Re: Berlusconi/Brambilla

ggramoli ha scritto:
Sarei del parere di lasciarla perdere la Bambilla (can che abbaia non morde), ogni azione contro di lei mi sembra inutile e potrebbe anzi ritorcersi contro di noi. In fondo (a parte gli hobby personali animalari) è solo ministro del turismo e con noi non c'entra.

Galan, la Brambilla e la caccia…
Galan, la caccia e l’industria dei fucili
In attesa di alcune interviste su questioni alimentari, sottopongo alla vostra attenzione l’ultima dichiarazione del ministro Galan sulla caccia:
“Non è più possibile accettare un’incredibile speculazione che si ammanta di coloriture di tipo ambientalista a danno di un’attività sportiva quale è la caccia che non può essere confusa in nessun modo con lo sterminio di questa piuttosto che di quella specie animale.
Far proprie le posizioni animaliste di chi ha responsabilità di governo arreca un danno incalcolabile alle voci importanti della nostra economia, ma soprattutto crea confusioni e allarmismi sempre più insopportabili da parte di chi opera nel pieno rispetto della legge in un settore che non può essere criminalizzato.
Comunque, niente e nessuno riuscirà a colpire la caccia e la sua secolare civiltà, che, ripeto, nulla ha a che vedere con chi per davvero non ha alcun rispetto della natura nelle sue diverse forme”.
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.
Due mesi addietro, aveva dichiarato: “Vorrei inoltre ricordare che l’industria italiana dei fucili da caccia rappresenta un orgoglio nazionale, un’eccellenza senza paragoni della nostra produzione, perché chiunque desidera possedere un fucile italiano. Chiedo che ci sia rispetto per una passione che provoca in tantissime persone emozioni fortissime. Chiedo rispetto reciproco, soprattutto chiedo che si smetta di definire delinquenti i nostri cacciatori. La caccia si pratica in tutti i paesi dell’Europa, in tutto il mondo”.
Di contro la Brambilla, ministro del Turismo, da mesi continua la sua “crociata” per abolire la caccia: “Non credo che una minoranza di di 750 mila cacciatori possa pretendere di far prevalere le proprie ragioni rivendicando con arroganza la libertà di uccidere animali indifesi quando la maggioranza degli italiani si sente offesa da questo gesto”. E’ quindi “possibile e necessario arrivare all’abolizione della caccia anche perché sono certa che esistono modi di divertirsi ben diversi senza uccidere esseri viventi”.
http://www.ilfattoquotidiano.it
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Che la Brambilla dica tutto quello a sua sorella:
"dimostri piuttosto come politico nazionale di essere libertaria e democratica intanto verso la minoranza, una "strana" minoranza che, oltre magari ad eleggerla od a votare ache il suo partito, è tutelata in tutto il mondo come è giusto che sia, che ha radici nella storia dell'uomo e della sua socialità rurale e che ha il diritto di esercitare questa passione in contatto e nel rispetto della natura esattamente come il pescatore cui lei incredibilmente ed inopinatamente NON rivolge mai scellerate accuse da assassini e scempiaggini varie pur "ammazzando anche loro", discriminando nei fatti tra animali e convenienze demagogiche e pretestuose, segno evidente di MALAFEDE.

Berlusconi sappia che inseguendo questi personaggi perderà solo voti, xchè molti cacciatori avevano votato x lui nell'ultima tornata elettorale e si sposteranno certamente in massa a Lega (almeno al nord) ed altri lidi all'opposizione.
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Sarei del parere di lasciarla perdere la Bambilla (can che abbaia non morde), ogni azione contro di lei mi sembra inutile e potrebbe anzi ritorcersi contro di noi. In fondo (a parte gli hobby personali animalari) è solo ministro del turismo e con noi non c'entra.
 
Re: Berlusconi/Brambilla

ggramoli ha scritto:
Sarei del parere di lasciarla perdere la Bambilla (can che abbaia non morde), ogni azione contro di lei mi sembra inutile e potrebbe anzi ritorcersi contro di noi. In fondo (a parte gli hobby personali animalari) è solo ministro del turismo e con noi non c'entra.

