Caccia in Veneto, quest'anno la resa dei conti con Bruxelles

abbiate pazienza, e capirete a tempo debito che zanoni sta scavando una fossa, dove spera di seppellire la caccia, ignorando che invece sia proprio la sua.
In europa non sono fortunatamente tutti come noi, sanno benissimo che imporre certe limitazioni, vorrebbe dire avere un effetto anche sugli altri paesi dell'unione. zanoni è abituato che in italia bastano 4 minacce, basate su dati creati ad arte, per sucitare il cagasotto degli amministratori, ma in europa sanno benissimo che quelle di zanoni sono battaglie personali, dal momento che non è stato direttamente eletto dai cittadini, ogni sua denuncia lascia il tempo che trova. tra un anno sarà il momento di tirare le somme, quando sarà il momento di rivotare per le europee, e vedremo di quanta considerazione gode questo fallito signore.
 

Alberto 69

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12/09/2013

L'eurodeputato Andrea Zanoni denuncia subito a Bruxelles le violazioni alla Direttiva UE Uccelli del calendario venatorio veneto sulla caccia. “Iniziamo male. Pre apertura illegale con conseguente caccia ai pulcini. Quest'anno Bruxelles non abbia pietà nei confronti dei responsabili politici di questo far West venatorio made in Venice”
“Quest'anno la Regione Veneto non la farà franca. La pre apertura della stagione venatoria al 1 settembre ha già segnalato le prime violazioni alla Direttiva Ue Uccelli con la caccia ai pulcini di fatto autorizzata dalla Giunta Zaia. Farò l'impossibile affinché i responsabili politici paghino di tasca propria le eventuali sanzioni europee”. È l'avvertimento di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, che ha presentato oggi un'interrogazione alla Commissione europea sulle violazioni alla Direttiva Ue Uccelli 2009/147/CE da parte della legge nazionale sulla caccia 157/92 e di alcune leggi regionali tra cui quella veneta. “Zaia e Stival hanno già preso una batosta sulla caccia in deroga. Adesso stanno scherzando con il fuoco in merito ai pulcini e alla caccia nei roccoli con le reti”. L'eurodeputato sarà sabato 14 settembre a Firenze alla Manifestazione Nazionale contro la caccia.

“La legge veneta sulla caccia viola la Direttiva Ue “Uccelli” perché prevede diverse specie di uccelli migratori cacciabili durante le fasi di dipendenza dai genitori e dopo l'inizio del ritorno al luogo di nidificazione, carnieri giornalieri e stagionali incompatibili con lo stato di conservazione di alcune specie di uccelli e caccia a specie di uccelli nonostante il loro status negativo – spiega Zanoni – Ho prontamente segnalato tutte queste irregolarità per filo e per segno al Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik affinché si renda conto che la Giunta Zaia sta apertamente sfidando Bruxelles e solo per accontentare una sparuta minoranza di ingordi cacciatori”.

“In aperto sfregio del diritto europeo e della natura, la Regione Veneto ha aperto la stagione venatoria anticipatamente già il 1 settembre – prosegue l'eurodeputato, che a fine agosto ha scritto al Governatore del Veneto Luca Zaia e ai ministri all’Ambiente Andrea Orlando e alle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, per chiedere di posticipare l’apertura della caccia almeno alla fine di ottobre per evitare la cosiddetta “caccia ai pulcini”. “Zaia non mi ha neanche degnato di una risposta – fa sapere Zanoni – In primavera si sono registrate condizioni meteorologiche avverse che hanno ritardato l’inizio della stagione riproduttiva di moltissime specie di fauna selvatica e di conseguenza oggi ci sono ancora molti animali, in particolare uccelli, immaturi e dipendenti dai genitori. Nella pianura veneta ancora oggi si trovano nidiate di pulcini di Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua dolce e Colombaccio. Come risultato i cacciatori del Veneto, complice la Regione, quest’anno sono potuti andare a caccia dei pulcini nonostante la Direttiva “Uccelli”, all’articolo 7 comma 4, prevede il divieto di caccia agli uccelli nella fase della dipendenza dai genitori”.

“Tutto ciò senza considerare la piaga del bracconaggio, che incide pesantemente sulla fauna di tutta Italia e che non sempre viene contrastato dalle autorità con il giusto rigore come nel caso della Delta del Po – prosegue Zanoni – Per questo ho ricordato alla Commissione europea che si è presa l'impegno di verifica e controllo delll'intera attività venatoria italiana come già anticipato nelle risposte date alle interrogazioni da me presentate l'anno scorso in data 4/09/2012 e 1/10/2012”.

“Sono disposto a notificare personalmente le sanzioni europee ai responsabili politici della Regione Veneto di queste continue infrazioni e regali alla lobby ingorda dei cacciatori”, conclude l'eurodeputato.

