Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
La situazione meteo dei prossimi giorni, settimana prossima compresa va seguita giorno per giorno perchè i vari siti non sono concordi nell'evoluzione del tempo e le previsioni sono in continuo cambiamento.
Il dato certo che non avremo tempo buono in maniera certa e prolungata, almeno al nord.
 
METEO: caldo da incubo, ritorna Hannibal, dal 5 maggio quasi estate sull'Italia
Alta pressione africana alla conquista dell'Italia, dal 6 maggio più sole e caldo per tutti
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Ritorna l'alta pressione africana sull'ItaliaUna buona notizia per gli amanti del sole e del caldo. Dopo il passaggio del ciclone Medea nel weekend del Primo Maggio l'alta pressione tornerà a conquistare l'Italia e lo farà con l'alta pressione "Hannibal". A partire dal 4-5 Maggio l'Italia verrà gradualmente investita dall'anticiclone.
CONSEGUENZE - Temperature in graduale e costante aumento su tutta la nostra Penisola con valori che ben supereranno i 20/24° al Centro-Sud e più tardi anche al Nord. Insomma, primi segnali quasi estivi sul Bel Paese. Non mancheranno comunque occasioni per delle piogge, infatti non sempre alta pressione è sinonimo di bel tempo. La cosa importante è che il freddo di questi giorni ci abbandoni e che la bella stagione ingrani la marcia giusta.

Ilmeteo
 
[h=1]Previsioni Meteo Febbraio, vortice polare in assetto “displacement” e “stratwarming”: grandi ondate di freddo verso l’Europa[/h][h=2]Probabile il ritorno del freddo e delle nevicate in gran parte d'Europa nel mese di Febbraio: il punto della situazione a lungo termine[/h]

27 gennaio 2016


Turchia, storica nevicata a Çayeli









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Si nota l'asse del vortice polare (colore blu) coricato fra la Russia e l'Europa

Volgendo lo sguardo verso il medio-lungo termine notiamo che cominciano ad emergere segnali piuttosto incoraggianti, decisamente più consoni alla stagione invernale. Se non addirittura la possibilità di assistere, entro la seconda decade di Febbraio, ad un nuovo radicale cambio di circolazione sull’area europea, con possibili ondate di freddo, di matrice continentale, in grado di penetrare fin sul bacino centrale del Mediterraneo, interessando più direttamente ampie aree della nostra penisola. Il vortice polare in questi giorni sta vivendo un periodo di crisi, accentuato dal moderato “stratwarming” che nelle scorse settimane si è attivato fra l’est della Siberia, l’Alaska e l’Arcipelago Artico canadese.Questo considerevole riscaldamento della stratosfera, attualmente ben evidente lungo la colonna stratosferica, sta contribuendo a mettere in crisi la circolazione legata al vortice polare, il quale presenta un assetto di tipo “displacement”. Nulla a che vedere con quello di tipo “split” visto che il nucleo del vortice polare stratosferico rimane unico e non frammentato. In questo caso il vortice polare si presenta leggermente fuori asse rispetto la sua posizione geografica ordinaria, con il proprio asse principale “coricato” fra l’ovest della Siberia e l’Europa, come ben evidenziato in stratosfera, a circa 30 hpa.Si nota l’asse del vortice polare (colore blu) coricato fra la Russia e l’EuropaNelle ultime due settimane si è potuto osservare come questo significativo riscaldamento della stratosfera, da settimane ben osservabile sopra l’Alaska, l’Arcipelago Artico canadese e soprattutto sull’est della Siberia, stia cominciando pian pianino a propagarsi alle quote inferiori, accompagnandosi ad una mutazione della circolazione atmosferica in sede artica già a partire dalla bassa stratosfera. L’inizio dell’inversione dei venti zonali artici, fra i 10 hpa e i 50 hpa, osservata non meno di qualche settimana fa, rappresenterebbe un primo segnale di propagazione di questo intenso riscaldamento fino al confine con la sottostante troposfera.Ancora è presto per parlare di un deciso coinvolgimento della colonna troposferica, ma non si può escludere che questo possa realmente concretizzarsi nelle prossime settimane, favorendo un radicale cambiamento della circolazione atmosferica lungo tutta la regione artica, proprio in coincidenza con l’arrivo del mese di Febbraio che a questo punto potrebbe rappresentare un vero “spartiacque”. Se nelle prossime settimane gli effetti di questo “stratwarming” cominceranno a propagarsi anche nella parte più alta della troposfera il conseguente aumento del campo dei geopotenziale potrebbe favorire lo sviluppo sul mar Glaciale Artico di una imponente cellula anticiclonica, ben strutturata nell’alta troposfera, che a sua volta destabilizzerebbe la figura del vortice polare, la quale, di tutta risposta all’improvviso aumento dei geopotenziali in quota, rischierebbe di disintegrarsi in due o più “lobi” in movimento verso le medio-alte latitudini, fra l’Asia settentrionale, il nord America e l’Europa.Se ciò si venisse a realizzare la persistente crisi del vortice polare troposferico potrebbe spalancare le porte ad una nuova fase climatica, caratterizzata da una recrudescenza dell’inverno lungo le medie latitudini del vecchio continente, con ondate di gelo dirette verso l’Europa centro-orientale, mentre sulla regione artica (oltre il circolo polare) la convergenza di masse d’aria decisamente più miti dalle latitudini sub-tropicali, che cavalcano il bordo ascendente delle famose “onde di Rossby” (particolarmente slanciate sopra gli oceani), in lenta evoluzione da ovest verso est, depone a favore per un pattern atmosferico anticiclonico che mantiene il campo termico su valori ben al di sopra della norma per il periodo.