Io non sono di questo parere invece Franco, a parte il fatto che come dici tu bene è un ministro del Turismo teoricamente e non dell'animalismo come invece s'è ampiamente dimostrata di essere, in ogni caso se si lascia troppo fare visto che fra l'altro il caro Berlusca si è dimostrato nei suoi confronti compiacente, potrebbe fare la qualunque a nostro sfavore e sapendo come vanno le cose in Italia e vista la moda cosiddetta animal friendly attuale non ci vuole niente che ci gettino **** più di quanto ne hanno gettata finora. Per cui mai sottovalutare il nemico, se ci sono mezzi a disposizione per contrastare gente simile bisogna attuarli, mai abbassare la guardia!
 
Re: Berlusconi/Brambilla

58beppe ha scritto:
Se Bondi si è dimesso, uno impresentabile in tv e come empatia politica, ci ha guadagnato solo Berlusconi:
- possibile che NON abbia consiglieri degni di questi nome che gli fanno "annusare" il vento dell'opinione pubblico come una volta e rispondere adeguatamente alla delusione di tanti che hanno avuto comunque, a torto o meno, fiducia in lui x tante istanze libertarie ?????

Ha bisogno di un rimpasto di governo, ha bisogno di fare scelte economiche coraggiose, ha bisogno di dare segnali di attenzione ai più deboli in questa crisi, ha bisogno di difendere la produttività e con essa i posti di lavoro, ha bisogno di eliminare cortigiani che lo hanno solo sfruttato-sfruttano ed ingrassano dietro di lui, ha bisogno di alleggerire il codice penale a vantaggio di oblazioni e sanzioni economiche, è necessaria una riforma fiscale, è necessaria una riforma giudiziaria che punisca anche i giudici che sbagliano o non lavorano bene, ecc. ecc. ..... xchè delle zoccole agli italiani alla fine interessa molto poco.


In poche parole il governo dovrebbe fare il GOVERNO!
Ma il Nano vuole solo lecchini e gente che sta alla grande a 90 gradi!
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Franco potrei condividere il tuo discorso se stessimo parlando di una semplice deputata o senatrice, ma siccome la "signorina" ricopre la carica di Ministro ogni sua dichiarazione (se non viene ufficialmente smentita dal premier o dal cdm) è come una presa di posizione dell'attuale Governo.
Quindi attenzione a sottovalutare la cosa...perchè non esiste solo la rossa, ma in termini contrari alla nostra attività si sono già espressi anche altri Ministri come Frattini, Prestigiacomo e lo stesso Fitto.
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Diego ha scritto:
Franco potrei condividere il tuo discorso se stessimo parlando di una semplice deputata o senatrice, ma siccome la "signorina" ricopre la carica di Ministro ogni sua dichiarazione (se non viene ufficialmente smentita dal premier o dal cdm) è come una presa di posizione dell'attuale Governo.
Quindi attenzione a sottovalutare la cosa...perchè non esiste solo la rossa, ma in termini contrari alla nostra attività si sono già espressi anche altri Ministri come Frattini, Prestigiacomo e lo stesso Fitto.

Esatto [20]
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Tempe2 ha scritto:
Vuoi sapere perche' la rossa non attacca la pesca? Te lo dico io, perche' ha una bella pescheria.


Ha una Azienda che surgela il pesce vivo e importa Salmone e Caviale.....( in via d'estinzione) Ipocrisia totale....oltre ad avere delle salumerie importanti e si aggiunge ad una Azienda che produce mangime per animali .....con le" Private label".....
Un bel po' di Milioncini......
Oltre ad aversi accapparrrato l'A.C.I assieme al figlio di La Russa.....
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Cmq consoliamoci ..l'uomo senza coglioni si è dimesso...un animalaro in meno al governo!
Ora ...se Galan va a i Beni Culturali...chi va all'agricoltura ( caccia compresa?)?!? .......

