Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
[h=1]Quantitativi stimati di neve in montagna, stando al centro di calcolo statunitense![/h]
6 febbraio 2016


I diagrammi sottostanti sono quelli elaborati dal sito ogimet.com, e sono stimati in base al centro di calcolo statunitense GFS, che stima temperature ,precipitazioni, temperature, vento, etc, per ciascuna stazione di riferimento Synop.
I diagrammi delle zone montuose ci presentano l’arrivo di forti precipitazioni nevose nei prossimi giorni, almeno fino a 96 ore di distanza (le ore 00 di mercoledì).
Questi i quantitativi previsti su alcune località (in millimetri di pioggia, ma che, stanti le temperature sempre sotto lo zero, sarebbero completamente neve).
Limone Colle di Tenda (1234 metri di quota, Piemonte): 81,1 mm
Passo Rolle (Trentino, 2004 metri di altezza): 160,9 mm
Dobbiaco (Alto Adige, 1223 metri di quota): 32,6 mm
Bousson, (1401 metri, Valle di susa): 29,1 mm
Monte Cimone (Emilia, 2165 metri): 119,3 mm
Monte Terminillo (Lazio, 1874 metri): 49,1 mm.
Dunque, si prevedono quantitativi di neve superiori al metro, ed anche al metro e mezzo di neve fresca sul Trentino ed Appennino Settentrionale (anche se qui a quote più alte), quantitativi decisamente inferiori sulle Alpi Piemontesi e su Alto Adige, circa mezzo metro di neve invece sull’Appennino Centrale.
Nell’immagine, il diagramma relativo al Passo Rolle, in Trentino.
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[h=2]Caldo anomalo persistente, sarà METEO d'estate almeno sino al 20 di aprile[/h]
[h=4][/h]14-04-2016


La nuova ondata anticiclonica africana, in parte ostacolata da sbuffi temporaleschi sul Nord Italia, diverrà ancor più travolgente nel fine settimana. Confermiamo l'ulteriore consolidamento della struttura altopressoria e a quanto pare avrà la spinta necessaria per raggiungere anche il settentrione. Si prospetta un weekend all'insegna della forte stabilità atmosferica e del caldo anomalo.
Le temperature, dopo una parziale flessione tra oggi e venerdì, riprenderanno a salire e torneranno a gravitare su valori abbondantemente superiori alle medie stagionali. Diciamo pure che respireremo aria d'estate praticamente ovunque e non mancherà occasione per qualche sortita al di sopra dei 30°C. Si arriverà così all'ultima decade d'aprile, un'ultima decade che forse potrebbe segnare un cambio di passo sostanziale.
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ANTICICLONE IN RINFORZO: Gli sbuffi instabili che nel corso delle ultime ore hanno riguardato il Nord Italia - coi ben noti temporali - si faranno via via più blandi e dovrebbero limitare i propri effetti ai soli confini alpini. Qui non mancherà occasione per nuovi episodi temporaleschi, anche a causa del naturale riscaldamento diurno tipico del periodo.
Le temperature, l'aspetto più importante sul quale ci si sofferma da giorni (non potrebbe essere altrimenti, date le possenti anomalie in atto) si dirigeranno come un treno in corsa verso valori decisamente superiori alle medie stagionali. Non escludiamo che in alcune città, durante il weekend, si possa superare nuovamente la soglia dei 30°C. Va detto che il caldo si farà sentire di più su aree interne ed anche in quota, mentre in pianura e lungo le coste potremo osservare banchi di nebbia e nubi basse in grado di limitare parzialmente l'altrimenti abbondante soleggiamento diurno. Dobbiamo anche aggiungere che sui litorali si percepirà l'influenza di mari ancora freschi e le brezze terranno sotto controllo i termometri.
Qualche accenno di cambiamento, a partire dalle regioni settentrionali, si potrebbe far vivo nella prima metà della prossima settimana. Potrebbe trattarsi del primo imput al pesante cambiamento del ponte del 25 aprile.
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TREND A LUNGO TERMINE: Un ponte che, ahi noi, potrebbe riservare amare sorprese (ovviamente meteorologicamente parlando). Appare sempre più probabile l'intervento d'aria ben più fresca nord atlantica capace di arrecare un peggioramento destabilizzante con piogge spesso temporalesche. Ma ovviamente, non ci stancheremo mai di ripeterlo, per i dettagli è ancora prematuro.
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Meteogiornale
 
[h=1]Le Previsioni Meteo di AccuWeather per la Primavera 2016: super caldo sull’Italia, ma con forte maltempo al Nord[/h][h=2]Le Previsioni stagionali per la Primavera 2016 elaborate da AccuWeather: si prospetta una stagione di gran caldo tra Italia e Balcani, ma attenzione al forte maltempo al Nord[/h]
19 febbraio 2016












