Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Che bella questa cartina!! Se quel "A" si spostasse leggermente + ad est sarebbe l'ottimale, per non vedere sfilare il grosso del passo su Francia e Spagna, ma già così è un buon viatico. Vedremo.

[h=2]Irruzione artica sui Balcani, promontorio subtropicale in Europa occidentale. Italia nel mezzo

[/h][h=4]Pubblicato da:Aldo Meschiari
[/h]16-10-2015 ore 08:37


Calo termico
L'aria fredda proveniente dall'Europa centrale ha già raggiunto il Nord, e sta per interessare anche il resto del paese. Le temperature in quota, ovvero a 1500 metri circa (850 hPa) sono già scese di molti gradi, ed infatti nevica sui monti anche a quote medie. Progressivamente l'aria fredda si riverserà al suolo, decretando l'inizio del Semestre freddo.

Fase meteo instabile
Il grande vortice freddo in quota sta ancora interessando il nostro paese, ma si tratta degli ultimi sussulti. Presto prenderà la strada verso i Balcani. L'Italia certamente godrà di una fase meno perturbata, ma sicuramente ancora instabile. Non va sottovaluta, ad esempio, l'incursione ciclonica di una saccatura da nord-est nel corso di domenica e lunedì. Quindi avremo tempo variabile, con alternanza tra sole e nuvolosità o pioggia, in un contesto termico più freddo.

Lotta tra alta pressione atlantica e correnti fredde da nord-est
Intorno all'inizio della terza decade di ottobre, si instaurerà una lotta strenua tra l'irruzione di una profonda saccatura artica sui Balcani e l'elevazione di un coriaceo promontorio subtropicale sull'Europa occidentale. Ancora una volta l'Italia si troverà sul confine, con la parte orientale più esposta alle correnti artiche e quella occidentale sotto il tiro delle correnti più miti altopressorie. In questo contesto non mancheranno episodi piovosi, anche violenti.

Un augurio di buona giornata ai lettori del MTG!
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Pubblicato da Aldo Meschiari - © RIPRODUZIONE RISERVATA

 
Ma quale ritrattamento:D sono giorni che si vede sui modelli che al nord non farà nulla almeno fino a mercoledi....solo che i siti hanno bisogno di fare click per la pubblicità e cosi scrivono cose non vere nella speranza che qualcosa possa cambiare...perchè la neve attrae e la gente clicca...

Detto questo sulle alpi la neve cadrà abbondante sui versanti esteri francesi e svizzeri, quasi a secco sul nord est mentre sull'appennino fino a domenica la neve si vedrà a quote stellari.

Forse lunedi qualcosa sull'amiata e sull'appennino centrale intorno ai 1000 metri si riuscirà a vedere.

Pianure del nord con il bel tempo specie quelle di nord ovest.

Per sperare nella neve su alpi ed appennini a quote più basse dobbiamo aspettare forse le giornate di mercoledi e giovedi....forse perchè ancora non è sicuro nulla.

NB: Da giovedi poi, notevole aumento termico su tutta la penisola(specie toscana e centro sud) con minime notturne nuovamente intorno a 10°in pianura...

Ciao
 
[h=1]Allerta Meteo, neve e gelo al Centro/Sud: blizzard in atto in molte Regioni [LIVE][/h][h=2]Allerta Meteo, siamo nel "clou" delle Tempesta Polare: si sono attivati l'Adriatic Sea Effect e il Tyrrhenian Sea-Effect, bufere di neve in molte località del Centro/Sud[/h]Di Peppe Caridi -
17 gennaio 2016 - 13:53


Straordinaria nevicata a Enna









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La Tempesta Polare che imperversa sull’Italia, e nello specifico al Centro/Sud mentre invece al Nord splende un forte sole che fa aumentare le temperature fino a +10°C in pianura Padana. Italia divisa in due tra versante Adriatico, dove fa freddo e imperversa il maltempo (al momento abbiamo +2°C ad Ancona, +4°C a Pescara e +5°C a Bari), e quello Tirrenico, dove splende il sole con in questo momento +8°C a Firenze, Roma e Napoli. Intanto stiamo entrando nel clou della Tempesta Polare con l’arrivo dei nuclei d’aria più freddi a tutte le quote. Tra oggi pomeriggio e domani mattina i fenomeni più intensi con blizzard, temporali di neve e autentiche bufere come quelle che stanno già interessando varie località. Eloquenti le immagini dai satelliti:
1 su 5





Meteoweb
 
Insisto ancora ..........:

[h=1]Primi effetti della colata artica sull’Europa Orientale[/h]7 ottobre 2015




La colata artica che, in queste ore, sta scendendo lungo il versante russo giungendo fino all’Ucraina, sta provocando una massiccia diminuzione delle temperature sul comparto orientale europeo, interessato da valori molto al di sotto delle medie stagionali.
La distribuzione delle temperature alle ore 18 UTC (ore 20 italiane), mostra valori termici sotto lo zero in particolare su Finlandia e Penisola di Kola, sul settore settentrionale europeo, ed inoltre sui Paesi Baltici ed in Bielorussia.
Si tratta di valori molto al di sotto della norma stagionale: la successiva mappa, delle anomalie termiche, mostra temperature diffusamente di 9-11°C in meno del normale, su di un vasto settore europeo fino alla Polonia orientale.
Anche stasera le mappe dei modelli matematici prevedono l’estensione della grande ondata di freddo su gran parte del Continente Europeo, nei prossimi giorni, con l’inclusione anche del Centro Nord della nostra Penisola (che sarà interessata comunque da una forte ondata di maltempo).
Mappe da meteomodel.pl
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Freddofili
 
Conferme...
[h=1]Focus medio e lungo termine: cosa bolle in pentola?[/h][h=3]L'atmosfera ormai avviata nel proporre un probabile ricompattamento del Vortice Polare; ecco le conseguenze per il nostro Paese.[/h]In primo piano - 15 Ottobre 2015, ore 17.45
Trova conferma anche dagli aggiornamenti odierni il probabile processo di ricompattamento del Vortice Polare previsto dalla terza decade di ottobre in avanti. Questo ricompattamento si manifesterà attraverso un rinforzo delle vorticità zonali, in buona sostanza avremo a che fare con una fascia ciclonica extratropicale ben rappresentata da alcune vistose depressioni poste alle latitudini settentrionali dell'Europa e dell'oceano Atlantico.

Queste intense depressioni saranno per l'appunto apportatrici di una ventilazione occidentale molto tesa, anche se probabilmente verrà mantenuta anche nel futuro una certa tendenza all'ondulazione delle correnti che comunque dovrebbe risultare molto meno eclatante rispetto quanto vissuto in questo primo scorcio d'autunno.

Nonostante tutto, molte giornate di intensi scambi meridiani hanno ormai consolidato sul bacino del Mediterraneo, nonchè sui settori meridionali d'Europa, una circolazione depressionaria piuttosto complessa edassai radicata. Ciò significa che un rinforzo del Vortice Polare cui si associa una ripresa della tensione zonale alle alte latitudini, non porterà immediatamente alla distensione dell'alta pressione sull'Europa centrale.

Dovremo attendere ancora diversi giorni perchè l'instabilità alle medie latitudini del continente possa esaurirsi completamente, la distensione completa dell'alta pressione sopra i nostri settori, potrebbe verificarsi solamente nel caso tale circolazione dovesse persistere molte giornate consecutive.

L'eventuale espansione dell'alta pressione oceanica verso l'Europa, comprendente quindi anche il Mediterraneo centrale ed occidentale, potrebbe pressappoco verificarsi con l'inizio della terza ed ultima decade ottobrina, ma in tal senso urgono ancora delle conferme.