Bondi annuncia le dimissioni
con una lettera al Giornale
Il ministro dei Beni culturali sbatte la porta e polemizza con i suoi colleghi di partito. "Mi hanno lasciato solo". Per la successione era in pole Cicchitto, ma Berlusconi in questo momento non vuole perdere il suo "uomo ombra". E si fa il nome di Galan
La decisione era nell’aria ormai da tempo: il ministro Sandro Bondi lascerà il dicastero dei Beni culturali. Nonostante tutti gli sforzi che aveva fatto per salvare la sua poltrona – le raccomandazioni a destra e a manca, le lettere ai parlamentari della sinistra, le promesse (non mantenute) ai deputati della Svp – ieri si è deciso ad abbandonare. Una decisione sicuramente sofferta perché a Bondi quell’incarico piaceva e, nonostante tutto, compresi gli errori che oggi ammette di aver commesso, non aveva nessuna voglia di andarsene. Poi, quando ha capito che i suoi stessi colleghi di partito e di governo lo avrebbero lasciato solo, ha preso carta e penna e ha annunciato l’uscita di scena. Ma di solidarietà, anche dopo l’annuncia, ne ha avuta molto poca. Qualche ricordo sulla sua “straordinaria umanità”, ma nessuna reazione politica del Pdl.

Ma il colpo di scena sarebbe il nome del sostituto: Berlusconi, infatti, avrebbe confidato ai suoi collaboratori di volere il veneto Giancarlo Galan che lascerebbe il ministero delle politiche agricole (con tutta probabilità e come segno di riconoscimento da parte del premier a Bossi) a un uomo della Lega. Resterebbe al palo Fabrizio Cicchitto che, da tempo, aveva espresso il desiderio di un dicastero tutto suo. Ma in questo momento Berlusconi ha bisogno di Ciccchitto come suo uomo ombra e non può permettersi di perderlo per strada.

Una questione che verrà sciolta nei prossimi giorni. L’unica certezza è che Bondi si dimette e lo fa polemizzando con i suoi colleghi di partito che non lo avrebbero difeso come lui avrebbe voluto. L’annuncio lo ha dato con una lettera al Giornale dove esordisce in maniera diretta: “Constato che dalla sinistra alla destra di Marcello Veneziani la soddisfazione per le mie dimissioni è unanime. State sereni, presto li accontenterò”.

Nella sua lettera si dilunga in una (breve) risposta a un editoriale dello stesso Veneziani, testa pensante della grande galassia editoriale di proprietà del Cavaliere, che due giorni fa ha sferrato a Bondi un attacco che definire violento forse è poco: “Sandro Bondi si taglia con un grissi­no”, ha scritto Veneziani sul Giornale di famiglia. “È tenero e liscio come un tonno, non sopporta gli urti, è fragile e forse te­me pure l’umidità. Facile al pianto, più facile alla poesia, non fa parte né dei fal­chi né delle colombe berlusconiane ma degli usignoli. Sibila lodi in onore del Santo Cavaliere, dedica liriche e diti­rambi al suo Mito, e nei rapporti umani ha una naturale, affabile cortesia che lo rende sempre ossequioso”. E ancora: ”An­che se in Parlamento hanno bocciato la mozione di sfiducia contro di lui, Bondi è rimasto ferito e non riesce ad andare al suo ministero. E implora il suo Maestro e Signore di lasciarlo a casa, con la sua morosa, per frequentare la politica da privatista. Io non ho un gran giudizio di lui – però non riferiteglielo perché poi ne soffre – come ministro dei Beni cultu­rali, come politico e come poeta. M a tro­vo questa sua ipersensibilità, questa sua voglia di dimettersi, così insolita e così nobile da meritare un pubblico elo­gio”.

Così al povero Bondi non è restato altro che annunciare l’addio proprio attraverso Il Giornale e non in una sede più istituzionalmente appropriata. La sua arringa difensiva è al tempo stesso una requisitoria contro coloro che non lo hanno appoggiato. “La decisione di dimettermi – scrive Bondi – è innanzitutto una piena e consapevole scelta di vita maturata in secondo luogo dalle difficoltà incontrate”.