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Con l’inverno che ci porta verso la primavera, i pattern meteorologici porteranno la variabilità in Europa, con tanto di forti venti e piogge torrenziali, sbalzi termici e periodi prolungati di caldo. Secondo le consuete previsioni dei meteorologi AccuWeather, ci attendono fenomeni estremi, tra cui alluvioni e temporali violenti, come anche la siccità. Nel dettaglio:[h=3]Primavera piovosa nel nord della Spagna, in Francia, fino a Germania e Alpi[/h]Sarà una primavera piovosa per gran parte dell’Europa occidentale con conseguenze su Francia, Paesi Bassi, Belgio e Germania. “Il pattern meteorologico che ha caratterizzato gran parte dell’inverno, continuerà anche nella prossima stagione, con una serie di tempeste dall’Atlantico che porteranno frequenti precipitazioni e vento forte,” spiega il meteorologo AccuWeather Eric Leister. La situazione potrebbe innescare alluvioni in Francia, accompagnate da forti venti. “Mentre le aree costiere saranno bersagliate molto probabilmente dai venti più intensi, le tempeste multiple potranno far registrare raffiche fino a 85 km/h nella Francia centrale e settentrionale, Parigi compresa.”LaPresse/PA“Le aree da Tolosa a Marsiglia e Nizza saranno ad alto rischio di tempeste devastanti,” prosegue l’esperto. “Un numero di temporali al di sopra della media si tradurrà in precipitazioni sopra la norma in Belgio e Paesi Bassi.” Le tempeste atlantiche raggiungeranno l’entroterra, portando con sé forti piogge fino alla Germania, sebbene il rischio di venti forti sia inferiore rispetto a Francia e Paesi Bassi. E’ probabile invece che aumenti il pericolo derivante dalle continue precipitazioni, che potrebbero innescare alluvioni, soprattutto nell’area sudoccidentale. A nordest le piogge invece porteranno sollievo a zone siccitose come Dresden, Berlino e Amburgo.[h=3]Siccità in peggioramento nel Portogallo meridionale e in Spagna[/h]Mentre le tempeste porteranno precipitazioni al di sopra della media nel Portogallo e nella Spagna settentrionale, nell’area centromeridionale di entrambi i Paesi, si registrerà un’altra stagione con piogge al di sotto della media. “Parti della Spagna meridionale hanno ricevuto solo il 20-30% delle normali precipitazioni durante la stagione invernale e questo pattern continuerà anche in primavera,” spiega il meteorologo AccuWeather Alan Reppert.[h=3]Il caldo dominerà l’Italia, i Balcani e L’Ucraina[/h]
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La primavera sarà piena in Italia, nella penisola Balcanica e in Ucraina, dove “è atteso caldo fuori stagione per lunghi periodi, da marzo a maggio,” spiega Eric Leister. L’assenza di aria fredda sulla Russia orientale impedirà intrusioni artiche in Europa meridionale per tutta la prossima stagione, di conseguenza, “lunghi periodi di caldo al di sopra della media, combinati con una situazione di siccità al di sopra della media, domineranno la stagione,” prosegue il meteorologo.
Dal tardo aprile fino a maggio, le temperature, occasionalmente, aumenteranno fino a livelli più simili a quelli estivi, con picchi attesi nell’Italia meridionale e nel sud dei Balcani.
Le masse d’aria dal Mar Mediterraneo, comunque, consentiranno a dei temporali di fare la loro comparsa dalla Francia meridionale fino all’Italia settentrionale verso i Balcani, a causa dell’interazione col caldo fuori stagione e l’umidità del Mediterraneo. Località come Milano, Venezia, Zagabria, Lubiana e Budapest sono a rischio temporali, forti venti, grandine e alluvioni lampo.“[h=3]Temporali e rischio alluvioni nel Regno Unito[/h]I mesi invernali sono stati caratterizzati da numerose tempeste nel Regno Unito, le quali hanno generato alluvioni nel sudovest e nel nordovest dell’Inghilterra e in Galles. Durante la prossima stagione si registreranno “piogge al di sopra della media e occasionali forti venti in Irlanda, Galles e Inghilterra meridionale,” illustra Eric Leister.
In aumento le precipitazioni nell’area di Londra, in Inghilterra sudorientale e in Anglia orientale, senza pericolo inondazioni.
La situazione migliorerà invece nel nord dell’Inghilterra e in Scozia, con piogge e caldo nella media. L’Irlanda del Nord e la Scozia non saranno del tutto risparmiare dal maltempo ma avranno la fortuna di godere di lunghi periodi di bel tempo.[h=3]Polonia, Bielorussia e gli Stati Baltici alle prese con gli sbalzi termici[/h]Sarà terreno di scontro tra l’inverno e la primavera quello della Polonia, della Bielorussia e degli Stati Baltici dal marzo ad aprile.
L’aria fredda rimarrà trincerata sulla Scandinavia, con occasionali intrusioni verso sud. “Le intrusioni fredde continueranno a minacciare neve fino a Pasqua dalla Polonia settentrionale fino ai Paesi Baltici,” spiega il meteorologo AccuWeather Tyler Roys.
In tarda primavera l’aria più calda dalla Penisola Balcanica dovrebbe portare ondate di caldo in Polonia e Bielorussia e porre fine a un lungo periodo di freddo.

Meteoweb
 
Eh si...purtroppo la prossima settimana potrebbe davvero essere caratterizzata dall'arrivo di un peggioramento abbastanza marcato e persistente...con interessamento di tutta la penisola tra mercoledi 24 e sabato 27 settembre..

Il lato positivo è che successivamente, potrebbero instaurarsi correnti orintali (grecale) per un periodo abbastanza lungo complice la nascita di un imponente anticiclone sul nord europa (SCAND + con discesa di aria più fresca dall'est europa...)

Ovviamente tutto da confermare ma le due cose (peggioramento autunnale e successiva alta pressione sul nord europa con discesa di aria fredda da Est) sono abbastanza correlate...nel senso che se si concretizza la prima, al 60/70% si concretizza anche la seconda evoluzione:cool:

Inutile aggiungere che un 5/10 giorni di venti da est tra fine settembre e la prima decade di ottobre sarebbero cosa gradita[lol.gif][1]
 
[h=2]Peggiora con temporali al Nord, forte caldo nel resto d'Italia[/h]
[h=4][/h]17-09-2015


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Fonte immagine EumetSat 2015, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale. Incredibile ondata di caldo: eccezionale o no, poco importa. L'impennata termica delle ultime 24 ore, destinata a consolidarsi oggi, ha condotto i termometri a quote vertiginose. Le massime superavano diffusamente i 35°C ieri, mercoledì 16 settembre, avvicinandosi in qualche caso a 40°C. E se ciò non bastasse l'ondata di caldo, afoso, si è protratta durante la notte rendendo il sonno difficoltoso - a meno che non si abbia a disposizione il climatizzatore.
Italia spaccata in due: come ben sappiamo il quadro meteorologico vede una netta contrapposizione tra Nord e Sud. Perché se è vero che su gran parte dello Stivale si stanno affrontando condizioni meteo estive tra le più estreme, è altrettanto vero che l'Italia settentrionale gode - se così si può dire - di scenari tipicamente autunnali. Un quadro che si riproporrà, con tonalità ben più accese, anche oggi.
Il Nord dovrà sopportare temporali localmente intensi, specie su Alpi e zone pedemontane adiacenti. Qui non si escludono anche grandinate e colpi di vento. Altrove gran caldo e solleone. Le temperature potrebbero sfiorare 40°C in Puglia e nelle due Isole Maggiori - specie in Sardegna - ma valori molto alti superiori sovente a 35°C coinvolgeranno gran parte delle coste adriatiche fin sulla Romagna. Ciò perché i venti da sudovest, dopo aver valicato l'Appennino, scenderanno verso i litorali ancora più caldi.
Confermato il cambiamento del fine settimana: l'ampia perturbazione sull'Europa occidentale proseguirà il suo cammino a est e impatterà il nostro Paese, determinando un forte calo delle temperature e un peggioramento che si andrà propagando rapidamente verso sud.

