Re: Scioglimento INFS

L’INFS, invece, dovrà tornare ad essere un organismo tecnico e scientifico, sotto le competenze della presidenza del consiglio, in grado di esprimere pareri super partes a garanzia di tutti gli enti che fanno programmazione.


Ecco è proprio questo che l'INFS NON HA FATTO. Non per colpa dell'istituto, in sè, ma per colpa degli uomini che lo compongono, che in questi anni tutto hanno dimostrato fuorchè di essere "super partes". [****.gif]
 
Re: Scioglimento INFS

colombaccio51 ha scritto:
novicino ha scritto:
secondo me era ed è un ricettacolo di verdacchioli amici di verdacchioli agli ordini del più infame dei ministri dell'ambiente mai apparso.adesso sono rimasti senza mutande e a pecora.penso che dovrebbero cancellarlo,azzerando tutto e riproporre un organismo nuovo ed autonomo.
E bravo novicino!!Boia d'un mondo!Quando ci vole ci vole!!!!! [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
quoto in pieno quello che ha postato novicino!!!al rogoooooo!!!!!!!! [****.gif] [****.gif]
 
Re: Scioglimento INFS

Concordo: un ENTE NAZIONALE FAUNISTICO-AMBIENTALE veramente scientifico, di coordinamento dati e ricerca sperimentale, qualsiasi nome abbia, sotto la Presidenza del Consiglio, SUPER PARTES è indispensabile x la caccia e la revisione della 157-92 senza grossi strascichi politici e mediatici.

La COLPA è DEGLI UOMINI che mirano, solo x interesse personale, a trasformare ciò che dovrebbe essere solo retto da scienziati-ricercatori, con costante metodo scientifico ed oggettivo sulla base di dati ed esperimenti super partes, mentre il Cda dovrebbe essere equilibrato nelle componenti e non clientelare.
 
Re: Scioglimento INFS

un ENTE NAZIONALE FAUNISTICO-AMBIENTALE veramente scientifico, di coordinamento dati e ricerca sperimentale, qualsiasi nome abbia, sotto la Presidenza del Consiglio, SUPER PARTES è indispensabile x la caccia e la revisione della 157-92 senza grossi strascichi politici e mediatici.

La COLPA è DEGLI UOMINI che mirano, solo x interesse personale, a trasformare ciò che dovrebbe essere solo retto da scienziati-ricercatori, con costante metodo scientifico ed oggettivo sulla base di dati ed esperimenti super partes, mentre il Cda dovrebbe essere equilibrato nelle componenti e non clientelare.

Come non essere d'accordo con te Beppe.
Hai fatto l'esatta fotografia di quello che dovrebbe essere l'INFS e quasi mai è stato nel recente passato.
 
Re: Scioglimento INFS

Dovrebbe essere POSITIVA l'impressione in entrami i casi... mi spiego....

Se non è stato sciolto e viene cambiato rispetto a quando ci ha messo le mani il PEGORARO... e fare le sue vere funzioni come dice BEPPE58 ...è un bene....

come sarebbe stato un bene se sciolto per creare un organismo simile ..... sempre lavorando ...evitando sprechi e servizi di Partito....

ERA ed E' NEGATIVO lasciarlo stare come è inquadrato adesso!!! [sportschiri.gif]
 
Re: Scioglimento INFS

Secondo me la naturale collocazione dell'INFS dovrebbe essere sotto l'egida del ministero delle politiche agricole e forestali. Poi sulle funzioni nessuno le mette in dubbio, diciamo che il contenitore va bene. Quello che al mondo venatorio non sta bene è il contenuto. Infatti, nel corso del tempo l'INFS è stato imbottito di ricercatori e tecnici spesso vicini alle posizioni di chi vorrebbe che a caccia non si andasse più, a cominciare dalla piccola migratoria.
 
Re: Scioglimento INFS

Seriamente pensando a come era ridotto l'INFS in questi ultimi anni:
-politicizzato
-asservito al ministero ambiente
-senza più fondi
-senza fiducia da parte di nessuno
-ecc.
è sicuramente un ente inutile.

solo un INFS, fuori dalla politica, scientificamente attrezzato e capace di coordinare e organizzare gli enti Regionali avrebbe una sua precisa ragione di esistere.
 