Nel ruolo di ministro, dice, “posso avere fatto degli errori, ma ho realizzato delle riforme importanti e ho imposto una linea alternativa, in senso compiutamente liberale e riformatore, alla politica culturale della sinistra”. Uno sforzo però nel quale non è stato “sostenuto con la necessaria consapevolezza dalla stessa maggioranza di governo e da quei colleghi che avrebbero potuto imprimere insieme a me una svolta nel modo di concepire il rapporto tra Stato e cultura”. Sostegno che peraltro è mancato “nel momento in cui più mi sono trovato in difficolta”, dopo il crollo di Pompei, quando era “più colpito dalla sinistra”, accusato tra l’altro “della mancanza di fondi”, per la quale, aggiunge, “io non ho mai scaricato la responsabilità su altri”.

“Le vicende del Milleproroghe hanno ulteriormente evidenziato la mia incapacità di mantenere gli impegni che avevo preso, e nel richiedere un minimo di coerenza nell’ambito dei provvedimenti riguardanti la cultura”.

“Il presidente Berlusconi – chiarisce Bondi – sa anche che non sono mai stato in cerca di incarichi né di mostrine, sia politiche che ministeriali” e che “voglio avere più tempo da dedicare alla mia famiglia”, che “voglio svolgere bene l’incarico di senatore e che desidero più di ogni altra cosa continuare a lavorare al suo fianco per cambiare questo Paese”.

Da parte sua Galan ha dichiarato che il ministero dei Beni culturali è “il più bello”, ma a lui “dispiacerebbe” lasciare quello dell’Agricoltura. Galan non nega il corteggiamento di Berlusconi. ”Bondi – ha spiegato Galan – non ha più voglia di fare il ministro, mi pare che l’abbia detto con grande chiarezza. Che il ministero della Cultura fosse per me il più bello di tutti, il più affascinante, questo non è un mistero. Però – ha aggiunto – adesso mi dispiacerebbe lasciare il ministero dell’Agricoltura perché mi sto divertendo, sto anche facendo delle cose non male, lo sto gestendo in modo diverso dalla stragrande maggioranza dei miei predecessori, che ci ha fatto solo delle clientele. Poi bisogna dire che i mariti – ha ironizzato – sono sempre gli ultimi a sapere”. E chi prenderà la decisione? “Non lo so, io no di sicuro”, ha concluso Galan.
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Rudi4x4 ha scritto:
Tempe2 ha scritto:
Vuoi sapere perche' la rossa non attacca la pesca? Te lo dico io, perche' ha una bella pescheria.


Ha una Azienda che surgela il pesce vivo e importa Salmone e Caviale.....( in via d'estinzione) Ipocrisia totale....oltre ad avere delle salumerie importanti e si aggiunge ad una Azienda che produce mangime per animali .....con le" Private label".....
Un bel po' di Milioncini......
Oltre ad aversi accapparrrato l'A.C.I assieme al figlio di La Russa....
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Questo è quello che mi fa rabbia. Quelle belle ma poche occasioni che abbiamo avuto per sputtanarla le abbiamo sprecate (vedi Matrix), perché tranquilli che di parlare dell'ipocrisia e dell'incoerenza della Brambilla ce n'è eccome!
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Ufficio di collocamento Brambilla


Con il ministro dieci tra i suoi fedelissimi beneficiati dai contratti pubblici
Non bastavano gli elicotteri. Non bastava l’Aci. Per amore della libertà il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha piazzato nel suo dicastero gli uomini delle iniziative che da 3 anni porta avanti, con alterne fortune, per spingere l’ala movimentista del Pdl. Televisione, Giornale, Circoli, Promotori. Sempre di Libertà si tratta. Una decina di fedelissimi la segue in ogni avventura. E quasi tutti hanno trovato un posto pubblico.