Meteogiornale
 
Da seguire......:


[h=2]Accelerazione autunnale. A fine mese, possibile irruzione artica sull'Italia


[/h][h=4][/h]23-09-2015


Novità importanti dai modelli
Già ieri discutevamo delle correnti fredde che avrebbero sfruttato il blocco altopressorio europeo per scivolare verso l'Italia a fine mese. Stamattina i due modelli più importanti, GFS e ECMWF, rincarano la dose e per fine mese propongono una irruzione artica in grado di portare l'inverno sulle regioni orientali dell'Europa.
La depressione nord-atlantica oggi e domani
Ma prima, tra oggi e domani, una profonda e fredda depressione nord-atlantica causerà un peggioramento veloce ma intenso su diverse aree del paese, da Nord verso Sud. Non mancherà la neve sulle Alpi sotto i 2.000 metri. Le temperature subiranno un nuovo calo sensibile.
Irruzione artica a fine mese
Dopo gli ultimi strascichi al Sud della depressione nord-atlantica, si andrà costituendo in Europa un blocco altopressorio sulle regioni occidentali, di cui abbiamo già parlato ieri. Come possiamo vedere nella GFS MTG a 500 hPa, la fascia delle alte pressioni si estenderà dall'area azzorriana sino alle isole britanniche e da qui alla Scandinavia, andando a disegnare quel ponte anticiclonico foriero in Inverno di intense irruzioni artiche.
Probabilmente, se le emissioni modellistiche verranno confermate, aria molto fredda per la stagione irromperà sull'Europa centro-orientale, decretando il primo colpo invernale, e da qui potrebbero scivolare sino all'Italia.
Nei prossimi appuntamenti saremo più precisi.
Un augurio di buona giornata ai lettori del MTG!
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Meteogiornale
 
[h=1]Allerta Mari e Venti: maestrale e tramontana impetuosi, mareggiate al Centro/Sud da giovedì a domenica[/h][h=2]Attenzione ai venti intensi attesi nei prossimi giorni sui mari che circondano l'Italia, rischio di mareggiate sulle coste del medio-basso Adriatico e basso Tirreno[/h][COLOR=#000000 !important]
12 luglio 2016
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Allerta Mari e Venti – Il caldo e l’afa di questi giorni fortunatamente stanno per essere spazzati via. Come ampiamente previsto nei giorni scorsi il flusso perturbato principale che scorre sopra l’Europa centro-occidentale comincerà pesantemente ad ondularsi, a seguito di un rialzo dei valori di geopotenziale sull’area atlantica, che imprimerà una certa spinta meridiana dell’alta pressione delle Azzorre, in direzione delle coste meridionali irlandesi, con massimi barici di oltre i 1030 hpa posizionati in pieno Atlantico. Al contempo l’inasprimento del “gradiente di geopotenziale” e del “gradiente termico orizzontale” sul nord Atlantico, causato da questo aumento del geopotenziale sul medio-alto Atlantico, provocherà una notevole accelerazione del ramo principale del “getto polare” che scorrendo lungo il bordo più settentrionale della struttura anticiclonica oceanica, dopo averla aggirata, con un “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto”), si fionderà sopra le Isole Britanniche e la Francia, con un ampio ramo meridianizzato che raggiungerà importanti velocità notevolissime alla quota isobarica dei 250 hpa.

L’affondo del ramo discendente del “getto polare” andrà ad alimentare lo sviluppo di una profonda saccatura, riempita da aria piuttosto fredda in quota, sub-polare marittima, in grado di destabilizzare l’intera colonna d’aria durante l’ingresso sul bacino centrale del mar Mediterraneo. Proprio grazie all’alimentazione diretta di questo ramo discendente del “getto polare” presente al traverso della Francia e della Germania, che oltre ad allungarla verso le latitudini mediterranee la riempirà di aria piuttosto fredda in quota, la saccatura sopra descritta nel corso della giornata di lunedì dovrebbe riuscire a penetrare sul bacino centrale del Mediterraneo, interessando direttamente le nostre regioni che vedrebbero un aumento della nuvolosità e l’acuirsi dell’instabilità per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” e la presenza di un consistente “forcing” dinamico, indotto dalla rotazione ciclonica della stessa.

L’affondo dell’onda ciclonica, guidato dalla meridianizzazione del “getto polare”, avrà come primo effetto quello di schiacciare verso l’entroterra desertico libico il modesto anticiclone sub-tropicale che in questi giorni si è affacciato sul Mediterraneo. Ma nel frattempo, più ad ovest, la traslazione verso levante dell’anticiclone oceanico accelererà il processo di “CUT-OFF” della saccatura nel suo bordo più meridionale. Quest’ultima, entrando in fase di “stretching”, agevolerà l’incubazione di un minimo depressionario relativo, con annessa goccia fredda in quota, con isoterme, sui -16°C -17°C a 500 hpa che nel corso della giornata di venerdì sì isolerà a ridosso dell’Italia centro-meridionale.

Aria sufficientemente fredda nella media troposfera da innescare intense turbolenze nei medi e bassi strati, favorendo lo sviluppo di nubi cumuliformi piuttosto imponenti che daranno la stura a rovesci e forti temporali che coinvolgeranno a macchia di leopardo gran parte delle nostre regioni, dapprima quelle del centro-nord. Mentre nel pomeriggio di venerdì il maltempo si estenderà anche al meridione, con precipitazioni sparse, a prevalente sfogo temporalesco, in dirittura di arrivo sulle regioni meridionali e sulla Sicilia settentrionale.
Meteoweb segue-
 
Io sono sempre dell'idea che le cesene quest'anno non abbiano sbagliato ......e sicuro ne stiamo avendo conferma e la avremo nel proseguio .....secondo il mio modesto parere le fasi climatiche sono cicliche e anche quest'anno ne avremo conferma...... come si dice poi Dio vede e provvede:

[h=1]Confusione permanente o sciocchezze?[/h]
La confusione regna sovrana nella meteo italiana, e non è di certo Freddofili.it a esserne il principale attore. Ieri sera il nostro articolo sul trend climatico mensile è stato letto da molte migliaia di utenti. Nei Social Network criticato, accusato di stillicidio della meteorologia da quelle stesse persone che nelle loro pagine Facebook e siti web presentano approfondimenti, editoriali con previsioni meteo deliranti perché, a loro dire, lo sarebbero tutte quelle a lungo termine. Personaggi che pretendono di avere in mano lo scettro della sapienza. Ma la modestia, l’accuratezza della notizia ripaga sempre, e lo viviamo con il successo inaudito di questo Portale che si è sviluppato senza fare spam in pagine social e ovunque capiti.
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La confusione dilaga anche per la troppo superficiale preparazione del lettore, compreso il meteo appassionato. La Meteorologia è una complessa scienza, non la si impara a scuola, dove per altro sono state disintegrate le lezioni di Geografia.