Re: Scioglimento INFS

Riporto dal sito Armi e Tiro......
Scompare l'Infs, nasce l'Irpa
pubblicato il: 02/07/2008
Inizialmente doveva essere inserito nel decreto sull'emergenza rifiuti della Campania, mentre invece adesso rientrerà nell'articolo 30 del decreto collegato alla manovra 2009-2011. Si tratta del provvedimento che sancisce la nascita dell'Irpa, l'Istituto di ricerca per l'ambiente, destinato ad assorbire al suo interno l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (Apat), l'Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs) e l'istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram). Il tutto, sotto la diretta vigilanza del ministero dell'Ambiente. Preoccupazione è stata espressa sia dalle associazioni ambientaliste, sia dalle associazioni venatorie: Legambiente, in particolare, ha sottolineato come l'introduzione della nuova entità per decreto sottragga "a qualsiasi esame del Parlamento e alla discussione delle Regioni un provvedimento che meriterebbe invece una seria e approfondita disamina. È un modo di procedere che riteniamo inaccettabile e che rischia, come unico effetto, l'indebolimento dell'azione ambientale". Di pari tenore il commento del presidente nazionale del Centro sportivo e delle attività per l'ambiente, Marco Ciarafoni: "si tratta di una decisione grave, unilaterale, non concertata con le associazioni, le componenti della società civile e che andrebbe accompagnata da un ampio dibattito parlamentare. Con questo provvedimento si rischia di mandare in fumo anni di lavoro e di perdere competenze e professionalità preziose che hanno contribuito in questi anni alla corretta salvaguardia dell'ecosistema del nostro Paese". Si unisce al coro il deputato del Pd Susanna Cenni: "l'Infs va ripensato e deve rappresentare un istituto scientifico di garanzia super partes per Stato e Regioni. Necessita quindi di investimenti adeguati per supportarne al meglio progetti e attività. Per rendere efficace il suo ruolo di riferimento autonomo e indipendente a supporto della ricerca e della gestione del patrimonio faunistico non può quindi dipendere dal ministero dell'Ambiente".

Tralascio ogni tipo di considerazione se è un bene o un male....
ne faccio solo una......
ma la Deputata del PD Susanna Cenni.... perchè certi discorsi non li ha fatti quando a suo tempo .....certi cuoi COMPAGNI erano al Governo???? [protesta.gif] [sportschiri.gif]
IPOCRITA, FALSA...... e chi più ne ha piu ne metta..... solo questo mi fa pensare che è un bene quello che sta succedendo....
 

GNEPRO

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Volevo sapere cosa ne pensate di queste due ultime notizie.... a cui dato poco risalto...fino adesso...sarà un bene o male per noi cacciatori?
A primo impatto visto che il nuovo istituto IRPA... dicono sia non piu sotto il Ministero dell'ambiente...ma dipendente dal Governo.... sembrerebbe una buona cosa...o mi sbaglio?


Comunicato stampa n 5 dell’ 11 giugno 2008
Il deputato del Pd sull’abolizione dell’istituto nazionale della fauna selvatica
Cenni: “Ambiente, l’Infs va ripensato e non soppresso”

“L’Istituto nazionale della fauna selvatica (Infs) rappresenta uno strumento fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema nazionale. Siamo fermamente contrari alla sua collocazione assieme ad altre agenzie ambientali sotto le competenze del Ministero dell’Ambiente. Chiediamo che il centrodestra torni sui suoi passi”. Susanna Cenni, deputato del Pd interviene sull’emendamento al decreto sull’emergenza rifiuti, presentato dal Governo, che propone l’abolizione di tre enti (Apat, Infs e Icram) istituendo l’Irpa (Istituto di ricerca per la protezione ambientale).

Il parlamentare del Partito Democratico si focalizza sull’Infs ribadendo, inoltre, la necessità di ricondurre l’istituto sotto il controllo del Consiglio dei Ministri: “L’Infs va ripensato e deve rappresentare un istituto scientifico di garanzia superpartes per Stato e Regioni. Necessita quindi di investimenti adeguati per supportarne al meglio progetti ed attività. Per rendere efficace il suo ruolo di riferimento autonomo ed indipendente – conclude Susanna Cenni – a supporto della ricerca e della gestione del patrimonio faunistico non può quindi dipendere dal Ministero dell’Ambiente”.

