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27/08/2013
FARRA D’ALPAGO. È morto un bambi di capriolo sulle strade della pedemontana del Cansiglio, nei pressi di Fregona. Nei giorni precedenti, dalle stesse parti, erano stati trovati due cervi, anch’essi cadavere. I primi accertamenti, in tutti e tre i casi, escludono che i tre animali siano stati uccisi a fucilate. Sono in corso ulteriori verifiche per risalire alla causa dei decessi.
«Mi auguro soltanto che non si tratti di qualche epidemia, perché allora la caccia diventerebbe obbligatoria» commenta il sindaco di Fregona, Giacomo de Luca, che abbiamo incontrato sul Pizzoc. E che si dice «quanto meno rammaricato» per l’atteggiamento del presidente della regione, Luca Zaia. «Perché si ostina a non ascoltare gli amministratori comunali di Farra d’Alpago, Tambre e Fregona?».
I sindaci, ricorda ancora de Luca, «non chiedono la caccia nel demanio forestale, ma all’esterno dello stesso, il governatore regionale, però, sembra non voler sentire».
I tre sindaci stanno ripetendo questa sollecitazione da più di un anno. Dalla loro parte si è schierato per primo Sergio Reolon, consigliere regionale del Pd, che ancora nel 2012 ha invitato la Regione a dare ulteriori mandati alle riserve di caccia perché provvedessero ad una maggiore cattura nei propri territori. Reolon torna adesso alla carica e invita a provvedere, prima che esplodano pericolose epidemie. Esattamente come affermano gli amministratori locali e gli allevatori. Ma a questo riguardo le associazioni ambientaliste hanno minacciato ricorsi alla magistratura per i falsi allarme. Il Pd regionale ha formalizzato la richiesta che la commissione di competenza si convochi al più presto per decidere sul piano di controllo dei cervi, come ha richiesto anche il presidente regionale di Federcaccia, Flavio Tosi.
fonte:corrierealpi.gelocal.it
FARRA D’ALPAGO. È morto un bambi di capriolo sulle strade della pedemontana del Cansiglio, nei pressi di Fregona. Nei giorni precedenti, dalle stesse parti, erano stati trovati due cervi, anch’essi cadavere. I primi accertamenti, in tutti e tre i casi, escludono che i tre animali siano stati uccisi a fucilate. Sono in corso ulteriori verifiche per risalire alla causa dei decessi.
«Mi auguro soltanto che non si tratti di qualche epidemia, perché allora la caccia diventerebbe obbligatoria» commenta il sindaco di Fregona, Giacomo de Luca, che abbiamo incontrato sul Pizzoc. E che si dice «quanto meno rammaricato» per l’atteggiamento del presidente della regione, Luca Zaia. «Perché si ostina a non ascoltare gli amministratori comunali di Farra d’Alpago, Tambre e Fregona?».
I sindaci, ricorda ancora de Luca, «non chiedono la caccia nel demanio forestale, ma all’esterno dello stesso, il governatore regionale, però, sembra non voler sentire».
I tre sindaci stanno ripetendo questa sollecitazione da più di un anno. Dalla loro parte si è schierato per primo Sergio Reolon, consigliere regionale del Pd, che ancora nel 2012 ha invitato la Regione a dare ulteriori mandati alle riserve di caccia perché provvedessero ad una maggiore cattura nei propri territori. Reolon torna adesso alla carica e invita a provvedere, prima che esplodano pericolose epidemie. Esattamente come affermano gli amministratori locali e gli allevatori. Ma a questo riguardo le associazioni ambientaliste hanno minacciato ricorsi alla magistratura per i falsi allarme. Il Pd regionale ha formalizzato la richiesta che la commissione di competenza si convochi al più presto per decidere sul piano di controllo dei cervi, come ha richiesto anche il presidente regionale di Federcaccia, Flavio Tosi.
fonte:corrierealpi.gelocal.it
