Berlusconi si professa animalista, ma in veneto candida Berlato

valentino88

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Berlusconi gioca a fare l’animalista, ma in Veneto candida il leader dei cacciatori -

Nel giorno in cui Silvio Berlusconi fa convinta professione di animalismo, come scrive HuffingtonPost, scoppia la grana di Sergio Berlato. Detta così, in pochi la capiranno. Ma se si approfondisce appena, il caso è davvero bizzarro

Appena ieri il Cavaliere, in collegamento con un club di Forza Italia, diceva, citando addirittura Madre Teresa che “se impariamo ad amare gli animali “come meritano, saremo molto vicini a Dio”. La macchina dei club Forza Silvio, è stata l’esortazione del Cavaliere, deve mettersi in moto anche per trovare dei “genitori adottivi” ai “150mila cani” abbandonati nei canili.

Una mossa per fare in modo che tanti amanti degli animali “ci guardino con una rinnovata simpatia e anche questo aiuterà il popolo dei moderati a diventare forza e maggioranza politica”.

Passa un giorno, e in Veneto associazioni animaliste vicine alla pasionaria Michela Brambilla entrano in rivolta.

Perché, spiega Repubblica, Silvio avrebbe assicurato la ricandidatura a Berlato, eletto nel 2009 nelle fila di Alleanza Nazionale, presidente dell’Associazione cacciatori veneti e “ultrà del mondo venatorio che a Strasburgo si batte per i diritti e la lobby delle carabine”.

Chi sa cosa ne pensa Dudù…

Berlusconi si professa animalista, ma in veneto candida Berlato : Ilcacciatore.com

- - - Aggiornato - - -

berlusconi candida l’anticaccia brambilla da un lato e berlato procaccia dall’altra(per portare voti) per poi fregare tutte e 2 le categorie, cioè animalisti e cacciatori.svegliatevi tutti!!!
 
Quindi è evidente la presa per i fondelli ragazzi! Mi sta deludendo anche Berlato... Se i suoi ideali VERI fossero davvero atti a portar avanti la caccia in Veneto, si sarebbe già tolto dal partito in cui è presente la verde numero 1 di Italia...
ALLA FINE INTERESSANO SOLO I VOTI!! [24]
 
Copio e incollo da un altro forum di caccia.


SERGIO BERLATO scrive:

3 aprile 2014 alle 10:04

Come avrete potuto constatare, gli anticaccia si sono annidati in tutti i partiti. I cacciatori italiani possono decidere di ammazzare politicamente anche gli ultimi amici rimasti. Se questa sarà la loro volontà, ne prenderemo atto.
Se invece decideranno di dare forza a coloro che, indipendentemente dal Partito di appartenenza, dimostrano di essere amici dei cacciatori, questo potrebbe essere un buon investimento per il presente e per il futuro.
Domanda: quanti sono gli esponenti politici che dimostrano di essere veramente amici dei cacciatori? E quando avremo deciso di silurare anche questi ultimi amici rimasti, chi troveremo a darci una mano quando si tratterà di decidere il futuro della nostra passione?
Con le elezioni europee si possono scegliere con le preferenze le persone e non i partiti.
Il mondo venatorio può dimostrare alla politica che i cacciatori sanno essere riconoscenti con coloro che li difendono.
Ma se difendere i cacciatori comporta essere contestati ed abbandonati dagli stessi cacciatori, chi mai si esporrà in futuro per difendere i diritti dei cacciatori?
 
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