Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

Grifo di quoto al 100% è VERAMENTE UNA VERGOGNA!!!!!
E C'E' ANCORA CACCIATORI CHE ANCORA HANNO DEI DUBBI CHE QUESTI SIANO UNA MASSA DI FARABUTTI!!!!!!!!!!!
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Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

OGGETTO: Trasmissione TG2 “Punto di Vista”
Ho visto venerdì scorso il programma “Punto di vista” su RAI 2 con la presenza del Sen. Valentini (PDL) presentatore di una delle proposte di modifica alla 157 e del Sen. Della Seta (PD).
Nel dibattito il Sen. Valentini ha spiegato con perizia e cognizione di causa tutte le modifiche ritenute necessarie per adeguare una legislazione ormai vecchia di 17 anni ai tempi moderni.
Decisamente avverso l’intervento del Sen. Della Seta animato solo da preconcetti ideologici verso la proposta di modica.
Ciò che non condivido è che si possa associare il nome della FIDC alle posizioni espresse del Sen. Della Seta.
Alla luce di quanto emerso dal dibattito invito FIDC Nazionale a:

Dissociarsi pubblicamente e totalmente da quanto espresso dal Sen. Della Seta;
Dichiarare inequivocabilmente e una volta per tutte che FIDC è favorevole alla proposta di modifica unificata del Sen. Orsi seppure da modificare in pochi articoli (soprattutto art. 18,14,12 bis)
Abbandonare ripeto abbandonare il tavolo dei portatori di interesse.
Certo di una presa di posizione in merito, porgo Cordiali Saluti.
Fano, li 2 Marzo 2009

Sezione Federcacciatori Fano
Il Presidente
Paolo Antognoni

Sezione Comunale Federcacciatori
FANO
Via della Speranza - 61032 Fano
 
Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

Mimmo, stampa tutto, fai delle fotocopie...pigghie nu picche de centr' (chiodi) da 10 e...attaccancill n'front...a tutti quelli che ancora fanno la tessera a FIDC e ARCICACCIA. [Backstab_emoticon.gif]
 
Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

In data 16/02/09,

si è riunito il nuovo consiglio F.I.D.C. Sezione Comunale di Montecatini Terme eletto per il quadriennio 2009-2012.

Alla luce della situazione attuale, ed all’unanimità, si è ritenuto prioritario prendere posizione sulla strategia della nostra federazione al riguardo delle possibili modifiche della legge 157/92.

Riteniamo indispensabile, infatti, rispondere all’appello del “federcacciatore” e relatore Sen.Orsi per far si che venga immediatamente attivato un confronto di merito da parte della nostra Associazione sulla bozza giacente in Commissione Ambiente del Senato.

Riteniamo altresì prioritario chiedere quale risultato pratico sta producendo il “tavolo degli Stakeholders” che ci vede affiliati assieme ad Associazioni Ambientaliste che, nei fatti, conoscono esclusivamente la parola “NO” a qualsiasi ipotesi di modifica della 157/92.

Inoltriamo questa richiesta alla nostra sezione Provinciale, Regionale e Nazionale affinché venga discussa quanto prima al fine di non ritardare ulteriormente la improcrastinabile modifica della legge in oggetto.

Distinti saluti.

Il Consiglio Federcaccia Montecatini Terme
 
Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

ggramoli ha scritto:
OGGETTO: Trasmissione TG2 “Punto di Vista”
Ho visto venerdì scorso il programma “Punto di vista” su RAI 2 con la presenza del Sen. Valentini (PDL) presentatore di una delle proposte di modifica alla 157 e del Sen. Della Seta (PD).
Nel dibattito il Sen. Valentini ha spiegato con perizia e cognizione di causa tutte le modifiche ritenute necessarie per adeguare una legislazione ormai vecchia di 17 anni ai tempi moderni.
Decisamente avverso l’intervento del Sen. Della Seta animato solo da preconcetti ideologici verso la proposta di modica.
Ciò che non condivido è che si possa associare il nome della FIDC alle posizioni espresse del Sen. Della Seta.
Alla luce di quanto emerso dal dibattito invito FIDC Nazionale a:

Dissociarsi pubblicamente e totalmente da quanto espresso dal Sen. Della Seta;
Dichiarare inequivocabilmente e una volta per tutte che FIDC è favorevole alla proposta di modifica unificata del Sen. Orsi seppure da modificare in pochi articoli (soprattutto art. 18,14,12 bis)
Abbandonare ripeto abbandonare il tavolo dei portatori di interesse.
Certo di una presa di posizione in merito, porgo Cordiali Saluti.
Fano, li 2 Marzo 2009

Sezione Federcacciatori Fano
Il Presidente
Paolo Antognoni

Sezione Comunale Federcacciatori
FANO
Via della Speranza - 61032 Fano


Franco queste prese di posizioni sono solamente verbali: cioè alle parole non segue un'azione altrettanto determinata. Il solo parlare mi sa di piccolo escamotage per cercare di arrestare la moria di tessere a cui andranno, inevitabilmente, incontro. Se il Sig. Paolo Antognoni volesse fare sul serio: chi gli impedisce di dimettersi da FIDC, prendere il suo pacchetto di associati e...chiedere "asilo politico" ad altra AV più confacente alle sue idee in materia di caccia :?: :?: :?:
 
Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

La base informata di fidc si sente profondamente tradita e presa per il culo.
Il fatto è che i vertici puntano sul SILENZIO, le loro malefatte ai più dei federcacciatori non arrivano.
E il prossimo anno il popolo bue rifarà la tessera.
Molti invece che sanno andranno giustamente altrove da chi veramente ci vuole aiutare.
Informare nelle armerie, portarsi in tasca quella paginetta vergognosa e mostrarla agli amici, parlare e riparlare, informare chi non sa di questo PURO TRADIMENTO !
 
Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

Caro Enzo,
quello che dici (che alle parole non sempre seguono i fatti) è vero, ma bisogna anche valutare le singole persone e i fatti che stanno accadendo.
Antognoni è una persona che, insieme ai miei amici marchigiani e in particolare Fanesi, conosciamo bene. E' legato da una vita insieme a familiari, parenti e conoscenti alla Federcaccia, per cui sta cercando di cambiare la situazione dall'interno della Federazione. Ritengo che se non riuscisse a ottenere nulla non avrebbe problemi a dimettersi ed andarsene.
Non credo viceversa, da persona orgogliosa, che andrebbe a occupare cariche in altre Associazioni. Secondo me farebbe il cacciatore e basta, ovviamente facendo la tessera con altri.
 
Re: FIDC , CHIEDO AIUTO

Dimmi con chi vai (e con chi ti firmi...) e ti dirò chi sei...


157, il tavolo degli Stakeholders


Pubblicato da Daniele il Dic 3rd, 2008 | Categoria di appartenenza: FIDC, Arcicaccia, Lipu, Legambiente, WWF, Italcaccia
Come riceviamo, dall’Arcicaccia, e cosi’ pubblichiamo

http://www.ilcacciatore.com
***

Cari amici, vi alleghiamo il testo definitivo del documento sottoscritto da tutte le associazioni agricole, venatorie ed ambientaliste che hanno dato vita al “tavolo degli Stakeholders sulla legge 157?. Tale documento sarà presentato dalle organizzazioni firmatarie nel corso delle audizioni informali che si stanno tenendo presso la Commissione Ambiente del Senato. Così peraltro è già avvenuto nel corso delle audizioni delle Organizzazioni professionali agricole.
Già fissate le prossime riunioni del Tavolo per avviare la discussione di merito sui punti qualificanti individuati con il documento sottoscritto.

