Ancora iniziative contro la Rossa

lando

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Marradi – FI - Dopo il convegno “Caccia e Alto Mugello: Cultura, Tradizione, Risorsa” si torna a parlare di caccia, stavolta si discute all’interno del consiglio comunale una proposta di ordine del giorno a sostegno dell’attività venatoria e del mondo rurale presentata dai due consiglieri di maggioranza Bellini Davis e Catani Marco, entrambi indipendenti in una lista civica che include comunque esponenti di centro – destra. Nelle note del documento è emersa la necessità di comunicare ai legislatori il dissenso sul l’ attuale operato del governo, sono infatti emerse criticità sul comportamento del presidente del consiglio e su quello di altri personaggi in seno all’attuale governo che oltre ad aver disatteso le promesse fatte in campagna elettorale, si sono resi protagonisti di alcuni inspiegabili episodi come quello di aver impugnato le leggi regionali sulla cattura dei richiami vivi; particolarmente bersagliata la ministra del turismo Michela Brambilla, criticata per i contenuti del manifesto la coscienza degli animali e per le numerose iniziative legislative e propagandistiche inerenti al mondo rurale. Qui ha ribadito Catani stiamo passando di là dal segno, per di più non stiamo parlando solo di caccia ma di un contesto molto più grande; siamo enormemente preoccupati per la perdita della ruralità e per le negative ripercussioni che tali comportamenti potrebbero avere sia in scala nazionale, sia nei piccoli comuni montani come il nostro che nella ruralità incontrano uno stile di vita che assicura economia, gestione del territorio e valori civili, sociali, e culturali. Nel corso del dibattito è stata rimarcata l’importanza dell’attività venatoria e il fatto che, purtroppo sempre più la cultura rurale viene soprafatta dall’ideologismo protezionista derivante dalle città. La proposta è stata accolta sia dalla totalità della maggioranza che dalla minoranza e dopo aver raccolto un piccolo emendamento è stata votata all’unanimità, e sarà inviata nelle sedi opportune. Soddisfatti i due presentatori e le associazioni venatorie locali che hanno ringraziato il consiglio per la sensibilità, nuovamente dimostrata in ottica venatoria, augurandosi che tali iniziative si diffondano anche in altri comuni per dare alla questione il peso che merita.
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PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO
A SOSTEGNO DELL’ATTIVITA’ VENATORIA E DEL MONDO RURALE


Presentato dai consiglieri Bellini Davis e Catani Marco

PREMESSO
Che i programmi politici dell’attuale governo (e gli impegni anche personalmente assunti esplicitamente in varie occasioni pubbliche dal Presidente del Consiglio) essi promettevano considerazione del ruolo sociale, ambientale ed economico svolto dai cacciatori e dall’attività venatoria al servizio dell’intera collettività.
Viste le affermazioni del Presidente del Consiglio riportate da un comunicato stampa di alcune associazioni ambientaliste (e mai smentite dall’interessato) secondo il quale le iniziative e le posizioni anticaccia, sostenute in varie occasioni pubbliche e sui principali media del paese dal Ministro Brambilla, corrisponderebbero ad esigenze di tutela del patrimonio naturalistico assunte in accordo con la Presidenza del Consiglio, che, per questo stesso motivo, avrebbe assicurato pieno sostegno ed apprezzamento per l’operato del Ministro del Turismo.
Viste le ripetute e corpose azioni del Ministro del Turismo On. Michela Brambilla, sostenitrice tra le altre di un provvedimento dove ha potuto contare sull’appoggio di una nutrita pattuglia in seno al Governo; (tra gli altri si sono distinti Stefania Prestigiacomo, Sandro Bondi, Raffaele Fitto e Ignazio la Russa), con il quale il Consiglio dei Ministri ha impugnato le leggi Regionali sulla cattura dei richiami vivi, (compresa quella della Toscana) scritte in scrupolosa osservanza delle Direttive Europee e mai impugnate in precedenza da nessun governo;
Visti i contenuti del Manifesto “La coscienza degli animali” pubblicato dal ministro del turismo Michela Brambilla e dall’oncologo Umberto Veronesi, dove tra le altre richieste vi sono l’abolizione della caccia e la previsione di norme stringenti in capo a tutta la filiera zootecnica che coinvolgono l’allevatore, come il trasportatore e il trasformatore;

VALUTANDO NEGATIVAMENTE
Gli effetti che tali azioni possono avere sull’economia nazionale e locale, in considerazione delle numerose aziende che operano nel settore armiere, nel vestiario sportivo e nel calzaturificio, nella produzione di mangimi e di accessori vari, nella produzione e nella vendita di prodotti tipici locali; ricadute negative, anche per le zone e le attività rurali e quindi anche nella manutenzione della montagna, per la gastronomia, per tutta la filiera dell’allevamento e dell’agricoltura, per il controllo di alcune specie dannose ed invasive che arrecano danni all’agricoltura e all’ambiente, ricordando per esempio le nutrie che indebolendo gli argini hanno contribuito alla triste situazione del veneto;

TENUTO CONTO
Dell’importanza delle attività rurali nel nostro territorio, ricordiamo che esse non svolgono solo un primario ruolo economico ma ricoprono anche un importante valore sociale, che per chi lo vive diviene spesso uno stile di vita che lega al territorio e porta ad adoperarsi in prima persona e solitamente gratuitamente o addirittura a proprie spese ad occuparsi della gestione del territorio.

CHIEDE
Inoltre chiarezza sull’ambigua posizione del PdL Firenze che con i consiglieri provinciali del PdL Leonardo Comucci, Samuele Baldini, Filippo Ciampolini insieme a Massimo Lensi, Carla Cavaciocchi e Enrico Bosi, con una domanda di attualità vorrebbero sapere se l’amministrazione provinciale intende fare proprie le indicazioni di massima del manifesto.

AUSPICA, che si abbandoni questa inspiegabile posizione anticaccia anche da parte dell’attuale Presidenza del Consiglio che pone l’Italia nella posizione di fanalino di coda nel mondo in questa materia atteso che tutti i veri grandi paesi sanno distinguere ed affrontare le vere problematiche ambientali e condurre le vere battaglie in difesa del loro patrimonio naturalistico, non sognandosi minimamente di accusare la caccia che al contrario viene promossa e valorizzata proprio per l’insostituibile ruolo che i cacciatori e l’esercizio dell’attività venatoria sanno assicurare per la gestione del territorio e della fauna selvatica, per l’economia e per i valori civili, sociali e culturali da essi rappresentati;

AUSPICA, che quanto prima si stigmatizzi il ripetuto atteggiamento dell’Onorevole Brambilla in palese contrasto con il programma del PdL presentato prima delle elezioni ai cittadini italiani, contrastando le iniziative legislative e propagandistiche del ministro in materia venatoria e rurale.

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
A continuare a promuovere e sostenere anche attraverso un ulteriore campagna istituzionale la conoscenza e l’utilità delle attività rurali caccia compresa come per altro già fatto in passato con l’organizzazione del convegno sulla caccia svolto nel Teatro Animosi lo scorso luglio

IMPEGNA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ad inviare il presente documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, al Ministro dello Sviluppo Economico e dell’Agricoltura, al Presidente della Regione Toscana e della Provincia di Firenze e di darne comunicazione ai cittadini anche a mezzo stampa.
 
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