Autore : William Demasi
 
[h=2]Prossima settimana col meteo d'inverno. Altra irruzione fredda in vista[/h]



L'irruzione fredda che sta investendo l'Italia, dopo settimane di clima mite, ha causato un vero e proprio "shock termico". Il crollo delle temperature, in propagazione al Sud Italia, porterà valori tipicamente invernali e il quadro meteo-climatico descritto dovrebbe accompagnarci per l'intera settimana.Il freddo ha scavato un Vortice di Bassa Pressione semi stazionario e che a cavallo tra mercoledì e giovedì prossimi potrebbe richiamare un nuovo nucleo artico. Condizioni di variabilità, d'instabilità o addirittura di maltempo coinvolgeranno maggiormente le regioni Centro Meridionali e Insulari. Almeno in questa prima fase.Il meteo lunedì 23 novembre
Prevalenti schiarite interesseranno il Nord Italia, eccezion fatta per qualche annuvolamento in Romagna associato tra l'altro a delle precipitazioni. Possibili nevicate attorno ai 600 metri di quota. Al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori ci aspettiamo condizioni meteo piuttosto instabili, tendenti a maltempo dal pomeriggio quando non mancheranno precipitazioni localmente intense in particolare sulle tirreniche. Non escludiamo qualche temporale, segnaliamo anche delle nevicate sui rilievi alle seguenti quote: Appennino centrale e Sardegna dagli 800 ai 1200 metri, Appennino meridionale e rilievi della Sicilia tra 1200 a 1800 metri.
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Lunedì tempo variabile, localmente instabile al Centro Sud e Isole in un quadro climatico invernale. Bel tempo al Nord.
Martedì 24 novembre
Prevalenza di bel tempo sul Nord Italia, con la sola esclusione della Romagna dove potrebbero insistere precipitazioni sparse. Nevose sui rilievi attorno agli 800 metri. Al Centro Sud, Isole Maggiori comprese, prevarranno condizioni di nuvolosità variabile con possibilità di piogge in Sardegna e settori tirrenici. Maltempo più incisivo tra Marche e Abruzzo, con precipitazioni anche intense che assumeranno carattere nevoso attorno agli 800 metri. In serata possibile incremento dei fenomeni anche sulle regioni del Mezzogiorno.
Nuova, intensa irruzione nella seconda metà di settimana
Il quadro meteo-climatico dovrebbe mantenersi fortemente invernale a causa di una seconda, forte irruzione nordica. Mercoledì marcata instabilità al Centro Sud e Isole, migliore al Nord. Da giovedì potremmo assistere ad una recrudescenza del maltempo ma per avere un'idea più precisa sulle aree maggiormente investite dai fenomeni dovremo attendere gli aggiornamenti modellistici d'inizio settimana.
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La situazione non cambierà neppure a giovedì, spartiacque tra la prima e la seconda irruzione fredda.
 
[h=2]Variabilità meteo di settembre: perturbazione spazzerà via il caldo, poi potrebbe tornare l'Anticiclone[/h] [h=4][/h]13-09-2016


CALDO ANOMALO: giusto definirlo tale perché le anomalie termiche degli ultimi giorni sono notevoli. Al di là degli aspetti puramente statistici, la nostra percezione è ciò che conta e quel che sta percependo il nostro organismo è sicuramente una condizioni climatica estiva. Magari non ovunque - ad esempio al Sud e sul medio basso Adriatico non è che faccia poi così caldo - ma sulla stragrande maggioranza delle nostre regioni i termometri marcano "rosso". Le più calde, anche oggi, dovrebbero risultare le tirreniche e il Nord Italia (Val Padana).
INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA: ormai ci siamo, tra poco più di 24 ore parleremo di perturbazione e maltempo. Chi ama osservare il satellite, strumento essenziale per avere una panoramica precisa degli accadimenti barici, avrà sicuramente notato il serpentone nuvoloso che dall'Atlantico si appresa a colpire l'Europa occidentale. Non è altro che la perturbazione in avvicinamento e destinata a isolare un Vortice di Bassa Pressione lungo l'asse franco iberico.
SUPER MALTEMPO: considerando le condizioni termiche iniziali - caldo - l'aria fresca oceanica che accompagnerà l'assalto ciclonico darà il là a contrasti termici tutt'altro che trascurabili. Significa che avremo precipitazioni localmente abbondanti, forti, persistenti. Spesso a carattere di rovescio temporalesco e non sono da escludere locali nubifragi. Così come non escludiamo grandinate. Le temperature, ovviamente, caleranno e già stamane abbiamo dedicato un apposito approfondimento che vi invitiamo a leggere. Per farla breve: ci sarà una bella rinfrescata e il caldo anomalo ci saluterà.
ULTERIORI TENDENZE: solitamente le fasi di transizione stagionale sono caratterizzate da dinamicità meteo climatica evidente. Ragion per cui non ci stupiamo nell'osservare le ultimissime proiezioni dei modelli matematici di previsione. Proiezioni che mostrano un possibile ritorno dell'Alta Pressione nell'ultima decade di settembre. Non solo, oltre al bel tempo potrebbe ripresentarsi un po' di caldo estivo ma occhio al risveglio della Depressione d'Islanda perché potrebbe scompigliare improvvisamente le velleità di conquista dell'Anticiclone. Insomma, l'autunno è ormai alle porte.

Meteogiornale


io ti amo e mi piace molto leggere i tuoi post specie quelli sul quadro gelo e freddo GRANDEEEEEE
 
Mah, i siti meteo cambiano continuamente previsioni e sono anche discordanti tra loro, ma non la vedo bene per fine mese-primi di Novembre.
 
[h=2]Instabilità dura a morire, ma dal weekend sarà miglioramento meteo. Sorprese perturbate a seguire?[/h]


[h=4][/h]09-09-2016


Prosegue la netta contrapposizione meteo climatica delle nostre regioni. Perché se è vero che da un lato osserviamo condizioni d'instabilità a tratti marcata, con temperature in linea col periodo, è altrettanto vero che il Nord usufruisce di una maggiore protezione anticiclonica e il tempo risulta stabile.
Stabilità che tenderà a prendere il sopravvento nei prossimi giorni, allorquando vi sarà spazio per l'ennesima rimonta anticiclonica. L'alta pressione andrà a collocarsi tra due strutture cicloniche e farà confluire un po' d'aria calda nord africana sin sull'Italia. Ma il tutto potrebbe durare poco e vi spiegheremo perché.
INSTABILITA' PERSISTENTE: nel fine settimana continueremo a osservare precipitazioni a carattere irregolare, ma localmente importanti, lungo la fascia compresa tra Marche e Puglia e sui settori ionici di Calabria e Sicilia. Non sottovalutiamo la possibilità che possano ancora abbattersi nubifragi e grandinate. Da segnalare, poi, probabili temporali pomeridiani sull'Appennino centrale e la ricomparsa di precipitazioni diurne lungo l'arco alpino.
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MIGLIORAMENTO A INIZIO SETTIMANA: la situazione, come detto, dovrebbe migliorare progressivamente nella prima metà della prossima settimana. Ciò non scongiurerà il rischio di ulteriori temporali pomeridiani sui nostri rilievi, tanto lungo la dorsale appenninica quanto sulle Alpi. Il bel tempo verrà accompagnato da un aumento delle temperature che si riporteranno su valori superiori alla norma e non escludiamo picchi di oltre 30°C in varie località d'Italia.
ULTERIORI TENDENZE: l'Alta Pressione, prima indicata come persistente, potrebbe mostrare cenni di cedimento verso metà mese. Il motivo? Un affondo perturbato lungo l'asse franco iberico con successiva estensione verso est. Si tratta di un'ipotesi, peraltro non condivisa da tutti i modelli ed è per questo che occorrerà far più chiarezza nei prossimi giorni.