Meteoweb
 
[h=2]Meteo Italia, ancora caldo anomalo in settimana ma si avvicina svolta meteo[/h]
[h=4][/h]17-04-2016


METEO ANOMALO, CALDO AFRICANO ANCORA PER GIORNI - Ci siamo lasciati alle spalle una prima metà d'aprile di caldo davvero eccezionale: il clima è stato infatti a lunghi sprazzi estivo e le temperature si sono mantenute sempre ben sopra la norma. Le ondate di calore d'aprile possono essere spesso molto intense, tanto che negli ultimi anni, sempre nel mese d'aprile, si era avuto caldo esagerato, talvolta più intenso sul Nord Italia. Di certo, quello che sorprende nell'aprile di quest'anno è la costanza e l'insistenza di ondate di caldo accompagnate da termiche sopramedia d'oltre 10 gradi. Nei prossimi giorni il cupolone anticiclonico sub-tropicale continuerà ad essere alimentato da nuovi apporti d'aria in risalita dal cuore del continente africano. La bolla calda investirà ancora una volta più direttamente il Sud ed in parte il Centro Italia.
VERSO CAMBIAMENTO METEO DOPO 20 APRILE - Il fatto che sembri estate lo si deduce non solo dalle temperature eccessivamente elevate. Le uniche veloci incursioni perturbate stanno continuando a lambire il Nord Italia a suon temporali, come capita proprio nel cuore dell'estate. Abbiamo poi temperature tipiche di fine maggio o inizio giugno soprattutto al Sud. Il picco del caldo dovrebbe ancora manifestarsi attorno al 20-21 aprile in tutto il Centro-Sud della Penisola, prima del peggioramento che imprimerà un'incisiva svolta meteo. Il ponte del 25 aprile rappresenterà pertanto il momento della svolta tanto attesa: l'anticiclone africano dovrebbe finalmente battere in ritirata ed anche il caldo diverrà meno pressante per essere poi scalzato in modo repentino dal sopraggiungere di correnti più fredde dal Nord Europa.
SVOLTA METEO PONTE 25 APRILE, INSTABILE* - Cambiamento meteo piuttosto sostanzioso a partire dal 22-23 aprile, con prospettive di peggioramento anche marcato e con probabili ripercussioni per tutto il lungo ponte del 25 aprile. In men che non si dica l'anticiclone africano sul Mediterraneo verrà eroso, per poi essere scalzato, da un doppio assalto perturbato: un vortice ciclonico giungerà da ovest, mentre una saccatura colma d'aria fredda scenderà dal Baltico. Correnti artiche dovrebbero dilagare sull'Europa Centro-Settentrionale, per poi giungere in parte attenuate anche sull'Italia. Si avrebbe soprattutto un calo termico, anche se al momento è prematuro stabilire quanti gradi complessivi si perderanno, e probabile ondata di temporali: dopo tanto caldo, basterà anche una moderata irruzione fredda per scatenare violenti contrasti.
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Tendenza meteo verso il ponte del 25 aprile, quando l'anticiclone africano sarà costretto a battere in ritirata per effetto dell'arrivo di una perturbazione e di aria più fredda dal Nord Europa.
CONCLUSIONI - Dalla falsa estate ci si potrebbe trovare catapultati verso un clima quasi autunnale. In realtà il crollo termico per l'irruzione fredda riporterà la normalità climatica per fine aprile. Dobbiamo comunque prepararci ad un eventuale cambiamento così brusco, il caldo di questo periodo è davvero eccessivo e non può proseguire con tale eccezionalità.

Meteogiornale
 
[h=1]ULTIMISSIME dal modello americano: molta PIOGGIA al nord da LUNEDI[/h][h=3]Analizziamo l'ultimo run del modello americano appena uscito...[/h] ore 13.00
Un po' di alta pressione dopo le correnti settentrionali degli ultimi giorni. Questa tendenza a breve termine emerge anche dall'ultima corsa del modello americano.
Tra giovedì 5 e sabato 7 maggio il tempo sarà nel complesso buono sull'Italia, con temperature in aumento e ventilazione debole.
Solo la Sardegna (e limitatamente alla giornata di sabato) potrebbe ricevere un po' di pioggia, unitamente alla dorsale appenninica e alle Alpi nelle ore pomeridiane della giornata prefestiva.
La giornata di domenica 8 maggio sembra maggiormente impegnata dalle piogge anche secondo l'ultima uscita del modello, soprattutto tra il pomeriggio e la serata (seconda cartina a lato).
Piogge si faranno notare anche nelle zone interne del centro, meno invece sul nord-est che avrà condizioni meteoclimatiche migliori.
Il meridione, parte del centro e le Isole saranno invece interessate da un richiamo di correnti meridionali calde che faranno aumentare le temperature senza determinare fenomeni di rilievo.
Ecco cosa potrebbe succedere dopo: la parte più intensa di una perturbazione è vista entrare molto lentamente sull'Italia, ostacolata da una zona di alta pressione posta più ad est.
Tra lunedì 9 e martedì 10 maggio saranno possibili piogge intense al nord, segnatamente sulla fascia alpina e prealpina centro-occidentale e sulla Liguria (terza cartina a lato).
Piogge anche sulla Sardegna e in tendenza sul medio-alto versante tirrenico. Altrove tempo ancora asciutto e in larga parte soleggiato.

