Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
La Natura da segnali inequivocabili: con 22 gradi in Pianura oggi sole, caldo, a caccia in camicia con le farfalle intorno la Natura ci fa vedere le cesene in pianura e uccelli da freddo.
SONO PRATICAMENTE CERTO DENTRO DI ME DUNQUE CHE AVREMO UN INVERNO MOLTO MOLTO FREDDO !!
 
[h=2]Svolta meteo invernale: altre irruzioni fredde a fine novembre


[/h][h=4][/h]18-11-2015


Mete anticiclonico al capolinea: stiamo vivendo gli ultimi scampoli anticiclonici. Il bel tempo, protagonista soltanto in parte, cederà di schianto nella giornata di venerdì ma prima che ciò avvenga avremo modo di osservare l'ennesima giornata mite, a tratti nebbiosa e persino nuvolosa.
Le cause del cambiamento: due gli elementi che accenderanno la spia invernale. La prima: lo spostamento dell'Alta Pressione sulla Penisola Iberica. La seconda: l'accumulo d'aria fredda in Scandinavia. La sinergia tra le due circolazioni innescherà la spinta anticiclonica verso nord (asse Groenlandia-Islanda) e una conseguente irruzione artica lungo i meridiani. Bersagli di quest'ultima Europa centrale e Mediterraneo.
Shock termico: considerando le attuali condizioni meteo-climatiche, l'arrivo del freddo verrà percepito eccome! Le temperature caleranno anche 15-20°C, specie su Alpi e rilievi appenninici settentrionali. L'aria fredda affluirà facilmente al Centro Nord, mentre al Sud manifesterà un po' di difficoltà. Ovviamente l'abbassamento termico faciliterà il ritorno della neve a quote piuttosto basse e saranno le prime di stagione.
E poi? Cosa accadrà? Al momento sarebbero due le soluzioni possibili: il ritorno dell'Alta Pressione o ulteriori irruzioni fredde. Soluzioni diametralmente opposte, ma legate a doppio filo perché dipendenti dal posizionamento anticiclonico e dal grado d'intrusione delle perturbazioni atlantiche sull'Europa occidentale. Qualora l'Atlantico non dovesse avere energia sufficiente per inibire nuove spinte alto pressorie verso nord, ecco che il freddo avrebbe nuovamente strada libera verso il Mediterraneo.
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Meteogiornale
 
[h=1]Fronte freddo sul Centro Italia: nevica in Appennino![/h]
17 maggio 2016


La neve sta facendo la sua ricomparsa sugli Appennini Centrali, in seguito al passaggio di un fronte freddo associato alla Depressione Artica centrata sull’Europa centro orientale.
Questa ha fatto calare sensibilmente le temperature su tutto il nostro Continente, portando a valori al di sotto della norma, e causando nevicate sulle Alpi, ma adesso il fronte sta attraversando gli Appennini Centrali apportandovi anche qui precipitazioni nevose tardive.
In Abruzzo la neve sta scendendo sopra i 1400 metri di quota.
Nelle webcam: Il Monte Vettore innevato di fresco, dalla webcam di Montegallo (www.halleyegov.it); Campo Felice, da www.snowpl.com; Rocca di Cambio, da www.roccadicambio.it; il Rifugio Pomilio, da pescarameteo.net, Monte Magnolia dal sito di Ovindoli.

Meteoweb
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tempo previsto sull'italia per domani mercoledi' 21/10/2015

nord:
- ampi spazi di cielo sereno e poche nubi domineranno lo stato del
tempo un po' su tutte le regioni ad eccezione del piemonte e della
liguria di ponente dove velature abbastanza diffuse si attarderanno
fino alle ore serali. Al mattino riduzioni della visibilita' per
foschie dense o banchi di nebbia sulle zone pianeggianti e lungo le
vallate.

centro e sardegna:
- molte nubi sulla sardegna con precipitazioni intense e diffuse
anche a carattere temoporalesco specie sulla parte orientale e
meridionale della regione, in temporanea attenuazione nel
pomeriggio. In serata, pero', i fenomeni torneranno a carattere
sparso su tutta l'isola e a farsi localmente intense sul settore
orientale;
- schiarite via via sempre piu' ampie tra toscana, e settore
settentrionale dell'umbria e delle marche; un po' piu' di
nuvolosita' in genere medio alta stratiforme sara' presente sul
resto del centro peninsulare con possibilita' di brevi piovaschi al
mattino sul lazio centro-meridionale. Dal pomeriggio nuovo aumento
della copertura nuvolosa con piogge sparse in arrivo sul lazio,
specie sul settore meridionale e sull'abruzzo.

sud e sicilia:
- tempo che migliora temporaneamente su puglia centro-settentrionale
e basilicata. Situazione che progressivamente porta un nuovo
peggioramento in tarda mattinata su sicilia, calabria e campania con
precipitazioni intense e diffuse a carattere temporalesco sull'isola
specie sui seoori orientale e occidentale. Dal tardo pomeriggio
itemporali tendono nuovamente ad interessare la campania, specie il
suo settore centro-meridionale e la sicilia settentrionale, con il
peggioramento che si estende anche in modo intenso sulle regioni
ioniche e adriatiche.

