Re: brambilla

Sempre piu' convinto che a questa degli animali non gliene fotte un *****!!!!!!!!!!!!

Anzi, li usa per i propri interessi.....sarebbe capace di dormire con un il muso pur di raccattare soldi!

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Il suo status quo di benessere alla sua famiglia che commercia pesce (salmonidi) e crostacei....
Ma non fanno parte anch'essi del regno animale....?!?!?!!?[13]
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Re: brambilla

Turismo, i nuovi incarichi d’oro ordinati
dalla Brambilla vengono bloccati al fotofinish Fermato da una fronda interna al ministero il blitz per dare altri 130 mila euro al direttore dell'Enit Paolo Rubini, che sarebbe diventato consigliere di Convention Bureau, un carrozzone dotato di 7 milioni, finito in rosso in tre mesi
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http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/12/brambilla1.jpgStava diventando un manager pubblico da guinness dei primati. Uno capace di raddoppiare le sue entrate in appena due anni, da quasi 190 mila euro a oltre 400 mila, in barba alla crisi e alle promesse del governo di contenere gli emolumenti dei dirigenti. Paolo Rubini, 49 anni, direttore dell’Ente per il turismo (Enit) non ha raggiunto il traguardo per un soffio. È stato bloccato in extremis da una specie di fronda interna al ministero del Turismo guidato dal capo del Dipartimento per lo sviluppo, Caterina Cittadino, che non se l’è sentita di dare pedissequamente seguito alle disposizioni del ministro uscente, Michela Vittoria Brambilla, perentoriamente impartite attraverso il capo di gabinetto, Claudio Varrone. In base a quell’ordine a Rubini e a Mario Resca, amicissimo di vecchia data di Silvio Berlusconi, consigliere Mondadori e direttore dei Beni culturali, dovevano essere versati 130 mila euro all’anno ciascuno per i loro incarichi rispettivamente di consigliere delegato e presidente di Convention Bureau, società voluta a tutti i costi dalla Brambilla ufficialmente per incrementare il turismo dei convegni, ma che in pratica si è rivelata un’inutile costola dell’Enit, una specie di carrozzone in fasce, nato con la bella dotazione di circa 7 milioni, ma capace di accumulare 567 mila euro di passivo in appena 3 mesi di vita.

Se avesse avuto anche i quattrini di Convention Bureau, Rubini avrebbe fatto Bingo cumulando questa somma ai circa 190 mila euro di direttore dell’Ente del turismo, onnicomprensivi secondo il contratto, ma che poi si sono gonfiati con altri 5. 639 euro al mese che lo stesso Rubini si è assegnato per la reggenza della sede turistica di Tokyo, più 2. 639 per quella di Francoforte, più 406 euro per la reggenza della Direzione informatica. Senza contare i 16. 558 euro disposti e incassati dallo stesso Rubini a titolo di una tantum per la gestione dell’ufficio di Pechino dal 6 maggio al 24 agosto. Le storie intrecciate di Rubini e Convention Bureau sono esemplari. Prima di diventare direttore dell’Enit, Rubini era stato uno dei più stretti collaboratori della Brambilla in quell’avventura dei Circoli della Libertà berlusconiani passati come una meteora tra un rifrullo di quattrini e mille polemiche. Da dirigente dell’ente turistico si è messo in luce, tra l’altro, per l’ambizioso progetto di portare in mostra in giro per il mondo le opere di Michelangelo.

Un tentativo abortito e sostituito da un programma assai più sobrio, basato sull’esposizione dei lavori di un certo Roberto Bertazzon, “pittore, scultore e conceptual design”, un artista nato a Pro-secco a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, che ama dipingere e scolpire rane. Rubini si è distinto anche per il progetto Magic Italy in Tour, un programma studiato per rilanciare l’immagine dell’Italia in 19 città di 12 paesi europei attraverso una mostra su un camion in cui era presentato il meglio della cucina e della produzione agricola nazionale. Costo oltre 3 milioni di euro e organizzazione incerta, stando almeno a quel che ha raccontato alcuni giorni fa Laura Garavini del Pd in un’interrogazione alla Brambilla. Secondo la Garavini, per esempio, a Madrid in pieno luglio il camion è rimasto aperto nelle ore del solleone micidiale e delle piazze deserte, dalle 2 alle 8, per di più nel quartiere periferico di Madrid Rio.

