Caccia, sfida Berlato-Stival sul ring

Alberto 69

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26/07/2013

IL CONFRONTO. Centinaia di cacciatori hanno assistito al duello tra l'europarlamentare, paladino delle doppiette, e l'assessore regionale
Da tempo i due si punzecchiano sui giornali e in tv Fischi alla difesa delle politiche venatorie regionali limitate anche dalle decisioni della Corte europea.

CONFRONTO BERLATO/STIVAL - ORGIANO 24 LUGLIO 2013 - YouTube

Un incontro valido per il campionato venatorio regionale si è disputato ieri sera a Orgiano tra i pesi massimi Daniele Stival del gruppo sportivo Regione Veneto e Sergio Berlato, portacolori della Comunità Europea. La metafora pugilistica non è azzardata, vista la grinta dimostrata dai due contendenti e il tifo manifestato da alcune migliaia di spettatori, accorsi nello spazio riservato alla fiera a seguito della convocazione inoltrata dalle varie associazioni di cacciatori. IL RING. Stival e Berlato venivano da una serie di scaramucce preliminari combattute a colpi di comunicati stampa sullo stato di salute della caccia nel Veneto e il faccia a faccia era molto atteso, come testimonia la presenza a bordo ring (pardon, palco) degli stati generali al completo dell'associazionismo venatorio veneto. A fianco di Stival sedevano i colleghi assessori regionali Elena Donazzan e Roberto Ciambetti. Fulvio Bari, moderatore dell'incontro, ha concesso per primo la parola al deputato europeo il quale, con una precisa mossa tattica, ha parlato per appena sei dei 30 minuti concessi, facendosi interprete del malcontento dei cacciatori i quali chiedono di sapere come e quando potranno dare sfogo alla loro passione e lasciando al rivale l'onere della risposta, riservandosi di replicare in seguito. LA PLATEA. Stival ha dimostrato coraggio nell'affrontare una platea decisamente contraria, per non dire ostile, e non si è preoccupato dei fischi che hanno accompagnato gran parte della sua relazione. Partendo dalle norme in vigore dal 2009, prima dell'inizio del suo mandato, l'assessore ha affermato di non aver variato di una virgola le disposizioni ereditate dai predecessori. Le cose sono cambiate dal novembre del 2010, quando la Corte europea ha richiamato all'ordine la Regione comunicando che le deroghe in virtù delle quali hanno potuto svolgersi le ultime stagioni venatorie non verranno più accettate e annunciando severe sanzioni in caso di trasgressione. Rispondendo all'istanza della Regione che si richiamava ai valori di tradizione e di cultura della caccia nel Veneto, Bruxelles ha risposto che non si può definire in questo modo una pratica che risale ai tempi del medioevo, quando l'apporto di proteine della selvaggina serviva a compensare la magra alimentazione delle masse rurali. Il governo italiano ha assecondato le direttive comunitarie e a questo punto la strada è bloccata. Sarà necessario preparare un nuovo strumento da presentare alla Corte europea ma per farlo ci vorrà tempo. CONTRATTACCO. Placatosi l'uragano di fischi, Berlato ha vivacemente replicato, affermando che, con le sue spiegazioni, l'assessore tenta di nascondere una serie di lacune di cui si è resa responsabile la Regione. «Un chiaro esempio a questo proposito - ha proseguito l'europarlamentare e coordinatore provinciale del Pdl - è quanto successo l'anno scorso, quando ci sono volute ben quattro delibere per ottenere l'approvazione del calendario venatorio. È a causa di questa inadeguatezza che non si riesca a uscire dall'impasse in cui ci si è venuti a trovare». Posizioni molto diverse, dunque, che difficilmente troveranno a breve un punto di accordo.

fonte: ilgiornaledivicenza.it
 
Finchè ci sarà Stival in regione, la caccia in Veneto resterà una m..da!
Cmq sicuramente non si dimetterà prima del tempo perchè sta troppo bene nel suo "caregotto" e con la sua super busta paga!
 
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