temperature:
- minime in diminuzione sull regioni centrali e meridionali e sulla
pianura padana centrale; in genere stazionarie altrove.
- massime in diminuzione sulle due isole maggiori, sulle regioni
tirreniche e sul settore alpino occidentale; per lo piu' stazionarie
sul resto del territorio ad eccezione delle regioni del basso
adriatico dove potranno risultare in lieve aumento.

venti:
- deboli variabili in area alpina;
- di provenienza settentrionale sul resto del territorio con
intensita' in genere moderata ma che tra le due isole maggiori ed il
sud tirrenico tende a rinforzare portandosi fino a valori di
burrasca;
- nel pomeriggio su calabria e sicilia orientale i venti
temporaneamente risulteranno sud-orientali moderati.

mari:
- mossi l'adriatico, lo jonio, il tirreno orientale e il mar ligure
tendenti a divenire molto mossi dal pomeriggio;
- da mossi a molto mossi i rimanenti mari con tendenza a risultare
agitato il tirreno centro-occidentale.
C.n.m.c.a.
 
[h=1]Previsioni Meteo, respiro freddo balcanico al Sud mentre dal Maghreb avanza l’Anticiclone di Natale[/h][h=2]Previsioni Meteo: un impulso d’aria fredda proveniente dai Balcani porterà il freddo al Sud tra mercoledì 16 e venerdì 18, ma l’Anticiclone che caratterizzerà anche il Natale sta risalendo imperterrito dal Maghreb[/h]15 dicembre 2015

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Il contesto climatico e meteorologico internazionale rimane anomalo con una struttura sinottica folle sull’area Euro-Mediterranea, ma paradossalmente nei prossimi giorni – tra mercoledì 16 e venerdì 18 dicembre – al Sud arriverà aria fredda tipicamente invernale. Nulla d’eccezionale, ma le temperature torneranno momentaneamente, almeno per 48 ore, in linea con le medie del periodo o addirittura qualche grado inferiori, anche se su una piccolissima parte del territorio italiano e in modo particolare su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia orientale. Contemporaneamente, infatti, in Sardegna e al nord/ovest ci saranno quasi 10°C in più.[h=3]Lo scenario tra l’Europa e il Mediterraneo[/h]Proprio mentre il grande Anticiclone che caratterizzerà anche il Natale sta già risalendo dal Maghreb verso l’Europa, proprio lungo il suo bordo orientale un freddo respiro balcanico riuscirà ad insinuarsi fin nel mar Jonio. Nei prossimi due giorni farà più freddo a Creta che in Scozia, e non di poco: la differenza termica sarà di circa 10°C in “favore” della Scozia. A Londra e Parigi la temperatura potrà aumentare fino a valori primaverili vicini ai +20°C mentre in Grecia si abbatteranno buere di neve fino a bassa quota. In Spagna, poi, farà caldo proprio come in primavera con picchi di oltre +26/+27°C nel Sud del Paese e di +25°C fin nell’area pirenaica. E’ il grande anticiclone che nei giorni successivi, a partire dal weekend, arriverà anche sull’Italia e nell’Europa centro-orientale, ma intanto al Sud avremo due-tre giorni tipicamente invernali con temperature basse e un po’ d’instabilità, qualche debole pioggia con nevicate (con accumuli sottilissimi) sui rilievi appenninici. Un piccolo assaggio d’inverno qualche giorno prima del solstizio.

Meteoweb
 
[h=1]Allerta Meteo, torna l’inverno: freddo e maltempo da mercoledì sera a venerdì mattina[/h][h=2]L'inverno torna a ruggire, anche se solo per poche ore: temperature in picchiata a partire dal Nord nella serata di mercoledì, poi in tutt'Italia giovedì. Nevicate al Centro/Sud sui rilievi appenninici fino a quote collinari[/h]

2 febbraio 2016


Eccezionale nevicata ad Arar, in Arabia Saudita









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Torna il maltempo sull’Italia: nelle prossime ore le temperature crolleranno di oltre 10°C in tutto il Paese rispetto al caldo record dei primi due giorni di febbraio. Sarà una veloce ma intensa sfuriata invernale che inizierà mercoledì sera al nord e si concluderà venerdì mattina al Sud. Complessivamente durerà circa 36 ore sul territorio italiano, ma in realtà si tratterà di un transito velocissimo, di circa 12-18 ore, perché al Nord inizierà mercoledì sera ma sarà già conclusa giovedì mattina, al Centro si limiterà alla giornata di giovedì, al Sud inizierà giovedì pomeriggio e si concluderà venerdì mattina.I fenomeni di maltempo potranno essere molto intensi con temporali localmente forti e furiose grandinate, già a partire da mercoledì pomeriggio in pianura Padana: l’arrivo dell’aria fredda farà da “detonatore” per eventi estremi a causa di contrasti termici nettissimi. Sulle Alpi nevicherà fino a quote collinari dopo i picchi di +22/+23°C di lunedì 1 febbraio. Tra mercoledì sera e giovedì mattina il maltempo si concentrerà su Romagna e Marche, nelle Regioni adriatiche, poi giovedì si sposterà al centro/sud e anche qui avremo forti temporali (dopo i picchi di +24°C di martedì 2 febbraio) con nevicate fino a bassa quota, addirittura fino a 300400 metri tra Abruzzo, Lazio, Molise e Campania e oltre i 500700 metri in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Venerdì mattina soltanto le ultime deboli e residue precipitazioni nel Salento, ma ancora qualche ora di fresco prima del ritorno del caldo anticiclone che riporterà ampie schiarite e temperature miti.Nuova perturbazione domenica con piogge al Nord e nelle Regioni tirreniche, ma con temperature decisamente elevate e neve solo ad alta quota. L’inverno tornerà subito ad essere soltanto un lontano ricordo. Insomma, una velocissima illusione di normalità.