Lo spostamento dell'area depressionaria verso levante sarà molto lento.
Solo nella seconda parte della prossima settimana (la quarta cartina si riferisce a giovedì 12 maggio) vi sarà un coinvolgimento diretto di quasi tutta l'Italia, che verrà abbracciata da condizioni di instabilità più manifeste al centro-nord.
A seguire potrebbe tornare l'alta pressione, ma è davvero presto per parlarne in questa sede.

Meteogiornale
 
Analogie del meteo, sarà così anche per il passo?

[h=2]Un autunno europeo dalle forti anomalie bariche[/h]Pubblicato da:
[h=4]Marco Rossi
[/h]04-11-2007 ore 10:15


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Anomalie della pressione a livello del mare nello scorso mese di ottobre: si evidenzia una pressione molto più alta del normale sull'Europa nord-occidentale (zona rossa) ed una molto più bassa sul Mediterraneo meridionale (zona blu). Fonte mappa NOAA.
Il mese appena trascorso ha confermato quella che è la linea di tendenza di questo Autunno 2007, e che è iniziata già nel corso del mese di Settembre.

Mancano quelle che, un tempo, erano le protagoniste assolute delle vicende autunnali, ovverosia le perturbazioni atlantiche, provenienti dai quadranti occidentali, generalmente dalla Penisola Iberica e dalla Francia meridionale.
Durante questo Autunno non se non sono viste, nemmeno una, lasciando invece spazio alle perturbazioni dal Mare del Nord, od agli affussi freddi provenienti dall'Europa Settentrionale.
Esaminando la mappa delle anomalie della pressione al livello del mare, per lo scorso mese di ottobre, notiamo la presenza di una forte anomalia barica positiva estesa dall'Inghilterra fino alla Scandinavia, ed alla Russia.
In particolare su Inghilterra e Russia la pressione è risultata essere di 8-10 hPa superiore alla norma mensile.
Nello stesso tempo, l'anomalia barica è divenuta negativa sul Sud Italia e sul Mar Libico, situazione questa che ha favorito l'instaurarsi di correnti nord orientali, in grado di determinare piogge frequenti sul versante adriatico e sul Sud Italia, che hanno concluso il mese di ottobre in norma pluviometrica o addirittura in surplus.
Invece, il Nord Italia, l'alto e medio versante tirrenico hanno visto piogge inferiori alla norma.
Tuttavia, malgrado la disposizione barica, alcune precipitazioni sono cadute anche su queste zone.
Capita sovente, infatti, che, dopo alcune discese fredde dirette verso i Balcani ed il settore adriatico italiano, il blocco anticiclonico venga "eroso" sul suo lato orientale, facendo sì che alcune perturbazioni nord atlantiche possano penetrare da nord ovest sul Bacino centrale del Mediterraneo.
Oppure, alcuni "poli freddi" retrogradi, possano dirigersi dall'Est europeo in direzione del Mediterrano Occidentale o della Spagna, innescando correnti meridionali perturbate in grado di far piovere abbondantemente sulla nostra Penisola anche in condizioni di assoluta mancanza di perturbazioni atlantiche da ovest.
E' questa la linea di tendenza che sembra offrirci anche questo terzo mese dell'Autunno, anche alla luce delle mappe modellistiche previste.
Potrebbe anche essere la linea di tendenza dell'intera stagione fredda, come sembrano anche indicare alcuni modelli matematici stagionali, anche se, ovviamente, le previsioni a lungo termine non sono facili né precise, e spesso sottoposte a clamorosi voltafaccia.
L'inverno potrebbe quindi essere di nuovo asciutto sul Nord Italia, salvo gli episodi di retrogressione ad ovest dei minimi in quota, in grado di attivare le correnti meridionali sull'Italia, tuttavia sembrerebbe permanere il blocco delle perturbazioni atlantiche, in atto oramai da due mesi.
Come conseguenza di questo tipo di correnti, tuttavia, notiamo un notevole raffreddamento del Continente europeo, con anomalie negative di temperatura quasi ovunque, ad eccezione del Nord Italia, riparato dagli effetti delle correnti settentrionali, e della Scandinavia e Russia settentrionale.
Pubblicato da Marco Rossi

 
[h=2]Meteo instabile, nuova imminente sfuriata temporalesca. Poi riscossa estate[/h]


