Il vero danno è la nostra realtà storica, laddove da anni siamo impantanati grazie all'ignoranza ed alla presunzione in cui molti di noi navigano!
Non aver capito di avere tra le mani la "chiave giusta" che con pazienza e tenacia avrebbe potuto condurre tutti i cacciatori, all'unisono, verso un domani venatorio più consono e compatibile con le realtà che ci affliggono, significa aver perduto l'ultima spiaggia.
Abbandonare un gruppo,il MSE, pensando che non ci potesse essere un buon "capitano" è stata un'idea suicida e demenziale...
È sempre l'equipaggio che crea le condizione per una buona navigazione, il capitano firma il brogliaccio. Buona fortuna a voi... Antonio Buono cacciatore a vita.
 
Si hai ragione per quanto riguarda il Tar, ma il fatto è che prima che si pronunci (e che magari ci dia ragione) ormai la frittata è fatta. (intendevo questo!)

I falliti Petretti sono questi 11 scappati di casa che continuano a cercar di raccogliere firme per quesiti referendari..i falliti non sono certamente chi ci blocca sistematicamente i calendari a suon di ricorsi,loro hanno ben chiaro come combatterci.
non voglio entrare nei meriti del nostro declino,Purtroppo ma anche per fortuna sono diventato cacciatore a frittata fatta ,come dite voi.. io però la "sfrittatata" non l'ho vissuta,quindi potrei vedere le cose in modo diverso....capisco comunque benissimo gli asti che si crearono al tempo verso diverse realtà associazionistiche venatorie....per chi come me è arrivato dopo credo che la realtà di oggi venga percepita in maniera differente.
Chi ha occhi per vedere si sarà accorto del profondo cambio di passo che il mondo associazionistico,sponda ambientalista animalista,ha fatto..usa il cervello e fa' dell'Unione la sua forza...sempre in vista nei maggiori canali mediatici e soprattutto mattatore dei più svariati tribunali amministrativi.
Noi dobbiamo controbattere nei soliti modi... visibilità,cervello ed unione.
Per adesso stiamo,secondo me,sbagliando gli approcci... perché in tutto l'universo delle nostre varie sigle c'è chi usa esclusivamente canali mediatici per urlare la notiziona ma poi alla fine non ha i mezzi per combattere e controbbattere, c'è chi si prodiga a lanciare la sua nuova sigla ma non si rende conto che così facendo frammenta ulteriormente... c'è chi ama parlare alla pancia fregandosene del fatto che poi e' il cervello a farti camminare ed a organizzare tutti i tuoi movimenti...fortunamente,a mio modesto parere, c'è chi invece sta' usando il cervello in modo ottimale,che sta' cercando di portare al ragionamento la parte,per lo meno pensante,della nostra governance,sia Nazionale che Europea,cercando di trovare breccie in modo intelligente e sopratutto senza forzare la mano in modo controproducente....
Manca per adesso una unità,vera..non di cabine...purtroppo ancora troppe persone storcono il naso,forse memori di vecchi ricordi,sbagli passati..non lo so' questo,ancora non ero "nato"...vecchi dirigenti che ancora non vogliono mollare il posto di comando,vecchi cacciatori che,in fondo in fondo,poco gli importa visto il poco tempo a loro rimasto e,magari,al calo della loro passione gradirebbero veder chiudere la caccia..
E' pur vero però,come non ci si può improvvisare attori dinanzi ad un pubblico molto critico,anche nella caccia improvvisarsi dal nulla come soluzione a tutti i problemi che attanagliano il mondo venatorio sia da ingenui...si rischia di fare una figuraccia.
Percui,un piccolo passetto indietro da parte dei nostri amati diregenti e un grande balzo in avanti da parte del popolo dei cacciatori sarebbe il famoso terno al lotto.
I tempi son più che maturi e secondo me qualcosina avrà da succedere.
Io da Toscano sono curioso di vedere la strada che verrà intrapresa a livello Nazionale...noi abbiamo già un copione..
 
