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In regione mi hanno detto di telefonare verso fine marzo per sapere definitivamente tutte le disposizioni in merito alla nuova legge
alessandro54
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Questa legge non convince coloro che pensano che, soprattutto, il cinghiale sia una cosa esclusiva loro e il Cct con questo comunicato cerca di salvare quelle tessere.Personalmente penso che il malcontento sia che "La Braccata"sia rilegata come ultima spiaggia,e giustamente,secondo me.In questi giorni si stanno facendo le catture e i lanci della piccola selvaggina, nelle zone non vocate, vogliano andare a scioglierci subito una muta di cani ? In primavera estate ci sono i nuovi nati e : vogliamo sciogliere la muta nelle vicinanze di Agriturismi pieni di turisti ? Qualche anno fa ad una battuta a cui partecipai furono chiamate le forze dell'ordine, perché le battute devono iniziare molto presto per evitare il caldo e tutti erano a dormire.Non credo che al Cct non abbiano valutato queste cose perché sarebbe grave soprattutto per il rispetto di coloro che cacciano la piccola selvaggina stanziale. Volevo aggiungere:Come si fa a dire che la braccata è l'unica efficace quando è sempre stata in uso e siamo arrivati a dover fare una legge speciale. Saluti
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Alessandro...
Sai benissimo che se si è arrivati a fare una "legge speciale"...qui ci siamo arrivati 2-3 anni fà...è xchè fino a oggi chi era chiamato a tenere sotto controllo il numero degli ungulati non lo ha fatto...e tra questi ci sono anche i cacciatori...
E' inutile stabilire densità o addirittura ERADICAZIONI...se poi nel pratico non si utilizzano tutti i mezzi x raggiungerli...
Ad agricoltori e agriturismi dico che se non vogliono i cinghiali nei cortili devono abituarsi ad un pò di casino attorno a casa....facile chiedere i danni e anche chiamare i carabinieri quando chi i danni te li deve alleviare interviene....
Quanto alla forma di caccia non so....io credo che l'obiettivo dovrebbe essere raggiunto con ogni mezzo...e francamente penso che la braccata sia quella più efficace anche se la più impattante...
Cmq ripeto la mia opinione,certe leggi mi fanno scappare da ridere...e penso siano solo fumo negli occhi...
Poi spero di sbagliarmi...
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[h=1]La legge obiettivo sul controllo ungulati non convince la Confederazione cacciatori toscani (Federcaccia – Arci Caccia – Anuu): “Un passo indietro rispetto alle norme regionali vigenti”.[/h]
[h=2]Scarica gli allegati:[/h]
La legge obbiettivo per il superamento dell’emergenza ungulati (IN ALLEGATO), presa di mira dal mondo ambientalista per ragioni decisamente più ideologiche che di merito, non convince la Confederazione cacciatori toscani (Federcaccia – Arci Caccia – Anuu) che aveva presentato all’assessore e alla commissione competente osservazioni e proposte puntuali fin dai mesi passati, riproponendole ai gruppi consiliari anche alla vigilia del dibattito in aula.
Stupisce il disinteresse di certo ambientalismo per la tutela della biodiversità, messa nei fatti a rischio dal prepotente e preponderante esplodere della presenza ungulata sul territorio, ed è evidente la necessità di una gestione, su tutto il territorio della regione, che tuteli le colture agricole, restituisca chance a specie a rischio scomparsa, difenda l’incolumità dei cittadini.
La Cct ricorda peraltro che al proposito una buona legge, purtroppo inapplicata, esisteva già dal 2010 e che va attribuita alla rinuncia delle province a farne uso e della regione a esercitare il potere sostitutivo la responsabilità di averne vanificato l’efficacia. Di fronte alla scelta della regione di procedere comunque con un provvedimento “speciale”, la Cct ha avanzato proposte volte a che la legge prevedesse per la gestione più efficace degli ungulati l’applicazione di tutte le modalità consentite anche dalle norme nazionali, la braccata fra esse, affidando agli Ambiti territoriali di caccia le competenze per deciderne l’utilizzo in relazione alle specifiche realtà territoriali.
Quasi nessuna delle proposte è stata accolta, e vi sono invece nella legge obbiettivo rigidità, insufficienze e contraddizioni che ne mettono a serio rischio l’efficacia: la marginalizzazione delle squadre di caccia al cinghiale nella gestione delle aree non vocate è uno degli esempi più eclatanti. L’esclusione pregiudiziale, anche in periodo di caccia, di tecniche come la braccata, riconosciute come le uniche efficaci in determinate situazioni appare in contrasto con gli obiettivi stessi della legge. Agli Atc si chiedono risultati, ma non si forniscono competenze e mezzi per realizzarli.