[h=4]
[/h]26-07-2016


NUOVA ONDATA DI TEMPORALI, METEO COMPROMESSO - Lo scenario resterà ancora per alcuni giorni particolarmente instabile sull'Italia: a seguito della goccia fredda, in allontanamento verso est, sono alle porte nuove iniezioni d'aria fresca in quota. L'anticiclone resta per il momento defilato troppo ad ovest e di conseguenza dovremo fare i conti con l'instabilità. Ciò significa che avremo ancora frequente attività temporalesca nelle ore più calde, soprattutto al Settentrione ove sono attesi nuovi fenomeni di forte intensità anche in pianure. A seguire, dopo metà settimana, l'anticiclone africano dovrebbe nuovamente irrobustirsi, con clima rovente ancora pronto ad accompagnarci per gli ultimi giorni del mese, ma ad inizio agosto potrebbe verificarsi un nuovo break estivo.
IL METEO DI MARTEDI' 26 LUGLIO - Avvio di giornata prevalentemente soleggiato o con annuvolamenti generalmente innocui, ma col trascorrere delle ore assisteremo allo sviluppo di nubi imponenti. Nelle ore più calde l'instabilità avrà modo di esplodere, con sviluppo di numerosi temporali in prevalenza su aree montuose e zone adiacenti. I fenomeni risulteranno più intensi sulle zone interne del Sud, tra Campania, Lucania e Calabria, dove le precipitazioni potranno localmente sconfinare anche su qualche tratto costiero sia del lato tirrenico che di quello jonico. Rovesci più deboli e sporadici interesseranno anche il nord della Sicilia. Altrove prevarrà il sole, specie sulle coste e sulle pianure, con prevalenza di tempo asciutto anche in Val Padana. Farà un po' di caldo, ma senza eccessi.
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TEMPORANEA RECRUDESCENZA INSTABILE, POI METEO MIGLIORA - Nella giornata di mercoledì avremo un incremento dell'instabilità sul Nord Italia, con forti temporali non solo sulle Alpi ma in propagazione anche verso la Val Padana. Ciò sarà causato dall'inserimento di nuovi spifferi d'aria fresca oceanica, con un fronte perturbato atteso lambire le Alpi. I temporali interesseranno anche tutta la dorsale centro-meridionale appenninica e zone interne limitrofe, ancora con qualche possibile sconfinamento verso le pianure e le coste delle regioni più meridionali. Poche novità meteo per giovedì, con ulteriori temporali sui monti e fino in pianura al Nord, specie Nord-Est. Acquazzoni anche su aree interne e montuose del Centro-Sud, ma meno diffusi e consistenti. Più sole da venerdì.
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ULTERIORI TENDENZE - Il miglioramento degli ultimi giorni della settimana coinciderà con una nuova spinta d'aria calda africana. Avremo quindi una nuova ondata di calore, probabilmente breve e non molto intensa, ma già dal 1° agosto un nuovo peggioramento inizierà a coinvolgere il Nord Italia, trainato da un nuovo impulso d'aria fresca atlantica.

Meteogiornale
 
[h=1]Prime proiezioni di neve dopo il 10 Dicembre, vediamo dove[/h]
3 dicembre 2015


Lo abbiamo sottolineato in vari interventi, un primo cambiamento delle condizioni meteo è in rotta verso l’Italia appena dopo il 10 Dicembre, ma per variazioni atmosferiche più importanti ci sarà da attendere almeno il 20 Dicembre. Sono date molto distanti da oggi per chiamarle previsioni meteo, perciò le nostre sono linee di tendenza climatiche da confermare.
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Il ritorno della neve, dapprima sulle Alpi.

I tradizionali modelli matematici propongono un cambiamento, ma tracciano ancora linee di tendenza particolarmente caotiche per dopo il 10 Dicembre, sottolineando che l’affidabilità delle previsioni meteo oltre i 7 giorni in questo periodo è di scarsa affidabilità.
Ma allora perché parlare di linee di tendenza? Innanzitutto la previsione meteo è una proiezione che indica con parecchi dettagli che tempo ci aspetta, mentre il trend climatico traccia una linea di tendenza su ampia scala geografica del tipo “avremo caldo” oppure “avremo freddo”, o ancora, “avremo freddo con rischio di precipitazioni”. E’ una previsione generica, la chiamiamo climatica perché ha una bassa risoluzione ed anche una percentuale di affidabilità mutevole e non definibile.
Quindi, quello che stiamo delineando è una trend climatico e non una previsione meteo.
La novità odierna è che anche i modelli matematici che hanno un limite temporale di previsione di 7-10 giorni vedono il ritorno sull’Italia di precipitazioni. Rammentiamo che buona parte del nostro Paese e dell’Europa sono in deficit pluviometrico. Ci sono state meno piogge rispetto alla norma, e quindi già questa è una prima buona notizia.
La seconda buona notizia è che avremo un diffuso abbassamento termico, dapprima in montagna e poi anche in pianura. Questo riporterà la situazione climatica verso una maggiore normalità, e siccome saremo nel periodo 10/20 Dicembre, la media vuole neve sui monti, specialmente nelle Alpi e a quote di media altezza in Appennino.
Nella Val Padana, l’area più densamente popolata d’Italia, le precipitazioni in dicembre possono assumere, come media assai approssimativa, neve 1 evento precipitativo su 3. Pertanto, considerato che in quel lasso di tempo il clima dovrebbe sull’Italia tornare verso la media, si può desumere che avremo occasioni per neve in pianura. Ma per il momento, la neve viene indicata per le Alpi, dove questa meteora è necessaria per il turismo.
In questi giorni a causa delle altissime temperature, nelle Alpi non è possibile neppure produrre neve artificiale.

Freddofili
 
[h=2]Freddo verso l'Italia: meteo weekend con neve anche in pianura. Gelate per molti giorni[/h]
[h=4][/h]15-01-2016