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Meteogiornale
 
[h=1]Previsioni Meteo, sole e caldo almeno fino a Natale. Torna lo spettro dell’anticiclone dei 100 giorni, la terribile siccità dell’inverno 89-90[/h][h=2]Torna lo spettro “dell’anticiclone dei 100 giorni” sulle regioni settentrionali, si prolunga la fase siccitosa. Le Previsioni Meteo[/h]13 dicembre 2015

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Altro che ondate di freddo, eventi di “Burian” o nevicate stile 1985. La situazione sinottica continua e continuerà a rimanere bloccata almeno fino al periodo natalizio, con l’alta pressione dinamica sub-tropicale ancora grande protagonista sull’Italia e sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Ciò si tradurrà in una circolazione ancora molto “lasca”, soprattutto nei bassi strati, con un conseguente ristagno dell’umidità e delle sostanze inquinanti nei bassi strati e smog elevatissimo in corrispondenza dei grandi centri urbani del centro-nord. C’è poco da fare, ma il persistere di queste forti anomalie termiche e bariche nell’area pacifica, coadiuvate da un forte ricompattamento della figura del vortice polare sopra il mar Glaciale Artico, favorirà una persistenza di questo robusto campo anticiclonico lungo le latitudini mediterranee, mentre il flusso perturbato principale proseguirà a scorrere lungo le medio-alte latitudini, mantenendo un elevatissimo indice zonale.Il vortice polare stratosferico compatto e molto freddo sopra l’Artico

Una situazione che si accorda perfettamente in seno una configurazione da “AO” e “NAO” positive e di un “NAM” che nei giorni scorsi, in virtù dell’intenso raffreddamento del vortice polare stratosferico, ha sfondato la fatidica soglia dei +2.0. Purtroppo neanche per il medio-lungo si vedono cambiamenti significativi, capaci quantomeno di rimescolare l’aria nei bassi strati, ripulendola e abbassando sensibilmente le concentrazioni delle polveri sottili che da svariate settimane hanno di gran lunga sforato la soglia d’attenzione. E mentre Alpi e Appennini cominciano a rimenare spoglie di neve fresca, fin dai 2400-2500 metri, col passare dei giorni nella mente dei meteoappassionati torna a prospettarsi lo spettro dell’inverno 1989/1990, uno dei secchi che si ricordi negli ultimi 60 anni. Un inverno davvero terribile, dagli esiti disastrosi per la stagione sciistica nei principali impianti alpini e appenninici vista la cronica latitanza delle perturbazioni atlantiche, e quindi delle precipitazioni nevose.
il famoso “anticiclone dei 100 giorni” che caratterizzo l’inverno 89/90

Dopo un inizio di stagione piuttosto dinamico, con le prime avvezioni fredde nel mese di Novembre, proprio in coincidenza con l’esordio dell’inverno meteorologico un vasto campo anticiclonico decise di spostare il proprio baricentro proprio sul Mediterraneo centrale e sulle nostre regioni, persistendo sulle medesime posizioni per ben “100 giorni”. Non per caso venne chiamato “l’anticiclone dei 100 giorni”. Dal punto di vista sinottico in quel periodo, all’inizio del mese di Dicembre, un ricompattamento del vortice polare determinò un notevole innalzamento di latitudine del flusso perturbato principale (proprio come accade in questi giorni), il quale scorreva con elevate velocità zonali sopra i 50° di latitudini nord, costringendo le perturbazioni e i vari sistemi frontali atlantici a migrare dalle coste canadesi verso l’Islanda, il Regno Unito e la Scandinavia. Al contempo però la fascia anticiclonica sub-tropicale, facente capo al bordo più settentrionale della “Cella di Hadley” attiva fra l’Atlantico sub-tropicale e il Sahara, alimentata da un “getto sub-tropicale” insolitamente intenso ed elevato di latitudine per il periodo, tendeva ad espandersi verso le latitudini mediteranee e l’Italia, con un vasto campo di alti geopotenziali che dal Maghreb si distendeva fino al Mediterraneo centrale, stabilizzando la colonna d’aria nei medi e bassi strati.La persistenza dell’anticiclone assicurò condizioni di tempo stabile e prevalentemente soleggiato su tutte le regioni, anche se sulle regioni settentrionali, specie sul Catino Padano, il ristagno dell’umidità e degli inquinanti nei bassi strati agevolavano spesso l’intensificazione delle nebbie, delle foschie, del freddo da inversione termica da irraggiamento (perdita di calore da parte del terreno). Quest’anticiclone perdurò per tutto Gennaio e gran parte del mese di Febbraio. Solo a cavallo della seconda decade del Febbraio del 1990, l’affondo e il transito di una saccatura causò una parentesi di instabilità, con piogge in pianure e un po’ di neve fresca fra Alpi e Appennino.
Il vortice polare stratosferico compatto e molto freddo sopra l’Artico

Ma l’anticiclone già dal 17 Febbraio ricominciò a chiudersi sul Mediterraneo centrale ripristinando le condizioni di piena stabilità già vissute in Dicembre e Gennaio, con cieli nuovamente limpidi e l’ingresso di correnti occidentali molto più miti che fecero schizzare i valori termici ben oltre la soglia dei +20°C, localmente anche +25°C, anche per merito dell’effetto favonico e dei venti di caduta dalle creste alpine che comprimendo l’aria verso il basso la deumidificano, scaldandola ulteriormente e in modo “anomalo” per il mese di Febbraio (a tutti gli effetti un mese ancora invernale). Basti pensare che in quei giorni a Torino, così come lungo le coste marchigiane e abruzzesi, si sfondarono i +25°C all’ombra, mentre solo a Genova la temperatura massima superava l’incredibile soglia dei +23°C, stabilendo il record di caldo mensile per il capoluogo ligure. Temperature elevatissime (isoterme superiori ai +10°C a 850 hpa) che causarono l’istantanea fusione di quella poca neve caduta a metà Febbraio sui monti.“L’anticiclone dei 100 giorni” si prolungo per tutto il mese di Marzo fino alla metà di Aprile, allorquando si assistette ad un abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale atlantico, con lo “storm track” nuovamente all’altezza del Mediterraneo. Le perturbazioni e i fronti atlantici così riportarono un po’ di piogge. Ma il danno ormai era stato fatto. La siccità andata avanti per mesi, il mancato innevamento di Alpi e Appennini causò una drastica riduzione delle risorse idriche, con fiumi in magra e corsi d’acqua del tutto inesistenti dopo “100 giorni” di clima secco e assenza di precipitazioni. In molte regioni l’assenza di precipitazioni provocò danni inestimabili al patrimonio boschivo e alla fauna, oltre a gravissimi ripercussioni sull’erogazione idrica in diverse città.