Pur con l’auspicio, che il senso di responsabilità impone di formulare, che nella pratica applicazione si riescano a trovare modalità per restituire ruolo e strumenti ai cacciatori ed agli Atc, la legge obbiettivo approvata costituisce, per la Cct, un brusco passo indietro.
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[h=2]Scarica gli allegati:[/h]
La legge obbiettivo per il superamento dell’emergenza ungulati (IN ALLEGATO), presa di mira dal mondo ambientalista per ragioni decisamente più ideologiche che di merito, non convince la Confederazione cacciatori toscani (Federcaccia – Arci Caccia – Anuu) che aveva presentato all’assessore e alla commissione competente osservazioni e proposte puntuali fin dai mesi passati, riproponendole ai gruppi consiliari anche alla vigilia del dibattito in aula.
Stupisce il disinteresse di certo ambientalismo per la tutela della biodiversità, messa nei fatti a rischio dal prepotente e preponderante esplodere della presenza ungulata sul territorio, ed è evidente la necessità di una gestione, su tutto il territorio della regione, che tuteli le colture agricole, restituisca chance a specie a rischio scomparsa, difenda l’incolumità dei cittadini.
La Cct ricorda peraltro che al proposito una buona legge, purtroppo inapplicata, esisteva già dal 2010 e che va attribuita alla rinuncia delle province a farne uso e della regione a esercitare il potere sostitutivo la responsabilità di averne vanificato l’efficacia. Di fronte alla scelta della regione di procedere comunque con un provvedimento “speciale”, la Cct ha avanzato proposte volte a che la legge prevedesse per la gestione più efficace degli ungulati l’applicazione di tutte le modalità consentite anche dalle norme nazionali, la braccata fra esse, affidando agli Ambiti territoriali di caccia le competenze per deciderne l’utilizzo in relazione alle specifiche realtà territoriali.
Quasi nessuna delle proposte è stata accolta, e vi sono invece nella legge obbiettivo rigidità, insufficienze e contraddizioni che ne mettono a serio rischio l’efficacia: la marginalizzazione delle squadre di caccia al cinghiale nella gestione delle aree non vocate è uno degli esempi più eclatanti. L’esclusione pregiudiziale, anche in periodo di caccia, di tecniche come la braccata, riconosciute come le uniche efficaci in determinate situazioni appare in contrasto con gli obiettivi stessi della legge. Agli Atc si chiedono risultati, ma non si forniscono competenze e mezzi per realizzarli.
Pur con l’auspicio, che il senso di responsabilità impone di formulare, che nella pratica applicazione si riescano a trovare modalità per restituire ruolo e strumenti ai cacciatori ed agli Atc, la legge obbiettivo approvata costituisce, per la Cct, un brusco passo indietro.
alessandro54
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Carissimo,intanto ti saluto,poi ti dico che se tu avessi vissuto le realtà di questo territorio e soprattutto di questa provincia, capiresti perché siamo arrivati a questo punto.L'anno passato si è voluta togliere la caccia di selezione, dopo che era già uscita la delibera, subito ritirata, per una questione puramente politica.In anni passati personalmente sono stato a fare l'abbattimenti in battuta a 25° alle 5,30 e sono stato anche in battute interrotte improvvisamente perché se ne erano uccisi troppi (2 capi) con cinghiali che mi sono passati tra i piedi con fucile in custodia.Ecco perché occorreva una svolta,perché l'obbiettivo con tutti i mezzi, che c'erano, anche prima, non è stato raggiunto , perché non vi era la volontà di raggiungerlo.Il turismo qui in toscana è sacro e quando inizia ,già a Pasqua,nessun proprietario di terreno tollera che gli vengano tirate fucilate sotto casa,vieni a trovarmi e toccherai con mano,poi ci sono zone con strade trafficate per cui la sciolta dei cani è estremamente pericolosa.Vieni a trovarmi non te l'ho detto x dire, hai un'ora di auto .Saluti
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Alessandro...non fai che confermare quanto sostengo....
La mia domanda è sempre quella...basta una nuova legge per superare tutte le nefandezze che hai elencato???
Io sono molto scettico....ma ve lo auguro...
Sul fatto di venirti a trovare prima o poi verrò.....magari quando passano quei fantastici uccelli blu.....
Ciao!!!!!
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Non Sarebbe piu semplice aprire la caccia alla scrofa all' apertura generale,cacciare gli altri ungulati un 2 -3-4 giorni all' anno durante il periodo di caccia a seconda la necessità degli abbatimenti e dove possono partecipare tutti gli interessati?
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No non va bene per loro perché' a settembre e' troppo sporco e non passano facilmente i canai e si spara male..tra lo sporco della vegetazione