Si stava meglio quando si stava peggio!... Vecchio detto ancora in voga. Nel passato ci siamo cullati, quando contavamo più di 2.500.000 firme, che sommate ai nostri parenti, diventavano più di 5.000.000.Allora si che i politici ci sbavavano dietro! Ma aimè...tutto finisce.
Ora siamo noi, (erroneamente), che cerchiamo consensi, ma si sa, che entra in politica, ci entra per fare i propri comodi e quelli degli amici degli amici e così via.
I capi delle varie associazioni venatori, chi poco e chi assai vi sono immischiati. Fanno credere che il partito tal dei tali è con noi, ce lo fanno votare e poi, (come sempre), non ci cagano manco di striscio.
Persone decisamente anti-caccia, messe ai posti che ci dovrebbero tutelare....an vedi che manna!!!!
Ogni Governo che sale, porta nuove restrizioni, aumentando così il numero di chi abbandona.
Leggo che agli esami sostenuti per avere la licenza, il 90% viene bocciato......non vi sembra strano?
Ora continuano a proporre referendum che in passato sono stati bocciati, ma ci provano lo stesso....non si sa mai capiti un collegio compiacente!

E' sotto gli occhi di tutti, non si può negare. Niente a nostro favore.
 
Però, in tutto questo caos venatorio dove l'unità è un miraggio, invece di far nascere nuovi movimenti con l'intento di avere consensi politici, magari locali e ritrovarsi con lo 0,00... non sarebbe il caso di sotterrare l'ascia di guerra e guardare quello che di positivo ci offre il nostro mondo ? Mi sembra che la Federcaccia abbia la metà degli iscritti tra i cacciatori, con i suoi tecnici riesce a portare acqua sul fuoco acceso dai soliti noti che vorrebbero estinguerci, poi abbiamo partiti di rtiferimento " nazionali " e non locali. Un movimento nuovo come l'MSE mi sembra la riediziene dell'antico partito dei cacciatori poi di Caccia Pesca Ambiente. Progetti falliti perchè rimangono nel limbo del bar del cacciatore social. Se un partito non nasce dall'unita dell'associazionismo a cominciare dalla più grande delle associazioni fà la fine delle precedenti edizioni.
Personalmente abbiamo un partito, oggi forte come non mai, che ha messo la faccia dei suoi rappresentanti più importanti a favore della caccia. E' quella la strada, rappresentanze del mondo venatorio all'interno di quel partito
 
Però, in tutto questo caos venatorio dove l'unità è un miraggio, invece di far nascere nuovi movimenti con l'intento di avere consensi politici, magari locali e ritrovarsi con lo 0,00... non sarebbe il caso di sotterrare l'ascia di guerra e guardare quello che di positivo ci offre il nostro mondo ? Mi sembra che la Federcaccia abbia la metà degli iscritti tra i cacciatori, con i suoi tecnici riesce a portare acqua sul fuoco acceso dai soliti noti che vorrebbero estinguerci, poi abbiamo partiti di rtiferimento " nazionali " e non locali. Un movimento nuovo come l'MSE mi sembra la riediziene dell'antico partito dei cacciatori poi di Caccia Pesca Ambiente. Progetti falliti perchè rimangono nel limbo del bar del cacciatore social. Se un partito non nasce dall'unita dell'associazionismo a cominciare dalla più grande delle associazioni fà la fine delle precedenti edizioni.
Personalmente abbiamo un partito, oggi forte come non mai, che ha messo la faccia dei suoi rappresentanti più importanti a favore della caccia. E' quella la strada, rappresentanze del mondo venatorio all'interno di quel partito