Cordiali saluti.
l’Ufficio Stampa
ARCI CACCIA Nazionale

****

TAVOLO DEGLI STAKEHOLDERS SULLA LEGGE 157/1992



Si è costituito il Tavolo di lavoro permanente tra le associazioni ambientaliste (Amici della Terra, Fare Verde, Legambiente, LIPU, WWF), le associazioni venatorie (Arcicaccia, Federcaccia,Italcaccia) e le organizzazioni professionali agricole (Confederazione Italiana Agricoltori, Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana e Confederazione Nazionale Coldiretti).
Il Tavolo condivide:

il parere negativo, pubblicamente espresso, nei confronti dei disegni e dei progetti di legge di modifica della Legge 11 febbraio 1992 n.157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio presentati al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati per i quali ha chiesto la sospensione dell’iter parlamentare;
la positiva valutazione sulla Legge 157/92, che ha saputo mettere insieme differenti esigenze sociali ed economiche, nel rispetto della conservazione dell’importante patrimonio faunistico custodito in Italia, del ruolo delle imprese agricole e di una caccia sostenibile;
la necessità di favorire il confronto ed il dialogo tra le sensibilità dei diversi attori sociali avendo a riferimento gli interessi collettivi diffusi sotto il profilo della conservazione della natura e della fauna, della valorizzazione del sistema rurale a partire dal lavoro svolto dalle imprese agricole orientate alla qualità ed alla multifunzionalità e di un’attività venatoria responsabile;
la convinzione che scienza e conoscenza siano le direttrici sulle quali avviare la riflessione congiunta tra le Amministrazioni competenti (Stato, Regioni ed Enti locali) e le forze sociali interessate rispetto ad una valutazione dell’attuale normativa.
Per queste ragioni le Associazioni partecipanti al Tavolo hanno chiesto formalmente ai Ministeri delle Politiche Agricole e dell’Ambiente, nonché alle Regioni, la redazione della relazione sullo stato di attuazione della legge 157/92, peraltro prevista dall’art. 35 della medesima, che in maniera adeguata ed esaustiva rappresenti lo strumento di conoscenza propedeutico ad eventuali interventi migliorativi della legge stessa.

Tali interventi, comunque, a giudizio del Tavolo non possono che rafforzare l’impianto della
legge 157/92 a partire da:

la conferma dello status della fauna come patrimonio indisponibile dello Stato e la sua tutela nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale, e nel rispetto dell’esigenza che l’esercizio venatorio non contrasti con la conservazione della fauna e non arrechi danno effettivo alla produzione agricola;
il riconoscimento che le convenzioni internazionali e le direttive comunitarie costituiscano lo strumento giuridico adeguato per la conservazione della fauna selvatica (comprese le specie cacciabili elencate nell’allegato II della direttiva Uccelli) e dei suoi habitat;
il riferimento alla ricerca scientifica quale strumento di conoscenza e di indirizzo per la conservazione e la gestione della fauna selvatica e della relativa compatibilità delle attività umane;
la valorizzazione del ruolo dell’impresa agricola attraverso la multifunzionalità nelle attività di gestione e manutenzione del territorio, previste dal decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57, e nelle attività faunistiche e faunistico-venatorie;
la compatibilità della caccia sostenibile con gli obiettivi di conservazione della fauna selvatica e della biodiversità e la sua utilità laddove concorra al mantenimento e al ripristino ambientale.
Il Tavolo, sulla base di queste premesse, sta lavorando alla definizione di proposte che riguardano:

a) il miglioramento del sistema amministrativo della materia ambientale faunisticovenatoria, al fine di dare efficacia all’applicazione coerente della normativa nel rispetto degli indirizzi scientifici e della concertazione con gli attori sociali, nonché di armonizzare e semplificare il quadro normativo vigente in materia. In tale contesto si colloca la necessità di un più stretto raccordo tra Stato e Regioni, nel rispetto dei principi costituzionali, che realizzi la rigorosa applicazione delle leggi anche attraverso l’istituzione di un’Autorità di collegamento (denominata Consiglio Nazionale per la Protezione della Fauna Selvatica e il Prelievo Venatorio) che sostituisca il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale di cui all’art. 8 della L.157;
b) la revisione della normativa sul risarcimento dei danni da fauna selvatica e la definizione di strumenti idonei per la gestione delle specie selvatiche c.d. problematiche, con particolare riferimento ad alcuni ungulati, nel rispetto delle norme contenute nelle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, al fine di rafforzare le specifiche misure di prevenzione dei danni. Qualora queste risultino inefficaci, è necessario il ricorso al controllo faunistico, inteso come attività straordinaria di contenimento numerico, da effettuarsi nel territorio agro-silvo-pastorale, per il soddisfacimento di un primario interesse pubblico e a difesa del reddito agricolo. Con particolare riferimento al cinghiale, nelle aree interessate da una presenza in sovrannumero rispetto alle densità obiettivo concordate, si ritiene necessario individuare misure straordinarie per il controllo della suddetta specie, ivi incluso il divieto di immissione su tutto il territorio nazionale salvo le aree opportunamente autorizzate, controllate e recintate;
c) il territorio agro-silvo-pastorale, confermando la ripartizione del territorio nelle percentuali previste dalla legge vigente (Art. 10, comma 3) e prevedendo che siano le Regioni ad elaborare i piani faunistico-venatori sulla base delle indicazioni scientifiche e dei dati acquisiti dalle Amministrazioni provinciali, alle quali ultime spetta l’attuazione dei medesimi;
d) la reale applicazione della dimensione sub-provinciale degli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini, con la previsione di distretti gestionali per talune specie. Inoltre, la certa definizione della natura giuridica degli ATC e dei CA al fine di migliorarne l’attività gestionale in termini di efficacia, operatività e trasparenza;
e) la sostenibilità del prelievo venatorio, a partire da una sua efficace ed effettiva misurabilità, nel rispetto del rapporto cacciatore–territorio fissato dai piani faunisticovenatori, come riferimento essenziale anche alla previsione nazionale di una mobilità ordinata e programmata per l’attività venatoria sulla fauna migratrice (cfr. la disciplina della teleprenotazione già consolidata in alcune Regioni dell’Italia centrale);
f) il ripristino dell’autonomia dell’INFS, così come previsto dall’articolo 7 della legge 157/92, nonché la sua valorizzazione e il potenziamento anche attraverso l’attribuzione di risorse umane e finanziarie certe ed adeguate;
g) una diversa destinazione dei proventi delle tasse di concessioni governative e regionali che consenta:
di istituire un fondo a sostegno dell’impresa agricola il cui lavoro sia finalizzato alle attività di ripristino e miglioramento ambientale e faunistico;
lo sviluppo e applicazione dei metodi ecologici per prevenire i danni causati dalla fauna selvatica, nonché il risarcimento dei medesimi;
il finanziamento dell’INFS;
il finanziamento del Consiglio Nazionale per la Protezione della Fauna Selvatica e il Prelievo Venatorio;
h) la coerente e completa applicazione delle Direttive Comunitarie sulla Natura anche al fine di rispondere ai rilievi mossi dalla Commissione Europea con le Procedure d’Infrazione e i relativi pareri motivati;
i) la lotta al bracconaggio, al fine di una radicale riduzione di tutte le sue forme, attraverso il rafforzamento dei controlli e l’adeguamento del sistema sanzionatorio, l’incremento delle risorse in dotazione agli organi preposti, la valorizzazione del volontariato e una più intensa e capillare azione informativa e di sensibilizzazione.
Sulla base di queste considerazioni le Parti aderenti al Tavolo si impegnano a formulare
unitariamente e fornire a breve proposte di merito per il miglioramento della normativa.
Distinti saluti. Roma, 26/11/2008

Amici della Terra
Fare Verde
Legambiente
LIPU
WWF
Arcicaccia
Federcaccia
Italcaccia
Confederazione Italiana Agricoltori
Confederazione Nazionale Coldiretti
Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana
 
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Ciao ragazzi,
avrei bisogno del vostro prezioso contributo.
Ultimamente non riesco ad essere presente costantemente sul forum percio' non posso farlo io.
Vi spiego la situazione.
Avrei bisogno per chi lo posa o lo voglia fare di una raccolta di articoli riguardanti la posizione della FIDC sulla modifica della 157, devo fare una raccolta da stampare e consegnare ad alcuni fdercacciatori che non credono all'ambiguita' della FEDERCACCIA.
Voglio dimostrare che farebbero meglio ad aprire gli occhi.
Percio' a tutti coloro che riescono o hanno a disposizione materiale che verifichi la "distanza" della federcaccia la metta qui.

Grazie
 
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