L'Ambiente alla bionda.

G

Gianni

STEFANIA PRESTIGIACOMO - Ministro dell'Ambiente. Nonostante l'età (41 anni), vanta già una carriera politica di tutto rispetto: in Parlamento ininterrottamente dal 1994, è stata ministro delle Pari opportunità per cinque anni. Aderente della prima ora a Forza Italia, entra nel 1994 alla Camera e fa parte della commissione lavoro, dove resta anche nel 1996; nel 2001 entra nel governo Berlusconi con l'incarico per le Pari opportunità, e tenta inutilmente di far approvare una legge sulle quota rosa alle elezioni. Nella scorsa legislatura è tornata a far parte della commissione lavoro della Camera.
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

Ancora non riesco a capire che cosa pensa della caccia... Tanti discorsi, ma ancora risposte in merito all'argomento zero assoluto...
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

Il ministro dell'ambiente ha altro a cui pensare e...non è poco. Penso che la caccia sia l'ultima delle sue preoccupazioni. Per non parlare che la competenza in materia venatoria è del ministro dell'agricoltura, il quale a differenza del suo predecessore, non penso che accetterebbe supinamente...invasioni di campo.

Prendiamo coscienza che i guru dell'ideologia non ci sono più, neanche in parlamento...sono tutti pensionati d'oro. [sportschiri.gif]
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

Vediamo un po' cosa pensa della bella Stafania la............concorrenza!!!


LIVORNO. Il nuovo ministro dell’ambiente sarà dunque Stefania Prestigiacomo. Visti i nomi che circolavano in molti avranno pensato che tutto sommato sarebbe potuto andare molto peggio e il Sole 24 ore già oggi ipotizza contributi bipartisan sull’ambiente (sarebbe stato già fissato un incontro con Ermete Realacci) e soprattutto sul rispetto del protocollo di Kyoto.

In effetti Stefania Prestigiacomo è tra i firmatari del patto per l´ ambiente che era stato sottoposto ai candidati prima delle elezioni da parte di Legambiente. Un patto che vedeva fra i 13 punti centrali del documento la realizzazione delle infrastrutture utili, l´abbandonano definitivo dell´opzione nucleare, la partenza di una nuova stagione di demolizione degli ecomostri e per la legalità, l´introduzione dei reati ambientali nel codice penale, il rinnovamento dell´economia sfruttando la lotta ai cambiamenti climatici e l´investimento sulla qualità culturale dei territori. Tutti punti sottoscritti dalla Prestigiacomo a parte uno, quello che riguarda il no al nucleare.

E ancora..........

Wwf, Legambiente e Pecoraro Scanio: Tutti pazzi per Stefy

LIVORNO. La nomina di Stefania Prestigiacomo a ministro dell’ambiente è stata accolta come un sostanziale “scampato pericolo” da parte delle associazioni ambientaliste. Ecco i primi commenti. Il Wwf, che nel suo dna ha soprattutto e da sempre la tutela dell’ambiente più che un’idea di economia ecologica, evidenzia lo scampato pericolo rispetto alla paventata ipotesi di accorpamento del ministero dell´Ambiente con quello delle Infrastrutture. «La scelta di mantenere un ministero dedicato all´Ambiente e alla difesa del territorio - ha dichiarato Enzo Venini, presidente del WWF Italia - da legittimità ad un tema complesso non solo al livello nazionale ma anche per i delicati rapporti e gli improrogabili impegni internazionali, dalla sfida sui cambiamenti climatici alla crisi alimentare legata a filo doppio con la difesa della biodiversità sull´intero pianeta».

Sulla stessa linea anche l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che si è detto soddisfatto che Berlusconi abbia deciso «di mantenere in vita il ministero, evitando di accorparlo alle infrastrutture, e che a ricoprire il ruolo di responsabile del dicastero sia una donna. E´ un´idea che giudico positivamente» ha detto, aggiungendo che «molte volte le donne hanno un’attenzione maggiore all´ambiente. Insomma penso che possa essere un bene».

