E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Le incrollabili fasi anticicloniche sul Mediterraneo: quando l'Inverno tarda è un buon segno?

La persistenza delle alte pressioni sul Mediterraneo, contrapposte a vigorose tempeste cicloniche fra il Nord Atlantico e l'Europa Nord-Occidentale, fa tornare alla mente alcune stagioni recenti, nelle quali si sono generate queste configurazioni bariche di blocco tra fine Autunno ed inizio Inverno

Lunghi periodi di alta pressione sul bacino del Mediterraneo, nei periodi autunnali o invernali, possono facilmente sfociare, alla lunga, in vere e proprie radicali svolte con scenari caratterizzati talvolta da incursioni artiche, le quali però molto spesso prendono la via dei Balcani lambendo solo marginalmente l'Italia. Questo Novembre 2009 sta trascorrendo in compagnia di un'alta pressione afromediterranea piuttosto persistente, contrapposta all'esasperata attività del Vortice d'Islanda alle alte latitudini europee. Non a caso, spesso la contrapposizione delle due figure bariche opposte si attua attraverso un bilanciamento diretto che fa in modo che entrambe si "rinforzino ed alimentino" a vicenda.

Si formano così delle tenacissime strutture di blocco, con una circolazione barica talvolta poco evolutiva per giorni, se non per settimane fino a quando tali strutture non crollano come castelli di sabbia, a prescindere dal fatto che poi venga o no il grande gelo. Non sono dunque semplici coincidenze quei periodi nei quali l'anticiclone si stabilisce a lungo periodo, senza che niente o nessuno sembri poterlo spodestare. Tornando in breve all'attualità, una svolta all'attuale periodo anticiclonico potrebbe prospettarsi entro fine mese, ma al momento è ancora prematuro capire se si possa trattare di una svolta duratura o semplicemente transitoria, rispetto al trend attualmente consolidato.

Il timore di una gran fetta dei meteo-appassionati freddofili è rappresentato dal rischio che l'alta pressione si possa letteralmente mangiare l'inverno! Proviamo a valutare questo rischio, pensando a cosa è accaduto in alcune annate recenti, senza peraltro scomodare un raffronto d'indici climatici e quant'altro legato alle teleconnessioni. In tanti hanno sicuramente alla memoria il "non inverno" 2006-2007, che esordì con una tenace alta pressione proprio a Novembre (dopo il raffreddamento dei primi giorni del mese), come sta accadendo quest'anno. In quell'episodio tuttavia fu un anticiclone più mite rispetto alla cupola caldissima nord-africana che avvolge attualmente l'Italia.

Come proseguì quella parentesi d'Autunno-Inverno 2006-2007? Fu proprio nel Gennaio del 2007 che si ebbero gli eventi più significativi, legati ad una prevalente dominio anticiclonico sul Mediterraneo, con assenza d'incursioni fredde, contrapposto alla forza delle depressioni nord-atlantiche. Come poter dimenticare il ciclone Kyrill, che portò una violentissima tempesta di vento su mezza Europa (come non accadeva da fine dicembre 1999, con la tempesta Lothar). In Italia l'anticiclone si pose a barriera del muro anticiclonico, ma giunsero gli effetti marginali di Kyrill: la contrapposizione fra l'anticiclone e la tempesta di vento sul Continente portò infatti aria calda verso l'Italia, scesa attraverso venti di foehn sulla Val Padana. Furono eccezionali i 30 gradi sfiorati sul Piemonte il 19 Gennaio 2007.

Questa situazione tempestosa di metà Gennaio 2007 fu il preludio all'unica ondata di freddo significativa di quell'inverno, che dunque si rivelò transitoria. Un inverno pressoché anonimo, che vide poi freddo e neve ritornare in maniera significativa solo in coincidenza dell'inizio della terza decade di Marzo 2007, ovvero a stagione primaverile ormai iniziata, anche dal punto di vista astronomico.

Le situazioni non è detto che si ripetano uguali a se stesse, se pensiamo ad esempio all'inverno 2004-2005. Anche in questo caso ci fu un lungo periodo mite altopressorio nella prima parte dell'inverno, peraltro similarmente al 2006 (ed in parte a quest'anno in corso) con vigorose tempeste sul Nord Europa, la più intensa delle quali quella che il 12 Gennaio investì con venti d'uragano le Isole Britanniche. Quell'inverno 2005 sfociò poi in uno dei periodo invernali in assoluto più freddi e nevosi degli ultimi 40 anni sull'Italia e gran parte del Mediterraneo, che si è esteso dalla fine di Gennaio fino alla prima decade di Marzo.

