ma la famosa associazione venatoria unica?

Ma dove vogliamo andare, in alto ci sono le poltrone e nessuno le vuol mollare.....nelle sezioni comunali si pensa solo a rastrellare tessere in cambio del regalino annuale, sparlando di quello dell"altra associazione, in Italia non accadra" mai....
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In un paese con una quindicina di partiti politici che partecipano alle elezioni, centinaia di formaggi e salumi diversi, una venticinquina di dialetti, alcuni dei quali incomprensibili a chi parla e capisce soltanto il suo e l'italiano standard, e tante circoscrizioni politiche con leggi, leggine, e regolamentazioni diverse--ma come cavolo potrete mai mettervi d'accordo su un'unica associazione venatoria, quando poi alcune di quelle esistenti sono legate a partiti politici? Poi non parliamo delle rivalita' e divisioni fra i cacciatori stessi... Un'associazione unica. Un bel sogno, ma pur sempre un sogno!
 
Ma se anche le associazioni animaliste/ similambientaliste si stanno sgretolando in più sigle e si fanno la lotta tra loro ( vedi iniziative referendarie ) .... noi che siamo stati i primi a dividerci pretendiamo l'unità ?
Forse ci sarebbe un modo e dipende da noi stessi. 2 associazioni .... federcaccia e libera caccia raccolgono quasi 2/3 degli appassionati ( se non sbaglio la federcaccia viaggia da solo intorno al 50% di tesserati fra i cacciatori ) .... associamoci con queste e molliamo le altre.
Ovviamente è una cosa impossibile.
 
Io penso che troppi cacciatori italiani non comprendano appieno la gravita' della situazione. Credo (ma se ho torto ditelo pure) che tanti pensano che il referendum non passera' e che, comunque vada, nella loro regione, o nella loro provincia, o nella loro valle, o nella loro riserva, o al massimo in qualche agroturistica venatoria potranno continuare a cacciare. Illusi! Se il referendum passa, gli anti saranno capaci di far approvare qualche corollario alla legge che proibisce la caccia, ottenendo anche che non vengano piu' rilasciate le licenze di caccia che sono necessarie per cacciare all'estero, e di certo proibiranno almeno il ritorno in Italia dei cacciatori che portano indietro i loro carnieri realizzati all'estero a meno che non li lascino al paese dove hanno cacciato, o che li consegnino per la confisca alle guardie della dogana italiana.
 
L'associazione venatoria unica è una pura illusione. Troppi interessi e nessuno lascia il suo anche se piccolo.

Riguardo al referendum ......Ho sentito dire ma non so se sia vero, che la caccia in Libano è vietata da oltre un ventennio, che alcune ditte Italiane di cartucce facciano in quelle zone un gran fatturato. Si spara sempre e a tutto, in campagna, in città, dalle finestre delle case anche di notte illuminando la pianta di buttata con dei fari ad alta potenza e richiami dei tordi a gogo sotto la pianta. (questo l'ho visto io su un filmato da youtube. Dicevano che era Libano, chissà però se è come dicono?)

Vietarla? Fosse questa la strada maestra per andare a caccia sempre? Sono convinto che i bracconieri aumenterebbero e di molto. (anche se non è il mio caso ma la tentazione può covare.)
 
Ma se anche le associazioni animaliste/ similambientaliste si stanno sgretolando in più sigle e si fanno la lotta tra loro ( vedi iniziative referendarie ) .... noi che siamo stati i primi a dividerci pretendiamo l'unità ?
Forse ci sarebbe un modo e dipende da noi stessi. 2 associazioni .... federcaccia e libera caccia raccolgono quasi 2/3 degli appassionati ( se non sbaglio la federcaccia viaggia da solo intorno al 50% di tesserati fra i cacciatori ) .... associamoci con queste e molliamo le altre.
Ovviamente è una cosa impossibile.

Ti quoto,la tua idea non è sbagliata. [thumbsup.gif]
 
Se toglieranno la caccia verranno meno anche queste associazioni animal-ambientaliste.
Non è questo referendum che mi preoccupa ... saranno i prossimi tentativi che faranno davvero paura. E non saranno mirati all'abolizione della caccia ma a un suo ridimensionamento.
Se continueremo a far associare la caccia alla sola selezione o al contenimento degli ungulati gli apriremo la strada!
ci vuole una nuova classe dirigente che lavori di fino e in primis che faccia gli interessi della caccia. I ns dirigenti sono miopi e di basso livello.
 
personalmente penso che per il nostro bene dobbiamo metterci in testa di collaborare ad esempio ora con i "diari di caccia" abbiamo l'opportunità di dare un contributo agli studi scientifici che lo vogliamo o no sono l'unica arma che può fare la differenza per un futuro della caccia alle specie migratorie..........in bocca al cocker!!!!!!!!!!!
 
Nella ns categoria c'è molta ignoranza e menefreghismo. Io per anni ho essiccato le ali delle tortore su un balcone esposto a sud est con poche ore di sole al giorno. Lo scorso anno ho aperto la strada all'invio delle sole fotografie proponendolo direttamente ai responsabili del progetto Tortora. Ho cercato di coinvolgere altri colleghi ma invano. Poi vado a vedere l'elenco di quanti hanno aderito all'iniziativa e trovo una media di 20/25 minchioni l'anno in tutta Italia!
Se aspettiamo che ci aiutiamo da soli siamo belli che morti!
 
A Chiappe', che, me dai der cojone? Io da la finestra ce sparo cornacchie e coyotes--tutto meno che la servaggina protetta. E si la staggione e' aperta, si me va' da fallo potrebbe spara' puro a li cervi. Eppure io nun so' libbanese!

Scherzi a parte, io sto in campagna e non c'e' legge che mi vieti di sparare dalla finestra o vicino casa. Infatti quando devo azzerare un'ottica lo faccio sparando dalla mia stradina che sbocca sulla statale, sparando verso il pascolo dietro casa.
Comunque il Libano non e' il solo Circolo dei Bracconiieri nella zona. In Italia, specialmente al Sud, di bracconaggio ce ne e' tanto. E in certe zone penso che guardiacaccia e pure Carabinieri abbiano paura di andarci...

E, seriamente, i cacciatori onesti italiani (escludo dalla categoria quelli che vanno in paesi stranieri ad ammazzare tutto quello che gli pare, divieti o no, animali protetti o no, stagioni aperte o no--come quelli che qui si dice vadano a caccia nel Libano--che non sono ne' cacciatori ne' onesti) vengono sempre piu' handicappati da stagioni corte o chiuse, da limiti di carnieri sempre piu' ristretti, da continua perdita di territori per parchi, parchetti, edilizia, ecc., mentre in altri paesi selvaggina migratoria e stanziale viene sterminata. Ma come fai a far rispettare le leggi (se ce ne sono) in paesi-latrina come Marocco, Libano, Tunisia, ecc.? Che fai, ci mandi la Folgore? O i Lagunari?
E anche da noi, specialmente con la migratoria, mentre paesi civilizzati come gli U.S. ed il Canada hanno leggi severe che regolano la caccia agli anatidi e la vietano ai trampolieri (eccetto beccaccia e beccaccino), appena questi uccelli varcano il confine col Messico sono ca22i amari per loro. Sparano persino agli aironi guardabuoi, e massacrano i codoni, che sono in diminuzione in questo continente. Che fai, mandi i Marines in Messico? Del resto tanti "cacciatori" americani vanno li' a fare stragi di uccelli che qui sono protetti da prelievi esagerati.
 
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