolo. Tuttavia, si stima che a rischio siano 772 specie di epatiche, muschi e licheni e 1.020 piante vascolari”. Ci sono, osserva l’Istituto, ”responsabilita’ umane. La minaccia primaria e’ costituita proprio dalle attivita’ antropiche e dalla richiesta di risorse naturali e servizi ecosistemici”, con la trasformazione degli habitat che minaccia ”il 50,5% delle specie animali vertebrate, oltre al bracconaggio e alla pesca illegale”. ”L’Annuario – commenta il commissario dell’Ispra, prefetto Vincenzo Grimaldi – si conferma basilare supporto per gli organismi preposti ad analisi e valutazioni ambientali e rappresenta il documento di riferimento delle statistiche ambientali nazionali”, nonche’ ”uno strumento utile sia al decisore politico che al cittadino comune”. Da segnalare la crescita del ‘verde’: il patrimonio forestale nazionale stimato in circa 5.500 ettari all’anno (le Zone di protezione speciale sono 597, pari al 14,5% del territorio). Anche citta’ nei capoluoghi di provincia aumenta la densita’ media di verde urbano, passata dal 7,8% del 2000 all’8,3% del 2008 (disponibilita’ pro-capite media da 88,40 mq a 93,60).(ANSA). Y99-PR
15/04/2010 10:59



come volevasi dimostrare
non stanno perdendo affatto tempo
qua non ci salvano nemmeno le cinture di castità
speriamo che non passa [Trilly-11-11.gif]
 
Re: Ispra su art 43

Sax è già la terza discussione riguardo l'art 43, non te la prendere ma provvedo a bloccarla, ricopierò il tuo post in quella che lasciamo aperta per la discussione sul tema.

cerchiamo di non aprirne altre, renderemmo il tutto più frammentato e quindi incompleto, continuate qui
:arrow: viewtopic.php?f=24&t=16147&start=30
 
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