BACKGROUND

Zanoni con una interrogazione depositata oggi 12/09/2013denuncia al Commissario Ue Potočnik che in Italia non sono ancora stati attuati i piani di gestione concernenti 19 specie di uccelli: Allodola, Moriglione, Pernice rossa, Coturnice, Pavoncella, Combattente, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Mestolone, Moretta, Fagiano di monte, Pernice sarda, Starna, Quaglia, Frullino, Beccaccia, Beccaccino, Tortora, specie che si trovano in sfavorevole stato di conservazione ma che sono attualmente soggette all'attività venatoria da parte di circa 750.000 cacciatori italiani.

Anche il WWF ha scritto una circostanziata nota ai Ministeri competenti ed alla Direzione Generale dell'ISPRA in cui richiamiamo gli obblighi dello Stato Italiano per la corretta applicazione della Direttiva Comunitaria 147/2009/CE "Uccelli".

L'articolo 17 comma 1 (Controllo della fauna selvatica) della Legge Regionale n. 50 del 1993 prevede che il Presidente della Giunta regionale può limitare i periodi di caccia o vietare l'esercizio venatorio sia per talune forme di caccia che in determinate località, alle specie di fauna selvatica di cui all'articolo 18 della legge n. 157/1992, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità. Può inoltre vietare temporaneamente la caccia in località di notevole interesse turistico a tutela dell'integrità e della quiete della zona.



Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
 
Veneto ancora denunciato in Europa

Veneto ancora denunciato in Europa

Lunedì 07/10/2013

L'eurodeputato Andrea Zanoni presenta un'interrogazione alla Commissione europea sulle ripetute ed illegittime deroghe concesse per la cattura con reti di uccelli da utilizzare come richiami vivi. “Bruxelles intervenga per fermare le deroghe illegittime ripetutamente concesse dalla Regione Veneto per la cattura con reti di uccelli da utilizzarsi come richiami vivi”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, con un'interrogazione alla Commissione europea. “Nonostante i richiami dell'Ue e i continui pareri contrari dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA, la Regione Veneto continua ad autorizzare impianti di cattura illegittimi. Quest'anno chiedo alla Commissione un'apertura di procedura d'infrazione esemplare per questi amministratori che si credono al di sopra della legge nazionale ed europea”. Zanoni si scaglia contro l'applicazione illegittima del regime di deroga previsto dall’articolo 9 della direttiva Uccelli 2009/147/CE (la cattura con reti di uccelli da utilizzarsi come richiami vivi nella caccia delle specie Allodola, Cesena, Merlo, Tordo bottaccio e Tordo sassello) da parte della Regione Veneto dal 1995 visto che viene attuato “in assenza di condizioni rigidamente controllate, senza selettività del prelievo e con parere negativo dell'ISPRA”. Viene ancora consentita la cattura dell'Allodola (Alauda arvensis) classificata “vulnerabile” nella lista rossa degli uccelli nidificanti in Italia e in declino da 30 anni in tutta Europa (VEDI NOTE). “Con delibera n.1099 del 28 giugno 2013 la Regione Veneto ha autorizzato ben 37 impianti per la cattura di 14.000 uccelli senza specificare luoghi di cattura, numero di uccelli da catturare per ciascuna specie, i tempi di cattura e il numero di controlli per ciascun impianto di cattura – denuncia Zanoni a Bruxelles - L'ISPRA il 24 maggio 2013 ha dato parere sfavorevole alla Regione Veneto alla cattura in deroga per la stagione 2013/2014, sottolineando la necessità di metodi alternativi quali l'allevamento degli uccelli in cattività e l’assenza di dati certi sul fabbisogno di richiami vivi per i cacciatori”. “Adesso basta, la Regione Veneto sta prendendo tutti in giro, compresa la Commissione europea che l'11 ottobre scorso aveva risposto ad una mia precedente interrogazione che avrebbe valutato la questione nell’ambito di un’indagine in corso avviata nel dicembre 2010. Per questo chiedo ufficialmente al Commissario Potočnik di punire severamente con i mezzi a disposizione, ovvero una procedura d'infrazione che potrebbe sfociare in pesanti sanzioni economiche”, conclude l'eurodeputato. Zanoni parteciperà come relatore a due conferenze sugli impianti di cattura, i famigerati roccoli e sull'uso dei richiami vivi nella caccia da appostamento in programma mercoledì 6 novembre a Verona (con il Direttore Generale LIPU Italia e coordinatore LIPU della “Campagna Caccia” Danilo Selvaggi, il Presidente WWF Toscana Guido Scoccianti e Chiara Benciolini di “No alla Caccia”) e giovedì 7 novembre a Vicenza (con Renzo Rizzi del CPV e Claudio Linzola legale della LAC).