Volgendo lo sguardo ancora più indietro, un altro inverno relativamente freddo e nevoso fu quello del 1998-1999, quando ci furono fra fine Gennaio e Febbraio il Burian e l'Artico a gelare il nostro Paese. In questo caso, nel mese di Novembre del 2008, ci fu già un bruschissimo anticipo d'Inverno, che portò le nevicate a cadere fino a quote localmente pianeggianti all'inizio della terza decade del mese. Quest'episodio freddo fu il preludio ad un inverno decisamente ottimo per i freddofili ed i nevofili, a differenza di quanto accaduto in altre annate, allorquando un inizio troppo precoce dell'Inverno non si era rivelato un buon viatico per la restante parte della stagione.

In conclusione, dobbiamo essere ottimisti o pessimisti per l'inverno che ci aspetta? In base agli elementi di raffronto che abbiamo evidenziato nell'articolo, ogni stagione fa un po' storia a sé e pertanto non sempre gli inizi d'inverno anticiclonici proseguono alla stessa maniera, oppure debbono per forza concedere spazio a freddo e neve nella seconda parte della stagione. Insomma, l'attuale persistenza dell'anticiclone crea malinconia (ad eccezione degli amanti del sole e del caldo, dove esso si palesa effettivamente) e fa aleggiare pessimismo, ma siamo in una fase nella quale è ancora molto prematuro dare per morto l'inverno che verrà, ben consci del fatto che potranno incidere sul corso della stagione i vari indici, non solo il fenomeno di El Niño (atteso in rinforzo), le cui ripercussioni non possono però essere stabilite fin d'ora con certezza.
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Lupen ha scritto:
benellis90 ha scritto:
Io spero nell'arrivo dell'Orso quanto prima.

Il prma possibile ma che si aun Orso grande non un cucciolo. [up.gif]

bhè Cosimo se si porta tutta la famiglia meglio, non solo per i tordi ...................tu mi ai capito cosimo ........ne abbiamo proprio bisogno

Certo che ti ho capito.
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Non so se quello che è arrivato prima della metà di ottobre e ci ha portato via la maggioranza dei tordi fosse l'orso siberiano, ma sono sicuro che a Roma la temperatura minima è stata zero gradi per circa due settimane, cosa che a ottobre non so quando sia mai successo.
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

speriamo si muova qualche migratore...ma speriamo soprattutto non sia così devastante: dispiacerebbe sentire di ingenti danni alle colture(già c'è la crisi), di senzatetto che muoiono di freddo...eccetera
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

ggramoli ha scritto:
La speranza è sempre l'ultima a morire, ma mi accontenterei che l'aria gelida, oltre al freddo, più che i tordini fuori stagione ci portasse le cesene.

Franco io per quelle ho poche sparanze che arrivino.
Comunque speriamo,perche`fino a ora,e`stato buio pesto.
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

colombaccio51 ha scritto:
grifonenero ha scritto:
Speroamo di no... voglio andare a caccia...

Io invece l'apetto con ansia,mi piace,sono innamorato dell'orso.
Poi caro Grifone quando arrivera`(se arrivera`)di roba da cacciare da noi ne sara`rimasta ben poca. :wink:


quoto alla grande,il freddo mi piace da matti...e poi roba da cacciare sara' poca roba...
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

se si puo' fre un biglietto a quest'orso.....io m'impegno di sicuro......tanto comunque sia nel salento ci sarà sempre un po' di tepore......
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Perchè si parla sempre di mezza italia!?!? [protesta.gif] (Nord-Centro) e al sud non arriva un ca**o!
Orsooooooo fa scendere i cuccioli da noi,almeno anche di quelli ci accontentiamo!! [protesta.gif]
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

benellis90 ha scritto:
Io spero nell'arrivo dell'Orso quanto prima.