La confusione dilaga anche per il contributo dei laureati in X scienza che ritengono di conoscere tutto, di essere loro la scienza. C’è persino capitato di leggere un post che affermava che l’influenza mitigatrice della Corrente del Golfo è una farsa. La teoria sarebbe supportata da riferimenti scientifici mostrati con un maldestro copia incolla di testi presi da una serie di vecchi messaggi di un Forum Meteo italiano, i cui utenti a loro volta avevano ripreso a spanne da un editoriale di una rivista scientifica italiana pubblicato nel Febbraio 2007 (redattore di Richard Seager). Una rivista che cita fonti che abbiamo cercato invano per comprendere se la Corrente del Golfo influenza o no il Clima d’Europa.
Freddofili.it cita sempre le sue fonti, verifica direttamente se si tratta di gossip o fatti reali distribuiti da un Centro, Università, altro. Non abbiamo l’abitudine di fare copia incolla di articoli di terzi dei giornali on line, da forum, da pagine social.
Vi abbiamo parlato per primi di RAPID, di BLOB, di crisi solare, sempre citando le fonti, verificando l’esistenza di ciò che scrivevamo, e indicando anche la presenza, laddove vi fossero, di rettifiche da parte degli scienziati.
Ma la confusione avviene quando si vorrebbe l’Inverno già ad Ottobre. E’ metà Autunno che viene proclamato lo stato d’assedio per imminenti, future ondate di gelo.
C’è chi prospetta con aggiornamenti di uno ogni 60 minuti l’arrivo di gelo storico, neve che bloccherebbe città (l’anno scorso avrebbero dovuto gelare i fiumi di mezza Italia), pur di finire nelle maglie di Google News e avere visibilità in prima pagina. Ma i motori di ricerca sanno penalizzare, eccome se lo sanno fare.
C’è chi avverte che siamo davanti ad una catastrofe, che avremo un’Era Glaciale istantanea. Ma sia un’idea di cosa voglia dire Era Glaciale?
Eppure noi che siamo Freddofili.it ben eravamo consapevoli che lo scorso Inverno non ci sarebbero state tragedie. Nel contempo siamo consapevoli che quest’anno saremo fortunati se avremo un Inverno nella norma visto lo sconquasso climatico che dilaga nel Pianeta.
Che dire? Non neghiamo la speranza che lo sconquasso climatico ci porti un’ondata di freddo robusta più di altre. Questo è l’anno conclamato degli estremi climatici, di eventi atmosferici fuori scala che stanno succedendo in varie lande del Pianeta. Ne parlano tanti scienziati, persone competenti, non lo scrive Freddofili.it.
Oggi è il 24 Novembre ed è solo Autunno, e dopo il tanto tepore è giunto il freddo. Ci sono state le attese nevicate, ma non in pianura, d’altronde le possibilità erano effimere. Siamo un sito web che parla di freddo, che lo fa anche ad Agosto, riportando notizie dai luoghi del freddo, proponendo ricordi, ricerche scientifiche.
Ma vorremmo anche sottolineare che anche gli scienziati più prestigiosi, quelli con curriculum di dieci, venti, cento pagine sbagliano, diffondono imprecisioni. Questo avviene in Italia e all’Estero anche presso prestigiosi Centri di Ricerca, Università.
Anche noi facciamo errori, eccome se ne facciamo!
E’ definibile confusione sperare di veder cadere la neve a Roma a novembre oppure a Palermo.
Oggi non è ancora in Inverno, neppure quello meteorologico. Quest’ultima è una definizione sovente criticata dai lettori perché pochi sanno che ci sono due date per il cambio di stagione, uno è quello indicato in meteorologia, l’altro in astronomia.
Comunque l’Inverno verrà, eccome se verrà, giungerà anche in Italia. Paese dal clima complesso, diffusamente mite, occasionalmente interessato da ondate di freddo, con una parte d’Italia che ha un clima decisamente più rigido dell’altra, e che da quelle parti d’Inverno l’Africa ha un’effimera influenza (Val Padana).
Africa e Mediterraneo, due immensi ambienti climatici che influenzano il nostro tempo atmosferico ben più di quanto si possa credere.
E allora come sarà il prossimo Inverno? Proveremo a parlarne ancora, a scrivere cosa dicono i Centri di Ricerca. Non pubblicheremo le tante congetture che spesso vengono create con un mix di questo o quello. Ci atterremo ai fatti, anche se a volte con prognosi deludente, con proiezioni che sembrano uscite da un libro di fantascienza.


Freddofili

 
[h=2]Dal 16 settembre, onda di calore nord-africana


[/h][h=4][/h]10-09-2015


A mo' di premessa
L'Africa non vuole cedere lo scettro!
Dopo aver dominato buona parte dell'Estate, dopo aver concesso largo spazio alle fredde correnti artiche, ora sembra intenzionata a riconquistare l'Europa centro-meridionale dopo il 15 settembre. Torneranno i +30°C, in qualche caso anche i +35°C. L'Autunno subirà una brusca interruzione.
Irruzione Nord-Atlantica: tra domenica e martedì
Una moderata saccatura nord-atlantica farà irruzione sul Nord-Italia già domenica pomeriggio, estendendosi poi al resto del paese. Arriveranno piogge e temporali a partire dal Nord-Ovest, con maggiore coinvolgimento dell'area ligure-tirrenica e di quella prealpina.
Nuova invasione calda africana: dal 16 settembre
Giungono nuove conferme riguardo all'avanzata verso nord del promontorio nord-africano a partire dal 16 settembre. La causa è il solito affondo ciclonico atlantico nei pressi del Portogallo, che innescherà la risposta subtropicale. Per ora è difficile capire la durata e l'intensità dell'evento, che potrebbe essere rilevante per il periodo, ovvero nei pressi dell'Equinozio di Autunno. Ne parleremo più approfonditamente nell'Editoriale Modelli.
Un augurio di buona giornata ai lettori del MTG!
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Meteogiornale
 