IRROMPE L'ARTICO, CAMBIAMENTO METEO - Ormai ci siamo, l'irruzione fredda è ai nastri di partenza con l'avanguardia della colata artica che già sta sfondando sui mari italiani dopo aver valicato le Alpi. Il peggioramento meteo, con le prime nevicate a bassa quota, inizierà a realizzarsi dalla sera, quando s'intensificherà l'afflusso freddo a tutte le quote. Entreremo tra poco nei dettagli, ma va detto che inizierà un periodo freddo di circa 5-6 giorni. Al momento sono state smentite le tendenze meteo che indicavano una ancor più massiccia irruzione d'aria gelida nella prossima settimana. Se si fosse realizzata, si potevano azzardare i primi paragoni col febbraio 2012. Tuttavia, sembra invece che andremo incontro ad un rialzo termico a partire dal 20 gennaio con probabile anticiclone. L'evento di freddo sarà comunque significativo e durerà circa una settimana.
IL METEO DI VENERDI' 15 GENNAIO
Il maltempo si sposterà in giornata al Sud e sulla Sicilia,con fenomeni più intensi sui versanti tirrenici. Inizialmente i fenomeni insisteranno anche su Abruzzo, Molise e Basso Lazio, nevosi si rulievi oltre i 1500 metri. L'aria fredda nordica irromperà sempre più decisa in giornata con i venti che si disporranno di Bora sull'Alto Adriatico e di Maestrale in Sardegna in rinforzo: le temperature caleranno quasi ovunque. Prevarrà il sereno al Nord, a parte nubi sulla cerchia alpina con spruzzate di neve sui crinali di confine. Dalla serata è atteso un peggioramento tra Est Emilia, Romagna e Marche, con qualche rovescio e neve a bassa quota. Scrosci di pioggia si inizieranno ad avere anche sul nord della Sardegna con rapido abbassamento della quota neve fin sulle colline nella notte successiva.
METEO WEEKEND CON FREDDO E NEVE
Il fine settimana vedrà la recrudescenza delle condizioni meteo climatiche invernali: sabato il freddo artico dilagherà sull'intera Penisola, con peggioramento su Adriatiche, Sud ed ed Isole Maggiori. Possibili nevicate fino a bassa quota o in collina, dalla sera anche in pianura possibile su Romagna e Marche. Ampie schiarite prevarranno su gran parte del Nord e Tirreniche centro-settentrionali, anche se su queste ultime non si esclude qualche addensamento più consistente con spruzzate di neve a bassa quota su entroterra toscano, Umbria, reatino e interne irpine. Domenica ancora instabile e rovesci, anche nevosi a bassa quota, su Adriatiche, sud Calabria e nord Sicilia. Non escludiamo sconfinamenti nevosi in pianura, forse persino lungo le coste marchigiane, abruzzesi, e dalla sera anche sui litorali di Molise e Puglia Settentrionale. Soleggiato al Nord, ma gelate notturne anche intense. Venti ovunque forti di tramontana e mari agitati o molto agitati.
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ULTERIORI TENDENZE - Il freddo permarrà anche a inizio della prossima settimana, con ulteriori occasioni per nevicate a bassa quota, se non in pianura, nelle regioni del medio basso Adriatico e al Sud. Da seguire l'ingresso d'infiltrazioni d'aria più umida da ovest che potrebbe causare un peggioramento con qualche precipitazione in Sardegna, localmente martedì anche su Liguria ed Alpi Occidentali: non escluse nevicate a bassa quota. Su quest'ultima tendenza c'è ancora dell'incertezza, mentre per i giorni successivi la fase fredda dovrebbe comunque allentare la morsa.

Meteogiornale
 
Dalle 00.00/utc alle 24/utc di oggi, mercoledi' 27 gennaio 2016,
sull'italia si prevede

nord:
- molto nuvoloso per nubi basse stratiformi ad eccezione delle aree
alpine dove predomineranno le schiarite;
locali deboli piogge sulla liguria si intensificheranno nella seconda
parte della giornata estendendosi anche sulle coste adriatiche;
foschie dense e nebbie in banchi insisteranno sulla pianura
padano-veneta e risulteranno solo in parziale e temporaneo
dissolvimento durante le ore centrali del giorno ma in nuova
intensificazione dopo il tramonto.

centro e sardegna:
- nuvolosita' bassa stratiforme estesa sulla toscana, umbria in
estensione anche a marche e lazio, mentre maggiori schiarite
interesseranno maggiormente sardegna ed abruzzo;
foschie anche dense o locali banchi di nebbia nottetempo ed al
mattino sulle aree di pianura e nelle valli.

sud e sicilia:
- sereno o poco nuvoloso salvo annuvolamenti per nubi basse sulla
campania in parziale estensione anche alla basilicata e calabria
tirrenica;
nottetempo ed al mattino nebbie in banchi interesseranno le aree di
pianura e le valli interne.

temperature:
- in lieve aumento nei valori minimi sulla pianura padana e regioni
tirreniche, senza apprezzabili variazioni altrove.

venti:
- deboli di direzione variabile, con locali rinforzi dai quadranti
meridionali lungo le coste tra liguria ed alta toscana e sardegna.

mari:
- poco mossi, localmente mossi il mar ligure, il canale di sardegna e
lo ionio;
- poco mossi o quasi calmi tutti gli altri bacini.


C.o.met.
 