Meteoweb
 
[h=1]Neve abbondante sulle Alpi nelle prossime 72 ore![/h]
15 ottobre 2015



La mappa delle precipitazioni nevose, tratte da weatherbell, mostra le forti precipitazioni nevose che sono attese sull’Arco Alpino, in seguito all’avvicinamento del Vortice Freddo che ha provocato le nevicate ottobrine in Germania questa mattina.
Il Vortice Freddo dovrebbe giungere sul Nord Italia oggi e domani , apportando isoterme di -26°C a 5520 metri di altezza, e di 0°; -4°C sull’Arco Alpino, con differenze tra il versante settentrionale e quello meridionale, ma comunque in grado di provocare forti precipitazioni nevose anche a quote piuttosto basse, tra 500 ed 800 metri di altezza a seconda delle vallate e dei versanti montuosi.
La mappa, tratta da weatherbell, mostra le abbondanti precipitazioni nevose previste.
Ugualmente le prime spruzzate di neve dovrebbero interessare anche l’Appennino Centro Settentrionale.
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Freddofili
 
Purtroppo almeno fino a metà mese andremo avanti su questa strada....sole e caldo X la stagione.
Se da un lato non è certo la stagione adatta X certi animali ( sasselli e cesene con venti gradi di giorno sarebbero clamorosi) va'detto che almeno abbiamo la possibilità di andare a caccia...al contrario dell'anno scorso quando pioveva ininterrottamente.
Ciao
 
tempo previsto sull'italia per domani sabato 09/07/16

nord:
- iniziali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso;
durante la mattinata aumento della nuvolosita' sull'arco alpino e
prealpino e sui rilievi dell'emilia romagna con associati locali,
deboli rovesci o temporali pomeridiani, ma in deciso assorbimento
serale;
- condizioni di bel tempo altrove con spesse velature nel pomeriggio
sulle regioni centrorientali.

centro e sardegna:
- sulla sardegna, al mattino molte nubi medio-alte e stratificate,
con locali ulteriori addensamenti ai quali potranno essere associati
sporadici, deboli piovaschi, ma con con tendenza a miglioramento dal
tardo pomeriggio;
- bel tempo sulle aree peninsulari con temporanee velature, piu'
frequenti e compatte nel pomeriggio sulle regioni adriatiche e a
ridosso dei rilievi appenninici dove potranno dar luogo ad
occasionali, deboli rovesci pomeridiani.

sud e sicilia:
- ampio soleggiamento ovunque, con passaggi di modeste velature sulle
regioni tirreniche;
nel pomeriggio nuvolosita' piu' consistente sulle regioni ardriatiche
e sulla dorsale appenninica dove saranno possibili locali, deboli
piovaschi.

temperature:
- minime in lieve diminuzione sulle aree alpine, toscana meridionale,
umbria, lazio e campania, in aumento su regioni adriatiche
centromeridionali, basilicata, calabria ed isole maggiori,
stazionarie altrove;
- massime in rialzo al nord, piu' deciso sul basso piemonte, in
aumento anche su aree tirreniche di toscana e lazio, sardegna,
basilicata, puglia, calabria e sicilia, in lieve calo su romagna,
marche, abruzzo e molise, senza variazioni sulle restanti regioni.

venti:
- deboli variabili, a regime di brezza lungo le coste.

mari:
- da poco mosso a mosso al mattino il basso jonio, con tendenza ad
attenuazione del moto ondoso;
- quasi calmi o poco mossi gli altri mari, con moto ondoso in aumento
dal pomeriggio sul mare di sardegna.

C.n.m.c.a.
 
[h=1]Novità in Stratosfera: il Vortice Polare fa rotta verso Europa. Servizio meteo inglese afferma: a Febbraio ondate di gelo in Europa[/h]
14 gennaio 2016


Molto movimento alla quota di 10 hPa nei prossimi giorni (circa 30 mila metri di altezza), legato ai movimenti in atto da parte del Vortice Polare, che è il grande protagonista delle alte quote atmosferiche nella stagione invernale.
Attualmente, il Vortice Polare è posizionato in modo da inviare aria fredda sugli Stati Uniti centro orientali (interessati infatti da un forte afflusso artico), ma nei prossimi giorni un riscaldamento in zona siberiana spingerà il VP in direzione dell’Europa Settentrionale.
Il risultato sarà che la parte più fredda e più attiva del Vortice si posizionerà in campo europeo, approssimativamente sulla Scandinavia, ed il VP investirebbe in pieno il nostro Continente, lasciando invece l’America con un clima più mite.
A questo punto, c’è la possibilità, come ha adombrato il Meteoffice britannico (le proiezioni a lungo termine non sono una follia italiana!), che il prossimo mese di Febbraio sia caratterizzato da maltempo, freddo e neve.
Non sempre quella che è la circolazione nell’alta atmosfera si trasferisce al suolo, certo è che la posizione del Vortice Polare cambierà parecchio rispetto alla sua posizione attuale e tradizionale nella stagione fredda.
Nelle immagini successive, la posizione del Vortice Polare adesso, e quella prevista per fine mese, con il suo spostamento dalla sua posizione naturale tra Groenlandia e Nord America, a quella prevista sul Nord Europa!
14-gen-16-gfs_Tz10_nhem_2.png
Vortice Polare o Polar Vortex, verso il Nord America


