[h=1]Allarme Nina “Monster” : il clima mondiale potrebbe essere sconvolto tra qualche mese![/h]
18 aprile 2016


Viene dal meteorologo statunitense Joe ******** e dal suo sito Weather Bell l’allarme per quello che potrebbe essere un evento meteorologico mai visto in tempi recenti, ed in grado di sconvolgere il clima globale nei prossimi mesi!
Così come abbiamo avuto un evento straordinario come il Nino 2015-16, in grado di stravolgere l’andamento della stagione invernale nel Nord Emisfero, e di provocare varie altre anomalie climatiche a livello mondiale, adesso sta per affacciarsi il fenomeno opposto, la Nina, di cui abbiamo già parlato in precedenti articoli, cioè un forte raffreddamento dell’Oceano Pacifico Equatoriale.
Avevamo visto come le acque equatoriali presentassero delle forti anomalie negative di temperatura in profondità, fino almeno a -600 metri, e tale grande massa di acque fredde stia per giungere in superficie.
Il meteorologo Joe ******** ha pubblicato gli aggiornamenti di previsione della Nina da parte del Noaa, e, rispetto alle precedenti previsioni pubblicate in Febbraio, abbiamo una intensificazione del fenomeno, fino a Nina “Strong”, con un valore di anomalia termica nella zona Centrale Pacifica di -3,5°C, valore mai visto finora, un’anomalia di segno negativo addirittura superiore a quella positiva del Nino “mostruoso” di quest’anno!
Le conseguenze sul clima mondiale sarebbero quasi catastrofiche, visto i fenomeni di alluvione e siccità presenti in fase Nina su molte zone del Mondo, che sarebbero ulteriormente intensificate dall’eccezionalità del fenomeno.
Grandi siccità, ad esempio, potrebbero verificarsi sul lato orientale del Sudamerica, mentre una inibizione degli Uragani potrebbe verificarsi nei Caraibi.
E forte potrebbe essere l’influenza anche sul clima europeo, specie nella stagione invernale, che potrebbe essere più fredda del normale, ma in genere una diminuzione sensibile delle temperature globali è prevista già nella seconda parte del 2016.
Insomma, arriva un vero e proprio sconvolgimento climatico globale a partire dalla prossima Estate!
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Freddofili
 

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[h=1]La Nina in arrivo? Adesso tutti i modelli sono concordi, per il suo arrivo nel mese di Agosto![/h][h=1]
16 aprile 2016


Un Nino molto forte, sicuramente il più forte dal 1998 (anche se forse lievemente inferiore come potenza, anche se i dati sono contrastanti), sarà seguito molto rapidamente da una Nina probabilmente intensa, e con una velocità molto rapida, indicante un decadimento veloce delle temperature dell’Oceano Pacifico Equatoriale.
I grafici successivi mostrano tale decadimento, come media delle temperature equatoriali del Pacifico nei primi 300 metri di profondità, con temperature negative che si stanno estendendo rapidamente: in sole tre settimane di Marzo, la “bolla calda” del Nino è rimasta oramai solo in un ristretto lembo superficiale delle acque.
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Il terzo grafico mostra le previsioni oramai concordi riguardanti la presenza della Nina nel prossimo mese di Agosto 2016, tratta dal Bureau di Meteorologica Australiana (BOM): mentre adesso è ancora presente una condizione di Nino, nel prossimo mese di Giugno avremo condizioni in prevalenza neutre, mentre in Agosto la media dei vari modelli prevede un’anomalia della temperatura media di -0,75°C per l’area tropicale Nino3.4, indicante la presenza della Nina (è sufficiente un’anomalia inferiore ai -0,5°C per certificare la presenza di questo fenomeno).
Cambierà dunque la fisionomia delle anomalie globali che finora ci sono state in molte aree del mondo, grazie alla presenza del fenomeno opposto al grande Nino 2015-16.
Anche la nostra Estate e le stagioni successive potrebbero essere influenzate da questo grande cambiamento nell’area del Pacifico Equatoriale, anche se restano ancora molti dubbi da parte dei meteorologi sull’influenza del ciclo Nino -Nina sul nostro Paese.
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Freddofili
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[h=1]La Nina 2016 e la sua durata : potrebbe prevalere per oltre due anni![/h]
9 giugno 2016