Meteoweb
 
tempo previsto sull'italia per domani lunedi' 18/01/2016

nord:
tempo stabile al mattino ma con velature in transito da ovest. Dal
pomeriggio nubi più consistenti interesseranno liguria, basso
piemonte ed emilia con locali piovaschi.

centro e sardegna:
- iniziali condizioni di bel tempo sulle regioni tirreniche e sulla
sardegna ma con nuvolosità medio-alta in graduale aumento. La
nuvolosità risulterà più consistente sull'isola dove dal pomeriggio
saranno associati rovesci sparsi e poi piu' diffusi in serata.
- addensamenti nuvolosi compatti sul versante adriatico e sulle aree
appenniniche con residue precipitazioni, nevose dai 300-400 metri
sulle marche e dai 100-200 metri sull'abruzzo, in progressiva
riduzione dalla tarda mattinata; schiarite serali ma con qualche
velatura di passaggio.

sud e sicilia:
- molte nubi sulle regioni adriatiche, sulle aree appenniniche e
sulla sicilia settentrionale con fenomeni sparsi, nevosi oltre i
200-300 metri e localmente a quote più basse. Neve in graduale
attenuazione sulle regioni peninsulari dalla tarda mattinata con
quota neve in rialzo.
- sul restante territorio prevalenza di schiarite alternate a
qualche annuvolamento

temperature:
- minime in diminuzione su tutte le regioni, ad eccezione della
sardegna dove rimarranno pressoché stazionarie;
- massime in lieve calo e senza variazioni di rilievo altrove.

venti:
- moderati settentrionali con locali rinforzi al sud e sulle
centrali adriatiche ma in graduale attenuazione dal pomeriggio;
- deboli sul resto della penisola, orientali sulla sardegna e
variabili altrove.

mari:
- agitati adriatico centro meridionale, ionio a largo, tirreno
meridionale e stretto di sicilia;
- poco mossi ligure e adriatico settentrionale sotto costa;
- molto mossi gli altri mari.
Dal pomeriggio moto ondoso in aumento su mar ligure ed in generale
attenuazione sugli altri mari.
C.n.m.c.a.
 
[h=1]Ultimi aggiornamenti dalla Stratosfera….[/h]
26 gennaio 2016


Ancora la Stratosfera appare fredda, le anomalie termiche sono considerevoli, visto che al momento le temperature che si registrano sono dell’ordine di -81°C, che è temperatura più bassa di circa 25°C rispetto alla norma.
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La stratosfera così fredda, segno di una robustezza del Vortice Polare, provoca un indice positivo di Oscillazione Artica, correnti occidentali forti e mitezza del clima in ambito europeo, almeno per il momento.
Le mappe di previsione per i vari livelli della Stratosfera mostrano però un sostanziale cambiamento, annunciando, già da diversi giorni, un Warming (riscaldamento) degli strati atmosferici più elevati.
Tale Warming porterebbe ad una struttura piuttosto complessa, con il Vortice Polare schiacciato sull’Europa Settentrionale, una configurazione che, se si verificasse anche sulla sottostante troposfera porterebbe ad una consistente ondata di freddo in ambito europeo.
Ma è importante anche il trasferimento della struttura stratosferica anche negli strati più bassi.
Quindi, prendendo in esame una mappa a 150 hPa, il livello più basso della Stratosfera (circa 13 mila metri di altezza), notiamo come stia prendendo forma, nelle previsioni per il giorno 04 Febbraio, una struttura nella quale il Vortice Polare si installerebbe a nord della Scandinavia, aria fredda artica scenderebbe fin sul Mediterraneo da nord ovest, mentre in Atlantico si osserverebbe una risalita calda anticiclonica verso nord.
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E’ dunque prevedibile una situazione nella quale giungerebbe sull’Italia, nel corso della prima decade di Febbraio, un flusso di correnti fredde da nord ovest, con tempo mediamente perturbato e freddo, e si assisterebbe nel contempo ad una rimonta anticiclonica verso nord nel vicino Atlantico.
Naturalmente , ci aggiorneremo nei prossimi giorni per verificare l’esattezza di questa previsione.
Nel futuro ancora più lontano, vi sarebbe forse un ulteriore warming sulla Siberia in trasferimento verso il Nord America, stavolta ancora più possente (temperature vicine allo zero a 10 hPa), ma il pattern sarebbe sempre il medesimo, con l’Europa come obbiettivo del Vortice Polare.
Notevole anche l’evoluzione prevista della Vorticità atmosferica: a 475 K notiamo il Vortice Polare con l’attuale massima vorticità divisa in due lobi, uno sul Nord America e l’altro sulla Siberia.
Nella mappa prevista per il 04 Febbraio la Vorticità si trasferirebbe tutta sull’Europa e sull’Italia, nell’ambito di un forte peggioramento organizzato del tempo.
Mappa da Fachbereich Geowissenschaften: Startseite
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Freddofili
 
[h=2]METEO MARZO, inverno tardivo: prossima settimana con maltempo per nucleo freddo da est[/h][h=4][/h]13-03-2016

MALTEMPO AL SUD ITALIA: la presenza della Bassa Pressione ionica sta causando condizioni di brutto tempo nelle regioni meridionali. Qui potranno verificarsi ulteriori fenomeni, a tratti temporalesche e localmente intense. La ventilazione orientale manterrà in piedi annuvolamenti a tratti consistenti sulla adriatiche e in Sardegna, mentre altrove è in atto un temporaneo miglioramento.



NUCLEO FREDDO ALLE PORTE: la presenza dell'Anticiclone a nord delle Alpi sta causando un accumulo d'aria fredda sull'Europa orientale. Lungo il bordo meridionale della struttura andrà a inserirsi un nucleo freddo in scivolamento dalla Russia e destinato ad impattare le nostre regioni settentrionali. Si prospetta un nuovo peggioramento chiaramente invernale, che tra l'altro potrebbe dar vita a nevicate a bassa o addirittura a bassissima quota. Nei primi aggiornamenti settimanali ci occuperemo dettagliatamente di tale evoluzione.
METEO INVERNALE PERSISTENTE: dopo il transito sul nostro Paese, il Vortice dovrebbe aprirsi un varco sul Mediterraneo occidentale implementando in tal modo un indebolimento dell'Anticiclone. L'Italia rimarrà esposta a condizioni d'instabilità invernale, con altre piogge e nevicate sui principali rilievi.
ULTERIORI TENDENZE: confermiamo, per il periodo pasquale e quindi per fine mese, ulteriori peggioramenti a carattere freddo. In particolare dovremo tenere sott'occhio l'isolamento di una massa d'aria gelida sull'Europa orientale e la presenza di un blocco altopressorio sui settori centro occidentali del Continente.
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Meteogiornale

 
tempo previsto sull'italia per domani giovedi' 22/10/2015

nord:
- cielo generalmente sereno con temporanei ed innocui annuvolamenti
a ridosso dei rilievi alpini dalle ore centrali della giornata con
possibilità di qualche fiocco di neve in nottata oltre i 2000 metri;
- al mattino e dopo il tramonto locali foschie sulle aree
pianeggianti o nelle vallate occidentali.

centro e sardegna:
- residua nuvolosità mattutina sulla sardegna con deboli piogge in
successivo rapido miglioramento;
- addensamenti compatti sulle regioni adriatiche ma senza fenomeni
associati in lento dissolvimento dalla serata;
- sulle restanti zone velature estese in transito mattutino; stabile
e soleggiato dal pomeriggio.

sud e sicilia:
- condizioni di maltempo su quasi tutte le aree, con molte nubi e
precipitazioni diffuse, più intense al mattino su calabria, sicilia
tirrenica, basilicata ionica e puglia meridionale, anche a carattere
di rovescio o temporale, in graduale attenuazione pomeridiana;
- cielo parzialmente nuvoloso su alta campania, molise e puglia
garganica al mattino, con nubi in ulteriore riduzione dal
pomeriggio.

temperature:
- minime in calo sulle due isole maggiori, sulle regioni
meridionali, tirreniche centrali e su quelle nordoccidentali, in
lieve aumento lungo il settore alpino, senza variazioni di rilievo
altrove;
- massime in deciso calo sulla sicilia, al sud e sulle regioni
centrali tirreniche, in rialzo sulle aree alpine e prealpine,
generalmente stazionarie sulle restanti zone.

venti:
- dai quadranti settentrionali: Moderati al centro-sud con decisi
rinforzi dal pomeriggio, in particolare su sardegna, aree costiere
adriatiche, ioniche e sulla sicilia occidentale; deboli al nord.

mari:
- da agitati a molto agitati il mare ed il canale di sardegna, il
tirreno e lo stretto di sicilia;
- molto mosso localmente agitato l’adriatico;
- da mosso a molto mosso lo jonio con moto ondoso in aumento;
- da poco mosso a mosso il mar ligure.
C.n.m.c.a.
 