Ragazzi, visto il tempo, San Valentino al ristorante con mogli o fidanzate lo meritano dopo una stagione di caccia .......:


[h=1]Allerta Meteo: verso San Valentino con grandi piogge in tutt’Italia, ma continua il caldo anomalo[/h][h=2]Allerta Meteo, forte maltempo anche nei prossimi giorni in tutt'Italia. Le Regioni più colpite saranno quelle tirreniche centro/meridionali. Clima ancora mite con neve solo ad alta quota[/h]

10 febbraio 2016


Forte nevicata a Livigno nella notte










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Ennesima giornata dal clima mite oggi in tutt’Italia: nonostante il forte maltempo che ha colpito il Paese, le temperature si sono mantenute di gran lunga al di sopra rispetto alle medie del periodo. Al Centro/Nord, infatti, la colonnina di mercurio ha raggiunto +15°C a Roma, Genova, Ravenna, Ancona e Cesena, +14°C a Milano, Bologna, Novara, Reggio Emilia, Pisa, Parma e Ferrara, +13°C a Firenze, Padova, Brescia, Cremona, Pavia, Lodi, Mantova e Modena, +12°C a Torino, Trieste, Bergamo, Varese e Rovereto, +11°C a Venezia. Ancora più caldo al Centro/Sud con +20°C a Catania e Siracusa, +19°C a Palermo, Bari, Messina, Reggio Calabria, Chieti e Termoli, +18°C a Pescara e Crotone, +17°C a Salerno e Foggia, +16°C a Napoli, Cagliari, Lecce, Taranto, Trapani e Brindisi, +15°C a Cosenza, Caserta, Benevento, Oristano e Catanzaro.Nelle prossime ore le condizioni meteorologiche rimarranno invariate in tutto il Paese: il clima sarà ancora mite, con temperature superiori rispetto alle medie del periodo, ma da ovest arriveranno altri nuclei perturbati che scaricheranno piogge intense e temporali in tutto il Paese, soprattutto nelle Regioni tirreniche e meridionali. Continua a rimanere attivo il flusso atlantico che da diversi giorni sta rendendo perturbato il tempo su gran parte del Paese, ed è di nuovo Allerta Meteo per le prossime ore a causa di nuovi nuclei perturbati che raggiungeranno il Paese in modo particolare nelle zone tirreniche e meridionali.Nelle scorse ore sulle Alpi ha nevicato in modo abbondante, e nei prossimi giorni nevicherà ancora soprattutto nei settori occidentali dell’arco alpino. Nell’immagine sulla destra uno scatto di Livigno qualche ora fa. La quota neve, però, si mantiene elevatissima, sulle Alpi superiore ai 1.000/1.200 metri e sugli Appennini oltre i 1.500 metri al Centro e addirittura oltre i 2.000 metri al Sud. Non a caso nei giorni scorsi abbiamo parlato di “tempesta autunnale”: l’inverno resta latitante, in una stagione senza freddo nel nostro Paese. E anche nei prossimi giorni la neve cadrà soltanto alle alte quote, come se fossimo appunto in autunno.Intanto l’emergenza siccità è ormai alle spalle. Nelle prossime ore le condizioni del tempo peggioreranno soprattutto al Centro/Sud, al punto che la protezione civile ha diramato l’allerta arancione per la Calabria tirrenica centro/settentrionale, e gialla per molte altre zone del Sud. Così ci avvicineremo a San Valentino con il maltempo, seppur con clima mite rispetto al periodo dell’anno. Anche nel weekend il tempo rimarrà brutto, così come la prossima settimana quando è confermata la formazione di un violento ciclone Mediterraneo intorno all’Italia.

Meteoweb
 
[h=2]Meteo in rapida evoluzione: nevica su est Alpi, poi maltempo su Centro e Sardegna[/h]
[h=4][/h]25-02-2016


Ci siamo: il quadro meteo climatico sta per subire un forte cambiamento. Dopo aver assaporato i primi tepori primaverili, specie al Sud e nelle due Isole Maggiori, ci prepariamo a salutare l'inverno. Tra meno di una settimana saremo in primavera, almeno dal punto di vista meteorologico, ma a quanto pare la stagione fredda ha tutta l'intenzione di accomiatarsi come si conviene.
Cenni in tal senso li avremo già oggi, con una blanda perturbazione atlantica che attraverserà parte d'Italia. Attualmente riscontriamo delle nevicate su est Alpi (nell'immagine un bello scorcio di Tarvisio, svegliatosi con neve) e delle piogge su ovest Emilia. Nevica anche sull'Appennino tosco emiliano, a quote piuttosto interessanti.
Nelle prossime ore ci sarà un'accentuazione delle precipitazioni nelle regioni centrali: Toscana, Umbria, Lazio, anche Marche e zone interne abruzzesi. Peggiorerà in Sardegna, specie a ovest e sulla Costa Smeralda. In serata forti rovesci nel Lazio, poi sull'alta Campania e non mancherà occasione per qualche nevicata sui confini alpini (soprattutto settori centro occidentali). Altrove nubi qua e là ma ancora tempo sostanzialmente discreto.
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Fonte webcam whatsupcams.com



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Meteoweb
 
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Meteoweb

[h=2]Meteo, maltempo tempestoso sferza l'Italia. Weekend Pasqua, le ultimissime[/h]