Dal nostro punto di vista invece, come ricordato più volte, continuare a mantenere un ministero dell´ambiente nell´era della sostenibilità è avere un´idea dell´ambiente come cosa altra dalla politica economica, una idea da "rimedio ai mali dello sviluppo" e non da necessario riorientamento dell´economia.

Anche Legambiente sembra tirare un sospiro di sollievo: «Una buona scelta, un politico competente con una positiva sensibilità ambientale» dice il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza. Legambiente ci tiene a ricordare che Prestigiacomo è uno dei pochi parlamentari del Pdl che, prima delle elezioni, ha sottoscritto il patto per l’ambiente che l’associazione ha sottoposto a tutti i candidati: «Chissà se Prestigiacomo, firmando quella carta di impegni, immaginava di condurre proprio il ministero dell’Ambiente – continua Cogliati Dezza – certo è interessante sottolineare che il nuovo ministro, condividendo quei principi, ritenga che la sfida ecologica sia una grande occasione di crescita, anche economica e sociale del nostro Paese».

Tra le questioni centrali del patto per l’ambiente di Legambiente, continua il comunicato «ci sono ad esempio i mutamenti climatici e l’innovazione energetica, la necessità di rendere più convenienti la raccolta differenziata e il riciclo rispetto alle altre forme di smaltimento, il secco no agli ogm e ai condoni edilizi e la richiesta di inserire i crimini ambientali nel Codice penale. Su questi temi Prestigiacomo, sottoscrivendo il patto, ci ha dato una importante indicazione sul suo modo di interpretare la questione ambientale. Naturalmente – conclude il presidente nazionale di Legambiente – non le faremo nessuno sconto, soppeseremo con attenzione le scelte future in materia ambientale del ministero così come quelle dell’intero governo Berlusconi».

Tra le “questioni centrali” del patto citate, Legambiente omette la questione nucleare, che fu l’unico dei 13 punti che la Prestigiacomo non firmò. «Rispetto alla possibilità di veder nominati ben peggiori personaggi – spiega a greenreport Vittorio Cogliati Dezza – quella del nucleare non era la questione su cui fare il discrimine. Primo perché comunque non è in capo al ministero dell’ambiente; secondo perché era scontato che su questo tema, sul quale ovviamente continueremo a dare battaglia, fossimo su fronti diversi; terzo perché in quel comunicamo citiamo solo alcune questioni a livello generale. In questo momento insomma, è per noi più importante vincolare l’individuazione della Prestigiacomo alle tante potenziali positività sulle quali non abbassiamo la guardia e quindi aspettiamo azioni concrete di governo». (db)

Un saluto

Sandro
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

IL TACCI ha scritto:
Vediamo un po' cosa pensa della bella Stafania la............concorrenza!!!


LIVORNO. Il nuovo ministro dell’ambiente sarà dunque Stefania Prestigiacomo. Visti i nomi che circolavano in molti avranno pensato che tutto sommato sarebbe potuto andare molto peggio e il Sole 24 ore già oggi ipotizza contributi bipartisan sull’ambiente (sarebbe stato già fissato un incontro con Ermete Realacci) e soprattutto sul rispetto del protocollo di Kyoto.

In effetti Stefania Prestigiacomo è tra i firmatari del patto per l´ ambiente che era stato sottoposto ai candidati prima delle elezioni da parte di Legambiente. Un patto che vedeva fra i 13 punti centrali del documento la realizzazione delle infrastrutture utili, l´abbandonano definitivo dell´opzione nucleare, la partenza di una nuova stagione di demolizione degli ecomostri e per la legalità, l´introduzione dei reati ambientali nel codice penale, il rinnovamento dell´economia sfruttando la lotta ai cambiamenti climatici e l´investimento sulla qualità culturale dei territori. Tutti punti sottoscritti dalla Prestigiacomo a parte uno, quello che riguarda il no al nucleare.

E ancora..........