TEMPO PREVISTO SULL'ITALIA PER DOMANI DOMENICA 14/08/16

NORD:
- TEMPO ANCORA STABILE E DECISAMENTE SOLEGGIATO NONOSTANTE LOCALI
ANNUVOLAMENTI POMERIDIANI, TEMPORANEAMENTE ANCHE CONSISTENTI, SULLE
ZONE ALPINE CHE IN FORMA ISOLATA DARANNO LUOGO A BREVI ROVESCI.
QUESTO SOPRATTUTTO SULLE ZONE MONTUOSE DEL TRIVENETO E SUL PIEMONTE
OCCIDENTALE.
IN SERATA E NELLA NOTTE PARZIALI VELATURE TENDERANNO A TRANSITARE TRA
VALLE D'AOSTA, PIEMONTE E LIGURIA.

CENTRO E SARDEGNA:
- CIELO IN PREVALENZA LIMPIDO SU TUTTE LE REGIONI A PARTE SPORADICHE
NUBI CUMULIFORMI ATTESE NELL'ENTROTERRA ABRUZZESE SOLTANTO DURANTE LE
ORE PIU' CALDE DELLA GIORNATA IN DIRADAMENTO VERSO IL POMERIGGIO
INOLTRATO.

SUD E SICILIA:
- CIELO SERENO SIA SULL'ISOLA CHE SULLE REGIONI PENINSULARI AD
ECCEZIONE DI TEMPORANEI ANNUVOLAMENTI POMERIDIANI SU PUGLIA
GARGANICA, CALABRIA CENTRO-MERIDIONALE E ZONE INTERNE E SETTORE
ORIENTALE DI SICILIA.

TEMPERATURE:
- IN GENERALE AUMENTO CON VALORI MASSIMI PIU' ELEVATI SOPRATTUTTO AL
CENTRO ED AL NORD.

VENTI:
- DEBOLI DI DIREZIONE VARIABILE UN PO' OVUNQUE AD ECCEZIONE DELLA
PUGLIA E DELLA CALABRIA IONICA DOVE LA VENTILAZIONE CONTINUERA' A
PRESENTARSI MODERATA SETTENTRIONALE E SI ATTENUERA' PARZIALMENTE
DURANTE LE ORE NOTTURNE.
- DALLA TARDA MATTINATA LA VENTILAZIONE TENDERA' AD ASSUMERE
COMPONENTE ORIENTALE CON INTENSITA' DA DEBOLE A MODERATA SULLA PARTE
PIU' A SUD DELLA SARDEGNA.

MARI:
- MOSSI IL BASSO ADRIATICO, LO IONIO ED IL CANALE DI SARDEGNA;
- POCO MOSSI I RIMANENTI MARI.

C.N.M.C.A.

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[h=1]Previsioni Meteo: nuova violenta tempesta in arrivo sull’Italia: allerta per forti venti e piogge abbondanti[/h][h=2]Una intensa perturbazione atlantica sta per investire gran parte della penisola, attese intense piogge e venti forti ma le temperature rimarranno elevate con neve solo ad alta quota[/h]

9 febbraio 2016


Forti nevicate sulle Alpi nella notte









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Più che inverno nei prossimi giorni assisteremo al ritorno delle tipiche configurazioni autunnali, con il ritorno dell’umido flusso perturbato atlantico. Difatti, nei prossimi giorni, si assisterà ad una nuova intensificazione del flusso zonale atlantico, indotto da un inasprimento del “gradiente di geopotenziale” e del “gradiente termico orizzontale” fra il nord Atlantico, la Scandinavia e l’Europa centrale. In seno a questo flusso di aria mite oceanica si sta introducendo una saccatura, alimentata lungo il suo bordo più occidentale dalla discesa di aria fredda polare marittima, che nel corso delle prossime ore, dopo aver interessato le Isole Britanniche e la Francia, entrerà con il suo ramo più meridionale sul bacino centrale del Mediterraneo, imprimendo al flusso principale una marcata direttrice sud-occidentale su gran parte del paese.Entro il tardo pomeriggio e la serata di domani l’avvezione di vorticità positiva in quota prodotta dall’avvicinamento dell’asse principale di questa saccatura atlantica, accompagnandosi nei bassi strati con l’ingresso di aria un po’ più fredda, attraverso la porta di Carcassonne ed in parte pure il Rodano, favorirà un incipiente processo ciclogenetico sul mar Ligure, con l’isolamento di un minimo depressionario secondario sottovento. Questa circolazione depressionaria secondaria, alimentata lungo il quadrante più occidentale dall’ingresso di aria più fredda dalla porta di Carcassonne, nel corso della serata tenderà rapidamente a spostarsi in direzione dell’isola d’Elba e delle coste toscane, approfondendosi con un minimo barico al suolo pronto a scendere al di sotto dei 990 hpa.L’ingresso della saccatura, associata nei bassi strati ad un più complesso sistema frontale che dal Mediterraneo centro-occidentale si sposterà verso la Sardegna e le nostre regioni del centro-nord, causerà un significativo peggioramento del tempo, dapprima sul Piemonte, Liguria, Lombardia, estendendosi all’alta Toscana, la Sardegna e al resto delle regioni settentrionali, dove il passaggio del sistema frontale causerà precipitazioni a carattere diffuso, che assumeranno prevalente carattere nevoso fino a bassa quota sulle Alpi occidentali e sul versante padano dell’Appennino Ligure, e sopra gli 800-1000 sul resto delle Alpi.Il maltempo nel frattempo si espanderà anche verso est, coinvolgendo con piogge pure la Lombardia, l’Emilia/Romagna, il Veneto, così come la Toscana, l’Umbria e pure il Lazio, dove in serata, con il passaggio del ramo freddo del sistema frontale, si svilupperà un marcato “forcing” convettivo che originerà diversi temporali, pronti ad impattare sulle coste di Riviera di Levante, alta Toscana e dalla nottata successiva al Lazio. Localmente, specie fra la Riviera di Levante ligure e le coste dell’alta Toscana, con l’ingresso dell’aria fredda nei bassi strati si potrebbero verificare dei fenomeni temporaleschi di moderata e forte intensità, accompagnati da occasionali chicchi di grandine e da forti raffiche di vento.Nella giornata di mercoledì, con lo spostamento del minimo depressionario sull’Adriatico settentrionale (dopo aver scavalcato l’Appennino Toscano), il grosso del maltempo e dell’instabilità si sposterà sulle regioni del medio-basso Tirreno, dove trasleranno anche alcuni nuclei di vorticità positiva piuttosto intensi in quota, nella media troposfera (circa 500 hpa).La presenza di queste aree di forte vorticità in quota contribuirà ad intensificare il “forcing” convettivo sul medio-basso Tirreno, con la formazione di grossi annuvolamenti cumuliformi in aria fredda pronti a muoversi in direzione delle coste del napoletano, salernitano, Calabria tirrenica e Sicilia settentrionale, arrecandovi piogge e rovesci sparsi, a tratti anche di forte intensità, e a carattere temporalesco.Specie lungo le coste della Campania e della Calabria tirrenica, ove il considerevole “forcing” orografico esercitato dai rilievi all’umida e instabile ventilazione da O-NO, sul quadrante sud-occidentale della circolazione depressionaria, agevolerà l’innesco di moti convettivi anche intensi. Oltre alle piogge diffuse, ai temporali sulle coste tirreniche e alle nevicate sui rilievi, l’isolamento di questa depressione secondaria fra il mar Ligure e l’alto Tirreno attiverà anche venti intensi, principalmente dal terzo e quarto quadrante fra il mar di Corsica, il mar di Sardegna e il bacino tirrenico.

