Marche: Eusebi (Idv) sulla questione Storno

Alberto 69

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12/08/2013

Non voglio entrare nella polemica spicciola alimentata dal Presidente della LAC, un’associazione che ha come “mission” l’abolizione della caccia e quindi non la sua disciplina e regolamentazione come previsto dalla legge nazionale 157/92 e dalle norme comunitarie, ma credo sia doveroso e corretto precisare che già nel 2011 la Commissione Europea – unico organo competente a valutare le procedure che attivano i prelievi in deroga – ha definito privi di vizi i provvedimenti adottati dalla Regione Marche per il prelievo dello Storno.
Ricordo a chi ricorda solo le cose che gli fanno comodo che nel 2012, tramite il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’atto contenente le motivazioni e i criteri per l’attivazione della deroga al prelievo venatorio dello Storno è stato preventivamente sottoposto alla valutazione della Commissione Europea e il provvedimento regionale ne ha recepito le osservazioni.
A chi si batte per le proprie convinzioni, se fosse leale e corretto, anche se non le condividessi per niente, andrebbe tutto il mio rispetto, ma ritengo che anche le ragioni del mondo agricolo a non vedersi troppo danneggiato nel proprio lavoro vada rispettato ( ricordo che anche in sede europea si sta valutando seriamente di togliere lo Storno, in pericoloso incremento, dall’elenco delle specie “protette”).
Ricordo che grazie ad un lavoro intelligente e serio degli ottimi funzionari dell’Ufficio Caccia della Regione Marche e dell’Osservatorio Faunistico Regionale, il prelievo in deroga avveniva dopo un esame scrupoloso , in collaborazione con Comuni e ATC, in quei Comuni che avevano avuto danni alle colture.
Pertanto sarebbe opportuno, secondo il mio modestissimo parere, che la Giunta Regionale continuasse a percorrere il percorso tracciato nel 2012, nell’interesse dei nostri splendidi vigneti e uliveti i cui frutti vanno a maturazione proprio in questi periodi, utilizzando a loro parziale protezione anche quella passione dei nostri cacciatori che spesso ( purtroppo non sempre! ) sono i veri ambientalisti e che possono risultare preziosi, come spero e come ho operato affinchè lo fossero nel controllo di quella che rischia di diventare una vera piaga: i cinghiali e gli ungulati in genere.



Paolo Eusebi
Presidente Gruppo IDV Regione Marche
 
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