Esatto caro Fabio,anche se l'unità del mondo venatorio dovrebbe,secondo me,essere esente da schieramenti politici... perché se è vero che che la forza animal ambientalista si basa principalmente dalla trasversalità politica,con elementi di spicco in ogni schieramento politico,anche il mondo venatorio dovrebbe adottare questa strategia.
Perche' metterci la faccia e basta non basta.bisogna anche metterci i cervelli...con questo non dico assolutamente che FI non abbia queste caratteristiche ma ce ne sono anche altri che hanno capacità pragmatiche da non escludere,tanto a livello Nazionale che a livello Europeo.
Federcaccia Nazionale ha in mano le sorti,secondo me,del futuro della caccia inteso come unione di intenti...e una cabina di regia non basta...fusione a freddo di sigle sono pressoché inutili...Quello che mi chiedo,che ci chiediamo, soprattutto in Toscana è come mai questa fase costituente,datata ormai di un anno,stenti a prendere il volo..il processo di sicuro non può essere breve,anche sé,visto i chiari di luna,sarebbe auspicabile che ogni dirigente si assumesse le proprie responsabilità ed osasse,magari bruciando le tappe.
Rimango cmq fiducioso,Periccioli,ex presidente toscano di fidc ed ora vicepresidente Nazionale fu' una persona che volle fortemente la nascita della confederazione dei cacciatori toscani, realtà che, a mio avviso, sta' lavorando in modo eccellente.
Sotterrare l'ascia di guerra sarebbe una mossa azzeccata quanto auspicabile da parte di tutti e per tutti.
L'altra mossa poi dovrebbe farla la libera caccia..abbassare un po' i toni e sopratutto i target... perché se tutti si rendono conto che sono inarrivabili è inutile ostentare...se poi è pur vero che tutti si stanno trovando d'accordo sul fatto che la caccia del futuro debba essere prima di tutto moderna e sostenibile,con il ruolo del cacciatore che dovrà essere il più centrale possibile per la tutela della biodiversità e della ruralità e sopratutto che la caccia sia difendibile da,magari,modifiche legislative,allora proprio non so' quali possano essere i freni che li inibiscono.
Se hanno paura di perdere la paghetta si può pure pensare di fare tre presidenti della solita associazione unica..nord,centro e sud
 
Per quanto ne so io agli esami caccia passa l'80%, poi bisogna vedere caso per caso (Provincia per Provincia).
Sul fatto che ormai siamo minoranza c'è poco da fare.
 

Alberto 69

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di Antonio BUONO*

Ambientalista è colui che si occupa di problemi ambientali o afferma la necessità della difesa ecologica dell’ambiente, soprattutto contro i fattori ed i comportamenti che ne provocano l’inquinamento.
Già, sarebbe una gran bella cosa se gli ambientalisti si occupassero, o meglio, si preoccupassero di ambiente.
Purtroppo non è così, oggi per definirsi un vero ambientalista a quanto si evince, bisogna essere contro la caccia ed i cacciatori.
La malformazione psichica di taluni, è oramai talmente deviante e devastante da far credere che fermando la caccia in Italia, si potrà poi avere come conseguenza, la panacea risolutiva nei confronti dei peggiori mali che ci attanagliano.
L’aberrazione di tale convinzione, la si ritrova nell’esigenza da parte di alcuni laureati in “divanologia”, di avere la sfacciataggine nel chiedere 500.000 firme per poter procedere a due ambigui quesiti referendari per fermare i cacciatori.
Questa gente fallita, che non ha null’altro da chiedere alla vita, che non ha nulla da fare dalla mattina alla sera, che davanti agli occhi ha solo assassini che sparano a degli uccellini, meriterebbe una “medaglia alla spudoratezza”.
Soltanto in Italia, ogni giorno continuano a morire centinaia di persone e tu guarda, c’è gente che pensa a come fermare i cacciatori, ma non vi vergognate?… falliti che non siete altro!
Il mondo intero sta attraversando un periodo storico spaventoso, un terribile virus continua a seminare morte ed a sconvolgere l’esistenza e la serenità di milioni di persone e, c’è chi pensa ad un referendum sulla caccia…brutti falliti che non siete altro.
E che dire delle tante altre gravissime realtà ambientali che ci affliggono ed avvelenano giorno dopo giorno.
Il mare è pieno di plastica, tant’é che i pesci di cui ci nutriamo ce la portano fin sulle nostre tavole. Un flagello simile avviene con i pesticidi, tutto ciò che mangiamo, oramai, è un misto di sostanze chimiche proveniente da terreni inquinati, la stessa aria che respiriamo è malsana.
Continuare a chiedersi perché tanta gente muore di cancro si rischia di essere addirittura banale.
Chiusi in casa senza poter andare a lavorare, senza soldi, paura, stress, esaurimento nervoso, incertezze nel domani, c’è tantissima gente che ha difficoltà a mettere il “piatto in tavola” e, c’è chi pensa a come fermare i cacciatori…brutti falliti che non siete altro! Vergognatevi!