Il tracollo della pressione barometrica fra il Golfo di Genova e il Tirreno, con un repentino abbassamento del campo barico nei bassi strati, causerà anche una sensibile intensificazione della ventilazione sui mari che circondano l’Italia, con l’attivazione di sostenuti e umidi venti di libeccio sul Tirreno, mentre moderati venti di scirocco risaliranno l’Adriatico in serata. La traslazione del minimo barico piuttosto profondo, con valori al di sotto dei 990 hpa, verso la Toscana, dalla sera determinerà una notevole compressione del “gradiente barico orizzontale” fra l’Europa centrale e il mar Tirreno, con la conseguente attivazione, lungo il settore post-frontale, di intensi venti da SO, O-SO e Ovest che dall’Atlantico, dopo essersi incanalati nella porta di Carcassonne, si espanderanno al mar di Corsica e mar di Sardegna, con intense raffiche da NO e O-NO pronte a sferzare l’oristanese e il sassarese, dove si attendono picchi anche di oltre gli 70-80 km/h.Quest’aria fredda post-frontale nella mattinata di mercoledì, una volta interessato la Sardegna, con la traslazione del minimo barico sull’Adriatico settentrionale, comincerà a versarsi pure sul medio-basso Tirreno, tramite venti di burrasca da O-SO e Ovest, forza 7 Beaufort, che nel corso della mattinata di domani si spingeranno rapidamente verso le coste della Campania, Calabria tirrenica e Sicilia settentrionale, con raffiche fino ad oltre 60-70 km/h, e picchi che potranno lambire la soglia degli 80 km/h lungo i litorali più esposti della Calabria tirrenica, dal lametino fino al reggino tirrenico.L’ingresso di questi venti intensi da Ovest e O-NO determinerà anche un rapido incremento del moto ondoso, a partire proprio dal mar di Corsica e dal mar di Sardegna che dal pomeriggio di domani diverranno molto mossi fino ad agitati, per onde da Ovest alte fino a più di 3.5 metri. Mercoledì, con l’estensione delle burrasche fino alle coste campane e calabresi, tutto il medio-basso Tirreno passerà da molto mosso ad agitato, con lo sviluppo di onde ben formate, alte fino a più di 2.5-3.0 metri, che origineranno deboli mareggiate lungo le coste di Lazio, Campania, Calabria tirrenica e litorali della Sicilia settentrionale. Il moto ondoso accelererà l’erosione costiera in molti tratti già precedentemente vulnerati, mentre saranno probabili le interruzioni dei collegamenti marittimi con le isole minori.

Meteoweb
 
[h=1]Previsioni Meteo Ottobre 2015: tendenza temperature e piogge[/h]


29/09/2015

[h=2]Meteo Ottobre 2015, tutte le tendenze e previsioni aggiornate[/h]Stagione autunnale che entra nel vivo proprio con il mese di Ottobre 2015, quando il flusso umido Atlantico statisticamente diventa il protagonista delle condizioni meteorologiche sul bacino del Mediterraneo. Difatti se sul settore Adriatico non si superano gli 80 mm di media, fatta eccezione per il golfo di Trieste dove si raggiungono i 100/110 mm mensili, sul resto della Penisola è il maltempo, spesso sotto forma di forti precipitazioni derivanti da sistemi temporaleschi a mesoscala, ad apportare ingenti precipitazioni localmente con medie fino a 130/160 mm mensili tra le coste di Liguria e Campania. Vediamo la possibile tendenza meteo per il mese di Ottobre 2015.
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Aggiornamento del 29 Settembre 2015
– Tendenza meteo stagionale per il mese di Ottobre 2015 che viene elaborata grazie ai modelli climatici come NMME e agli indici teleconnettivi. Condizioni meteo caratterizzate da un inizio del mese di Ottobre 2015 più o meno stabili sull’Europa, con flusso zonale a tratti ondulato che arrecherà generale variabilità con alternanza di fasi piovose ad altre più stabili. Possibili anomalie di geopotenziale soprattutto sull’Europa Settentrionale con flusso atlantico piuttosto basso sul Mediterraneo.
Seconda parte del mese che potrebbe vederà il rinforzo dell’attività atlantica, con le intense perturbazioni che riusciranno a giungere sull’Europa centro-occidentale e bacino del Mediterraneo. In Italia il mese di Ottobre 2015 potrebbe essere caratterizzato da un diffusa variabilità, con le intense perturbazioni che transiteranno in particolare nella seconda parte del mese. Locali infiltrazioni di aria più fresca da Nord-Est potranno portare un momentaneo e brusco abbassamento delle temperature con prime nevicate sui rilievi. Dal punto di vista pluviometrico il mese di Ottobre 2015 potrebbe trascorrere leggermente al di sopra delle medie su gran parte della Penisola. Generalmente in media invece sotto il profilo delle temperature.

Centrometeo
 
[h=1]Previsioni Meteo Luglio: l’estate rischia di prendere una brutta piega, momento nevralgico per la stagione[/h][h=2]Previsioni Meteo Luglio: mappe incerte per l'evoluzione a medio termine, l'estate potrebbe prendere una brutta piega con rischio di pesante instabilità anche nel cuore della "bella stagione". Sono giorni-chiave per leggere l'evoluzione estiva[/h][COLOR=#000000 !important]