Dalla fallimentare esperienza alla direzione della Tv della Libertà – nata e morta nell’arco di un anno e mezzo – viene ad esempio Giorgio Medail: una laurea in Architettura, direttore dei programmi in una televisione, la Telemilano degli anni ‘70, da cui nascerà Canale 5. E soprattutto il vanto di avere scoperto la giovanissima Brambilla e di averla portata sul piccolo schermo, con tanto di vestiti in pelle, nel lontano 1991, quando il futuro ministro è una giovane finalista di Miss Italia in cerca di gloria. Dai “misteri della notte” al ministero passano diversi anni, e ora Medail è dirigente della “struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia”, costituita con decreto della Presidenza del Consiglio del 30 settembre 2008. Incarico, questo, a cui alterna la conduzione di un programma radiofonico sui misteri d’Italia, ogni domenica su Rtl 102.5.

Ma Medail non è l’unico. Da decreto, infatti, la struttura può disporre della consulenza di “esperti”. Tra questi è possibile ritrovare la dottoressa Adele Cavalleri. Al pari di Medail, Cavalleri sa tutto di immagini, ma di turismo? Dopo 20 anni da direttore di produzione Mediaset, anche lei partecipa nel 2007 alla televisione fondata dalla rossa di Calolziocorte. Ora la ritroviamo come esperta di “rilancio dell’immagine” del nostro Paese, con un contratto da 35 mila euro. La stessa cifra percepita da Pierluigi Ronchetti, ex direttore dei programmi di Telemilano e per otto anni direttore di Sorrisi e Canzoni. Se non che, almeno, Ronchetti può vantare nel suo curriculum la passione per l’enogastronomia.
A completare la struttura poi, ci sono altri nomi sconosciuti ai cittadini. Per ritrovarli bisogna scorrere fino in fondo i titoli di coda delle trasmissioni della defunta tv della Libertà. Ad esempio Valentina Zofrea e Loredana Maritato, un tempo segretarie di redazione del canale berlusconiano, e ora rispettivamente seconda e settima classificate nel concorso che il 5 luglio di quest’anno distribuisce 8 contratti a progetto per completare la struttura di rilancio dell’immagine del nostro Paese. Perché nel frattempo la struttura si è ingrandita, e in due anni e due decreti del presidente del Consiglio Berlusconi ha portato il tetto del personale da 10 a 15 unità. A Zofrea e Maritato vanno aggiunte Roberta Bottino e Nadia Baldi. Anche loro, dalla redazione della tv della libertà sono approdate al ministero del Turismo.

Ma non è finita. Per chiudere il cerchio bisogna aggiungere anche i nomi di Diletta Grella e Nicola Fortugno. Leggendo i contatti sul sito e su facebook, i due sono a tutt’oggi i referenti di tutte le attività dei Promotori della libertà e da almeno un paio d’anni collaborano alle iniziative movimentiste di Michela Brambilla. Eppure, il nome della prima appare anche nella lista dei compensi elargiti da un altro dipartimento del ministero, quello per lo sviluppo e la competitività. Almeno fino ad agosto di quest’anno. Mentre il secondo, Fortugno, nello stesso periodo è sotto contratto sia con il ministero che con Promuovitalia, Spa a capitale pubblico che opera per conto del ministero stesso. Che cosa facciano non è certo. I documenti parlano di generica “collaborazione per la strategia di promozione, valorizzazione e comunicazione, anche a livello mediatico, dell’immagine Italia e della sua offerta complessiva”.

Altrettanto misconosciuto è il contributo dato da strutture e ministero al rilancio del Paese. Tra le iniziative, oltre al “sorriso dell’accoglienza”, il baffo tricolore che sfila sotto il famigerato logo Magica Italia, spunta ad esempio l’iniziativa di Turisti a quattro zampe (www.turistia4zampe.it) portale dedicato a facilitare il viaggiatore che vuole portare con sé il proprio animale domestico. Creatore del sito è Luca Moschini, con la sua Viamatica Srl di Piacenza. La passione del ministro per gli animali del resto è nota. Per questo ha creato un altro sito-campagna www.lacoscienzadeglianimali.it e fondato la Leida, www.leida.it, la Lega italiana per la difesa degli animali. Anche in questi casi la produzione è affidata a Viamatica, così come per il sito personale del ministro, il sito dei Circoli e quello dei Promotori della Libertà.

