Una vittoria importante sulla caccia in deroga

Alberto 69

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30/07/2013

[h=2]L’europarlamentare leghista Giancarlo Scottà (in foto) ha presentato, lo scorso giugno, una serie di interrogazioni alla Commissione europea, sull’annosa questione delle cacce in deroga, su indicazioni di Italcaccia Veneto.[/h]
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L’europarlamentare leghista Giancarlo Scottà (in foto) ha presentato, lo scorso giugno, una serie di interrogazioni alla Commissione europea, sull’annosa questione delle cacce in deroga, su indicazioni di Italcaccia Veneto. Come è noto infatti, la posizione dell’Europa è quella di sanzionare le regioni italiane che autorizzano la caccia in deroga a specie protette. In risposta alle interrogazioni parlamentari di Scottà, però, per la prima volta si è assistito a un drastico ridimensionamento delle pretese europee, visto che la Commissione ha esplicitamente riconosciuto che, se le deroghe sono applicate disponendo di dati adeguati e pertinenti, sono coerenti con la direttiva comunitaria. “Una grande vittoria per tutti i cacciatori”, ha commentato Italcaccia in un comunicato, “Questo nostro fondamentale lavoro fatto insieme all’onorevole Giancarlo Scottà mette definitivamente fine a tutte le sterili bugie messe in giro a doc da chi sosteneva che le deroghe nella nostra Regione sono illegittime e sancisce la possibilità di applicazione delle cacce in deroga nella nostra Regione nel pieno rispetto della normativa comunitaria e senza che qualche ambientalista-animalista faccia terrorismo psicologico parlando di false sanzioni. Questo nostro grande impegno spiana la strada alla Regione Veneto, che potrà dare il via all’applicazione delle cacce in deroga, dando così una risposta positiva a tutte quelle migliaia di cittadini cacciatori che sarebbero stati privati di una caccia tradizionale e di un diritto, andando a salvaguardare le migliaia di posti di lavoro collegati al mondo venatorio in un momento economico così grave. Un grande ringraziamento all’onorevole Giancarlo Scottà che si è messo a disposizione e che senza alcuna promessa ha lavorato e sta lavorando per garantire il rispetto delle nostra storia-cultura e tradizione venatoria”.

fonte: armietiro

 
Ancora una volta i nostri politici falliti ci hanno di nuovo preso per il culo . anche questo anno in Lombardia le deroghe sono state bocciate addirittura nel momento della votazione hanno abbandonato l'aula. E per fortuna che Maroni duceva Prima il Nord . Non è stato nemmeno capace di mantenere questa tradizione. Però i voti dei cacciatori gli hanno fatto comodo.Come sempre anche questi hanno dimostrato di essere solo dei ladri menefreghisti.
 
la parola ******** per loro è un complimento ma è meglio che mi fermo qua, loro pensano solo ai soldi io sarei per chiudere la caccia per un anno e senza i soldi che noi cacciatori facciamo avere allo stato e alle regione per le concessioni, forse questo sarebbe l'unico e ultimo modo per fargli capire certe cose..............MA RIBADISCO FORSE.
 
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