[h=4][/h]23-03-2016


MALTEMPO, METEO ESTREMO SULL'ITALIA - Abbiamo già assistito ad estremi meteo eclatanti negli ultimi giorni, dal punto di vista delle temperature. Lo scirocco, richiamato dal ciclone afro-mediterraneo, ha infatti portato polveri sahariane e soprattutto temperature estive in Sicilia con picchi d'oltre 30 gradi, ma ora si cambia musica. L'avanzata del vortice verso est, oltre a portare forte maltempo con venti d'intensità burrascosi, contribuirà a richiamare aria più fredda dai Balcani. Ci attendiamo quindi un corposo calo delle temperature anche al Sud, con crolli d'oltre 15 gradi rispetto al caldo anomalo ormai alle spalle. La situazione meteo migliorerà in prossimità del weekend, per l'avanzata dell'anticiclone da ovest. Tuttavia, proprio per Pasqua potrebbe giungere una nuova perturbazione, che potrebbe sortire i maggiori effetti per il lunedì di Pasquetta.
IL METEO DI MERCOLEDI' 23 MARZO - Il maltempo entrerà prepotentemente nel vivo e sarà protagonista già in avvio di giornata, con piogge, rovesci e temporali che guadagneranno terreno dalle Isole Maggiori verso gran parte delle regioni centro-meridionali peninsulari e la Romagna. Nella seconda parte della gionata il grosso delle precipitazioni tenderà a concentrarsi lungo le regioni centrali adriatiche, Basso Lazio, Sud e Sicilia. Non sono esclusi nubifragi e precipitazioni molto abbondanti, soprattutto lungo le regioni del medio versante adriatico e sul Basso Tirreno. Tornerà poi la neve in Appennino, a quote via via più basse attorno ai 1000 metri sui versanti adriatici di Marche ed Abruzzo. Soffieranno poi venti davvero impetuosi, in prevalenza dai quadranti orientali e settentrionali, su gran parte della Penisola, con raffiche oltre 100 km/h.
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GRADUALE ATTENUAZIONE MALTEMPO - Giovedì piogge e rovesci insisteranno ancora sulle regioni adriatiche e al Sud Italia. Il calo termico, per venti da nord, sarà ancor più marcato e si propagherà verso le regioni meridionali, tanto che nevicherà anche sul Sud Appennino fino a quote prossime ai 1000 metri. Ulteriori nevicate fino attorno agli 800 metri si avranno sull'Appennino Centrale, tra Marche ed Abruzzo, ma in attenuazione. L'Italia risulterà però divisa, con tanto sole sulle regioni settentrionali. Il cielo risulterà sgombro da nubi anche in Toscana ed ampie schiarite guadagneranno terreno verso Umbria, Lazio e Sardegna. Già da venerdì l'anticiclone proverà a riportare un contesto meteo soleggiato, con residui strascichi instabili all'estremo Sud. Piogge e rovesci più significativi insisteranno tra la Calabria meridionale tirrenica e nord della Sicilia.
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TENDENZA METEO PASQUA E PASQUETTA - Il bel tempo non sembra in grado d'affermarsi, tanto che proprio in coincidenza fra Pasqua e Pasquetta giungerà una nuova perturbazione atlantica. Il peggioramento inizierebbe alla fine di domenica a partire dal Nord-Ovest, per poi espandersi a buona parte delle regioni centro-settentrionali per il lunedì di Pasquetta. Gite di Pasquetta parzialmente rovinate? L'evoluzione meteo potrebbe però ancora subire variazioni.

Meteogiornale
 
METEO - il cuore dell'estate arriva con CARONTE, caldo africano e afa sull'Italia [VIDEO]
L'anticiclone africano ha raggiunto il nostro Paese, caldo in aumento e tantissimo sole ovunque


Il fresco e i temporali di Flash Storm sono un ricordo, ora la situazione meteo è volta nuovamente ad un periodo piuttosto stabile, soleggiato e molto caldo, infatti torna a far visita all'Italia l'anticiclone africano CARONTE che ci traghetterà nel cuore dell'estate.
SITUAZIONE - Il Mediterraneo centrale e quindi anche l'Italia sono stati conquistati da un vasto campo di alta pressione con caratteristiche africane, Caronte. Per molti giorni l'anticiclone soggiornerà sul Belpaese portando tanto sole, caldo e afa.
CONSEGUENZE - Già anticipate nel precedente paragrafo, Caronte ci traghetterà nel cuore dell'estate con sole prevalente su tutte le regioni, qualche occasionale temporale pomeridiano sui rilievi, e temperature in costante aumento. Valori sopra i 30° su gran parte delle regioni, meno caldo lungo le coste, mitigate dalle brezze, e in montagna sopra 1500 metri, dove non si supereranno i 25/26°.
AFA - Purtroppo l'aria calda africana portata da Caronte, si caricherà di umidità attraversando il mare e questo fatto non potrà far altro che aumentare la sensazione di afa su molte città italiane, specie al mattino e nelle ore serali e notturne. Un'afa che diverrà via via più fastidiosa da metà settimana.
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L'anticiclone africano Caronte ci traghetterà nel cuore dell'estate.

Ilmeteo
 
Per la mia regione la prerogativa dei prossimi 5/6 giorni sarà il forte vento secchissimo di grecale:( il peggio del peggio se accompagnato al periodo secchissimo di questi ultimi mesi.

Per le zone dalla toscana verso sud, niente pioggia almeno fino a settembre[42]
 
[h=2]Il maltempo concederà una tregua domenica. Peggiora di nuovo da lunedì[/h]
[h=4][/h]10-10-2015 ore 11:26


