Ancora un confronto tra Nino 2015-16 e Nino 1997-98: andamenti termici molto simili

Te lo dirò a settembre Francesco, in teoria dovrebbe scendere di qualche centigrado la temperatura, ma farà caldo come solito, a settembre o durante ne riparliamo ....
 

prete

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[h=1]Ancora un confronto tra Nino 2015-16 e Nino 1997-98: andamenti termici molto simili; probabile presenza della Nina dalla prossima Estate.[/h]
5 aprile 2016


Per effettuare un confronto tra gli andamenti dei due principali eventi del Nino degli ultimi trent’anni, possiamo prendere in esame le anomalie delle temperature terrestri secondo il database HADCRUT4, come ha fatto lo scienziato Bob Tisdale, da cui deriva questo grafico molto interessante.
Notiamo come i due Nino, quello del 1997-98 e del 2015-16, abbiano un andamento piuttosto simile nella loro influenza sulle anomalie positive della temperatura globale terrestre, e. dopo un picco molto alto di anomalia appena raggiunto, le temperature sono destinate a scendere di diversi decimi di grado nel corso dei prossimi dieci mesi.
La quantità di calore liberata nell’atmosfera dalla massa oceanica equatoriale del Pacifico è stata massiccia, occorreranno dunque alcuni mesi perchè sia dissipata e la situazione termica terrestre torni alla normalità.
30-mar-16-figure-25.png

Nel frattempo, un confronto tra le previsioni della maggior parte dei centri di calcolo mostrano la prevalenza di previsioni dell’inizio della Nina già nel corso della prossima Estate, fatto che, nuovamente, cambierebbe il clima mondiale e sposterebbe le aree dove si registano le maggiori anomalie climatiche.
Il grafico sottostante mostra le previsioni delle anomalie termiche della cruciale zona di Nino 3.4, nel pieno dell’Oceano Pacifico, per il prossimo mese di Agosto 2016.
Ogni modello matematico mostrerebbe la presenza della Nina, solamente quello del NOAA mostra una presenza residua del Nino.
03-apr-16-Cattura-1.jpg


Freddofili
 
[h=1]Anomalie termiche del mese di Marzo 2016: in calo rispetto al mese di Febbraio.[/h]
11 aprile 2016


Se si può parlare di anomalie termiche record, il mese risulta indubbiamente quello di Febbraio, nel quale le temperature globali sono salite fino a toccare una punta massima anomala media di +0,817°C stando alle mappe NCEP con reanalisi CFSR.
In questo caso è stato soprattutto l’Artico a mostrare delle temperature molto elevate, con un’anomalia termica di +2,905°C, seguito dalle zone tropicali con +0,786°C.
Nello scorso mese di Marzo, questa anomalia è diminuita, registrando un’anomalia globale di +0,794°C, con l’Artico lievemente più freddo a +2,041°C, e l’Antartico decisamente freddo con anomalia di -0,96°C.
Solo i Tropici hanno continuato a riscaldarsi con anomalia globale di +0,945°C.
A mostrare le anomalie termiche più pronunciate è infatti quasi tutto il Continente Asiatico, specialmente le zone intertropicali, nonchè Medio Oriente, Australia e buona parte del Nord America.
Ovviamente l’Artico intero ha registrato temperature sopra la norma.
Freddo invece su Europa Occidentale, Sudamerica, Antartide, Siberia orientale.
In Europa sono proprio le zone Occidentali ad avere mostrato anomalie termiche negative nello scorso mese di Marzo, l’Italia si è trovata in zona lievemente positiva risultando maggiormente interessata dalle anomalie calde della zona orientale europea.
Dal punto di vista della temperatura globale le massime anomalie giornaliere si sono misurate tra la fine di Febbraio ed i primi giorni di Marzo, quando la temperatura globale è salita per la prima volta ad oltre +1°C di anomalia termica.
E’ seguito un calo piuttosto costante di circa mezzo grado centigrado nell’anomalia globale, in linea con le attese di un Nino che è in fase calante piuttosto veloce.
04-apr-16-ANOM2m_CFSR_GFS_1603_monthly_equir.png


Freddofili
 
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