Francesco, se non fosse per le associazioni da anni appenderemo il fucile al chiodo il 10 gennaio. Poi abbiamo da qualche anno il 10 febbraio.
Abbiamo perso tantissimo, abbiamo perso soprattutto territorio e specie, ma con l'aria animalista che tira da lustri, seconde te sarebbe lecito che la politica ( che poi sarebbe quella che decide ) strizza l'occhio alle associazioni ? Non abbiamo visibilità mediatica e quando siamo visibili lo siamo per atti di bracconaggio, munizioni lasciate a marcire nelle campagne e inquinamento da piombo [Trilly-77-24.gif]. Quali sarebbero le basi per poter ottenere quello che è giusto avere come e soprattutto altri paesi come Spagna o Francia ? Siamo poi sicuri che se le nostre associazioni ottenessero le stesse normative venatorie dei 2 citati paesi non scoppierebbe la protesta della base che si vedrebbe circondare il territorio di riserve private se non vedersi il tordo aprire al 10 novembre per averlo in calendario sino a fine febbraio ?
Sono sempre più convinto che i nostri interessi da salvaguardare non siano collettivi, ma personali. Il male della caccia siamo noi, altrimenti, con le palle, avremmo noi stessi scelto un'unica associazione dandogli forza e boicottando tutte le altre numerosissime e frazionate sigle che messe insieme non arrivano alla metà delle tessere della più grande