tempo previsto sull'italia per domani martedi' 05/04/16

nord:
ancora molte nubi al mattino sul settore occidentale con piogge e
locali rovesci associati che insisteranno su valle d'aosta, piemonte
settentrionale ed occidentale, nord lombardia ed in forma meno
diffusa sul ponente ligure;
le precipitazioni assumeranno carattere nevoso sui rilievi alpini
confinali oltre i 2000 metri.
Nel corso del pomeriggio atteso un generale miglioramento.
Prevalenza di schiarite sulle restanti aree salvo occasionali
addensamenti nuvolosi a ridosso delle aree montuose alpine.
Locali foschie dense al primo mattino sulla pianura padana.

centro e sardegna:
condizioni di bel tempo salvo il transito di nuvolosita' alta e poco
significativa.

sud e sicilia:
cielo in genere sereno o poco nuvoloso anche se non mancheranno
velature in transito.

temperature:
- minime senza variazioni di rilievo su valle d'aosta, piemonte,
lombardia settentrionale e sulle regioni centrali peninsulari, in
lieve rialzo altrove;
- massime stazionarie su valle d'aosta, regioni adriatiche
centromeridionali, basilicata, e calabria, in lieve diminuzione sul
basso piemonte e sulle due isole maggiori, in aumento sulle restanti
zone.

venti:
- deboli orientali in valpadana;
- moderati settentrionali sulla liguria;
- moderati intorno sudest con locali rinforzi sulla sardegna e dal
pomeriggio sulla sicilia;
- in prevalenza deboli meridionali sul resto della penisola.

mari:
- molto mossi lo stretto di sicilia ed il mare e canale di sardegna;
- mossi gli altri mari circostanti la sardegna, ed il mar ligure;
- da poco mossi a mossi il tirreno meridionale ed il basso ionio;
- poco mossi i rimanenti bacini.

C.n.m.c.a.
 
Ma oltre al maltempo, alle piogge e ai temporali, l’affondo di questa saccatura sui mari che circondano la nostra penisola produrrà un significativo rinforzo della ventilazione settentrionale sui mari che circondano l’Italia, per l’inspessimento del “gradiente barico orizzontale” fra Mediterraneo centrale ed Europa centro-occidentale. L’inspessimento delle isobare, acuito da un ulteriore spinta zonale dell’alta pressione delle Azzorre in direzione delle Isole Britanniche, determinerà un rinforzo dei venti da NO sul mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, come sul basso Tirreno.

Ma l’ulteriore espansione del promontorio anticiclonico oceanico fino alle Isole Britanniche e all’Europa centrale, poco a nord delle Alpi, rischierà di comprimere ulteriormente il già fitto “gradiente barico orizzontale” fra Europa centro-settentrionale e bacino centrale del Mediterraneo. Difatti l’isolamento di un minimo depressionario relativo sul lato meridionale del cuneo dell’anticiclone delle Azzorre sul nord Atlantico, favorirà le condizioni sinottiche adatte per l’attivazione di forti venti dai quadranti settentrionali che spazzeranno gran parte dell’Italia, ed in modo particolare l’Adriatico centro-settentrionale e il Tirreno centro-meridionale.

Sarà proprio questa spinta anticiclonica verso levante a spalancare le porte dei freddi venti di maestrale, tramontana e bora che a partire dal pomeriggio di domani, ed in modo particolare giovedì 14 Luglio, spazzeranno buona parte del nostro territorio nazionale, arrivando a lambire la soglia d’attenzione, con locali e temporanei rinforzi fino a forza 7 Beaufort, dapprima solo su mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno centrale occidentale, in successiva estensione giovedì al Tirreno centro-meridionale e nella giornata di venerdì pure all’Adriatico centro-settentrio
I venti settentrionali cominceranno a rinforzare sensibilmente a partire dal tardo pomeriggio e dalla serata di domani, non appena le masse d’aria fresche di origine nord atlantica, dopo aver raggiunto la Francia, cominceranno pian piano a sfondare dalla valle del Rodano, sotto forma di intensi venti di “mistral” che si propagheranno molto rapidamente al mar di Corsica e mar di Sardegna. La ventilazione settentrionale però si rinforzerà ulteriormente a partire dalla giornata di giovedì, allorquando sulle nostre regioni centro-meridionali si isolerà un minimo barico relativo che slitterà rapidamente in direzione del basso Adriatico, contrapponendosi più ad ovest al promontorio anticiclonico delle Azzorre.

Le raffiche di bora attese sull’Adriatico centro-settentrionaleTale importante manovra barica, piuttosto inconsueta per Luglio, produrrà un sensibile rinforzo dei venti da NNE e da Nord sull’alto Adriatico, con l’inserimento di raffiche di bora molto forti lungo il l’Istria e le coste della Dalmazia settentrionale, in discesa dai valichi naturali delle Alpi Dinariche. Il minimo depressionario italico, difatti, con tale assetto sarà capace di aspirare masse d’aria piuttosto miti temperate continentalizzate, che dal sud dell’Ucraina e dalla Romania si spingeranno verso i rilievi dell’altopiano del Carso e le Alpi orientali.

Dopo aver aggirato le Alpi Dinariche la ventilazione orientale che si attiverà sul bordo meridionale del promontorio anticiclonico oceanico, disteso verso l’Europa centrale, s’incanalerà lungo i bassi valichi dei monti del Carso e delle Alpi Dinariche, per traboccare con furiosi deflussi (raffiche di caduta molto turbolenti) verso le coste adriatiche, il breve tratto costiero sloveno e le coste dalmate. Gli effetti della bora, a causa del fitto “gradiente barico orizzontale” disteso fra alto Adriatico e Alpi Dinariche, nella mattinata di venerdì si avvertirà distintamente fin sulle coste di Marche, Abruzzo e Molise, dove giungeranno raffiche da Nord N-NE, fino a 60-70 km/h, ma con picchi localmente superiori nei punti meglio esposti di Marche e Molise.