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L’INFS tra i rifiuti
Sconcerto da parte della Federcaccia per la decisione governativa, contenuta in una bozza del “decreto rifiuti”, di sciogliere l’Infs le cui competenze confluirebbero nell’Irpa.

“Siamo rimasti sconcertati nell’apprendere dello scioglimento dell’Infs deciso dal Governo”: Franco Timo, presidente nazionale Federcaccia, ha accolto così la notizia dell’assegnazione delle competenze dell’Istituto nazionale della fauna selvatica all’Irpa, un nuovo ente delegato alla ricerca per la protezione ambientale, contenuto nell’odierno “decreto rifiuti”. “Si vuole colpire, anche in questo caso senza alcuna consultazione, uno degli istituti che rende l’Italia e la caccia italiana più vicini all’Europa. Che l’Infs sia strategico nella gestione della fauna nazionale - ha continuato Timo - lo dimostrò la tenacia con la quale il fu ministro Pecoraro Scanio riuscì a toglierlo dalla potestà della Presidenza del Consiglio per assegnarselo al ministero dell’Ambiente. Dopo quell’esproprio, adesso arriva ciò che potrebbe essere il colpo di grazia per l’Infs. Nel dare tutto l’appoggio mio e della Federcaccia a dirigenti, tecnici e lavoratori dell’Istituto di Ozzano Emilia, voglio ribadire il concetto che in questi anni ha ispirato la nostra considerazione nei confronti del suo ruolo: l’Infs, restituito alla responsabilità della Presidenza del Consiglio, deve sovrintendere e coordinare l’attività degli Osservatori regionali, già attivi in qualche realtà, e dialogare con gli analoghi enti europei e con le Istituzioni comunitarie”.
 
Re: Scioglimento INFS

A prescindere dal fatto che se una cosa è contro l'ambiente non è a tutti i costi favorevole ai cacciatori, secondo me la stanno facendo un po' spessa.
Non vogliono cancellare l'INFS, ma vogliono inglobarlo in un ente unico -assieme ad Anpa ed Icram- che si chiamerà Irpa.

Semplicemente l'Irpa farà ANCHE ciò che faceva l'INFS, ma con meno presidenti, meno consigli di amministrazione, meno poltrone..insomma, meno politici.
 
Re: Scioglimento INFS

lando ha scritto:
A prescindere dal fatto che se una cosa è contro l'ambiente non è a tutti i costi favorevole ai cacciatori, secondo me la stanno facendo un po' spessa.
Non vogliono cancellare l'INFS, ma vogliono inglobarlo in un ente unico -assieme ad Anpa ed Icram- che si chiamerà Irpa.

Semplicemente l'Irpa farà ANCHE ciò che faceva l'INFS, ma con meno presidenti, meno consigli di amministrazione, meno poltrone..insomma, meno politici.

Quoto....in effetti anche io l'ho intrapresa cosi..... è come al solito non capisco le critiche dell FIDC.... ma vede sempre tutto negativo come si tocca lo status quo????
 
Re: Scioglimento INFS

Scusate, ma quale è il problema? Il problema dell'Infs sono i soldi per la sua sopravvivenza, stessa cosa per l'Icram e l'Apat, anche loro costole del Ministero ambiente, facendo l'Irpa probabilmente si eliminano diverse cariche dirigenziali e Presidenti e forse è questo che più scoccia ai vari parlamentari trombati che trovano in questi enti la via di fuga e la poltrona alle loro delusioni politiche, l'unica stranezza potrebbe essere che venga inserito nel Decreto rifiuti, ma forse questo è per accelerare l'iter senza troppe prese di posizione e resistenze.
 
Re: Scioglimento INFS

Continuo a credere che Timo penserà:
"Come si stava bene, quando c'era Prodi, la intangibile 157/92 e i cacciatori che mi stavano ad ascoltare !!!"



(...comunque a mio modO di vedere una BUONA NOTIZIA.)
 
Re: Scioglimento INFS

bene così...io sono del parere che l'infs venga sciolto!e che si dia vita ad un nuovo organo con dentro anche rappresentanza dei cacciatori!oramai era ovvio!!dentro l'infs è un covo di verdastri e animalisti!!(attenzione!!non ambientalisti!!)...quindi ben venga!.


un saluto...sandro.
 
Re: Scioglimento INFS

Grifo ti ricordo solo un piccolo particolare, giusto per chiarire.........