Abbiamo visto delle previsioni della Nina, del fatto che il suo arrivo sia imminente, e delle possibili conseguenze sulle temperature globali ed i cambiamenti nella circolazione generale atmosferica.
In particolare, possiamo supporre che la Nina, agendo in contemporanea con l’oscillazione quasi biennale atmosferica (la QBO), possa contribuire a portare inverni più freddi sull’Europa nel caso di circolazione prevalente orientale.
Ma quanto sarà la possibile durata di questo fenomeno?
Le ultime previsioni del modello stagionale giapponese JAMSTAC, mostrerebbero un inizio della Nina oramai prossimo, tra Giugno e Luglio 2016, ed una sua durata lunghissima, che si protrarrebbe fino almeno alla tarda primavera 2018, quindi una durata di quasi due anni, senza che i membri delle ensamble del modello vedano cambiamenti sostanziali (quindi potrebbe durare ancora di più).
E’ dunque molto probabile che, dopo i picchi di caldo globale raggiunti nello scorso mese di Febbraio, le anomalie termiche già viste in discesa, proseguiranno il loro calo, ed il Global warming subisca una lunga fase di stop nei prossimi 24 mesi.
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Freddofili
 
[h=1]Oceani mondiali: la situazione di fine Maggio: fine del Nino, raffreddamento Nord Atlantico….[/h]
27 maggio 2016


Possiamo fare un bilancio di fine mese per quello che riguarda le anomalie delle temperature oceaniche, osservando le notevoli variazioni delle temperature superficiali che sono avvenute nell’ultima settimana.
Anzitutto, oramai è giunto alla fine il “superNino” 2016: come visibile dal primo grafico, le temperature del Pacifico Equatoriale si sono ridotte alla neutralità, con un’anomalia al 24 Maggio pari a +0,103°C.
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Il calo delle temperature è continuo, e probabilmente, nel giro di un mese, potremo già parlare di evento Nina in corso (quando le anomalie termiche scenderanno sotto i -0,5°C).
L’Atlantico Settentrionale, a fine mese, è quasi nella neutralità, con anomalia di appena -0,034°C; tuttavia, le anomalie termiche negative, tra varie oscillazioni, sono continue a partire dall’08 di Marzo, è evidente che la tendenza sarà quella della formazione di un AMO negativo, tanto più che le mappe delle anomalie termiche oceaniche vedono un Nord Atlantico freddo ancora per molti mesi.
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Gli ultimi 7 giorni hanno visto una fase generale di raffreddamento delle temperature sia nell’Oceano Pacifico che sull’Oceano Indiano, sintomi tipici dell’imminente arrivo della Nina.
Le temperature oceaniche globali mostrano infatti una discesa, debole ma costante, con un’anomalia termica di +0,365°C; oceani complessivamente ancora caldi, ma in discesa di oltre 2 decimi di grado dai +0,61°C raggiunti al 10 di Marzo: un calo notevole, se rapportato all’intera massa oceanica terrestre!
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Cambiamenti in vista per l’Estate italiana?
Non sempre le temperature oceaniche del Pacifico sono correlate con le condizioni meteo estive sul nostro Paese.
Comunque, generalmente il Nino tende a spostare verso nord la linea di convergenza intertropicale presente sul Nord Africa, spingendo sulle nostre zone l’Anticlone Africano, mentre la Nina avrebbe l’effetto opposto.
Le possibilità di avere dunque un’Estate nella norma sono in aumento.