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Ecco la tendenza del Vortice Polare a spostare la sua influenza in quota verso l’Europa, da ciò la possibile serie di ondate di freddo previste dal METOFFICE a Febbraio.

freddofili
 
[h=2]Forti temporali nel pomeriggio: ecco le regioni a rischio[/h]
[h=4][/h]17-05-2016


Instabilità al capolinea? Neanche per sogno. Come già evidenziato negli approfondimenti "live" precedenti, la giornata è cominciata all'insegna delle piogge in alcune zone del Centro Italia. Ma questo è nulla se paragonato a quel che avverrà nella fase centrale. Non possiamo far altro che confermare un'accelerazione dell'instabilità diurna e pertanto l'insorgenza di forti temporali. La mappa seguente, concernente entità e distribuzione dei fenomeni dalle 12 alla mezzanotte del 18 maggio, conferma quanto scritto:
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I maggiori temporali dovrebbero abbattersi nelle interne appenniniche e subappenniniche meridionali, quindi tra Puglia, Campania e Basilicata. Qui scorgiamo accumuli che potrebbero superare i 30 mm, il che ci fa temere forti acquazzoni temporaleschi con anche grandinate. Rovesci di una certa vivacità potranno insistere tra Lazio e Abruzzo, mentre altrove il tempo sarà decisamente migliore con assenza totale - o quasi - di precipitazioni.

Meteogiornale
 
[h=1]Previsioni a lungo termine : nuova irruzione di aria fredda a fine mese?[/h]
15 ottobre 2015



Il modello matematico statunitense GFS sta per essere implementato da una nuova versione ensamble, che sta funzionando, attualmente, in stato di prova, ma ha già dimostrato di presentare un notevole miglioramento per quello che riguarda la descrizione del tempo del lungo periodo.
Nella elaborazione di Weather Bell, osserviamo la previsione di tale modello per la fine del mese di Ottobre: notiamo la discesa di un nuovo Polo Freddo depressionario sulla nostra Penisola, con profonda depressione in successivo spostamento verso sud est.
Contemporaneamente, si stabilirà una situazione di blocco anticiclonico sulla Penisola Scandinava, con temperature decisamente più basse della norma sull’Italia.
Si tratta di una situazione solo ipotetica, ma mette alla prova questa nuova versione del modello matematico statunitense.
Mappe da Weather Bell Analitycs
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Freddofili
 
[h=1]Nubi, nebbie e foschie con 1025hPa: ecco l’anticiclone di dicembre. Grave siccità [DATI e MAPPE][/h][h=2]Meteo Italia, la situazione di queste ore: alta pressione in tutto il Paese, ma non mancano nebbie, nubi e foschie[/h]15 dicembre 2015





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Nonostante l’anticiclone, in queste ore sull’Italia non mancano nubi, nebbie e foschie. E’ l’alta pressione di dicembre: come più volte già illustrato nei precedenti aggiornamenti, quando l’anticiclone arriva in pieno inverno lascia comunque spazio a questo tipo di manifestazioni nei bassi strati, per i fenomeni dell’inversione termica e per piccole infiltrazioni fresche e umide che possono provocare formazioni nuvolose. Dopotutto nonostante queste nubi e nebbie, continua a non piovere in tutto il territorio nazionale e nelle Regioni del centro/nord e della Sardegna diventa molto pesante la situazione della siccità.
Anche il clima è decisamente gradevole. Le temperature massime di oggi sono state miti soprattutto all’estremo Sud, nella Sicilia sud/occidentale, ma anche in altre località meridionali e tirreniche. Ovunque sul territorio nazionale abbiamo valori termici significativamente superiori rispetto alle medie del periodo: il termine “caldo” utilizzato d’inverno, infatti, non è assoluto relativamente alle sensazioni del corpo umano, ma relativo alla normalità climatica del periodo. Le temperature massime di oggi sono state di +19°C a Linosa e Mazara del Vallo, +18°C a Marsala, Licata, Gela, Scicli, Lampedusa e Ustica, +17°C a Palermo, Trapani, Agrigento, Vittoria, Ispica, Latina, Decimomannu, Capo San Lorenzo e Capo Carbonara, +16°C a Napoli, Catania, Messina, Reggio Calabria, Siracusa, Olbia, Cagliari e Lamezia Terme, +15°C a Taranto, Crotone, Alghero, Civitavecchia, Brindisi e Caserta, +14°C a Roma, Bari, Lecce, Catanzaro, Salerno, Guidonia, Pisa e Albenga, +13°C a Firenze, Pescara, Frosinone, Foggia e Termoli, +12°C a Vicenza, Cosenza, Grosseto, Aviano, Trieste, Pordenone, Genova e Treviso, +11°C a Torino, Udine, Avellino e Viterbo, +10°C a Benevento, Perugia, Cuneo, Ancona e Arezzo, +9°C a Milano, Venezia, Verona, Padova, Brescia, Novara, Mantova, Monza, Ravenna, Cervia, Biella e Forlì, +8°C a Bologna, Bolzano, Parma, Bergamo, Domodossola, Cantù e Ferrara, +7°C a Modena, Sondrio, +6°C a Piacenza, +3°C ad Aosta.Nei prossimi giorni l’alta pressione diventerà ancora più possente e tornerà sui valori barici della scorsa settimana, con picchi di oltre 1030hPa. Le schiarite saranno più ampie e lo zero termico tornerà ad oltre 4.000 metri di altitudine sulle Alpi, soprattutto occidentali, dove continuerà a sciogliersi la poca neve presente persino alle altissime quote. Persisteranno ancora nebbie e foschie soprattutto in pianura Padana.