30 giugno 2016



Previsioni Meteo Luglio 2016 – Il mese di Giugno è agli sgoccioli e si concluderà con forti temporali al Nord, qualche fenomeno d’instabilità anche al Centro/Sud dove però le temperature inizieranno ad aumentare: cresce la curiosità per le previsioni meteo relative al mese di luglio, anche perchè l’estate entra nel vivo e sono in tanti ad aver programmato ferie, vacanze e viaggi proprio nelle prossime settimane. Giugno è stato un mese estremo, con piogge eccezionali soprattutto al Nord, ma fenomeni di maltempo anche al Sud. Dal punto di vista termico è stato un mese comunque caldo, perchè si sono alternate ondate di fresco e instabilità a grandi vampate di caldo che hanno fatto impennare le temperature su valori eccezionali come i +46°C del 16 giugno a Palermo.[h=3]Previsioni Meteo Luglio: si inizia con un weekend di caldo al Sud[/h]Adesso l’inizio di luglio sarà condizionato da un’altra ondata di calore al Sud, molto più moderata: le temperature aumenteranno nelle Regioni meridionali dove avremo un weekend tipicamente estivo e molto caldo nei primi giorni di luglio, fino a +40°C nelle zone interne della Sicilia e fino a +35/+36°C in Sardegna e nelle altre Regioni meridionali. Farà invece più fresco al Nord dove avremo ancora forti temporali pomeridiani, esattamente così come si concluderà giugno inizierà anche il mese di luglio.[h=3]Previsioni Meteo Luglio: attenzione ad una possibile “svolta” fresca e perturbata dopo il 6[/h]Attenzione all’evoluzione a medio e lungo termine: l’inizio caldo di luglio al Sud potrebbe essere soltanto ingannevole. Infatti le ultime prospettive delineate dal modello statunitense GFS mostrano una possibile “svolta” fresca e perturbata per l’area Mediterranea dopo il 6 luglio, con un netto calo delle temperature in tutt’Italia e forti fenomeni di maltempo su tutte le Regioni, soprattutto nei giorni finali della prima decade del mese.[h=3]Previsioni Meteo Luglio: possibile forte ondata di maltempo tra venerdì 8 e domenica 10[/h]Eloquenti le mappe del modello GFS che indicano proprio la prospettiva di forte maltempo nel cuore dell’estate, proprio la prossima settimana, e soprattutto a ridosso del primo importante weekend di esodo estivo, tra venerdì 8 e domenica 10 luglio. Ovviamente si tratta soltanto di un’ipotesi a lungo termine: i modelli di previsioni meteo non sono tutti allineati, ad esempio il britannico ECMWF non ha ancora seguito questa strada e – anzi – delinea prospettive ben differenti, miti e calde soprattutto per il Centro/Sud.[h=3]Previsioni Meteo Luglio: snodo strategico per l’evoluzione della stagione[/h]Fatto sta che il rischio c’è, ed è concreto. Reale. Siamo ad uno snodo strategico per l’evoluzione della stagione estiva e per le previsioni meteo ad essa relative. L’estate, infatti, potrebbe anche prendere una brutta piega: dopo un giugno così bizzarro, qualora anche luglio dovesse confermare questo trend, sarebbe ben chiaro l’andamento della stagione, simile al 2014. Anche qualora il caldo dovesse avere un “ritorno di fuoco” nella parte finale dell’estate e all’inizio dell’autunno, tra agosto e settembre (come sempre più spesso capita negli ultimi anni), il “clou” dell’estate sarebbe comunque compromesso.Ne parleremo in modo più approfondito nei prossimi giorni.

Meteoweb


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[h=2]Dal maltempo autunnale al primo freddo invernale


[/h][h=4][/h]12-10-2015


Il maltempo non demorde: abbiamo appena archiviato due ciclonico mediterranei, localmente devastanti, e già si guarda con apprensione alle prossime ore. Il maltempo colpirà, forse pesantemente, la Liguria e poi si sposterà al Centro Nord. Ma la preoccupazione è dettata dal fatto che trattasi di un succoso antipasto in attesa di pietanze ben più sostanziose nei prossimi giorni.
Arriverà un Vortice Freddo: stavolta le dinamiche del maltempo saranno diverse. Se i precedenti peggioramenti contemplavano l'ingresso d'aria fredda sul Mediterraneo occidentale, con annessi e connessi, le prossime ondate vedranno un ingresso del freddo sul Nord Italia. E' lì che andrà a scavarsi il Vortice di Bassa Pressione ed è lì che stazionerà per più giorno. Una tale collocazione implica una distribuzione differenti dei fenomeni, che difatti dovrebbero concentrarsi maggiormente al Centro Nord.
Temperature in diminuzione: stavolta avremo anche un abbassamento delle temperature, un calo che anzitutto riguarderà le regioni settentrionali ma che poi si estenderà su gran parte dello Stivale. Un po' ai margini il Mezzogiorno, almeno inizialmente, dove tuttavia potrebbero accrescersi contrasti termici imponenti.
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Manovre invernali in anticipo sui tempi: le dinamiche a carico di Alte e Basse Pressioni, ovviamente a livello continentale, contemplano manovre prettamente invernali. Sembra quasi certo un blocco anticiclonico imponente sul Regno Unito, laddove andrà a collocarsi l'Alta delle Azzorre. La risposta meridiana sarà fulminea: significa che masse d'aria fredda, d'estrazione artica, scivoleranno rapidamente verso sud.
Verrà coinvolta anche l'Italia? Secondo le ultime emissioni dei modelli previsionali sembrerebbe proprio di si. Il freddo arriverebbe da est e andrebbe ad alimentare condizioni di maltempo dal sapore invernale. Se confermato, lo scenario proporrebbe le prime nevicate a quote "interessanti" in varie regioni d'Italia. Sui dettagli, ovviamente, torneremo nei prossimi giorni.

Meteogiornale
 
[h=1]Previsioni Meteo: sull’Europa si insedia un anticiclone duro da scardinare, dominerà lo scenario meteorologico per molto tempo[/h][h=2]La situazione meteorologica dei prossimi giorni continuerà ad essere dominata dal robusto anticiclone europeo[/h]5 novembre 2015
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Il blocco anticiclonico ad "Omega" osservato in questi giorni sul vecchio continente




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[h=2]La situazione meteorologica dei prossimi giorni continuerà ad essere dominata dal robusto anticiclone europeo[/h]Novembre è appena iniziato, con esso inizia pure la sagra degli anticicloni ad “Omega” europei. Del resto, come più volte preannunciato, il proseguo dell’autunno 2015 sarà caratterizzato dalla persistenza di queste grandi anomalie positive di carattere barico e termico che continuano a spianare la strada allo sviluppo di vasti promontori anticiclonici dinamici che dal vicino Atlantico si distenderanno verso l’Europa centrale e la penisola Scandinava, dove si vanno a formare dei veri e propri blocchi ad “Omega” alla circolazione umida oceanica in ingresso da ovest.Questa tendenza, che rischia di dominare per gran parte del mese di Novembre, verrà enfatizzata anche dalla notevole intensificazione della “Madden Julian Oscillation”, i cui effetti, nelle prossime settimane, si ripercuoteranno fino alle nostre latitudini. Con il termine “Madden Julian Oscillation” si intende rappresentare la progressione verso est di grandi aree di pioggia tropicale, osservata soprattutto fra l’oceano Indiano orientale, l’area indonesiana, i mari attorno Papua Nuova Guinea e il settore centro-occidentale dell’oceano Pacifico. Le precipitazioni anomale di solito sono prima evidenti sopra l’oceano Indiano occidentale, propagandosi successivamente verso le acque dell’oceano Indiano orientale, l’area dell’Indonesia, fino al Pacifico occidentale, centrale e orientale, ove si riscontra un notevole incremento dell’attività convettiva, con la nascita di imponenti sistemi temporaleschi a mesoscala e “Clusters” che scaricano piogge torrenziali per svariati giorni.Questo importante indice atmosferico, durante i suoi movimenti, è in grado di influenzare in maniera più o meno indiretta l’andamento meteo/climatico sul vecchio continente e sul Mediterraneo, specie nel periodo invernale. Quando il fenomeno della “Madden–Julian oscillation” si va a localizzare fra il Pacifico orientale e i mari antistanti l‘America centrale, alle medie latitudini dell’Oceano Atlantico viene favorito lo sviluppo di promontori anticicloni troposferici per l’azione di intensi “forcing” tramite vigorose pulsazioni anticicloniche dinamiche ad onda lunga, che dall’America centrale e dall’Atlantico tropicale occidentale si elevano fino all‘Atlantico settentrionale, ergendo quei robusti anticicloni di blocco che arrestano l‘umido flusso perturbato zonale che esce dal nord America, stabilendo un tipo di circolazione più meridiana.La lenta migrazione verso levante della fase di “MJO” avrà come primo effetto l’insorgenza di una struttura di alta pressione sub-tropicale fra l’Africa nord-occidentale, il Mediterraneo centro-occidentale e l’Europa occidentale. Tale pattern climatico è all’origine dei campi anticiclonici che durante la stagione invernale invadono il Mediterraneo, mentre le avvezioni fredde di matrice artica si propagano sull’est europeo e la Russia. Nei prossimi giorni l’intensificazione della “MJO” agevolerà la formazione di importanti “forcing” tropicali nell’alta troposfera, i quali oltre a creare anomalie positive di geopotenziale fra il vicino Atlantico orientale e l’Europa centro-settentrionale, contribuiranno a costruire solidi promontori anticiclonici dinamici che si distenderanno fra l’Europa centrale e la Scandinavia.
Il blocco anticiclonico ad “Omega” osservato in questi giorni sul vecchio continente