Nelle intenzioni della Brambilla, Rubini avrebbe dovuto essere la colonna portante anche di Convention Bureau. La nascita di questa società ha seguito un percorso tortuoso. Il primo atto è una lettera dello stesso ministro Brambilla con cui si stabilisce che la nuova azienda sia finanziata con i soldi del ministero, ma sia formalmente costituita e partecipata da Promuovi Italia, altra società pubblica dipendente da Enit che di fatto, però, si occupa in prevalenza di faccende lontane dal turismo. Il passaggio chiave è del 26 gennaio e porta la firma del capo di gabinetto del ministro, Varrone, il quale impone in sostanza al Dipartimento del Turismo di derogare ai propri poteri di controllo su Enit e controllate. In questo modo da quel momento in poi sarà la stessa Enit, cioè Rubini, a vigilare sulla gestazione della nuova società relegando in un scomoda posizione subalterna Promuovi Italia.

Quest’ultima, però, prende la cosa seriamente: mette in campo un’ipotesi di piano aziendale e studia la forma societaria più appropriata. Anche se volesse, del resto, non potrebbe prendere la faccenda sottogamba, visto che per ottemperare alla volontà del ministro è costretta a una variazione di statuto e a un aumento di capitale impegnativo: da 120 mila euro a 1 milione e 120 mila. L’atteggiamento cauto dei vertici di Promuovi Italia irrita però i vertici del ministero, i quali alla fine impongono lo statuto di Convention Bureau e nominano un consiglio di amministrazione composto in prevalenza da fedelissimi del ministro. Siamo tra febbraio e marzo di quest’anno e la situazione è già talmente compromessa e pasticciata che il consiglio di amministrazione non resta in carica che per il tempo necessario a insediarsi. A maggio il vecchio consiglio viene azzerato e in quello nuovo entrano Resca e Severino Lepore, proprietario dell’Harry’s Bar di via Veneto a Roma. E subito la società comincia a spendere soldi. Tanto che, siamo in luglio, Resca convoca un’assemblea straordinaria dei soci per un aumento del capitale sociale da 500 mila euro a 1 milione e per chiedere all’azionista Promuovi Italia nuovi soldi per ripianare i debiti. Da Promuovi Italia esce così un altro milione e 500 mila euro per rimettere in corsa la società.

L’ultima stranezza arriva proprio nei giorni della caduta di Berlusconi. Poco dopo che il tabellone elettronico della Camera certifica la fine del governo, dal ministero parte la richiesta di aggiungere un altro milione alla dotazione di Convention Bureau, soldi che dovrebbero essere sottratti proprio alla dotazione di funzionamento di Promuovi Italia. Per i dirigenti di quest’ultima società è la goccia che fa traboccare il vaso, tanto che ora stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di liquidare Convention Bureau o di cedere la partecipazione, anche gratis. Per sottrarsi a un abbraccio non voluto e soffocante.

di Fabio Amato e Daniele Martini

Il Fatto Quotidiano del 19 novembre 2011
 
Re: brambilla

LEGGETEVI CHI ERANO STE PERSONE..........

Ufficio di collocamento Brambilla Con il ministro dieci tra i suoi fedelissimi beneficiati dai contratti pubblici
Non bastavano gli elicotteri. Non bastava l’Aci. Per amore della libertà il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha piazzato nel suo dicastero gli uomini delle iniziative che da 3 anni porta avanti, con alterne fortune, per spingere l’ala movimentista del Pdl. Televisione, Giornale, Circoli, Promotori. Sempre di Libertà si tratta. Una decina di fedelissimi la segue in ogni avventura. E quasi tutti hanno trovato un posto pubblico.