Wwf, Legambiente e Pecoraro Scanio: Tutti pazzi per Stefy

LIVORNO. La nomina di Stefania Prestigiacomo a ministro dell’ambiente è stata accolta come un sostanziale “scampato pericolo” da parte delle associazioni ambientaliste. Ecco i primi commenti. Il Wwf, che nel suo dna ha soprattutto e da sempre la tutela dell’ambiente più che un’idea di economia ecologica, evidenzia lo scampato pericolo rispetto alla paventata ipotesi di accorpamento del ministero dell´Ambiente con quello delle Infrastrutture. «La scelta di mantenere un ministero dedicato all´Ambiente e alla difesa del territorio - ha dichiarato Enzo Venini, presidente del WWF Italia - da legittimità ad un tema complesso non solo al livello nazionale ma anche per i delicati rapporti e gli improrogabili impegni internazionali, dalla sfida sui cambiamenti climatici alla crisi alimentare legata a filo doppio con la difesa della biodiversità sull´intero pianeta».

Sulla stessa linea anche l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che si è detto soddisfatto che Berlusconi abbia deciso «di mantenere in vita il ministero, evitando di accorparlo alle infrastrutture, e che a ricoprire il ruolo di responsabile del dicastero sia una donna. E´ un´idea che giudico positivamente» ha detto, aggiungendo che «molte volte le donne hanno un’attenzione maggiore all´ambiente. Insomma penso che possa essere un bene».

Dal nostro punto di vista invece, come ricordato più volte, continuare a mantenere un ministero dell´ambiente nell´era della sostenibilità è avere un´idea dell´ambiente come cosa altra dalla politica economica, una idea da "rimedio ai mali dello sviluppo" e non da necessario riorientamento dell´economia.

Anche Legambiente sembra tirare un sospiro di sollievo: «Una buona scelta, un politico competente con una positiva sensibilità ambientale» dice il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza. Legambiente ci tiene a ricordare che Prestigiacomo è uno dei pochi parlamentari del Pdl che, prima delle elezioni, ha sottoscritto il patto per l’ambiente che l’associazione ha sottoposto a tutti i candidati: «Chissà se Prestigiacomo, firmando quella carta di impegni, immaginava di condurre proprio il ministero dell’Ambiente – continua Cogliati Dezza – certo è interessante sottolineare che il nuovo ministro, condividendo quei principi, ritenga che la sfida ecologica sia una grande occasione di crescita, anche economica e sociale del nostro Paese».

Tra le questioni centrali del patto per l’ambiente di Legambiente, continua il comunicato «ci sono ad esempio i mutamenti climatici e l’innovazione energetica, la necessità di rendere più convenienti la raccolta differenziata e il riciclo rispetto alle altre forme di smaltimento, il secco no agli ogm e ai condoni edilizi e la richiesta di inserire i crimini ambientali nel Codice penale. Su questi temi Prestigiacomo, sottoscrivendo il patto, ci ha dato una importante indicazione sul suo modo di interpretare la questione ambientale. Naturalmente – conclude il presidente nazionale di Legambiente – non le faremo nessuno sconto, soppeseremo con attenzione le scelte future in materia ambientale del ministero così come quelle dell’intero governo Berlusconi».

Tra le “questioni centrali” del patto citate, Legambiente omette la questione nucleare, che fu l’unico dei 13 punti che la Prestigiacomo non firmò. «Rispetto alla possibilità di veder nominati ben peggiori personaggi – spiega a greenreport Vittorio Cogliati Dezza – quella del nucleare non era la questione su cui fare il discrimine. Primo perché comunque non è in capo al ministero dell’ambiente; secondo perché era scontato che su questo tema, sul quale ovviamente continueremo a dare battaglia, fossimo su fronti diversi; terzo perché in quel comunicamo citiamo solo alcune questioni a livello generale. In questo momento insomma, è per noi più importante vincolare l’individuazione della Prestigiacomo alle tante potenziali positività sulle quali non abbassiamo la guardia e quindi aspettiamo azioni concrete di governo». (db)

Un saluto

Sandro

Auguri a tutti noi!!!
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

IL TACCI ha scritto:
Vediamo un po' cosa pensa della bella Stafania la............concorrenza!!!