Questi sostenuti, a tratti intensi, venti da N-NE e Nord, superando molto rapidamente l’Appennino si verseranno sulle coste del Lazio e della Campania, sotto forma di tese raffiche di grecale e tramontana che si propagheranno molto rapidamente al medio-basso Tirreno, tramutandosi in sostenuti, a tratti anche intensi, venti da NO che nella serata di venerdì si spingeranno in direzione della Sicilia e del mar Ionio, con raffiche che potranno lambire la soglia dei 60-70 km/h nei tratti costieri maggiormente esposti. Questi sostenuti venti dai quadranti settentrionali produrranno anche un significativo incremento del moto ondoso su tutti i bacini, che da mossi tenderanno a divenire molto mossi.

Addirittura, nel corso della notte fra domani e giovedì, alcuni mari, come il mar di Corsica e il mar di Sardegna, potranno divenire agitati a largo, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte più di 3.5 metri sul basso Tirreno, e di oltre i 2.5 metri sull’Adriatico centrale venerdì, con un moto ondoso piuttosto sostenuto, in grado di causare non pochi danni agli stabilimenti balneari presenti lungo la costa marchigiana, abruzzese e molisana, fino a sud di Termoli.

Le onde che si formeranno sul basso Tirreno, nel corso della giornata di venerdì, andranno a rompersi lungo le coste della Sicilia settentrionale e della bassa Calabria tirrenica, producendo su queste deboli mareggiate e risacche piuttosto intense. L’intenso moto ondoso potrà produrre danni e disagi sui litorali del palermitano, messinese e reggino tirrenico, particolarmente vulnerabili al fenomeno dell’erosione costiera. Date le pessime condizioni meteo/marine su quasi tutti i nostri bacini è severamente sconsigliata la balneazione e qualsiasi tipo di attività da diporto.
Meteoweb fine
 
Per i bottacci, secondo me, non ha tutta questa importanza, basta vedere le condizioni climatiche che c'erano negli ultimi 2 anni, quando ci son state le furie dei tordi.
 
[h=1]Botta invernale per l’Italia a fine mese. Prima neve in pianura al Nord[/h] 13 novembre 2015


Lo sentenzia GFS, e non si tratta di solo un run (proiezione isolata), e consapevoli della variabilità previsione, questa è una notizia che non potevamo non dare, quella di un cambio di rotta stagionale, con un sensibile peggioramento delle condizioni meteo.
Il primo cambiamento giungerà attorno al 23 Novembre, ma un più massiccio cambiamento dovrebbe farsi strada sul fine mese, quando aria oceanica fredda, probabilmente influenzata dalle acque dell’Atlantico più fredde della media, affluirà verso l’Italia, insieme ad una perturbazione di forte intensità associata ad un minimo di Bassa Pressione che sarà presente a tutte le quote.
Le proiezioni vedrebbero forti precipitazioni specialmente al Nord Italia, e nel Nord Ovest si potrebbero avere basse temperature (non è attesa un’ondata di gelo) con condizioni ideali per episodi nevosi sino alla Valle Padana.
Insomma, quello che indichiamo, se confermato, sarebbe un primo passo verso condizioni meteo che sono più consone per il periodo.
t2mdifinit_3841.png
Differenza della temperatura al suolo rispetto ad oggi. La mappa mostra forti diminuzioni.


t850_3841.png
Temperatura attesa alla quota del geopotenziale 850 hPa. Spiccano i valori inferiori a 0°C su buona parte del Nord Italia, fin sulla Sardegna.


t500_3841.png
La mappa alla quota di 500 hPa indica la presenza di una depressione con aria fredda.

Freddofili

Oh tutto può essere...ma non sò che carte vedano codesti "freddofili":D al momento freddo da neve in pianura non se ne vede da nessuna parte, ma nemmeno da neve a 1000metri...boh

- - - Aggiornato - - -

Così a lungo?lamma mette tempo perturbato nel nord Toscana martedì,mercoledì prossimo

Mah non sò che vedano al lamma,ma al momento di giornate di pioggia non se ne vedono almeno fino al week-end della prossima settimana (21-22 novembre).
Al massimo un costante aumento dell'umidità con nebbie e nella peggiore delle ipotesi, qualche pioviggine sull'alta toscana a causa dello stau delle apuane (ma ugualmente difficile)

Ciao
 
TEMPO PREVISTO SULL'ITALIA PER DOMANI MERCOLEDI' 07/09/16

NORD:
POCHE NUBI A PARTE QUALCHE ANNUVOLAMENTO PIU' COMPATTO A RIDOSSO
DELLE AREE ALPINE E SUI RILIEVI APPENNINICI DELL'EMILIA ROMAGNA.

CENTRO E SARDEGNA:
MOLTE NUBI OVUNQUE, MENO COMPATTE SUL SETTORE TIRRENICO PENINSULARE,
CON ASSOCIATE PRECIPITAZIONI IN PREVALENZA A CARATTERE DI ROVESCIO E
TEMPORALE SU MARCHE MERIDIONALE ED ABRUZZO, DOVE SARANNO ANCORA
LOCALMENTE ABBONDANTI, TEMPORANEAMENTE ANCHE SULLA SARDEGNA
MERIDIONALE, ED A SEGUIRE ANCHE SU LAZIO MERIDIONALE.

SUD E SICILIA:
CONDIZIONI DI MARCATA INSTABILITA' CON ESTESA COPERTURA NUVOLOSA E
FENOMENI IN PREVALENZA TEMPORALESCHI CHE RISULTERANNO LOCALMENTE
INTENSI DAPPRIMA PER LO PIU' SU PUGLIA E BASILICATA E, POI, ANCHE SU
MOLISE E CAMPANIA.

TEMPERATURE:
- MINIME IN AUMENTO SUL TRIVENETO, STAZIONARIE SULLE REGIONI
ADRIATICHE CENTRALI ED IN CALO SUL RESTO DELLA PENISOLA;
- MASSIME IN CALO SU EMILIA, LAZIO, SARDEGNA E SETTORE TIRRENICO
MERIDIONALE;
IN AUMENTO SULLE RESTANTI REGIONI.

VENTI:
- DEBOLI SETTENTRIONALI AL NORD CON LOCALI RINFORZI;
- MODERATI SETTENTRIONALI CON RINFORZI SULLE REGIONI ADRIATICHE
CENTRO MERIDIONALI E SARDEGNA;
- MODERATI VARIABILI SUL RESTO DEL SUD.