*Cacciatore a vita
Portavoce Nazionale Movimento politico Scelta Etica
Coordinatore MSE Ischia
 

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Non condivido in gran parte l'articolo. Se i falliti sono gli ambientalisti noi cosa siamo ? In 20 anni siamo passati da 2 milioni a 500 mila.
Poi il fatto che i problemi sono altri e ben più gravi ed è da falliti pensare ad un referendum, allora sarebbe anche da falliti pensare a contrastare i dementi animalisti ( diverso da ambientalisti ) visto appunto che ci sono problemi ben più grandi dello stare ad ascoltare o vedere ciò che fanno.
La pandemia, la crisi economica, la mala sanità sono grosse piaghe da sconfiggere, ma non per questo ognuno dovrebbe tentare di condurre una vita normale per non cadere nella depressione.

Per noi normale è vivere la nostra passione ( mica ci preoccupiamo della pandemia e restiamo a casa invece di andare a caccia ... se permesso !!! ) per altri invece è contrastare l'attività venatica a tutti i costi perchè è la loro missione.
 
Io sono d'accordo con Fabio. Questi non sono dei falliti, ma gente che sa fare il proprio "lavoro". Quel "lavoro" che la nostra categoria non fa altrettanto bene!

Quindi più che dei falliti io li chiamerei dei vincenti... I veri falliti sono la categoria dei cacciatori!

Saluti
 
Eh si... senza tanti discorsi 2 sono le strade. Unità e rappresentanza politica. Per quanto riguarda l'unità secondo me c'è ancora molto da lavorare e credo sia dura arrivarci. A livello politico abbiamo già un partito ben delineato con molti deputati ed europarlamentari che si sono schierati con il mondo venatorio...
Certo che se alle elezioni si vota 5 stelle dove vogliamo andare... Già è dura trovare chi non ci dia contro se poi prendiamo le curve contromano dai e dai un'altra macchina dall'altra parte la troviamo no?

Saluti
 
Gentile Fabio, fallire ha un significato specifico.
A mio parere, essere "contrari" alla caccia intende a priori che non si hanno le idee chiare e le necessarie conoscenze in materia.
Non è affatto un caso lo slogan : non condannare ciò che non conosci.
Questa gente ambigua, che è convinta di avere a che fare con dei fessi, in modo particolare é da considerare fallita perché è ancora convinta di poter passare alla storia sfruttando i cacciatori.
È finito il tempo delle "vacche grasse", i cacciatori oggi hanno le idee molto chiare, sanno "leggere e scrivere".
Noi del MSE, non consentiremo oltre a chicchessia, di usare i cacciatori per squallidi tornaconti.
Noi cacciatori per adesso, falliti non lo siamo ancora, rischiamo di diventarlo quanto prima se non si crea al più presto una Confederazione. Saremo dei falliti perché ci avranno, grazie alla nostra "collaborazione", chiusi in gabbia per sempre.
Stiamo lavorando, dateci tempo e abbiate fiducia, faremo di tutti perché ciò non avvenga... Saluti da Ischia. Cacciatore a vita.
 