Il prma possibile ma che si aun Orso grande non un cucciolo. [up.gif]

bhè Cosimo se si porta tutta la famiglia meglio, non solo per i tordi ...................tu mi ai capito cosimo ........ne abbiamo proprio bisogno
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

ivan ha scritto:
....e anche vero che, se arriva l'Orso da noi, prima deve invadere l'Est Europeo, e ci manderà tanta selvaggina (FORSE)!!!!!


vero Ivan,ci pò minari cu na mazza. Tradotto ( puoi stare sicuro).....sapeste quante anatre in calabria!!!! E VAI ORSO!!!!!!!! vieni vieni! [5a] [5a]
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Mhhhhh a forza di chiamarlo,vuoi vedere che quest'anno arriva? [26]

Scherzi a parte,non parliamo proprio di orso polare( che solitamente non e'altro che un alta pressione TERMICA che per motivi piu'o meno diversi,in maniera molto anomala si sposta dal sud-est asiatico fino all'europa..) ma sembra possibile,prima dell'arrivo del NATALE uno split del Vortice polare in persona (cosa non rara,ma che difficilmente interessa le nostre zone) sul nord est europeo,con movimento retrogrado verso l'europa occidentale...

Due dinamiche totalmente diverse sulla carta,ma che potrebbero produrre gli stessi effetti,ovvero un IMPONENTE incursione di aria GELIDA dal nord europa verso l'europa occidentale...

La traiettoria ancora non e'definita,ma le possibilita'che cio'avvenga,sono in costante aumento...

Occhio al periodo tra il 10 e il 20 dicembre [3]


Ciao
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

tordino ha scritto:
Mhhhhh a forza di chiamarlo,vuoi vedere che quest'anno arriva? [26]

Scherzi a parte,non parliamo proprio di orso polare( che solitamente non e'altro che un alta pressione TERMICA che per motivi piu'o meno diversi,in maniera molto anomala si sposta dal sud-est asiatico fino all'europa..) ma sembra possibile,prima dell'arrivo del NATALE uno split del Vortice polare in persona (cosa non rara,ma che difficilmente interessa le nostre zone) sul nord est europeo,con movimento retrogrado verso l'europa occidentale...

Due dinamiche totalmente diverse sulla carta,ma che potrebbero produrre gli stessi effetti,ovvero un IMPONENTE incursione di aria GELIDA dal nord europa verso l'europa occidentale...

La traiettoria ancora non e'definita,ma le possibilita'che cio'avvenga,sono in costante aumento...

Occhio al periodo tra il 10 e il 20 dicembre [3]


Ciao

Speriamo solo che quest'aria gelida ci porti i tordini!!!!!!!!
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

La speranza è sempre l'ultima a morire, ma mi accontenterei che l'aria gelida, oltre al freddo, più che i tordini fuori stagione ci portasse le cesene.
 

ivan

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Se l'Orso (Siberiano) venisse a farci visita...

Ricostruzione di un possibile evento di blizzard sull'Italia, quando i venti freddi di lontana origine siberiana gelano da nord a sud l'intero paese. Un evento raro ai giorni nostri, ma che tornerà a farci visita.

Gli appassionati di meteorologia lo chiamano Orso, in realtà è l'Anticiclone Russo Siberiano, il freddissimo campo di Alta Pressione che nella stagione invernale staziona e persiste (anche in questi anni e in questi giorni) per mesi nella Siberia, e che spesso in passato faceva un blitz anche sull'Italia, arrecando delle vere ondate di gelo, e non di certo il freddo normale di 0°C diurni della Val Padana di cui presto risentiremo parlare.

Negli ultimi anni, le ondate di freddo siberiane si sono fermate oltralpe, in genere hanno solo sfiorato il nostro Paese. Talvolta hanno toccato parte del Nord, altre il settore adriatico. Possiamo annoverare come autentica irruzione d'aria siberiana quella che si ebbe nel periodo a cavallo tra la fine di gennaio ed i primissimi giorni di febbraio del lontanissimo 1999, ed ancor più la notevole irruzione d'aria gelida del dopo Natale del 1996. Sicuramente le ricorderete.

Rispettivamente sono trascorsi 10 e 13 anni dalle autentiche ondate di freddo, quelle che in passato, probabilmente, con maggiore frequenza di quanto avvenga ora, raggiungevano l'Italia.