MARI:
- GENERALMENTE DA MOSSI A MOLTO MOSSI CON MOTO ONDOSO IN ATTENUAZIONE
NEL POMERIGGIO.

C.N.M.C.A.

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[h=1]Meteo Italia, il gran caldo è già tornato: +23 in Sicilia, +21°C in Sardegna, +16°C a Roma, +11°C in pianura Padana [DATI LIVE][/h][h=2]Meteo Italia, la situazione in diretta: è tornato il gran caldo, temperature in aumento in tutto il Paese[/h]8 gennaio 2016
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Dopo il maltempo dei giorni scorsi, è tornato subito il gran caldo sull’Italia: le temperature stanno aumentando e abbiamo valori esagerati per il periodo, tipicamente primaverili, in molte località. Alle ore 12:30 di stamattina in Sicilia le temperature avevano già raggiunto +23°C a Siracusa, +22°C a Castelbuono, Cefalù e Misilmeri, +21°C a Palermo, Catania, Lentini, Augusta, Acitrezza e Termini Imerese, +20°C a Bagheria, Giarre. Gran caldo anche in Sardegna con +21°C a Porto Torres, Barisardo e Pula, +20°C a Olbia, Capoterra e Orosei, +19°C a Porto Cervo, Quartu Sant’Elena e Sestu, +18°C a Cagliari, Sassari, Oristano e Villasimius.Ma le temperature sono elevate in tutto il Paese. Risalendo verso Nord abbiamo, in Calabria, +19°C a Cosenza e +18°C a Reggio, in Puglia +17°C a Lecce, Fasano e Supersano, +16°C a Bari, Taranto, Brindisi, Monopoli e Cerignola, in Campania +17°C a Napoli, +16°C a Battipaglia, +15°C a Salerno e Caserta, +14°C ad Avellino. Caldo anche nelle città appenniniche con +14°C a Campobasso, +13°C a L’Aquila, +12°C a Potenza. Al centro/nord +17°C a Guidonia e Sulmona, +16°C a Roma e Chieti, +14°C a Genova e Grosseto, +13°C a Perugia, La Spezia e Terni, +12°C a Livorno, +11°C a Pisa e Rieti, +10°C a Firenze, Ancona e Arezzo,E fa caldo addirittura in pianura Padana, soprattutto al nord/est con +11°C ad Aviano e Borso del Grappa, +10°C a Trieste e Trevignano, +9°C a Schio e Monfalcone, +8°C a Bassano del Grappa e Conegliano, +7°C a Varese, Udine, Rimini e Ferrara, +6°C a Bologna, Vicenza, Bergamo, Treviso, Biella, Sondrio e Modena, +5°C a Milano, Torino, Venezia e Padova. Nei prossimi giorni le temperature aumenteranno ulteriormente in tutt’Italia: sarà un weekend primaverile a cui seguirà una giornata di lunedì (l’11 gennaio) ancora più calda.

Meteoweb
 
Se questo fosse successo 20 giorni fa............


meteo.jpg

Comunque sia modelli matematici a parte io credo che quest'anno il freddo arriverà. Gli animali hanno un sesto senso e se le cesene si stanno spostando con questo caldo potrebbe voler dire che ad un certo punto arriverà molto freddo
 
[h=1]Nuove MAPPE di previsione neve fino a Befana: intense nevicate su Alpi, Appennini, ma anche in Val Padana![/h]
1 gennaio 2016


Anche questa mattina i modelli matematici ci propongono una situazione da neve, anche copiosa, che andrebbe ad interessare non solamente le Alpi e gli Appennini, come è normale ai primi giorni di Gennaio, ma anche una buona fetta della Pianura Padana centro occidentale!
neve_modena_5.jpg
Neve su Modena, foto di repertorio.

La nevicata alpina interesserà specie i versanti esteri e quelli italiani occidentali.
La situazione è quella classica invernale, cioè con un afflusso di aria fredda dai Balcani che, seppur debole, ha abbassato le temperature su valori minimi al di sotto dello zero creando i presupposti per un bel cuscinetto freddo sulla Pianura Padana.
Sopra di esso scorreranno alcune perturbazioni atlantiche che, anche se faranno risalire le temperature in quota, in caso di intense precipitazioni troveranno il modo di giungere fioccate anche al suolo, per un meccanismo che evidenzieremo in un prossimo articolo.
La mappa successiva come riferimento l’elaborazione a cura di Bergfex.com, che mostrano gli accumuli previsti nei prossimi giorni, cumulati previsti fino all’Epifania.
La neve arriverà in due riprese, in particolare in quella di domani e poi nella giornata di lunedì prossimo.
Particolarmente colpiti dalla neve potrebbero essere Emilia Occidentale, bassa Lombardia e basso Piemonte, ma le fioccate dovrebbero comunque interessare tutta la Pianura Padana centro occidentale.
Gli accumuli maggiori sono previsti sull’Appennino Settentrionale e, come ovvio, sulle Alpi Occidentali, dove sono previsti massimi di oltre un metro di neve fresca!
01-gen-16-mappa-neve.jpg


Freddofili
 
[h=2]Gran fresco da Est, rischio nubifragi al Sud, a metà mese nuova depressione nord-atlantica


[/h] Blocco altopressorio nord-atlantico: correnti fredde artiche
Lo scenario che si sta disegnando sul comparto euro-atlantico è molto chiaro.
Le alte pressioni risalgono dall'area azzorriana e si spingono dapprima sulle isole britanniche, successivamente sino alla penisola scandinava. In tal modo si va a costruire un ponte altopressorio (Voejkov) che trasporta aria fredda in quota da nord-est a sud-ovest. Questo flusso artico darà origine ad una goccia fredda che si piazzerà nei pressi dell'Italia a metà della prossima settimana. Le temperature quindi rimarranno sotto la media ovunque, e farà freddo di mattina in montagna. Il tempo sarà per lo più soleggiato!
Rischio vortice mediterraneo al Sud: 10-11 settembre
L'afflusso artico darà origine a metà settimana a un pericoloso vortice mediterraneo che dalle coste del Nord-Africa risalirà verso la Sicilia e poi verso l'Italia meridionale tra il 10 e l'11 settembre. Sicilia, Calabria e Puglia saranno a rischio nubifragi, quindi seguite con attenzione tale evoluzione meteo tramite i bollettini sempre aggiornati del MTG.
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A metà mese, nuova incursione ciclonica nord-atlantica
Il lungo termine potrebbe riproporre una nuova irruzione ciclonica nord-atlantica tra il 13 e il 15 settembre, come possiamo vedere nella GEM MTG a 500 hPa. Potrebbe anche trattarsi di un episodio rilevante, vista la differenza termica tra l'aria in arrivo e quella stazionante sul caldo Mediterraneo. Vedremo nei prossimi giorni se si potrà parlare di Tempesta Equinoziale.
A mo' di conclusione
L'Autunno inizia a fare la voce grossa, e dopo la caldissima Estate non vuole certo fare da spalla.
Ora saranno i venti artici a regalare giornate molto gradevoli: soleggiate quasi ovunque, ma fresche, fredde di notte. Il Sud potrebbe rischiare grosso per la depressione mediterranea.
Poi ci sarà spazio per nuove incursioni nord-atlantiche, e inizierà la stagione dei nubifragi.
Ma siamo così sicuri che la colpa sia del Clima, e non invece di un territorio troppo urbanizzato e poco tutelato?

