Peste suina, cacciatori in campo ad ampio raggio

"Chi è causa del suo mal pianga se stesso" Più di dare la nostra disponibilità e la nostra collaborazione non possiamo fare. Lo stiamo ampiamente dimostrando che oltre alla caccia siamo interessati con i fatti anche ad altro.
Il cacciatore deve essere contro i disboscamenti, contro le pale eoliche che deviando le rotte migrie, contro le discariche, oggi dobbiamo interessarci di ciò.
Anche se non ostacoliamo il progresso, lo stiamo facendo, oltre al nostro facciamo anche quello che dovrebbero fare le associazioni ambientaliste e animaliste, queste sono troppo impegnate a romperci i coglio.i
 
Germano sono d'accordissimo con te, il ragionamento che hai fatto fila è non fa una grinza. Però se la peste suina dilaga nello stivale, sarà la volta buona che l'attività venatoria non inizia per nulla, per questo dico che tutte le associazioni venatorie devono trovare un qualcosa per far sì, che se si paventasse ciò, noi cacciatori abbiamo in mano le carte per illustrare che la nostra attività può essere di supporto. Perché fino ad ora gli organi competenti, hanno solo detto che ove è presente la peste suina non ci si può fare nulla, lasciando a sé tutto, senza una proposta per fermare ciò, allora tutti insieme, i rappresentanti dei cacciatori devono trovare almeno una proposta, perché poi quando I decreti ministeriali vengono firmati è troppo tardi.
 
Finiamola di continuare a parlare di alleanze con le associazioni animaliste, queste vanno combattute con qualsiasi mezzo. Le loro menzogne vanno combattute con tutti i mezzi di comunicazione e nelle aule dei tribunali. Hanno sempre attaccato, è ora che imparano a difendersi dalle loro stesse menzogne. I problemi che riguardano la caccia ce li risolviamo noi, non abbiamo bisogno delle associazioni animaliste. Due anni fa c'è stato un provvedimento sanitario in riguardo alla PSA ci hanno dato l'ordine di abbattere 250 scrofe di cinghiale, in 15 giorni abbiamo ottemperato al provvedimento sanitario. La peste suina africana va combattuta con la caccia e non con le associazioni animaliste.
 
E potrei anche essere d'accordo, ma come la mettiamo se hanno vietato tutto, sia dal ministero e dalla direzione generale sanitaria. Se ci sono veramente dei sindacati venatori dovrebbero scendere in campo con proposte. Altrimenti ogni cosa, sono solo chiacchiere e ancora una volta ci rimettiamo noi.
Purtroppo o meglio per fortuna, oggi dobbiamo dimostrare che il cacciatore è fondamentale per la biodiversità, cerchiamo di essere realisti e concreti.
Molti cacciatori, soprattutto vicini alla federcaccia, sono iscritti ad un'associazione ambientalista che si chiama Ekoclub, dobbiamo stare al passo con i tempi per non estinguerci, anche avendo il coraggio di parlare di cose che fino ad ora non ci interessavano. Il cacciatore deve essere contro i disboscamenti, contro le pale eoliche che deviando le rotte migrie, contro le discariche, oggi dobbiamo interessarci di ciò. Questo è il mio umile pensiero.
 
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