Meteoweb
 
[h=1]Equinozio di Primavera, le Previsioni Meteo: allerta per l’arrivo del ciclone “Gaby” al Centro/Sud nella Settimana di Pasqua[/h][h=2]Le Previsioni Meteo dell'Equinozio di Primavera: attenzione ai fenomeni estremi della Settimana Pasqua sull'Italia, scatta l'allerta tra martedì sera e giovedì 24 al Centro/Sud
21 marzo 2016







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Le Previsioni Meteo del giorno dell’Equinozio di Primavera sono molto importanti per la Settimana Santa che inizierà domani. Gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo previsionali, emessi proprio in concomitanza con il momento dell’Equinozio di Primavera, stamattina all’alba, sono eloquenti ed evidenziano la formazione di un nuovo violento ciclone che l’Ufficio Meteorologico dell’Università di Berlino (unico ente europeo autorizzato ufficialmente dal WMO ad assegnare nomi a figure bariche) ha chiamato “Gaby“. Questa tempesta si intensificherà già domani, lunedì 21 marzo, tra Algeria e Tunisia, e poi colpirà in pieno l’Italia tra martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 marzo, proprio nei giorni centrali della Settimana di Pasqua.Dopo “Doris“, quindi, un altro violento ciclone si appresta a colpire il Sud Italia. E stavolta potrebbe trattarsi di un evento ancor più pesante, per diversi motivi:
  1. In base agli ultimi aggiornamenti, questo ciclone sarà molto più profondo dei precedenti che hanno già duramente colpito il Sud nelle ultime settimane: tra martedì sera e mercoledì il minimo barico potrebbe scendere addirittura fino a 987hPa
  2. L’arrivo della tempesta sarà preceduto da un’imponente ondata di caldo prefrontale che farà impennare le temperature a ridosso dei +30°C, quindi gli scontri termici all’arrivo del ciclone saranno violentissimi
  3. I terreni del Sud sono già saturi d’acqua dopo le grandi piogge delle ultime settimane, con numerose situazioni di criticità: l’arrivo di nuove abbondanti precipitazioni potrebbe determinare ulteriori effetti a catena su un territorio già dissestato
Ovviamente è ancora presto per definire i dettagli di questo peggioramento, ma le mappe per i prossimi giorni sono eloquenti. Il ciclone avrà una doppia intensa alimentazione termica: fredda da nord/est, calda da sud/ovest. Arrivando nel Mediterraneo dal Maghreb, si trasformerà in un vero e proprio “mostro” che determinerà intensi fenomeni temporaleschi a partire dalla Sardegna dove le prime forti piogge sono attese già a partire dal pomeriggio di martedì 22 marzo.Il ciclone, poi, dovrebbe raggiungere il “top” della propria intensità il giorno successivo, mercoledì 23, attraversando il Sud verso i Balcani dove si dirigerà nei giorni successivi, verso il fine settimana di Pasqua. I fenomeni di maltempo più intensi, in base agli ultimi aggiornamenti, si abbatteranno sulle Regioni centrali Adriatiche e, al Sud, nel basso Tirreno, non solo con violenti temporali e abbondanti piogge, me anche con venti intensi e forti mareggiate sulle coste esposte.Come già accennato, l’entità del maltempo potrebbe essere alimentata significativamente dal richiamo caldo prefrontale che già da domani, lunedì 21 marzo, si farà sentire al Centro/Sud con temperature in netto aumento (vedi mappa accanto). Già in queste ore, nel weekend dell’Equinozio di Primavera, le temperature stanno aumentando sensibilmente, splende il sole e il clima è gradevole in tutt’Italia, ma nei primi giorni della Settimana di Pasqua, prima dell’arrivo del ciclone, la colonnina di mercurio subirà un’ulteriore netta impennata.Il giorno più caldo sarà martedì 22, con picchi vicinissimi ai +30°C in mattinata nelle zone sud/orientali della Sicilia e su Malta, che verrà raggiunta da un’isoterma estiva di +20°C ad 850hPa (1.500 metri di altitudine). Ma in tutt’Italia, eccezion fatta per le aree alpine, il clima sarà molto mite, con temperature di gran lunga superiori alle medie del periodo. I venti, intensi di scirocco, faranno il resto facendo impennare le temperature ben oltre la norma a causa dell’effetto favonio che spingerà la temperatura verso l’alto sia nelle zone tirreniche di Sicilia e Calabria, che sulla Campania.Oltre al gran caldo, l’Italia sarà raggiunta anche da ingenti quantità di sabbia del Sahara che già da domani, lunedì 21 marzo, offuscheranno i cieli italiani rendendo l’atmosfera giallastra e oscurando timidamente il sole. Il flusso meridionale proveniente dal nord Africa spingerà via via, ora per ora, grandi quantità di pulviscolo desertico dal cuore del Sahara verso l’area centrale del Mediterraneo.Martedì 22, durante il picco del richiamo caldo pre-frontale rispetto al ciclone, arriverà moltissima sabbia del Sahara: una vera e propria “tempesta gialla” di sabbia e polvere molto densa e fitta, soprattutto tra Sicilia e Sardegna ma non solo. Come possiamo osservare dalla mappa a destra, infatti, un po’ tutto il Paese verrà interessato dall’arrivo del materiale desertico.Eppure questa situazione “africana” sarà soltanto parziale: già mercoledì 23 marzo, sotto i colpi del maltempo, le temperature inizieranno a diminuire sensibilmente in tutto il Paese, e soprattutto al Nord/Est dove irromperanno venti di bora dal sapore tipicamente invernale. Anche al Centro/Sud tornerà il freddo con nevicate sugli Appennini inizialmente solo oltre i 1.700 metri, ma in calo entro sera fino ai 1.200 metri. E sarà solo l’inizio del crollo termico che seguirà il passaggio del ciclone “Gaby“.Infatti giovedì 24 farà nuovamente freddo in tutt’Italia con nevicate oltre i 1.000/1.200 metri sull’Appennino centro/meridionale, perchè al Centro/Sud sarà ancora un’altra giornata di maltempo per il transito della “coda” del ciclone “Gaby” che intanto inizierà ad allontanarsi verso i Balcani. Al Nord invece splenderà il sole e il clima sarà mite nelle ore diurne, specie al Nord/Ovest, ma di notte farà ancora freddo con temperature minime vicine allo zero fin in pianura.Venerdì 25 il weekend di Pasqua inizierà ancora all’insegna dell’instabilità al Sud con le ultime precipitazioni residue, soprattutto tra Calabria e Sicilia, nevose sui rilievi appenninici. Sarà un’altra giornata fredda, tipicamente invernale al Sud e soprattutto nella fascia Adriatica del Paese, per un respiro balcanico decisamente “frizzante” attivato dallo scorrimento del ciclone verso i Balcani e il mar Nero.Ancora incerta, invece, l’evoluzione per il weekend di Pasqua e Pasquetta.

