LETTERA DEL DR. SERGIO GUNNELLA

Re: LETTERA DEL DR. SERGIO GUNNELLA

Hai ragione Enzo, anche io la penso così, tanto che parlandoci per telefono gli ho chiesto di fondere il suo partito con Rende e Gondoni.
Mi ha risposto:"ci stò pensando, vedremo".
Mi auguro che sia la volta buona, anche se sono piccoli sappiamo che l'unione fa la forza.
 

ggramoli

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L'ho ricevuta personalmente da Gunnella. Oltre alla critica alle AAVV intravedo un tentativo di unione a breve dei partiti dei cacciatori.
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PUR SE INTERROGATO, IL MORTO NON RISPOSE….

Pur se interrogato, il morto non rispose……
Che silenzio nella mia valle! Mentre due giovani camosci, smesso di brucare per il riposo serale, si bagnano in una pozza improvvisa di luce, la civetta si affaccia al cavo di un albero segnato da edera antica, le marmotte emettono il loro ultimo fischio e la volpe indossa il suo vestito da sera in onore di lepri e forcelli….Sono passati solamente tre giorni (e 3 notti!: à da passà a’ nuttata!), ma nessuna foglia trema, nessun fremito d’ alito increspa le acque del lago. Come tutti pensavamo, amici, “Per vivere felici, viviamo nascosti!”.
Quel diavolaccio di Sergio Gunnella, sugli stessi siti aveva perfino azzardato un “Paradigma” citando il mitico cacciatore Alfeo, affinché le AA VV si unissero nel dialogo con il governo. Aveva chiesto ai “sindacati” degli Uomini dei Boschi di “Rompere il silenzio” uniti e compatti: niente. Zero scarabocchio!
Sindacati? E’ la parola amici! Ma diciamoci la verità: può un sindacato di cacciatori, comunque esso si chiami, dichiararsi felice delle disgrazie che possono capitare ad altri cacciatori? o –peggio- caldeggiare sottacqua soprusi, ostacolare cambiamenti, stringere l’ occhio destro o/e sinistro a seconda dei propri tornaconti, solamente per salvaguardare privilegi ottenuti proprio grazie ai suoi stessi iscritti? Mi vien voglia di gridare 33!
C’ è bisogno di politica, amici; la NOSTRA politica. E’ l’ ora. Bisogna ripartire al più presto. Ma questa volta dai banchi delle Amministrazioni locali, fino ad arrivare a quelli dei due chiacchieratoi camerali. E in prima persona. Basta con i “delegati” che parlano di “delega caccia” solamente prima delle elezioni. I tecnocrati messi dai partiti politici “per noi” (sich!), hanno sempre fatto il “loro” mestiere, e ciò è fatale. Ma a Bologna si dice: a ognuno il suo mestiere e i contadini….a mietere! La politica ai politicanti, e la politica (quella venatoria) ai cacciatori….pare una formula matematica, cribbio….ma non lo è.
Adesso che sono passate le consultazioni nazionali, ci sentiamo tutti più maturi, più distesi, più responsabili, PIU’ PRONTI. I piccoli partiti sono quasi tutti “partiti” per il mondo del limbo. Anche gli “ambientalisti contemplativi” hanno dovuto abbandonare loro malgrado la “baracca”, rinnegati perfino dai “burattini” della propria compagnia teatrale di quartiere rigorosamente “OKKUPATA”. Ma noi siamo ancora qui: noi siamo rimasti. Non abbandoneremo mai la nave dell’ Ambiente, NOI. Perché, anche se distratti, non potremmo farlo: i cacciatori, senza l’ Ambiente e senza la sua conservazione, non potrebbero sopravvivere. Esso ha troppo bisogno di noi e noi di lui. Gli ambiental-contemplativi, al governo di gran parte delle nostre città, dimenticando il giusto equilibrio fra agorà e demos, si sono dedicati invece all’ ambientalismo-spettacolo, alle città a misura d’ auto, piuttosto che a misura d’ uomo, ripiegando quasi sempre su posizioni scippate alla politica della tolleranza e del rispetto delle altrui pulsioni, delle diversità e delle attività tradizionali dei propri simili. A lungo andare i fatti li hanno messi in difficoltà ed hanno fatto mollare loro qualche posizione. Dobbiamo riconquistarcelo noi questo posto vagante: è nostro, vivadiana!, non lasciamocelo scappare questa volta. Ecco perché adesso, noi AMBIENTALISTI CACCIATORI dobbiamo partire dal basso: cominciamo ad “amministrare” il nostro ambiente partendo proprio dal nostro comune, dalla nostra provincia e dalla nostra regione.
“Rompiamo il silenzio”, ho scritto ieri. “Il silenzio è stato rotto”, azzardo oggi. La base dei cacciatori e degli ambientalisti non contemplativi uniti sotto l’ egida di un “nuovo” soggetto politico, pare abbia deciso in serena collegialità di dare un segnale di unità, forte e deciso. Al contrario di quanto stanno continuando a fare i sindacati venatici, che di unità –purtroppo- non ne conoscono neppure il significato.
Rimanete sintonizzati su Radio Bosco, nei prossimi giorni, amici. Vedrete che non rimarrete delusi.
Sergio Gunnella
 
Re: LETTERA DEL DR. SERGIO GUNNELLA

Caro Sergio Gunnella, noi siamo sintonizzati su radio bosco, ma voi fatevi sentire, non sporadicamente, ma con scadenze un po' più ravvicinate...almeno quindicinali, se non meglio...settimanali.

Franco, tienici aggiornati.
 
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