Dalla fallimentare esperienza alla direzione della Tv della Libertà – nata e morta nell’arco di un anno e mezzo – viene ad esempio Giorgio Medail: una laurea in Architettura, direttore dei programmi in una televisione, la Telemilano degli anni ‘70, da cui nascerà Canale 5. E soprattutto il vanto di avere scoperto la giovanissima Brambilla e di averla portata sul piccolo schermo, con tanto di vestiti in pelle, nel lontano 1991, quando il futuro ministro è una giovane finalista di Miss Italia in cerca di gloria. Dai “misteri della notte” al ministero passano diversi anni, e ora Medail è dirigente della “struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia”, costituita con decreto della Presidenza del Consiglio del 30 settembre 2008. Incarico, questo, a cui alterna la conduzione di un programma radiofonico sui misteri d’Italia, ogni domenica su Rtl 102.5.

Ma Medail non è l’unico. Da decreto, infatti, la struttura può disporre della consulenza di “esperti”. Tra questi è possibile ritrovare la dottoressa Adele Cavalleri. Al pari di Medail, Cavalleri sa tutto di immagini, ma di turismo? Dopo 20 anni da direttore di produzione Mediaset, anche lei partecipa nel 2007 alla televisione fondata dalla rossa di Calolziocorte. Ora la ritroviamo come esperta di “rilancio dell’immagine” del nostro Paese, con un contratto da 35 mila euro. La stessa cifra percepita da Pierluigi Ronchetti, ex direttore dei programmi di Telemilano e per otto anni direttore di Sorrisi e Canzoni. Se non che, almeno, Ronchetti può vantare nel suo curriculum la passione per l’enogastronomia.
A completare la struttura poi, ci sono altri nomi sconosciuti ai cittadini. Per ritrovarli bisogna scorrere fino in fondo i titoli di coda delle trasmissioni della defunta tv della Libertà. Ad esempio Valentina Zofrea e Loredana Maritato, un tempo segretarie di redazione del canale berlusconiano, e ora rispettivamente seconda e settima classificate nel concorso che il 5 luglio di quest’anno distribuisce 8 contratti a progetto per completare la struttura di rilancio dell’immagine del nostro Paese. Perché nel frattempo la struttura si è ingrandita, e in due anni e due decreti del presidente del Consiglio Berlusconi ha portato il tetto del personale da 10 a 15 unità. A Zofrea e Maritato vanno aggiunte Roberta Bottino e Nadia Baldi. Anche loro, dalla redazione della tv della libertà sono approdate al ministero del Turismo.

Ma non è finita. Per chiudere il cerchio bisogna aggiungere anche i nomi di Diletta Grella e Nicola Fortugno. Leggendo i contatti sul sito e su facebook, i due sono a tutt’oggi i referenti di tutte le attività dei Promotori della libertà e da almeno un paio d’anni collaborano alle iniziative movimentiste di Michela Brambilla. Eppure, il nome della prima appare anche nella lista dei compensi elargiti da un altro dipartimento del ministero, quello per lo sviluppo e la competitività. Almeno fino ad agosto di quest’anno. Mentre il secondo, Fortugno, nello stesso periodo è sotto contratto sia con il ministero che con Promuovitalia, Spa a capitale pubblico che opera per conto del ministero stesso. Che cosa facciano non è certo. I documenti parlano di generica “collaborazione per la strategia di promozione, valorizzazione e comunicazione, anche a livello mediatico, dell’immagine Italia e della sua offerta complessiva”.

Altrettanto misconosciuto è il contributo dato da strutture e ministero al rilancio del Paese. Tra le iniziative, oltre al “sorriso dell’accoglienza”, il baffo tricolore che sfila sotto il famigerato logo Magica Italia, spunta ad esempio l’iniziativa di Turisti a quattro zampe (www.turistia4zampe.it) portale dedicato a facilitare il viaggiatore che vuole portare con sé il proprio animale domestico. Creatore del sito è Luca Moschini, con la sua Viamatica Srl di Piacenza. La passione del ministro per gli animali del resto è nota. Per questo ha creato un altro sito-campagna www.lacoscienzadeglianimali.it e fondato la Leida, www.leida.it, la Lega italiana per la difesa degli animali. Anche in questi casi la produzione è affidata a Viamatica, così come per il sito personale del ministro, il sito dei Circoli e quello dei Promotori della Libertà.