Solitamente, specie se in presenza di configurazioni di blocco ad “Omega”, lo scudo anticiclonico può essere “scardinato” sul bordo più orientale dello stesso, solo mediante affondi di masse d’aria molto più fredde che contribuiranno ad erodere, seppur in modo parziale, i margini del blocco anticiclonico, indebolendolo progressivamente con un abbassamento dei valori di geopotenziale. Anche nei prossimi giorni, nonostante il temporaneo rinforzo del flusso perturbato principale in ingresso dall’Atlantico e l’approssimarsi sulle coste atlantiche francesi di una depressione extratropicale, in fase di riassorbimento dallo scivolamento di una saccatura in pieno Atlantico, il tenace promontorio anticiclonico, pur traslando gradualmente verso est, posizionando i propri massimi di geopotenziale in quota fra i Carpazi, la Romania, la Moldova e l’Ucraina, continuerà a dominare lo scenario meteorologico sull’intero continente, risaldandosi ulteriormente a partire dalle giornate di giovedì e venerdì.Proprio sul finire di settimana il prolungamento della saccatura atlantica a sud dei 40° di latitudine nord, supportata lungo il suo margine più occidentale da un ramo discendente del “getto polare” in uscita dalle coste del Canada orientale, favorirà più ad est una significativa pulsazione dinamica dell’anticiclone delle Azzorre, il quale si troverà costretto ad ergersi verso nord-est di latitudine, elongando un promontorio di natura dinamica in direzione della Spagna e della Francia, alimentato dal richiamo di aria piuttosto calda e umida, di origine sub-tropicale marittima, che dalle medie latitudini dell’Atlantico si espanderà tra Spagna e Francia, dove giungeranno isoterme particolarmente calde per Novembre, con valori prossimi ai +15°C alla quota di 850 hpa.Flusso di aria calda d’estrazione sub-tropicale che alimenterà l’imponente figura anticiclonica pronta ad espandersi sul resto del continente, evolvendosi in un nuovo anticiclone di blocco destinato a dominare lo scenario meteorologico continentale per almeno due settimane. Almeno fino a quando fra la Scandinavia e l’Europa orientale non si verrà a scavare un nuovo “canale di aria particolarmente fredda” in grado di minarne i margini, costringendolo alla ritirata. Ma con molta probabilità occorrerà aspettare entro la terza decade del mese per vedere i primi segnali di cedimento.

Meteoweb
 
[h=1]Botta invernale per l’Italia a fine mese. Prima neve in pianura al Nord[/h]
13 novembre 2015


Lo sentenzia GFS, e non si tratta di solo un run (proiezione isolata), e consapevoli della variabilità previsione, questa è una notizia che non potevamo non dare, quella di un cambio di rotta stagionale, con un sensibile peggioramento delle condizioni meteo.
Il primo cambiamento giungerà attorno al 23 Novembre, ma un più massiccio cambiamento dovrebbe farsi strada sul fine mese, quando aria oceanica fredda, probabilmente influenzata dalle acque dell’Atlantico più fredde della media, affluirà verso l’Italia, insieme ad una perturbazione di forte intensità associata ad un minimo di Bassa Pressione che sarà presente a tutte le quote.
Le proiezioni vedrebbero forti precipitazioni specialmente al Nord Italia, e nel Nord Ovest si potrebbero avere basse temperature (non è attesa un’ondata di gelo) con condizioni ideali per episodi nevosi sino alla Valle Padana.
Insomma, quello che indichiamo, se confermato, sarebbe un primo passo verso condizioni meteo che sono più consone per il periodo.
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Differenza della temperatura al suolo rispetto ad oggi. La mappa mostra forti diminuzioni.


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Temperatura attesa alla quota del geopotenziale 850 hPa. Spiccano i valori inferiori a 0°C su buona parte del Nord Italia, fin sulla Sardegna.


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La mappa alla quota di 500 hPa indica la presenza di una depressione con aria fredda.

Freddofili
 
[h=2]Vortice temporalesco scivolerà a sud e da ovest arriverà l'Anticiclone. METEO dinamico[/h]

Stiamo vivendo un mese di giugno a dir poco dinamico. Il bilancio parla di un clima assai fresco persistente, così come temporali a più riprese spesso insistenti e violenti. Un quadro che non subirà sostanziali modifiche, basti pensare alla netta contrapposizione che si verrà a creare nei prossimi giorni. Il vortice temporalesco, tuttora attivo, si rifugerà al Sud sotto i colpi inferi dall'Anticiclone proveniente da ovest.
Anticiclone che riporterà bel tempo su regioni del Nord e di ponente, laddove avremo più sole e temperature in aumento. Ma non per questo mancherà occasione per altri spunti temporaleschi, anche consistenti e "pericolosi". Insomma, per il momento anche l'esordio dell'estate astronimica non sembra volerci consegnare definitivamente nelle mani della bella stagione.
IL METEO MARTEDI' 21 GIUGNO: la giornata di oggi vedrà prevalenza di bel tempo un po' ovunque, specie al mattino quando prevarranno ampi rasserenamenti. Diciamo che su molte regioni sarà una bella giornata d'estate, dal clima gradevole e con poche nubi. Nubi che nel corso del pomeriggio prenderanno piede nelle zone interne del Centro Italia, sui rilievi della Sardegna e lungo l'arco alpino. Su queste zone non mancherà occasione per qualche spunto temporalesco, poi in esaurimento entro sera.
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*INSTABILITÀ POMERIDIANA CRESCENTE:* per mercoledì ci aspettiamo poche variazioni, eccezion fatta per il Sud Italia. Qui l'instabilità pomeridiana sarà pronunciata e potrebbe protrarsi anche di sera, con dei rovesci temporaleschi in propagazione sulle coste. Verrà coinvolta anche la Sicilia. Qualche acquazzone, sempre al pomeriggio, coinvolgerà le interne appenniniche del Centro Italia e l'arco alpino.
Giovedì, invece, lo spostamento del Vortice instabile verso sud darà luogo a precipitazioni ben più consistenti nelle regioni Centro Meridionali. Avremo acquazzoni temporaleschi localmente intensi, con grandinate, in estensione sulle coste. Le precipitazioni coinvolgeranno anche la Sicilia e le interne della Sardegna, ma non solo. Potrebbero verificarsi forti temporali anche in Emilia Romagna e in alcuni tratti della Val Padana centro orientale. Andrà meglio sull'estremo Nordovest.
TREND WEEKEND: il prossimo fine settimana potrebbe proporci nuovi, intensi temporali pomeridiani. Verranno coinvolte un po' tutte le regioni, specie nelle zone interne o prossime ai rilievi. Occhio perché al Nord il caldo crescente potrebbe alimentare precipitazioni temporaleschi particolarmente cattive anche in pianura. Insomma, avremo un quadro meteorologico tutto sommato estivo, perché anche i temporali - non scordiamocelo - rientrano appieno nel tipico tempo d'estate.
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Meteogiornale
 
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