Ma chi è Luca Moschini? Alla fine del 2007, fonte il Giornale della Libertà della stessa Brambilla, Moschini è presidente regionale dei Circoli in Emilia Romagna. Nel 2008 viene candidato in Veneto dal Pdl. E trombato. Oggi, però, stando alle cronache delle iniziative nel nostro Paese fornite dall’Agenzia nazionale per il turismo (Enit), Moschini è anche consigliere del ministro (insieme ad Edoardo Colombo, animatore del blog iper-berlusconiano “Il giulivo”). O come si definisce lui sul suo profilo professionale in rete: Ict advisor at Ministry of tourism. Cioè: è a un tempo consigliere, fornitore del ministero e fornitore nei progetti personali – si spera pagati in proprio – della signorina Brambilla. I tre volano assieme a Shanghai, nel giugno di quest’anno, per presenziare all’inaugurazione, guarda caso, di un altro sito internet destinato ai turisti cinesi nel Belpaese: www.yidalinihao.com. Yidali Ni hao, letteralmente: Italia, ciao. Niente di particolarmente interessante: spiegazioni sullo shopping e una paginetta di testo per ogni regione. In più, la pregevole descrizione dell’Italia, terra prediletta del golf, sport tanto caro al ministro. Ma chi ha fatto il sito? Interrogando la rete il risultato è curioso: il dominio è intestato a Caterina Cittadino, capo del dipartimento per lo sviluppo del turismo. Ma nella registrazione, datata 14 aprile 2010, la signora Cittadino risponde ad un indirizzo ([email protected]) intestato, ancora una volta, al signor Moschini.

di Fabio Amato e Luigi Franco
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Brambilla, tutte le tappe della carriera
di un ‘Berlusconi in gonnella’
Giuliano Ferrara l’ha definita “un Berlusconi in gonnella”. Gonnella davvero corta, quella che Michela Vittoria Brambilla, 42 anni di Calolziocorte (Lecco), ama indossare. Come quando nel 2007 sulla poltrona bianca di Porta a Porta le è capitato di mettere in mostra un bel paio di autoreggenti. Lei che con le sue gambe perfette, le calze, le ha sempre sapute indossare: per quelle firmate Omsa ha fatto pure da modella, quando era al primo anno di università.

A 18 anni è in vacanza a Cesenatico e partecipa a un concorso di bellezza: diventa Miss Romagna e va a Salsomaggiore per le finali di Miss Italia. Il mondo dello spettacolo non è male. Tanto fa Michela Brambilla, che entra in Fininvest. All’inizio degli anni Novanta diventa giornalista e conduce i Misteri della notte, trasmissione trash in cui segue lo sballo in giro per i locali del mondo: stesse gonne inguinali di oggi, stessi tacchi alti, ma i capelli sono castani. Non di quel colore brillante che anni dopo le varranno il soprannome “rossa salmonata”. I maligni la chiamano così. Per i capelli. E per le attività nel commercio dei salmoni e dei gamberi di cui si occupa. Già, Michela Vittoria Brambilla, ha un passato da imprenditrice di successo.

Nel 1994 il padre, titolare delle Trafilerie Brambilla, compra un negozio a Milano, “Il Salumaio di Montenapoleone”, e coinvolge nella gestione la figlia. Che si appassiona agli affari e crea il gruppo Sal: importa prodotti ittici e li vende alla grande distribuzione. Poi allarga il business ai cibi per cani e gatti. Nel 2001 fonda la Sotra Coast International, un’altra azienda che commercia prodotti alimentari. Se qualcuno le fa notare che per un’animalista convinta come lei (“Da bambina pensavo che il Signore mi avesse messo al mondo per salvare tutti gli animali della Terra”, ha detto una volta) commerciare pesci morti non è il massimo della coerenza, lei si irrita: nel suo business “l’ittica rappresenta un’inezia, ma non è che posso rifiutarmi di commercializzarla, per lo stesso motivo per cui, se vendi la Coca Cola, devi prenderti anche la Fanta”, si giustifica. L’amore che non dimostra a pesci e crostacei, lo mette tutto per i cani, i gatti, i cavalli, le galline, gli asini e i piccioni che affollano la villa di Calolziocorte in cui Michela Brambilla è cresciuta. E dove ora cresce suo figlio Vittorio. Lo ha avuto dal suo compagno Eros Maggioni, l’odontotecnico con cui ha fondato il Centro medico lombardo di Cernusco Lombardone. E che due mesi fa ha aiutato nella corsa a una poltrona nel consiglio direttivo dell’Automobil club Milano.