Meteoweb
 
[h=1]Allerta Meteo: temporali forti come “bombe” in Sicilia, si muovono verso la Calabria [LIVE][/h][h=2]Allerta Meteo: siamo nella settimana più piovosa dell’anno, anche oggi forte maltempo in tutt’Italia ma attenzione al Sud. Temporali molto violenti stanno colpendo la Sicilia e si muovono verso la Calabria[/h]15 ottobre 2015


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[h=2]Allerta Meteo: siamo nella settimana più piovosa dell’anno, anche oggi forte maltempo in tutt’Italia ma attenzione al Sud. Temporali molto violenti stanno colpendo la Sicilia e si muovono verso la Calabria[/h]Dai +32°C del primo pomeriggio di ieri ai +17°C di stamattina durante la tempesta: a Palermo la temperatura è crollata di 15°C in meno di 18 ore, con forti temporali che hanno provocato danni e disagi nella notte. Il maltempo che sta colpendo la Sicilia è alimentato proprio dai pazzeschi contrasti termici dovuti allo scontro delle masse d’aria fresche in arrivo da nord/ovest con un suolo caldissimo dopo lo scirocco eccezionalmente mite di ieri e della scorsa notte.
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Violenti temporali stanno adesso colpendo le zone interne dell’isola e si stanno spostando in modo molto minaccioso verso levante, diretti su Catania e Messina. Si muovono molto lentamente, e questo li rende ancor più pericolosi, ma in giornata si abbatteranno anche sulla Calabria. Il maltempo si intensificherà nuovamente anche nelle zone già pesantemente alluvionate della Campania, come a Benevento (una città in ginocchio), e sulla Puglia, dove domani si verificheranno violenti temporali soprattutto nel Salento. Ma in tutto il Sud il maltempo continuerà ininterrottamente anche domani, venerdì 16.