LIVORNO. Il nuovo ministro dell’ambiente sarà dunque Stefania Prestigiacomo. Visti i nomi che circolavano in molti avranno pensato che tutto sommato sarebbe potuto andare molto peggio e il Sole 24 ore già oggi ipotizza contributi bipartisan sull’ambiente (sarebbe stato già fissato un incontro con Ermete Realacci) e soprattutto sul rispetto del protocollo di Kyoto.

In effetti Stefania Prestigiacomo è tra i firmatari del patto per l´ ambiente che era stato sottoposto ai candidati prima delle elezioni da parte di Legambiente. Un patto che vedeva fra i 13 punti centrali del documento la realizzazione delle infrastrutture utili, l´abbandonano definitivo dell´opzione nucleare, la partenza di una nuova stagione di demolizione degli ecomostri e per la legalità, l´introduzione dei reati ambientali nel codice penale, il rinnovamento dell´economia sfruttando la lotta ai cambiamenti climatici e l´investimento sulla qualità culturale dei territori. Tutti punti sottoscritti dalla Prestigiacomo a parte uno, quello che riguarda il no al nucleare.

E ancora..........

Wwf, Legambiente e Pecoraro Scanio: Tutti pazzi per Stefy

LIVORNO. La nomina di Stefania Prestigiacomo a ministro dell’ambiente è stata accolta come un sostanziale “scampato pericolo” da parte delle associazioni ambientaliste. Ecco i primi commenti. Il Wwf, che nel suo dna ha soprattutto e da sempre la tutela dell’ambiente più che un’idea di economia ecologica, evidenzia lo scampato pericolo rispetto alla paventata ipotesi di accorpamento del ministero dell´Ambiente con quello delle Infrastrutture. «La scelta di mantenere un ministero dedicato all´Ambiente e alla difesa del territorio - ha dichiarato Enzo Venini, presidente del WWF Italia - da legittimità ad un tema complesso non solo al livello nazionale ma anche per i delicati rapporti e gli improrogabili impegni internazionali, dalla sfida sui cambiamenti climatici alla crisi alimentare legata a filo doppio con la difesa della biodiversità sull´intero pianeta».

Sulla stessa linea anche l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che si è detto soddisfatto che Berlusconi abbia deciso «di mantenere in vita il ministero, evitando di accorparlo alle infrastrutture, e che a ricoprire il ruolo di responsabile del dicastero sia una donna. E´ un´idea che giudico positivamente» ha detto, aggiungendo che «molte volte le donne hanno un’attenzione maggiore all´ambiente. Insomma penso che possa essere un bene».

Dal nostro punto di vista invece, come ricordato più volte, continuare a mantenere un ministero dell´ambiente nell´era della sostenibilità è avere un´idea dell´ambiente come cosa altra dalla politica economica, una idea da "rimedio ai mali dello sviluppo" e non da necessario riorientamento dell´economia.

Anche Legambiente sembra tirare un sospiro di sollievo: «Una buona scelta, un politico competente con una positiva sensibilità ambientale» dice il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza. Legambiente ci tiene a ricordare che Prestigiacomo è uno dei pochi parlamentari del Pdl che, prima delle elezioni, ha sottoscritto il patto per l’ambiente che l’associazione ha sottoposto a tutti i candidati: «Chissà se Prestigiacomo, firmando quella carta di impegni, immaginava di condurre proprio il ministero dell’Ambiente – continua Cogliati Dezza – certo è interessante sottolineare che il nuovo ministro, condividendo quei principi, ritenga che la sfida ecologica sia una grande occasione di crescita, anche economica e sociale del nostro Paese».