La carriera pubblica di Michela Brambilla è veloce. Nel 2003 diventa presidente dei giovani di Confcommercio. Poi si dà alla politica, folgorata da Silvio Berlusconi. Quasi con una parafrasi delle parole del capo, spiega la sua scelta così: “Nasco imprenditrice e morirò imprenditrice, alla politica mi sono offerta in prestito”. Nel 2006 si candida alla Camera, ma è la prima dei non eletti di Forza Italia in Veneto: si arrabbia e fa ricorso contro Giustina Destra, la sua compagna di partito che in lista la precede di una posizione. È tutto vano, niente titolo di onorevole per questa volta. Ma il Cavaliere, con l’invidia di molti, va pazzo per lei e nello stesso anno la sceglie per organizzare i Circoli della Libertà, l’organizzazione territoriale legata a Forza Italia (antenata dei Promotori della Libertà di oggi, che è sempre lei a coordinare). Secondo Michela Brambilla il numero dei circoli sale in fretta a 5mila, secondo un’inchiesta di Diario quelli operativi sono solo una ventina.

Il 18 novembre 2007 Michela Brambilla è in piazza San Babila a Milano: accanto a Berlusconi che dal predellino di una Mercedes annuncia la nascita del Popolo della libertà c’è lei e c’è la “rivale” Mariastella Gelmini. Nel 2008 viene eletta alla Camera, diventa sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Turismo. Non ministro come vorrebbe lei. Per questo deve aspettare ancora un anno, fino a maggio 2009, quando la nomina al dicastero del Turismo arriva. Nel nuovo ruolo, spende oltre 8 milioni di euro per rilanciare il portale italia.it. Da animalista qual è, fa di tutto per convincere i sindaci dei comuni litoranei ad accettare i cani in spiaggia. E poi, con lo spot “magic Italy” che ha la voce del premier, cerca di rilanciare l’immagine turistica del nostro Paese. Ma fa arrabbiare il Trentino Alto Adige. Perché si dimentica che in Italia, oltre al mare, ci sono anche le montagne.
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Il Nano si innamora anche dei cadaveri!!!!!!
Ma ormai Big Ben ha detto stop e alle prossime elezioni ne busca come un ciuco!!!
[badair.gif] [badair.gif]
 
Re: Berlusconi/Brambilla

Se Bondi si è dimesso, uno impresentabile in tv e come empatia politica, ci ha guadagnato solo Berlusconi:
- possibile che NON abbia consiglieri degni di questi nome che gli fanno "annusare" il vento dell'opinione pubblico come una volta e rispondere adeguatamente alla delusione di tanti che hanno avuto comunque, a torto o meno, fiducia in lui x tante istanze libertarie ?????

Ha bisogno di un rimpasto di governo, ha bisogno di fare scelte economiche coraggiose, ha bisogno di dare segnali di attenzione ai più deboli in questa crisi, ha bisogno di difendere la produttività e con essa i posti di lavoro, ha bisogno di eliminare cortigiani che lo hanno solo sfruttato-sfruttano ed ingrassano dietro di lui, ha bisogno di alleggerire il codice penale a vantaggio di oblazioni e sanzioni economiche, è necessaria una riforma fiscale, è necessaria una riforma giudiziaria che punisca anche i giudici che sbagliano o non lavorano bene, ecc. ecc. ..... xchè delle zoccole agli italiani alla fine interessa molto poco.
 
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