Le cause della diminuzione di eventi di freddo estremo sull'Italia, sono sicuramente correlate agli strani scherzi che fanno le grandi masse d'aria, mentre è probabilmente scarsa l'influenza del Global Warming. Infatti, in varie regioni del Mondo, in questo spazio di tempo si sono avute importanti ondate di freddo, in particolar modo nell'Emisfero Sud (Australe), ma non sono mancate anche nel nostro Emisfero fasi di gelo storico.

Siamo a metà novembre, agli albori dell'Inverno. Questi giorni sull'Italia trascorreranno miti, e gli sguardi degli appassionati di meteo e soprattutto di freddo e neve volgono verso Est. Ogni tanto scruteremo le temperature misurate nella pianura sarmatica europea, cercheremo di individuare ogni più piccola traccia e segnale che il freddo ha deciso di spostarsi verso di noi.

Siccome è trascorso molto tempo dalle ondate di freddo siberiane, proverò a raccontare il susseguirsi di eventi meteo tipici in quei frangenti, per poi cercare di capire le probabilità che abbiamo di vedere un'ondata di gelo siberiano durante il prossimo inverno.

"Arriva l'Orso, i freddi venti che scendono dall'altopiano carsico portano subito sotto zero la temperatura a Trieste, il vento fortissimo abbatte il tepore del mare ed il gelo in poche ore è in grado di raggiungere Milano e Torino, per poi deviare per Genova. Il freddo vento che si tuffa in Adriatico da Trieste raggiunge la Romagna e l'Emilia dove sovente solleva l'umidità dai bassi strati che va a formare le prime nubi, che poi via via divengono più spesse mischiandosi con quelle che vengono dal mare, facendo così iniziare a cadere sottile la neve.

Il tempo diventa burrascoso nelle Marche, la temperatura si porta a zero gradi sulla costa, iniziano le nevicate intermittenti; il peggioramento diventa pesante in Abruzzo e Molise, nevica sulla costa, le tormente infuriano ovunque. Nel frattempo i primi refoli di vento da nord est seccano l'aria a Firenze e Roma, ed entro breve seguiranno le forti raffiche di Tramontana, il cielo si colorerà di azzurro cobalto, la visibilità diventerà eccellente. Il freddo pungente penetra nelle ossa, l'aria sembra alleggerita, aver perso peso, si ha la sensazione di stare in montagna.

La burrasca prosegue il suo corso, travolge il Sud Italia: la neve ammanterà presto le basse quote, il vento spirerà violento, il mare diverrà molto agitato. Il cielo sarà plumbeo, con neve su Bari e tutta la Puglia, gran parte della Lucania, in Campania la neve imbiancherà Avellino, città esposta ai venti da est, mentre su Napoli il tempo diventerà incerto.

Nubi, rovesci di gragnola, e persino fiocchi di neve possono raggiungere le coste nord della Sicilia e la zona dello Stretto di Messina.

Infine, il freddo irrompe in Sardegna, e mentre la costa est si copre di nubi, in quella ovest splende il sole. Vedremo una versione miniatura di quanto avvenuto nella Penisola: i venti da nord est scorrono sul mare e diventano umidi, portano la neve anche sulla costa tirrenica, mentre ad ovest splende il sole."


Ma potremo vedere un'ondata di gelo siberiano questo inverno?

Come detto all'inizio, non sono noti impedimenti definitivi all'accadimento di questo evento, le ondate di gelo si sono fermate in prossimità del nostro Paese parecchie volte, tanto che i modelli matematici di previsione hanno sfornato, ogni inverno, proiezioni di gelo storico imminente, quasi sempre poi ridimensionato, su scala nazionale, ad una debole ondata di freddo che nulla ha avuto di record o storico.

Pertanto ci sarà solo da attendere, e prima o poi il gelo russo tornerà e potrebbe persino tornare a presentarsi più volte, per la logica nota dagli albori della meteorologia del ripetersi del tempo fatto ieri
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

:roll: Orso Russo conquista l'Europa: mezza Italia al gelo e a rischio neve

Oramai appare sempre più probabile che l'aria gelida continentale proveniente dalla Russia si riversi su buona parte del vecchio continente. I venti gelidi continentali arriveranno sino all'Italia ed in modo progressivo la raffredderanno soprattutto al Centro-Nord. Rischio neve intorno a metà mese sulle regioni settentrionali e forse anche centrali.