Meteoweb
 
[h=2]Meteo soleggiato e mite dal week-end. Maltempo tornerà a fine ottobre

Pubblicato da:[/h][h=4]Mauro Meloni
[/h]22-10-2015 ore 17:39


OTTOBRATA IMMINENTE - L'ennesima ondata di maltempo estremo ha segnato quest'autunno così travagliato per la frequenza di fenomeni meteo violenti: non è il primo episodio e forse non sarà l'ultimo. Ma ora almeno per un po' si cambia e sta per giungere una tregua di bel tempo diffuso, grazie all'anticiclone africano che tornerà ad abbracciare l'intera Penisola scacciando via il ciclone mediterraneo. Avremo quindi un week-end stabile e soleggiato, ma probabilmente il periodo di bel tempo durerà lo spazio di almeno 3 o 4 giorni, sarà insomma la classica ottobrata caratterizzata anche da un clima piacevole e mite per il periodo. Le correnti fredde richiamate dai Balcani saranno sostituite da flussi meridionali e la colonnina di mercurio subirà pertanto uno sbalzo notevole verso l'alto, anche con rialzi fino a 10 gradi rispetto ai valori attuali.
PEGGIORA PROSSIMA SETTIMANA - Il promontorio anticiclonico non si preannuncia così duraturo, con le correnti perturbate atlantiche che ben presto proveranno a guadagnare terreno da ovest. I primi segnali di cambiamento si potrebbero avere già a partire da martedì 27 ottobre, con la parte avanzata di un fronte perturbato che potrebbe generare un primo peggioramento sui versanti più occidentali e soprattutto sulle Isole Maggiori. La situazione dovrebbe poi peggiorare in modo più diffusi nei giorni successivi e quindi nella parte centrale della settimana, con l'ingresso di un fronte perturbato più deciso capace di coinvolgere più direttamente le regioni settentrionali, i versanti tirrenici e le due Isole Maggiori. L'alta pressione ad est farebbe da ostacolo alla normale avanzata della perturbazione, cosicchè non sono da escludere fenomeni meteo localmente violenti.
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Tendenza meteo fine mese e week-end d'Ognissanti: vasto anticiclone europeo con fulcro sull'area baltico-scandinava Perturbazioni atlantiche che tenteranno di trovare un varco sul bacino del Mediterraneo. Fontewww.meteogiornale.it/mappe

TENDENZA METEO WEEK-END OGNISSANTI - Andando ancora più avanti, sembra che la situazione meteo possa rimanere abbastanza invariata anche a cavallo fra gli ultimissimi giorni del mese ed il week-end d'Ognissanti. Nuovi affondi perturbati atlantici si troveranno costretti a trovare un varco verso il Mediterraneo, in quanto l'anticiclone si andrà a rafforzare ulteriormente sul Nord Europa e sulla Penisola Scandinava. Anche l'Italia risulterà quindi a rischio di nuovi ingressi perturbati, sebbene le recenti elaborazioni facciano presupporre come le perturbazioni potrebbero faticare ad investire direttamente il nostro Paese. Il grosso del maltempo riguarderebbe Penisola Iberica e Mediterraneo Occidentale, con ciclogenesi in successivo isolamento sulle coste nord-africane. In questo scenario, potrebbe aversi nuovo pericoloso maltempo per Sud ed Isole Maggiori.
CONCLUSIONI - In fin dei conti, quella di fine mese non sembra essere una vera svolta, nel senso dell'apertura della porta atlantica verso l'Europa ed il Mediterraneo. Le perturbazioni, una volta giunte sul Mare Nostrum, potrebbero ancora una volta trasformarsi in insidiose ciclogenesi afro-mediterranee dalle lenta evoluzione e con la possibilità quindi ancora di maltempo estremo.
Pubblicato da Mauro Meloni - © RIPRODUZIONE RISERVATA

 
[h=1]Nevicate sparse sul Continente Europeo: l’Inverno cerca la sua rivincita![/h]
4 febbraio 2016


L’ultimo run del centro di calcolo europeo mostra la prevalenza delle depressioni Atlantiche sul nostro Continente, per i prossimi dieci giorni.
Sostanzialmente, viene confermato l’impianto del tempo che era stato previsto con il recente riscaldamento stratosferico, e l’arrivo del Vortice Polare sull’Europa, infatti il possente Anticiclone che aveva dominato per gran parte della stagione invernale si sta ritirando, lasciando lo spazio a condizioni depressionarie e di maltempo.
Le depressioni oceaniche sono però accompagnate anche da aria fredda, il che sarà in grado di provocare nevicate sparse che potrebbero raggiungere le zone pianeggianti del nostro Continente.
L’Aria Fredda di stampo nord atlantico non è in grado di determinare nevicate estese e diffuse, ma potrebbe provocare frequenti rovesci nevosi, anche su Germania, Francia, Isole Britanniche, e sull’Europa Centro Orientale.
Da notare le nevicate molto abbondanti previste sulla Scandinavia, ma anche sul nostro Arco Alpino: in questo caso si potrebbero superare gli oltre 110 cm di accumulo nei prossimi dieci giorni, quantità che potrebbe essere ben superiore vista la risoluzione a “maglie larghe” del modello di calcolo!
La mappa mostra le precipitazioni nevose previste in Europa nei prossimi dieci giorni.
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Freddofili
 
[h=1]Primi temporali sulle Alpi, peggiora a partire dal Nord Italia. Rischio nubifragi in settimana, il caldo continuerà ad insistere solo al Sud[/h]Prime prove generali d'autunno, con alcune perturbazioni che investiranno prima il Nord e poi anche le regioni centrali, con instabilità che diverrà piuttosto ficcante negli ultimi giorni della settimana. Aria assai fresca, in discesa dal Nord Europa, farà calare in modo vistoso le temperature, tranne che al Sud ove il caldo africano permarrà per l'intera settimana.