Meteogiornale
 
[h=2]Forte maltempo verso sud, ma poi meteo che migliora con sbalzi termici di primavera[/h]
[h=4][/h]17-03-2016


L'Alta Pressione verrà dal nord Africa e si piazzerà - temporaneamente - sul Mezzogiorno. Qui affluirà anche aria caldo umida algerina, che farà schizzare all'insù i termometri. Ma diciamo che scampoli primaverili riguarderanno un po' tutte le regioni. Durerà? La risposta è no. A ridosso delle festività pasquali potrebbe realizzarsi l'ennesimo peggioramento di marzo e anche stavolta col prezioso supporto del freddo in discesa da nord.
GIOVEDI' 17 MARZO
Le sole regioni che potranno godere di un sensibile miglioramento saranno quelle del Nordest e la Lombardia. Qui si affermeranno ampie schiarite e le temperature aumenteranno. Incerto in Emilia Romagna, specie a ridosso della dorsale appenninica, brutto anche su ovest Alpi e su parte del Piemonte ma con tendenza ad attenuazione dei fenomeni nella seconda parte della giornata.
Le regioni centro settentrionali dovranno sopportare forte instabilità, avremo infatti piogge molto frequenti a tratti persistenti e potranno assumere carattere di rovescio o temporale. Temporali particolarmente intensi potrebbero abbattersi sulle coste ioniche, specie in Calabria e Basilicata. Non escludiamo delle grandinate. Sui monti continuerà a nevicare mediamente oltre 1000-1200 metri, leggermente più su sulle montagne della Sicilia e dell'Appennino più meridionale.
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IL METEO NEL FINE SETTIMANA
Decisa guarigione sul Nord tutto, mentre almeno venerdì insisterà marcata instabilità al Centro Sud con maltempo soprattutto sui settori ionici. Sabato ecco che le precipitazioni tenderanno a focalizzarsi sul Mezzogiorno e il miglioramento che coinvolgerà il Centro Nord dovrebbe precedere un temporaneo ritorno dell'Alta Pressione nei primi giorni della prossima settimana. Ciò dovrebbe facilitare un rialzo delle temperature, che secondo le ultime emissioni dei modelli di previsione potrebbe risultare robusto in varie regioni.
ULTERIORI TENDENZE
Il quadro meteo climatico appena descritto dovrebbe accompagnarci sino a metà della settimana pasquale. Dopodiché, ma l'argomento verrà sviscerato approfonditamente nel lungo termine, si andrebbe incontro all'ennesimo peggioramento marzolino dal sapore invernale.

Meteogiornale



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[h=3][/h]Meteoweb
 
[h=2]Più fresco, forti temporali, qualche schiarita: questo il METEO del fine settimana[/h]
  • Leggi anche:


[h=4][/h]13-05-2016


L'aria fresca oceanica, sospinta dalla grande ruota depressionaria iberica, si è insinuata sui nostri mari scatenando un peggioramento e una forte instabilità. Ma non è finita qui: a cavallo tra il weekend e la prima metà della prossima settimana risucchierà impulsi nordici che avranno l'onere di alimentare ulteriormente le precipitazioni. Si prospettano fasi temporalesche anche consistenti, o comunque piogge intense in forma di rovescio o se preferite acquazzoni.
Le temperature continueranno a diminuire e dopo il caldo dei giorni scorsi, dovremo affrontare giornate più consone alle prime fasi primaverili. Osserveremo valori inferiori alla norma, lo confermiamo, il che di questi tempi è tutto dire. Per un miglioramento si dovrà attendere che i venti secchi settentrionali subentrino con foga e spazzino via la nuvolosità residua.
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VENERDI' 13 MAGGIO: avremo, se così lo si può definire, un parziale miglioramento. Non mancheranno abbondanti schiarite, però attenzione perché le ore centrali potranno alimentare - col riscaldamento diurno - precipitazioni anche temporalesche. Precipitazioni che, giusto dirlo, dovrebbero coinvolgere da subito le Alpi poi a seguire avremo dell'instabilità soprattutto nelle centrali tirreniche - con possibili sconfinamenti sulle interne che si affacciano sull'Adriatico - e la Sardegna occidentale. Più asciutto al Sud.
TREND METEO WEEKEND: nel corso del fine settimana affluirà aria ben più fresca nordica che porterà giù ulteriormente i termometri. A tratti farà persino un po' freddo, specie sui monti (tant'è che specie sull'arco alpino non mancherà occasione per altre nevicate). Confermiamo una recrudescenza instabile significativa, non mancheranno infatti spunti piovosi e temporaleschi dapprima al Centro Nord, in seguito - probabilmente domenica - soprattutto al Centro Sud.
Anche a inizio settimana potremmo osservare spunti piovosi in varie regioni, presumibilmente su quelle centro meridionali, poi l'intervento di venti più secchi da nord faciliterà ampie schiarite e un progressivo miglioramento.
ULTERIORI TENDENZE: verso il 20 maggio, confermando le proiezioni pregresse, potrebbe intervenire l'Anticiclone Africano con conseguente stabilizzazione del meteo e un rialzo delle temperature davvero notevole. Se il tutto venisse confermato, si andrebbe a realizzare una fase estiva nel vero senso della parola.
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Meteogiornale
 
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