NUBE VULCANICA......

ivan

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NUBE VULCANICA sull'Europa, mappa di previsione prossime ore, possibile interessamento anche dell' Italia.....

Il servizio Meteo della Norvegia, ha diffuso le previsioni sull'estensione della nube vulcanica sull'Europa, e la mappa appare piuttosto eloquente, e soprattutto sottolinea l'ampia diffusione che il fenomeno raggiungerà.
 
Re: NUBE VULCANICA......

ultime, proezioni dell nube vulcanica......

L'interesse per le previsioni meteo in questo momento va un po' in secondo piano rispetto alle previsioni riguardanti l'evoluzione delle ceneri vulcaniche in atmosfera, ormai sopra l'Italia. Il blocco dello spazio aereo sul Nord rischierebbe infatti di coinvolgere anche le restanti zone d'Italia, date le ultime previsioni dei modelli matematici di simulazione che indicherebbero l'espansione della "nube" di ceneri verso sud-est già entro le prossime 24 ore.
 
Re: NUBE VULCANICA......

Non c'è niente da fare, siamo nel terzo millennio, siamo andati sulla luna e su marte, ma la natura ancora è padrona di tutto e bisogna sottostare, bastano due giorni di eruzione di un vulcano e si ferma tutta l'europa.
L'unica nota positiva è che se gli inverni saranno più freddi, come potrebbe avvenire nei prossimi due anni, forse arriveranno un bel pò di tordi e cesene! :D
ciao
 
Re: NUBE VULCANICA......

.....da Protezione Civile

Le ceneri vulcaniche e i danni agli aeroplani

Cosa sono
Le ceneri vulcaniche sono piccole particelle di magma, di dimensioni inferiori ai 2 mm di diametro, che vengono immesse in atmosfera, raffreddate e consolidate, nel corso di un’eruzione. Sono composte prevalentemente da silicati e sono pertanto estremamente abrasive.

Perché sono pericolose
Le ceneri vulcaniche sono particolarmente insidiose anche a causa della loro difficoltà ad essere viste. Infatti, in caso di copertura nuvolosa, di oscurità notturna o semplicemente quando sono molto diluite (es. ad una certa distanza dal punto di emissione), risultano difficilmente distinguibili dalle normali nubi atmosferiche.
Inoltre i normali radar usati per la navigazione aerea non sono in grado di individuarle a causa delle loro piccole dimensioni.

Che danni possono provocare agli aeroplani
Un aeroplano che dovesse attraversare una zona interessata dalla presenza di ceneri vulcaniche anche in quantità molto ridotte, sarebbe soggetto ad abrasione della propria superficie e in particolare della cabina di pilotaggio, con conseguente possibile opacizzazione dei vetri fino ad azzerare la visibilità da parte del pilota.
Inoltre le ceneri fondono a una temperatura inferiore alla normale temperatura di esercizio dei motori a getto pertanto, a contatto con le turbine, possono fondersi e saldarsi sulle loro superfici, causando l’occlusione dei fori di aereazione e ostacolando il regolare funzionamento dei motori, nei casi più gravi fino a determinarne l’arresto.
Le ceneri e i gas vulcanici possono inoltre interferire con l’elettronica di bordo causando malfunzionamento degli strumenti di navigazione e producendo forte odore di zolfo all’interno del velivolo.

La dispersione delle ceneri
Le ceneri vulcaniche, prese in carico dai venti di alta quota si disperdono molto facilmente e possono compiere anche l’intero giro del mondo.
Il 1816 viene ricordato negli annali meteorologici come “l’anno senza estate” per le temperature decisamente sotto la media registrate durante i mesi estivi. Sembra ormai appurato che tale abbassamento globale delle temperature fu determinato dalla dispersione in atmosfera delle enormi quantità di ceneri emesse l’anno prima dal vulcano Tambora, in quella che è ad oggi la maggiore eruzione vulcanica avvenuta in epoca storica, che costituirono di fatto un filtro alle radiazioni solari.

La prevenzione
Negli anni ’90 vennero istituiti i 9 VAAC (Volcanic Ash Advisory Centre) con il compito di fornire informazioni agli enti gestori del traffico aereo di ciascuno Stato, sulla presenza e dispersione delle ceneri vulcaniche in atmosfera in tutto il mondo.

Il caso Kuala Lumpur

Un celebre caso in cui si sfiorò la tragedia, avvenne il 24/06/1982 in Indonesia, quando un Boeing 747 in volo da Kuala Lumpur a Perth, si trovò ad attraversare una nube di cenere vulcanica emessa dal vulcano Galunggung. La cenere bloccò tutti e quattro i motori e il velivolo iniziò a planare e a perdere quota, passando in soli 16 minuti dalla quota di 11000 metri alla quota di 4000 metri circa, quando il pilota riuscì finalmente a riattivare parzialmente i motori e ad effettuare un atterraggio di emergenza a Jakarta.

Il caso Etna

L’Etna presenta una situazione peculiare, in quanto nelle sue vicinanze si trovano 3 aeroporti (Catania Fontanarossa, Catania Sigonella e Reggio Calabria) e in quanto spesso le sue manifestazioni eruttive sono precedute soltanto di pochi minuti da variazioni dei parametri geofisici monitorati, non concedendo lunghi tempi per l’allertamento.
A tale fine negli ultimi due anni, il Dipartimento della Protezione Civile, di concerto con ENAC, ENAV, Aeronautica Militare e INGV ha elaborato delle procedure per consentire, in caso di eruzione, l’immediato allertamento dei controllori del traffico aereo, e conseguentemente dei piloti in volo, nonché per estendere le possibilità di mantenere aperto lo spazio aereo e gli scali aeroportuali, fornendo ogni giorno agli enti competenti, le mappe previsionali della possibile dispersione delle ceneri in atmosfera in caso di attività eruttiva nelle successive 48 ore.
 
Re: NUBE VULCANICA......

....conosciamo meglio questo Vulcano............

Il vulcano Eyjafjallajökull

Paese: Sud-Islanda
Tipo di vulcano: Strato-vulcano
Ultima eruzione: 1821-1823
Altitudine: 1666 m 5,466 piedi
Latitudine: 63.63°N 63°38'0"N
Longitudine: 19.62°W 19°37'0"W


L'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull

Il 20 marzo 2010 è iniziata una nuova fase eruttiva il vulcano islandese Eyjafjallajökull, non attivo dal 1823. Nei primi giorni l’eruzione è stata localizzata in una zona libera dal ghiaccio, dal 14 aprile il magma si è invece “intruso” all’interno del cratere centrale, entrando a contatto con il ghiacciaio che lo ricopre. La frammentazione del magma provocata da questo contatto ha quindi originato una nube di ceneri che si è propagata nel nord e nel centro dell’Europa. Il 16 aprile la nube ha iniziato a interessare anche l’Italia.Eyjafjöll, anche conosciuto come Eyjafjallajökull, è localizzato immediatamente a Ovest del vulcano Katla, nel Sud dell’Islanda. Ubicato su un allineamento tettonico Est-Ovest, è uno strato-vulcano coperto dai ghiacci con una caldera sommitale ampia 2,5 km. Colate di lava si sono sviluppate sia sul fianco orientale che su quello occidentale del vulcano, tuttavia le più estese interessano il versante occidentale. Sebbene il vulcano abbia eruttato durante il periodo storico, è il meno attivo degli altri vulcani presenti nell’area orientale dell’Islanda. Negli ultimi 1100 anni sono accadute tre eruzioni del vulcano, la più recente delle quali è iniziata a dicembre del 1821 e si è protratta per più di un anno fino al Gennaio 1823.
 
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