[h=2]Previsioni Meteo Italia[/h]






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  • Pioggia
  • Neve

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Meteo italia
 
[h=1]Previsioni Meteo, anticiclone addio: arrivano le grandi piogge, ma senza freddo[/h][h=2]La tendenza meteorologica per i prossimi giorni indica una chiara "svolta" stagionale. Si cambia pagina: addio all'anticiclone, inizia un periodo di grandi piogge in tutto il Paese. Neve abbondante ma soltanto in montagna: non farà freddo, temperature ancora superiori alle medie del periodo[/h]
5 febbraio 2016


Nevica in Molise









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Arrivano le grandi piogge sull’Italia: si spalanca la porta dell’oceano Atlantico che spingerà nel cuore del Mediterraneo numerose perturbazioni provenienti dall’oceano. L’evoluzione del mese di febbraio cambierà marcia nei prossimi giorni: prepariamoci a salutare l’anticiclone, stavolta con un vero e proprio “addio”. Non è una brutta notizia: si concluderanno in poco tempo le grandi emergenze che stanno attanagliando gran parte del Paese, prima di tutto la siccità ma anche lo smog e infine gli incendi che stanno flagellando il nord/ovest. Il maltempo in arrivo, però, non sarà accompagnato dal freddo: solo un po’ di fresco, temperature comunque qualche grado superiori alle medie del periodo e nevicate soltanto in montagna, ad alta quota sui rilievi. Ma andiamo con ordine.In queste ore si sta concludendo al Sud la veloce sfuriata fredda e perturbata di cui abbiamo a lungo parlato negli ultimi due giorni. Forti venti, piogge e nevicate a bassa quota che però si esauriranno già nella sera/notte. Domani, venerdì 5 febbraio, sarà una giornata di bel tempo in tutto il Paese: sole pieno ovunque, qualche nube al nord e in Sardegna ma senza precipitazioni. Le temperature saranno ancora fredde nelle Regioni Adriatiche al Sud, ma decisamente miti al Nord/Ovest e nelle Regioni centrali tirreniche. In Puglia, Bari, Lecce e Brindisi faranno fatica a superare i +10°C mentre tra Piemonte e Liguria la colonnina di mercurio arriverà a lambire i +20°C.La situazione cambierà drasticamente nel weekend: arriverà dall’oceano Atlantico il primo serio peggioramento della stagione. Quello che poi si rivelerà il primo di una lunga serie. Intanto però sabato 6 splenderà il sole in quasi tutt’Italia, soltanto nel pomeriggio/sera si addenseranno le prime precipitazioni al nord/ovest, deboli, a causa delle correnti umide meridionali. La perturbazione atlantica sarà ancora lontana e colpirà le isole Britanniche, la Francia nord/occidentale, il Portogallo e la Spagna settentrionale con nubifragi in Galizia.La perturbazione arriverà sull’Italia domenica 7 febbraio. Sarà la prima vera giornata di forte maltempo nel nostro Paese dopo molti mesi. Una vera e propria tempesta: soffieranno forti venti meridionali in tutte le Regioni, con raffiche di oltre 100km/h. Il fronte perturbato avanzerà da nord/ovest verso sud/est determinando forti temporali, a partire dal Nord e dalla Sardegna. Le precipitazioni più intense interesseranno il versante italiano dell’arco alpino, con piogge torrenziali su Lombardia, Trentino e Veneto. Da domenica sera (fino a lunedì mattina) diluvierà anche in Friuli Venezia Giulia, che sarà la Regione più colpita con oltre 200mm di pioggia.Forte maltempo anche nelle Regioni tirreniche, a partire dalla Liguria e poi in Toscana, Lazio e nella notte tra domenica e lunedì anche in Campania. Stavolta le Regioni meno colpite dal maltempo saranno quelle Adriatiche. Intanto però tra domenica sera e lunedì mattina la perturbazione scivolerà verso Sud, e il maltempo si estenderà alle Regioni meridionali, con forti temporali nel basso Tirreno tra Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.Proprio lunedì mattina, infatti, avremo maltempo diffuso in tutto il Sud, mentre al nord/ovest tornerà a splendere il sole e al nord/est si verificheranno le ultime residue (ma intense) precipitazioni. In 18-24 ore cadrà un grande carico di pioggia che libererà l’Italia dall’emergenza smog, incendi e siccità. Non sarà, però, un peggioramento a tutti gli effetti invernale. Più che altro sembrerà autunno. Le temperature, infatti, rimarranno elevate.Infatti la neve cadrà – seppur abbondante – soltanto ad alta quota. Sulle Alpi sarà la più grande nevicata della stagione, ma la quota neve non scenderà sotto i 1.000 metri neanche nella fase più fredda, tra domenica sera e lunedì mattina al nord/ovest. In linea di massima nevicherà oltre i 1.200/1.300 metri di altitudine, seppur in modo copioso con accumuli di oltre un metro di neve fresca tra Lombardia, Trentino e Veneto. Ancora più alta la quota neve sull’Appennino, superiore ai 1.500 metri ovunque, localmente addirittura di oltre 1.700/1.800 metri, anche se lunedì le temperature si abbasseranno di qualche grado con possibili fioccate fino a 1.300 metri nella fase finale della perturbazione. Parliamo comunque di quote elevate, tipiche più dell’autunno che dell’inverno.Nei giorni successivi, per tutta la prossima settimana e anche dopo metà mese, si alterneranno nuove perturbazioni provenienti dall’oceano Atlantico, molto simili a quella di domenica, con brevi pause di sole. Le temperature si manterranno di qualche grado al di sopra delle medie del periodo, ma le precipitazioni saranno abbondanti e insistenti. Si apre una nuova fase della stagione: il freddo rimane grande assente, ma il ritorno della pioggia consente di tirare un sospiro di sollievo per le tante situazioni di criticità dovute proprio alla prolungata siccità.

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