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
 
12/09/2013

L'eurodeputato Andrea Zanoni denuncia subito a Bruxelles le violazioni alla Direttiva UE Uccelli del calendario venatorio veneto sulla caccia. “Iniziamo male. Pre apertura illegale con conseguente caccia ai pulcini. Quest'anno Bruxelles non abbia pietà nei confronti dei responsabili politici di questo far West venatorio made in Venice”
“Quest'anno la Regione Veneto non la farà franca. La pre apertura della stagione venatoria al 1 settembre ha già segnalato le prime violazioni alla Direttiva Ue Uccelli con la caccia ai pulcini di fatto autorizzata dalla Giunta Zaia. Farò l'impossibile affinché i responsabili politici paghino di tasca propria le eventuali sanzioni europee”. È l'avvertimento di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, che ha presentato oggi un'interrogazione alla Commissione europea sulle violazioni alla Direttiva Ue Uccelli 2009/147/CE da parte della legge nazionale sulla caccia 157/92 e di alcune leggi regionali tra cui quella veneta. “Zaia e Stival hanno già preso una batosta sulla caccia in deroga. Adesso stanno scherzando con il fuoco in merito ai pulcini e alla caccia nei roccoli con le reti”. L'eurodeputato sarà sabato 14 settembre a Firenze alla Manifestazione Nazionale contro la caccia.

“La legge veneta sulla caccia viola la Direttiva Ue “Uccelli” perché prevede diverse specie di uccelli migratori cacciabili durante le fasi di dipendenza dai genitori e dopo l'inizio del ritorno al luogo di nidificazione, carnieri giornalieri e stagionali incompatibili con lo stato di conservazione di alcune specie di uccelli e caccia a specie di uccelli nonostante il loro status negativo – spiega Zanoni – Ho prontamente segnalato tutte queste irregolarità per filo e per segno al Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik affinché si renda conto che la Giunta Zaia sta apertamente sfidando Bruxelles e solo per accontentare una sparuta minoranza di ingordi cacciatori”.

“In aperto sfregio del diritto europeo e della natura, la Regione Veneto ha aperto la stagione venatoria anticipatamente già il 1 settembre – prosegue l'eurodeputato, che a fine agosto ha scritto al Governatore del Veneto Luca Zaia e ai ministri all’Ambiente Andrea Orlando e alle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, per chiedere di posticipare l’apertura della caccia almeno alla fine di ottobre per evitare la cosiddetta “caccia ai pulcini”. “Zaia non mi ha neanche degnato di una risposta – fa sapere Zanoni – In primavera si sono registrate condizioni meteorologiche avverse che hanno ritardato l’inizio della stagione riproduttiva di moltissime specie di fauna selvatica e di conseguenza oggi ci sono ancora molti animali, in particolare uccelli, immaturi e dipendenti dai genitori. Nella pianura veneta ancora oggi si trovano nidiate di pulcini di Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua dolce e Colombaccio. Come risultato i cacciatori del Veneto, complice la Regione, quest’anno sono potuti andare a caccia dei pulcini nonostante la Direttiva “Uccelli”, all’articolo 7 comma 4, prevede il divieto di caccia agli uccelli nella fase della dipendenza dai genitori”.

“Tutto ciò senza considerare la piaga del bracconaggio, che incide pesantemente sulla fauna di tutta Italia e che non sempre viene contrastato dalle autorità con il giusto rigore come nel caso della Delta del Po – prosegue Zanoni – Per questo ho ricordato alla Commissione europea che si è presa l'impegno di verifica e controllo delll'intera attività venatoria italiana come già anticipato nelle risposte date alle interrogazioni da me presentate l'anno scorso in data 4/09/2012 e 1/10/2012”.

“Sono disposto a notificare personalmente le sanzioni europee ai responsabili politici della Regione Veneto di queste continue infrazioni e regali alla lobby ingorda dei cacciatori”, conclude l'eurodeputato.

BACKGROUND

Zanoni con una interrogazione depositata oggi 12/09/2013denuncia al Commissario Ue Potočnik che in Italia non sono ancora stati attuati i piani di gestione concernenti 19 specie di uccelli: Allodola, Moriglione, Pernice rossa, Coturnice, Pavoncella, Combattente, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Mestolone, Moretta, Fagiano di monte, Pernice sarda, Starna, Quaglia, Frullino, Beccaccia, Beccaccino, Tortora, specie che si trovano in sfavorevole stato di conservazione ma che sono attualmente soggette all'attività venatoria da parte di circa 750.000 cacciatori italiani.

Anche il WWF ha scritto una circostanziata nota ai Ministeri competenti ed alla Direzione Generale dell'ISPRA in cui richiamiamo gli obblighi dello Stato Italiano per la corretta applicazione della Direttiva Comunitaria 147/2009/CE "Uccelli".

L'articolo 17 comma 1 (Controllo della fauna selvatica) della Legge Regionale n. 50 del 1993 prevede che il Presidente della Giunta regionale può limitare i periodi di caccia o vietare l'esercizio venatorio sia per talune forme di caccia che in determinate località, alle specie di fauna selvatica di cui all'articolo 18 della legge n. 157/1992, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità. Può inoltre vietare temporaneamente la caccia in località di notevole interesse turistico a tutela dell'integrità e della quiete della zona.



Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
Questo sig Zanoni quando è nato deve essere uscito due dita sopra o sotto da dove si nasce di solito
 
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