Ma chi è Luca Moschini? Alla fine del 2007, fonte il Giornale della Libertà della stessa Brambilla, Moschini è presidente regionale dei Circoli in Emilia Romagna. Nel 2008 viene candidato in Veneto dal Pdl. E trombato. Oggi, però, stando alle cronache delle iniziative nel nostro Paese fornite dall’Agenzia nazionale per il turismo (Enit), Moschini è anche consigliere del ministro (insieme ad Edoardo Colombo, animatore del blog iper-berlusconiano “Il giulivo”). O come si definisce lui sul suo profilo professionale in rete: Ict advisor at Ministry of tourism. Cioè: è a un tempo consigliere, fornitore del ministero e fornitore nei progetti personali – si spera pagati in proprio – della signorina Brambilla. I tre volano assieme a Shanghai, nel giugno di quest’anno, per presenziare all’inaugurazione, guarda caso, di un altro sito internet destinato ai turisti cinesi nel Belpaese: www.yidalinihao.com. Yidali Ni hao, letteralmente: Italia, ciao. Niente di particolarmente interessante: spiegazioni sullo shopping e una paginetta di testo per ogni regione. In più, la pregevole descrizione dell’Italia, terra prediletta del golf, sport tanto caro al ministro. Ma chi ha fatto il sito? Interrogando la rete il risultato è curioso: il dominio è intestato a Caterina Cittadino, capo del dipartimento per lo sviluppo del turismo. Ma nella registrazione, datata 14 aprile 2010, la signora Cittadino risponde ad un indirizzo ([email protected]) intestato, ancora una volta, al signor Moschini.

di Fabio Amato e Luigi Franco
 
Re: brambilla

Edoardo Stoppa.......patetico!!! ieri ho visto il servizio di Striscia sul mattatoio....mi sa che hanno omesso qualcosa!!! non perchè quelle cose non succedano...
Mi pongo sempre due domande:
- Filmano in ambiente privato e nessuno li denuncia...
- Stranemente ci sono loro e subito arrivano i volontari o la Forestale........ se li chiamiamo noi a vogli ad aspettare.......... (di sicuro io non chiamo i volontari!)
 
Re: brambilla

Ma sta gentaglia sul suo operato truffaldino non deve rendere conto mai a nessuno? Una bella denuncia all'autorita' competente e poi tanti guai a seguire, ma solo noi cacciatori siamo passibili di culo se sbagliamo, i politici sulle spalle nostre lo possono fare sempre e comunque?
 
Re: brambilla

..nell'antica Repubblica Romana i politici erano responsabili delle loro azioni fatte durante il mandato....e parliamo di oltre 2000 anni fà!
Sarebbe da fare anche oggi così.............
 
Re: brambilla

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Il suo status quo di benessere alla sua famiglia che commercia pesce (salmonidi) e crostacei....
Ma non fanno parte anch'essi del regno animale....?!?!?!!?[13]



Si, ma li guadagna un mare di soldini.....pure i storioni e le sue uova commercializza........uno dei pesci piu' in difficoltà!
Pure mangime per cani e gatti.....con aggunta di pesce e carne.....;-)
Cmq basta che sia contro la caccia,poi...va ben tutto,come il rè degli animalisti Stoppa.....il divoratore di stinchi di maiale.....
 

messina

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Un incarico d’oro da 130mila euro ordinato dal ministro Michela Vittoria Brambilla poco prima di dimettersi. A beneficiarne doveva essere il direttore dell’Enit, Paolo Rubini, ma il blitz della Brambilla è stato fermato per l’opposizione di alcuni dirigenti del ministero. Come scrive Il Fatto Quotidiano, il direttore dell’Enit avrebbe più che raddoppiato i suoi guadagni nel giro di due anni, passando da 190mila a 400mila euro, proprio in un momento di austerity in cui i cittadini sono costretti a pagare di tasca loro gli sprechi dei politici.
 
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