Ci eravamo lasciati la settimana scorsa con la possibilità di una irruzione artica nella seconda decade di dicembre. Ebbene, tale evenienza diviene giorno dopo giorno sempre più probabile, e tra l'altro nella forma più fredda per l'Europa. Infatti non avremo a che fare con una semplice saccatura di aria artico-marittima, abbastanza frequente nel semestre freddo, ma addirittura con masse d'aria molto fredde che giungono direttamente dalle steppe russe, in assoluto le più gelide per l'area europea.

In effetti avremo una progressiva estensione delle masse d'aria artiche e continentali provenienti dal bassopiano sarmatico, il cosiddetto e celeberrimo Orso Russo, che avanzeranno verso ovest conquistando ad uno ad uno tutto i paesi dell'Europa orientale prima e centrale poi. In effetti la parte centro-orientale del vecchio continente diverrà una sorta di freezer nel medio termine. Ma l'Orso non si fermerà e continuerà la sua avanzata verso occidente arrivando ad invadere la Francia e le Isole Britanniche. Anche il nostro paese si troverà sulla sua traiettoria di conquista.

Come detto si tratterà di una lenta e progressiva invasione che giorno dopo giorno raffredderà le terre italiche per almeno una settimana. Non aspettiamoci quindi, almeno per ora, fenomeni spettacolari come il Burian o simili... Le masse d'aria di origine continentale sono estremamente dense oltre che fredde, e vengono perciò anche definite pellicolari. Mantengono quindi abbastanza inalterate le loro condizioni termodinamiche anche per lunghi tragitti: ecco perché è sempre dopo un'irruzione russa che si hanno le maggiori probabilità di nevicate diffuse nel caso di formazioni cicloniche di origine atlantica.

Ovvio che il nostro paese è fortemente eterogeneo: quindi per ora dobbiamo dire che il freddo dovrebbe colpire sopratutto le regioni centro-settentrionali, con particolare riferimento alle orientali, e solo in parte quelle meridionali. Dopo la tregua soleggiata di questi giorni, già da sabato e domenica giungerà il primo attacco da nord-est: si tratterà in questa prima fase di aria artico-marittima, quindi fredda ma non gelida. Si avranno piogge lungo il versante orientale ed adriatico del paese, con quota neve molto bassa sopratutto nella giornata di domenica 13 dicembre (versante appenninico dall'Emilia sino all'Abruzzo).

Ma il vero attacco inizierà a partire dal 14 dicembre, quando i venti porteranno il gelo russo sino alle nostre regioni. Tale scenario è ben rappresentato nella Multi MTG che abbiamo rielaborato: notate il potente e incredibilmente esteso blocco altopressorio atlantico. Il promontorio subtropicale si spingerà sin oltre il Circolo Polare Artico, andando a collocarsi coi suoi massimi pressori tra la Groenlandia e l'Islanda. In questo modo verrà bloccata la strada alle miti correnti nord-atlantiche, le westerlies e contemporaneamente verrà risucchiato verso ovest il gelo russo, l'Orso.

Difficile per ora dire se oltre al freddo avremo anche diffuse nevicate: i modelli, come sempre di fronte a tali configurazioni rare se non eccezionali (almeno negli ultimi anni) sono ancora molto ballerini. Non è però da escludere che intorno la metà del mese si possa formare una depressione sull'Italia centrale in grado di produrre nevicate su parte del Centro-Nord. Ma soprattutto è da tenere d'occhio una possibilità, non certo remota: se dopo il reiterato afflusso gelido russo si dovesse innescare un'onda ciclonica nord-atlantica in grado di veicolare sull'Italia venti umidi e instabili, allora la neve potrebbe cadere dal 15 in poi su buona parte del Centro-Nord. Per ora però siamo nel campo delle ipotesi.

Ai prossimi aggiornamenti per avere informazioni più precise.
 
Re: E SE L'ORSO (SIBERIANO)......

Per ora dell'orso non ci sono nemmeno le tracce...ma proprio nemmeno accennate...guardate un pò le minime di stamattina in giro per l'Europa, e poi qualcuno si chiede dove siano ancora sasselli e cesene [tenerezza.gif]


GERMANIA
cgiaktgraph


POLONIA
cgiaktgraph


PAESI SCANDINAVI
cgiaktgraph


le minime positive a 2 cifre in Scandinavia si commentano da sole
 
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