Tra le questioni centrali del patto per l’ambiente di Legambiente, continua il comunicato «ci sono ad esempio i mutamenti climatici e l’innovazione energetica, la necessità di rendere più convenienti la raccolta differenziata e il riciclo rispetto alle altre forme di smaltimento, il secco no agli ogm e ai condoni edilizi e la richiesta di inserire i crimini ambientali nel Codice penale. Su questi temi Prestigiacomo, sottoscrivendo il patto, ci ha dato una importante indicazione sul suo modo di interpretare la questione ambientale. Naturalmente – conclude il presidente nazionale di Legambiente – non le faremo nessuno sconto, soppeseremo con attenzione le scelte future in materia ambientale del ministero così come quelle dell’intero governo Berlusconi».

Tra le “questioni centrali” del patto citate, Legambiente omette la questione nucleare, che fu l’unico dei 13 punti che la Prestigiacomo non firmò. «Rispetto alla possibilità di veder nominati ben peggiori personaggi – spiega a greenreport Vittorio Cogliati Dezza – quella del nucleare non era la questione su cui fare il discrimine. Primo perché comunque non è in capo al ministero dell’ambiente; secondo perché era scontato che su questo tema, sul quale ovviamente continueremo a dare battaglia, fossimo su fronti diversi; terzo perché in quel comunicamo citiamo solo alcune questioni a livello generale. In questo momento insomma, è per noi più importante vincolare l’individuazione della Prestigiacomo alle tante potenziali positività sulle quali non abbassiamo la guardia e quindi aspettiamo azioni concrete di governo». (db)

Un saluto

Sandro


Azz... speriamo non sia proprio così......
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

sipe48 ha scritto:
Il ministro dell'ambiente ha altro a cui pensare e...non è poco. Penso che la caccia sia l'ultima delle sue preoccupazioni. Per non parlare che la competenza in materia venatoria è del ministro dell'agricoltura, il quale a differenza del suo predecessore, non penso che accetterebbe supinamente...invasioni di campo.

Prendiamo coscienza che i guru dell'ideologia non ci sono più, neanche in parlamento...sono tutti pensionati d'oro. [sportschiri.gif]


Ormai,non scrivo piu' per non essere ripetitivo.................Basti tu [up.gif]
ciao
gigi :wink:
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

benellis90 ha scritto:
erchiappetta ha scritto:
Che dire?!Bella donna,speriamo il meglio per noi Cacciatori ma non sono del tutto convinto! [26] [26] [26]

Fateli lavorare per favore, le critiche lasciamole a dopo

Grazie
L'unico dubbio e' il fatto che fosse donna!Non ho avuto esperienze positive sul connubbio caccia&donne!Nessuna critica,li ho votati ,ci mancherebbe !!
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

ministro dell'istruzione mariastella gelmini,che in un intervista di armi e tiro si è dichiarata favorevole alla caccia.non sempre il connubio donna/potere è sfavorevole alla caccia.io penso che i verdacci,scornati e sputtanati,si arrampichino sugli specchi e si prostituiscano,leccaculi qual sono, verso chiunque gli possa giovare per i propri intrallazzi.comunque,la loro paladina rossa,dopo che il paladino è stato i.....o.è stata t.....a e godiamo noi!!!buon lavoro alla prestigiacomo,ma sopratutto a zaia,che ci riguarda più da vicino.
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

novicino ha scritto:
ministro dell'istruzione mariastella gelmini,che in un intervista di armi e tiro si è dichiarata favorevole alla caccia.non sempre il connubio donna/potere è sfavorevole alla caccia.io penso che i verdacci,scornati e sputtanati,si arrampichino sugli specchi e si prostituiscano,leccaculi qual sono, verso chiunque gli possa giovare per i propri intrallazzi.comunque,la loro paladina rossa,dopo che il paladino è stato i.....o.è stata t.....a e godiamo noi!!!buon lavoro alla prestigiacomo,ma sopratutto a zaia,che ci riguarda più da vicino.
Bravo novicino!!!!Cose vere e sensate! [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
 
Re: L'Ambiente alla bionda.

Inoltre c'è da dire che la caccia è in mano a Luca Zaia,sono sicuro che lui non si farà mettere i ........piedi in capo come ha fatto De Castro. [badair.gif]
 
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