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[h=1]L’imponente raffreddamento del Nord Atlantico: l’AMO raggiunge in Marzo il suo valore minimo dagli anni ’90….[/h]
12 aprile 2016


Sta continuando ed estendendosi l’imponente raffreddamento in atto dell’Atlantico Settentrionale, le anomalie negative sono così estese (anche in profondità) e così pronunciate, da far supporre che persisteranno a lungo nei prossimi anni.
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Seguiremo ovviamente l’evoluzione di questa particolarità climatica, ma, nel frattempo, facendo il punto della situazione, notiamo, nell’ultima mappa del NOAA riferita al 04 Aprile, che le anomalie termiche negative sono oramai estese alle acque delle coste europee, spingendosi verso settentrione fino al Canada, al Mare del Nord ed all’Islanda.
Nella mappa del contenuto di calore dell’Atlantico Settentrionale alle medie latitudini, notiamo il forte calo della quantità di calore presente a partire dal 2010: in questo caso si sta ritornando a valori simili a quelli misurati negli anni Novanta, anche se i dati sono fermi a Dicembre 2015 (ma il calo è ulteriormente proseguito nei tre mesi successivi).
Guardiamo infine l’indice AMO, l’oscillazione multidecadale delle temperature dell’Atlantico Settentrionale.
Negli ultimi 150 anni, ha seguito tre fasi fredde, in particolare prima del 1850, tra il 1910 ed il 1920, e tra gli anni Settanta ed Ottanta dello scorso secolo, e due grandi fasi calde, in particolare tra gli anni Trenta e Cinquanta, e, soprattutto, negli anni Duemila.
Il “picco” ultimo del riscaldamento dell’Atlantico Settentrionale sembra essersi raggiunto nel 2010, sta seguendo un lento calo che, tuttavia, sembra accelerare sempre di più, come mostra la caduta dell’indice AMO nel mese di Marzo, a partire dall’anno 2014, facendo registrare, con tutta probabilità, il valore più basso dal 1990.
Bisogna ricordare che le temperature dell’Atlantico Settentrionale, e quindi anche l’AMO, presentano delle variazioni da mese a mese, più fredde nei mesi invernali, più calde in quelli estivi, per questo motivo l’AMO viene misurato annualmente come media dei 12 mesi, ma il calo termico che ha mostrato in paragone ai mesi di Marzo passati è particolarmente significativo.
Le conseguenze sul clima europeo potrebbero manifestarsi improvvisamente e rapidamente: le temperature dell’Atlantico hanno grandi ripercussioni sull’andamento termico del nostro Continente, come visibile dalle fasi fredde che hanno accompagnato le fasi di AMO negativo, e quelle calde che hanno invece accompagnato le anomalie dell’AMO fortemente positive.
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