Falliti è il termine giusto,lo sono in tutti i sensi... perché non comprendono lo storico/drammatico periodo che stiamo attraversando, perché non hanno la benché minima capacità cognitiva di ciò che sta' passando il nostro mondo,sanitariamente,economicamente ed ecologicamente...falliti perché il loro modus operandi non è minimamente preso in considerazione dalle maggiori associazioni animal/ambientaliste italiane...
io non mi sento un fallito nel perseverare,difendere una passione... perché il mio credo è supportato da idee,da buon senso,vivere sano e sopratutto da studi che certificano che la caccia possa essere un buon punto di partenza per voler bene all'ambiente ed anche ad una porzione di economia...si vergognino loro,manipolatori di teste vuote,ad usare idee pregiudizievoli altamente pericolose in nome di un credo lontano anni luce dalla realtà dei fatti...mi auguro cmq che loro possano proseguire nel loro intento.. perché cosi facendo la credibilità,se esiste, svanirà pian piano...
Il vero pericolo nostro conosce le leggi e le sa' cavalcare nei tribunli amministrativi..fortunamente anche noi,a livello associzionistico,siamo dotati...alcuni si stanno cmq attrezzando...sarebbe auspicabile che tutto il mondo venatorio si accorgesse di questo e che non cascasse in tranelli...balzelli vari..in preda al panico di proclami o di articoli sparati alla c a z z u m con l'intento di allarmare i poveri sprovveduti...
Partiti,partitini,movimenti e quant'altro,son tutti pronti a dirla più grossa,cercando le pance dei cacciatori ma non i cervelli...i cervelli che invece lavorano per la caccia sono schierati in ricerche di dati fondamentali per il proseguo della nostra attività e soprattutto nei tribunali per fronteggiare giorno dopo giorno gli attacchi,mirati ed intelligenti,dei nostri nemici...quelli di cui dovremmo aver paura.
 
Gentile Fabio, fallire ha un significato specifico.
A mio parere, essere "contrari" alla caccia intende a priori che non si hanno le idee chiare e le necessarie conoscenze in materia.
Non è affatto un caso lo slogan : non condannare ciò che non conosci.
Questa gente ambigua, che è convinta di avere a che fare con dei fessi, in modo particolare é da considerare fallita perché è ancora convinta di poter passare alla storia sfruttando i cacciatori.
È finito il tempo delle "vacche grasse", i cacciatori oggi hanno le idee molto chiare, sanno "leggere e scrivere".
Noi del MSE, non consentiremo oltre a chicchessia, di usare i cacciatori per squallidi tornaconti.
Noi cacciatori per adesso, falliti non lo siamo ancora, rischiamo di diventarlo quanto prima se non si crea al più presto una Confederazione. Saremo dei falliti perché ci avranno, grazie alla nostra "collaborazione", chiusi in gabbia per sempre.
Stiamo lavorando, dateci tempo e abbiate fiducia, faremo di tutti perché ciò non avvenga... Saluti da Ischia. Cacciatore a vita.

Carissimo Amico, i falliti sarebbero coloro che ci hanno ridotto ad un pugno di anziani appassionati facendo perdere il ricambio generazionale ? I falliti sarebbero coloro che pur sapendo di avere torto riescono ad interrompere i calendari venatori ? Falliti sarebbero coloro che hanno visibilità mediatica a noi sconosciuta ?
Oppure siano noi che assistiamo inermi a questo inesorabile declino di appassionati, arroccandoci alla sola propaganda social in gruppi e forum di famiglia ?
Giustissimo il pensiero rivolto ad una confederazione, all'unità ... ma sono iniziative di cui se ne scrive e se ne parla da quando la caccia è stata stuprata con la 157/92 che ha permesso ai falliti di confinarci in riserve come gli indiani chiamandole atc e, a tutti gli effetti, eliminando i territori migliori con la smania dei parchi gestiti poi dai falliti stessi.
Siamo passati indenni a consultazioni referendarie quando eravamo 2 milioni, ma avevamo la politica che conta dalla nostra parte. Mi ricordo Craxi che invitò gli elettori ad andare al mare invece che ai seggi.
Credo sia inutile cercare l'unità, perchè ci sono troppi interessi personali che impediscono alle varie sigle venatorie di trovare un punto di incontro. E' fallito all'origine il progetto di un partito di cacciatori, proprio boicottato da quelle sigle con i vertici politicamente schierati ed interessati che la cosa fosse rimasta come era e come è. Fortunatamente abbiamo dei partiti di riferimento con colleghi che occupano poltrone importanti ed io confido nella crescita della rappresentività politica, perchè uno di quei partiti, il più vicino alla nostra passione cresce in consensi. Riguardo le iniziative, apprezabili, come quella che si propone il movimento scelta etica ( io avrei preferito un diverso nome per la sigla ) o come l'associazione cultura rurale, finchè non colpiranno le menti ed il cuore della gente comune con campagne mediatiche importanti, non si và da nessuna parte se non sperare che le cose non peggiorino con ulteriori restrizioni che oggi sono abilmente contrastate grazie all'impegno in campo della ricerca come giustamente indicato nell'intervento del nostro amico Sfiamma.
Saluti da Roma
 