Freddofili
 
[h=1]Comincia ufficialmente La Nina nel Pacifico Centrale![/h]
18 luglio 2016


Adesso lo possiamo annunciare, è iniziata ufficialmente La Nina, questo fenomeno di raffreddamento del Pacifico Centrale!
Lo scorso 16 Luglio, infatti, dopo un po’ di tergiversare, temperature oscillanti attorno alla norma in zona di neutralità, le anomalie termiche della zona Nino 3.4 sono scese al valore di -0,580°C, dando così inizio ufficialmente al fenomeno della Nina!
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Secondo le convenzioni internazionali, infatti, per osservare i fenomeni Nino – Nina, si osservano le anomalie termiche superficiali dell’Oceano Pacifico Centrale, una vasta zona che viene denominata “Nino 3.4” (La zona Nino 1-2 si riferisce al Pacifico orientale, a ridosso delle coste sudamericane, mentre la zona Nino 4 è quella più occidentale al confine con l’Oceano Indiano).
Se le anomalie termiche restano comprese tra +0,5°C e -0,5°C, si parla di zona di neutralità, senza alcun fenomeno significativo.
Ma se, come adesso, le temperature sono al di sotto di -0,5°C, si parla ufficialmente di Nina!
L’immagine delle anomalie termiche superficiali mostra con maggiore ampiezza questo fenomeno già esistente.
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Ma quali le previsioni?
Con tutta la probabilità si andrà verso un fenomeno moderato, ben evidente durante tutto il prossimo semestre freddo.

Freddofili
 
[h=1]I cambiamenti nelle temperature oceaniche dell’ultima settimana…Nina sempre più vicina![/h]
23 giugno 2016


Si avvicina sempre più il fenomeno della Nina, oramai confermato per fine Giugno – Luglio da quasi tutti i modelli matematici di previsione oceanica.
Negli ultimi sette giorni notiamo infatti, dalla mappa delle variazioni termiche degli ultimi sette giorni, il tipico forte raffreddamento sul Pacifico Equatoriale legato a tale fenomeno.
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Attualmente le temperature nella zona Nino 3.4 Pacifico Centrale) sono al di sotto della norma di -0,287°C, valore vicino alla soglia di -0,5°C, oltre la quale la Nina sarà ufficialmente iniziata.
Le temperature oceaniche globali sono comunque in prevalenza in diminuzione su gran parte del Globo, particolarmente sul nostro Mediterraneo, interessato da vari impulsi di aria fredda nord atlantica, ma anche su zone come l’Atlantico Centrale e l’Oceano Indiano.
A livello globale, infatti, le temperature si sono lievemente ma gradualmente abbassate, dopo il picco di oltre +0,6°C di anomalia raggiunto ai primi di Marzo, l’anomalia generale è calata agli attuali +0,386°C, perdendo dunque oltre 2 decimi di grado in tre mesi, seguendo quindi l’andamento in forte calo delle temperature globali.
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Freddofili
 
[h=1]Esplode la Nina, previsto un fenomeno eccezionale per il prossimo Inverno![/h]
12 maggio 2016


Sconvolgimenti degli equilibri climatici in arrivo?
Dopo i tanti cambiamenti climatici vissuti nell’ultimo anno a causa della presenza di un Nino eccezionale, da valori record, altrettanti sconvolgimenti dovremo forse subirli a causa della presenza della Nina, il raffreddamento della superficie marina equatoriale dell’Oceano Pacifico, che segue solitamente il Nino, ma che quest’anno sembra assumere proporzioni straordinarie!
Le ultime previsioni indicano un valore inferiore ai -2°C di anomalia nella regione del Pacifico Centrale, raggiungendo un massimo di -2,38°C nel trimestre invernale 2016-17 (mappa da weatherbell).
In questo caso, già la prossima Estate presenterebbe un principio di Nina, ed il fenomeno si intensificherebbe sempre più nel corso della prossima stagione autunnale.
Il secondo grafico, da wikipedia, mostra l’alternarsi degli episodi di Nina nell’ultimo secolo: è da notare come i periodi in cui la Nina è stata prevalente sono coincisi con periodi di raffreddamento globale.
Da notare anche che gli episodi del 1985 e del 2010 hanno coinciso con alcune delle ondate di freddo invernale più forti che siano venute nel Continente Europeo ed anche in Italia.
In questi casi la Nina aveva coinciso con periodi di minimo delle macchie solari, una situazione che sarebbe simile a quella di quest’anno, con l’attività solare in piena corsa verso il nuovo minimo.
Nello stesso tempo, abbiamo anche l’inizio di una fase negativa dell’AMO, cioè con le temperature superficiali del Nord Atlantico in netta diminuzione, tutti indizi che, combinati tra di loro, potranno forse farci capire quale potrebbe essere l’evoluzione della prossima stagione invernale in Italia.
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Freddofili
 
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