Da potenziale....ma a questo punto molto molto poco potenziale....elettore del csx ho il vomito da quello che il PD è riuscito...o sarebbe meglio dire non è riuscito....a combinare in 50gg.
La linea politica del partito è CAMBIATA radicalmente 3-4 volte in un mese....
Credo che quello che stiamo vedendo è il FUNERALE POLITICO di quella che doveva essere la compagine di governo x i prossimi 5 anni....
Una VERGOGNA senza fine!!!!!!!!!!!!
Bersani è un incapace...aveva la vittoria facile facile.....e andava a far battute sul smacchiare il giaguaro...rideva....e si è fottuto un vantaggio di 10 punti in un mese....ora sta facendo un casino mostruoso.....
è da mandare via velocemente, Hai ragione Orzan , sta consegnando ai Grillini il governo......ha le palle dentro un laccio...e gli altri stringono sempre piu.....
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Bersani si è dimesso, dopo 52 gg si è accorto che non poteva fare un governo.....
Bersani, VERGOGNATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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ROMA - Pd sotto choc dopo la fumata nera per
Romano Prodi. Pierluigi Bersani ha annunciato che consegnerà le sue dimissioni dopo il voto al Colle. «Sconforto» sono le uniche parole di Anna Finocchiaro, mentre Rosi Bindi ha annunciato le dimissioni da presidente dell'assemblea. Anche Rosy Bindi si dimette da presidente dell'Assemblea del Pd. Lo annuncia la stessa Bindi in una nota in cui ricorda che «il 10 aprile ho consegnato a Pierluigi Bersani una lettera di dimissioni da presidente dell'Assemblea nazionale del Pd. Avevo lasciato a lui la valutazione sui tempi e i modi in cui rendere pubblica una decisione maturata da tempo. Ma non intendo attendere oltre». «Non sono stata direttamente coinvolta nelle scelte degli ultimi mesi - aggiunge - nè consultata sulla gestione della fase post elettorale e non intendo perciò portare la responsabilità della cattiva prova offerta dal Pd in questi giorni, in un momento decisivo per la vita delle Istituzioni e del Paese».
IL COMMENTO DI BERSANI «Abbiamo prodotto una vicenda di gravità assoluta, sono saltati meccanismi di responsabilità e solidaretà, una giornata drammaticamente peggiore di quella di ieri». Così Pierluigi Bersani all'Assemblea del Pd. Domani il Pd voterà scheda bianca.
IL COMMENTO DI RENZI «La candidatura di Prodi non c'è più». Così Matteo Renzi parlando con i cronisti lasciando Palazzo Vecchio a Firenze. «Oggi il segretario del Pd ha chiesto per l'unità del partito di offrire una candidatura molto autorevole. A Prodi tutti hanno detto sì, hanno fatto l'applausone, poi hanno fatto il contrario, il giochino dei franchi tiratori che non è una battaglia a viso aperto», ha detto Matteo Renzi. Romano Prodi sta riflettendo se mantenere o meno la propria disponibilità alla candidatura per a presidenza della Repubblica. Lo riferiscono fonti vicine al Professore che è ancora in Mali.
VOCI SULLE DIMISSIONI DI BERSANI Il Pd smentisce indiscrezioni giornalistiche in base alle quali il segretario del Pd Pier Luigi Bersani si dimette dopo l'esito del voto su Romano Prodi. I grandi elettori del Pd si vedranno alle 21,30.
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ROMA -
I grillini escono dall'Aula di Montecitorio trionfanti e non nascondono la loro soddisfazione per la debacle di Romano Prodi e di un Pd sotto choc: «scacco matto», ripetono all'unisono.
Alessandro Di Battista, deputato del M5S eletto nel Lazio, esce con un ghigno di soddisfazione dall'emiciclo, smaccatamente baldanzoso per il risultato conseguito. «E ora - dicono - avanti tutta con Rodotà».
«Non vorrei essere nei panni di Bersani - dice Andrea Cecconi - spero che ora si dimetterà». «La nostra - gli fa eco Girolamo Pisano - è una posizione neutrale, restiamo stabili su Rodotà. Non abbiamo un solo motivo per cambiare idea e la base del Pd è per» il giurista candidato dai 5 Stelle. «La nostra - aggiunge - è un'offerta percorribile per dem e nel momento in cui c'è un Presidente ben voluto da tutti, il resto viene tutto più facilmente». La soddisfazione è tangibile, tanto che per la prima volta forse i grillini non avranno neanche il bisogno di riunirsi stasera in assemblea, «usciamo fuori a festeggiare», dice Angelo Tofalo.
Quanto all'incontro con il Pd, «per ora non c'è», ripetono più parlamentari sicuri. Ma ne siete proprio certi?, domandano i cronisti. «Certo, perchè se andiamo lo faremo tutti insieme».
«Perché il no inflessibile a Rodotà da parte di Bersani? È una bella domanda. Un quesito a cui non c'è risposta, della serie chi siamo? Dove andiamo? Esiste l'intelligenza sugli altripianeti e nel pdmenoelle?», ha scritto nel pomeriggio Beppe Grillo sul suo blog, dove riporta il curricula del candidato stellato al Colle.
«Ieri notte i gloriosi resti dello squadrone (copyright Bersani) si sono riuniti per valutare una rosa di nomi - prosegue Grillo - Si dice che abbiano spaziato da D'Alema a Amato, da Mattarella a un Marini redivivo, a Prodi, gli unici esclusi sono stati Renzi, il sindaco fantasma di Firenze, per motivi di età, Berlusconi perché ufficialmente di un altro partito e Stefano Rodotà per motivi sconosciuti, forse perchè non corruttibile. Un peccato mortale in politica. Il suo curriculum è di tutto rispetto», sottolinea il leader del M5S.
«Troppo colto? Troppo indipendente? Troppo onesto? Troppo popolare? Troppo presidente di tutti? - chiede ancora Grillo - Troppo pericoloso per i processi di Berlusconi? Troppo intransigente verso scandali come MPS? Io vorrei una risposta da Bersani, non lo capisco, non riesco a capacitarmi del fatto che il suo partito non voti Rodotà. Proviene dalla sua area politica. È un uomo integerrimo. Se votato da Pd, Sel e M5S dal quarto turno avrebbe la maggioranza necessaria per essere eletto. Perché no? Bersani questo lo devi spiegare al Paese. Perché no? Se non c'è un motivo allora significa che ci sono dei motivi inconfessabili. Perchè no Bersani?». Grillo lancia poi la discussione su Twitter promuovendo l'hashtag "#Rodotàperchéno".
Rodotà «ha 80 anni ma sembra un bambino. Con Prodi sono amici e perciò pensavo rifiutasse. E invece mi ha detto: "Sono onorato, metto il mio mandato in mano al M5S"», ha detto poi il leader del Movimento 5 stelle a Tolmezzo, in Friulii, durante un comizio trasmesso in diretta streaming su La Cosa. Rodotà «è una persona strordinaria, un uomo illuminato che metterebbe d'accordo tutta Italia», ha aggiunto.
«Noi vogliamo togliere i senatori a vita, a cosa servono? I senatori devono essere riconosciuti. Diamogli una targa, le scarpette d'argento e poi fuori dai co...», ha urlato ancora Grillo.