Lasciamo stare i pensieri discutibili che li muovono... Ma il fallito è colui che non riesce ad arrivare al suo scopo. Chi tra gli ambientalisti e i cacciatori è più vicino al raggiungimento del loro ideale? La domanda a me pare retorica, dal risultato scontato.
Quindi possiamo provare disprezzo per questa categoria, possiamo dire che il male dell'ambiente non è la caccia (e ci sono studi che lo dimostrano) e tanto altro ancora... ma chiamarli falliti no!
Stanno combattendo la loro battaglia vincendo ogni anno contro la nostra categoria, vincendo ricorsi al tar, limitando ancor di più i nostri calendari venatori etc etc... e noi a difenderci dai loro attacchi, mettendo qua e la una pezza e accontentandoci del "poteva andare peggio".
I falliti quindi, non sono certo gli ambientalisti...

Saluti

Ps: andate a vedere i bilanci di queste associazioni... riescono ad intercettare parecchi milioni dalla politica per vari progetti e noi?
Il mondo venatorio si difende a parole, si arrocca su promesse, dall'altra parte invece ogni mese/anno riescono a toglierci sempre qualcosa, parlando e facendo...

Arisaluti
 
Lasciamo stare i pensieri discutibili che li muovono... Ma il fallito è colui che non riesce ad arrivare al suo scopo. Chi tra gli ambientalisti e i cacciatori è più vicino al raggiungimento del loro ideale? La domanda a me pare retorica, dal risultato scontato.
Quindi possiamo provare disprezzo per questa categoria, possiamo dire che il male dell'ambiente non è la caccia (e ci sono studi che lo dimostrano) e tanto altro ancora... ma chiamarli falliti no!
Stanno combattendo la loro battaglia vincendo ogni anno contro la nostra categoria, vincendo ricorsi al tar, limitando ancor di più i nostri calendari venatori etc etc... e noi a difenderci dai loro attacchi, mettendo qua e la una pezza e accontentandoci del "poteva andare peggio".
I falliti quindi, non sono certo gli ambientalisti...

Saluti

Ps: andate a vedere i bilanci di queste associazioni... riescono ad intercettare parecchi milioni dalla politica per vari progetti e noi?
Il mondo venatorio si difende a parole, si arrocca su promesse, dall'altra parte invece ogni mese/anno riescono a toglierci sempre qualcosa, parlando e facendo...

Arisaluti

Bhe, diciamo che di ricorsi al Tar vinti la bilancia pende a nostro favore, ma dalla loro c'è il fatto che 90 su 100 quando fanno un ricorso bloccano i calendari oppure le regioni son costretti a modificarli per non sospendere la caccia in attesa di sentenze ecc. Tanto tutte queste sigle sono onlus e neanche pagano spese legali.
E questi sarebbero i falliti ? ...... come diceva Totò ?
 
Si hai ragione per quanto riguarda il Tar, ma il fatto è che prima che si pronunci (e che magari ci dia ragione) ormai la frittata è fatta. (intendevo questo!)
 
Io ho fatto parte del M.S.E. e mi sono tirato fuori perché mi sa che faranno più danni di quanti vogliono risolvere, comunque gli anticaccia saranno persone che vivono completamente staccate dalla realtà, spesso violenti e profondamente ignoranti, ma nel loro intento di distruggere la Caccia sono tutt'altro che falliti (anche perchè dai nostri sindacati hanno ben poca difesa a favore della Caccia)
 
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