Timo è stato il primo presidente della FIDC eletto non come unico candidato, ma in contrapposizione ad un secondo nominativo, ed ha vinto per pochi voti...

Se vogliamo dare una lettura politica della cosa, la corrente che lo ha eletto NON è quella degli amici di Prodi...

A buon intenditor.......

Sandro
 
Re: Scioglimento INFS

Tacci, non ne faccio una questione politica, io ironizzo.
Pensa questo "poveruomo" che deve rispondere ai suoi che gli soffiano sul collo, a Berlato che lo scavalca, alla prudenza che lo contraddistingue, tutto ciò gli deve far pensare che si stava meglio quando si stava peggio.
Era più facile prima, un convegno, una promessa al vento, un articolo retorico sul giornalino e vai... si andava avanti, mentre ora si deve lavorare !!!
 
Re: Scioglimento INFS

STEBI ha scritto:
lando ha scritto:
A prescindere dal fatto che se una cosa è contro l'ambiente non è a tutti i costi favorevole ai cacciatori, secondo me la stanno facendo un po' spessa.
Non vogliono cancellare l'INFS, ma vogliono inglobarlo in un ente unico -assieme ad Anpa ed Icram- che si chiamerà Irpa.

Semplicemente l'Irpa farà ANCHE ciò che faceva l'INFS, ma con meno presidenti, meno consigli di amministrazione, meno poltrone..insomma, meno politici.

Quoto....in effetti anche io l'ho intrapresa cosi..... è come al solito non capisco le critiche dell FIDC.... ma vede sempre tutto negativo come si tocca lo status quo????

meno politici ci sono è meglio è per tutti
per me è una buona iniziativa
 
Re: Scioglimento INFS

Alla Redazione de ILCACCIATORE.COM - Mercoledi 2 Luglio 2008

CANCELLAZIONE DELL’INFS: IL MINISTRO PRESTIGIACOMO CI RIPROVA

Sfogliando il Decreto Fiscale presentato dal Governo al Parlamento non potevo credere ai miei occhi: all’art. 28 viene riproposto l’accorpamento dell’INFS agli Istituti di ricerca ambientale.
L’emendamento proposto solo pochi giorni fa dal Ministro Prestigiacomo al Decreto sull’emergenza dei rifiuti a Napoli aveva rischiato di affossare il Decreto stesso ed aveva comunque ritardato di una settimana l’approvazione del provvedimento, di per sé veramente urgente.
La riproposizione dell’accorpamento dell’Istituto in un nuovo super-istituto alla Dipendenza del Ministero dell’Ambiente non trova alcuna giustificazione nella logica e nel buon senso.
Riunire, al fine di razionalizzare la spesa e di uniformare gli strumenti di ricerca, può valere per enti omogenei non certo per Istituti di così diversa natura.
Al Ministro voglio ricordare che l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica trova la sua regolamentazione nella Legge 157 sull’attività venatoria e svolge la funzione di organo tecnico e di garanzia per le Autonomie Locali chiamate a legiferare e a regolamentare l’attività di prelievo venatorio.
Un organo “terzo” non può stare alle dipendenze di un Ministero direttamente interessato alla materia. Le Regioni, aderendo alla protesta dell’ex Assessore Regionale Viviana Beccalossi, dimessasi dal CdA dell’INFS all’indomani del trasferimento dell’Istituto alle dipendenze del Ministero allora retto da Pecoraro Scanio, si sono rifiutate all’unanimità di nominare il membro del CdA di loro competenza fino al ripristino della dipendenza funzionale dell’INFS dalla Presidenza del Consiglio.

Non capisco l’atteggiamento del Ministro che, per quanto riguarda il rapporto con una componente importante del mondo degli amici dell’ambiente e della natura, ovvero della componente venatoria, parte con il piede sbagliato. Eppure le reazioni all’improvvido emendamento di qualche settimana fa avrebbero dovuto farla riflettere.
Vorrà dire che sarà la volta buona per emendare l’art. 28 del Decreto Fiscale e riportare direttamente l’INFS, da subito, nella sua sede naturale, ovvero presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Forse, più che a pensare di accorparlo varrebbe la pena di cominciare a pensare a come riformarlo, per metterlo veramente in condizione di svolgere le funzioni che la legge 157 gli affida.

Cordialmente.
On. Carlo Nola
XIII Commissione Agricoltura Caccia e Pesca
Camera dei Deputati
 
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