Re: Finalmente buone soluzioni alla crisi!!!
Altra soluzione alla crisi......
Catasto, valori delle case in metri quadri e non in vani. Più allineati al mercato, l'Imu salirà.
In arrivo la riforma del catasto, ultimo passo della rivoluzione fiscale sugli immobili. Obiettivo: valori catastali più vicini a quelli reali.
Basta con le
abitazioni d'epoca del
centro storico che pagano come un bilocale di
periferia. Il governo dichiara di voler riportare un po' di equità nei
valori catastali degli immobili, avvicinandoli ai reali
valori di mercato. Un'operazione di cui si parlava da tempo e che ora sta per diventare realtà. La prossima settimana, contenuta nella
legge delega fiscale, arriverà all'esame del Consiglio dei Ministri anche la tanto temuta
riforma del catasto.
L’obiettivo, appunto, è quello di
commisurare il carico fiscale al valore reale dell'immobile. Per raggiungerlo, la riforma prevede diversi interventi sui
criteri di calcolo del valore. Primo fra tutti il cambio dell'
unita di misura: il valore - e quindi la rendita catastale, cioè la base imponibile per l'
Imu - sarà calcolato in base ai
metri quadri e non più ai vani dell’immobile. Un criterio sicuramente più oggettivo e matematico che eviterà vistose ingiustizie fiscali.
Ma non sarà l'unica novità. Ecco le altre
linee-guida della riforma:
• Divisione territoriale: i comuni saranno suddivisi in diversi “
ambiti territoriali del mercato” per distinguere le zone di maggiore o minore pregio immobiliare. Un altro modo per fare una fotografia più realistica del valore delle case.
• Revisione delle categorie catastali: le attuali categorie catastali per gli edifici residenziali sono sempre più inadeguate a rappresentare la realtà del mercato (attualmente il 70% delle case rientra nelle categoria A/2 e A/3). Si dovrebbe quindi passare a una
classificazione più semplice che comprenda case, palazzi, abitazioni di lusso con sottogruppi al loro interno.
Le attuali categorie catastali (edifici residenziali)
a/1: signorile in zone di pregio con caratteristiche superiori
a/2: civile con caratteristiche costruttive di tipo residenziale
a/3: economico
a/4: popolare
a/5: ultrapopolare (con rifiniture di bassissimo livello e servizi igienici in comune)
a/6: rurale
a/7: villini, anche plurifamiliari, con caratteristiche costruttive di tipo a/2 o a/3
a/8: ville con parco o giardino in zone di pregio
a/9: castelli o palazzi con pregi artistici o storici
• Attribuzione dei valori fiscali: il valore da utilizzare da base imponibile per l'Imu sarà poi calcolato con un complesso algoritmo che incrocerà ambito territoriale, nuova categoria catastale e valori di mercato rilevati periodicamente dall'Agenzia del Territorio. A quel punto il catasto darà un
valore aggiornato sul quale dovrà essere semplicemente applicata l'aliquota stabilita del comune.
In sostanza c'è da aspettarsi
stangate sulle abitazioni nei
centri storici delle città o nelle zone turistiche ma anche
sconti per quelle in
periferia e in provincia.
(A.D.M.)