Arezzo: Tanti (pdl), sulla caccia non ci siamo

Alberto 69

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Mercoledì 13/11/2013

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La risposta data alle critiche, fondatissime, dei Consiglieri regionali del PDL da parte del Presidente della Provincia su come la Provincia stessa gestisce l’annosa questione dei danni prodotti dai cinghiali e più in generale su come viene gestito il complesso ed importantissimo rapporto tra mondo agricolo e mondo venatorio, è una risposta di “rito” che cerca di fuggire dalla realtà. La realtà dei fatti è che ormai la Provincia di Arezzo sul tema “caccia” ha perso completamente la bussola dopo aver perso, qualche tempo fa, il senso della misura. La vicenda degli ATC lo dimostra e non solo per la questione giudiziaria che vede il rinvio a giudizio di tutta la Giunta - tema sul quale non entro per rispetto personale del Presidente e di tutti gli Assessori oltre che della Magistratura, ma che esiste e non è di secondaria importanza - ma lo dimostra ancora di più l’incapacità di tenere insieme, nel rispetto di tutti, agricoltori e cacciatori. Fino a qualche tempo fa si è ritenuto che la Provincia dovesse e potesse giocare un ruolo di “dominus” e facendo anche qualche forzatura politica circa alcuni nomi come è stato il caso dell’ATC n. 3. E se è vero che il 31 ottobre il Consiglio ha nominato i componenti di sua spettanza per tutti e tre gli ATC è pur vero che è la seconda volta che lo facciamo e la prima volta lo abbiamo fatto con un riardo incredibile proprio per lotte politiche interne alla maggioranza che non riusciva a trovare la quadra tra le proprie componenti. Poi, dopo la prima designazione, nel giro di poche settimane son saltati gli equilibri sia all’ATC 1 che all’ATC 2 per poi implodere anche l’ATC 3. Un’implosione, quella dell’ATC 3, che era prevedibile e prevista e che ha ragioni anche politiche viste le criticità che il nostro Gruppo ha più volte indicato nella pervicacia politica di voler indicare ancora alla Presidenza Giorgio Kwiatkowski, uomo di stretta osservanza PD. Ciò che poi è successo dopo a partire dalle lentezze e dalle criticità circa la gestione dei danni dovuti alla presenza caotica e dannosa dei cinghiali per finire alla tensione dei rapporti tra mondo agricolo e mondo venatorio sono la risultante di una mancanza di governo che noi attribuiamo alla Provincia. Una Provincia che sulla caccia, mi permetto di dire, forse ha permesso che in questi anni entrasse troppo la politica e ora rimediare non è facile e se è vero che forse la Regione Toscana ci ha messo del suo è anche altrettanto vero che non esiste un “caso” Toscana in ambito venatorio, ma esiste un “caso” Arezzo. Questo è sotto gli occhi di tutti e per noi, politicamente, è questione da imputare alla Provincia e poiché siamo certi che non ci sia cattiva volontà siamo altrettanto persuasi che le responsabilità siano tutte politiche.
Lucia Tanti Capogruppo PDL Provincia di Arezzo


fonte:informarezzo.com
 
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