Non possiamo non cominciare la nostra consueta analisi previsionale citando le drammatiche notizie in arrivo dal messinese. E' in atto un alluvione e si temono vittime. Le immagini che circolano in rete, le prime disponibili, ritraggono auto trascinate via in mare. Tratteremo l'argomento con appositi approfondimenti, ora passiamo alla previsione perché meritevole d'attenzione.
Dopo un temporaneo miglioramento, domenica, una nuova perturbazione arriverà sul Nordovest già lunedì sera e nelle successive 24 ore si estenderà verso le regioni centrali. Si apriranno le porte ad un più consistente peggioramento che culminerà a metà mese e che dovrebbe proporre anche un cospicuo abbassamento delle temperature.
Il meteo domenica 11 Ottobre
Come detto ci aspettiamo un miglioramento, ma non mancheranno piogge residue specie in mattinata. Piogge che coinvolgeranno le coste del basso Tirreno (soprattutto la Calabria) e il medio versante adriatico. Cesseranno progressivamente dal pomeriggio. Altrove tempo migliore, tra ampie schiarite e parziali innocui annuvolamenti.
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Domenica è previsto un generale miglioramento, con piogge in attenuazione anche al Sud Italia.
Lunedì 12 Ottobre
La giornata inizierà sostanzialmente col bel tempo, quindi con cieli sereni o poco nuvolosi. Al più avremo qualche debole pioggia residua tra la bassa Calabria tirrenica, la Sicilia nordorientale e la Puglia. Dal pomeriggio, invece, piogge ben più intense si affacceranno in Liguria e si dovrà prestare attenzione perché potrebbero svilupparsi intensi temporali marittimi in successiva evoluzione sulla costa. In serata propagazione dei fenomeni su gran parte del Nordovest, in Emilia Romagna e sull'alta Toscana.
Ancora maltempo
Martedì ecco che la perturbazione scivolerà verso il Centro Italia e si estenderà alla Campania, producendo piogge e temporali localmente intensi sulle tirreniche. Da mercoledì avremo un'ondata di maltempo ben più organizzata e anche stavolta potrebbero verificarsi precipitazioni di forte intensità. Oltre a ciò, lo ripetiamo, interverrà anche un sostanzioso abbassamento delle temperature.
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La prossima settimana sarà condizionata da nuove perturbazioni e non mancheranno precipitazioni di forte intensità, spesso temporalesche, su molte regioni.



Meteogiornale
 
[h=2]Fine settembre: Anticiclone si, Anticiclone no. Come andrà a finire?[/h]
[h=4][/h]20-09-2016


Detto che ancora per qualche giorno dovremo sopportare dell'instabilità, si guarda con estremo interesse al post maltempo. Da giorni seguiamo le varie uscite modellistiche e ci domandiamo se davvero tornerà l'Alta Pressione e se sì, in che modo e con che convinzione. Se non vi fossero in divenire ulteriori manovre autunnali europee, avremmo risposto che sì, l'Anticiclone avrebbe ripreso vigore regalandoci sprazzi di tarda estate. Questa potrebbe essere una delle soluzioni, è vero, ma le incognite saranno rappresentate dal Vortice Freddo sull'Europa orientale e dalla rediviva Depressione d'Islanda.
Nell'ultima elaborazione del modello matematico americano GFS si evince un trend evolutivo che altro non è che mix di tutti gli elementi barici descritti. L'Anticiclone, ben radicato sull'Europa orientale, dovrebbe estendere una sua propaggine sulle regioni di ponente e in particolare al Nord Italia. Così facendo lascerebbe il fianco un po' scoperto all'intrusione d'aria fresca dai quadranti orientali e se ciò dovesse accadere dovremo prepararci a nuova instabilità sparsa.


Orientando l'obbiettivo a ovest, come detto c'è la Depressione d'Islanda. Or bene, la vivace attività ciclonica atlantica potrebbe condurre a un affondo perturbato lungo l'asse franco-barico con successivo isolamento di goccia fredda. Ma non è detto che ciò avvenga. A nostro avviso quest'ultima ipotesi, almeno al momento, è la meno battuta e percorribile mentre crediamo più all'intrusione d'aria fresca dai quadranti orientali. Insomma, l'Anticiclone dovrà faticare non poco per resistere agli assalti.
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Meteogiornale
 
Ecco il perche' di questo primo movimento degli uccelli ....:

[h=1]Previsioni Meteo, benvenuto autunno: freddo e neve nel giorno dell’equinozio (mercoledì 23)[/h][h=2]Previsioni Meteo: ulteriore calo termico in settimana, nuova goccia fredda in transito sul nostro Paese tra mercoledì 23 e giovedì 24[/h]20 settembre 2015

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[h=2]Previsioni Meteo: ulteriore calo termico in settimana, nuova goccia fredda in transito sul nostro Paese tra mercoledì 23 e giovedì 24[/h]Stanno diminuendo in queste ore le temperature sull’Italia, soprattutto crolleranno nel pomeriggio/sera di oggi e nella prossima notte, ma attenzione anche a medio termine nei prossimi giorni. Domani, infatti, inizierà la settimana dell’equinozio d’autunno, che quest’anno scoccherà alle ore 08:21 di mercoledì 23 settembre. Intanto sull’Italia dopo il peggioramento delle prossime ore, che provocherà forti piogge e temporali in tutto il centro/sud con un brusco calo delle temperature tra stasera e domani, avremo una breve tregua nella giornata di martedì 22 con cieli nuvolosi e un’alternanza tra schiarite e annuvolamenti, ma senza precipitazioni significative.ADVERTISEMENT

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Sarà una tregua molto breve, perché un nuovo peggioramento arriverà sul nostro Paese proprio nel giorno dell’equinozio, mercoledì 23 settembre, a causa dell’ennesima perturbazione nord Atlantica che sgancerà sul Mediterraneo centrale una nuova goccia fredda molto simile a quella in transito in queste ore, ma più intensa in termini di freddo. La nuova goccia fredda attraverserà tutta l’Italia tra mercoledì 23 e giovedì 24 settembre, provocando un ennesimo brusco calo delle temperature che stavolta sarà molto significativo al nord, dove arriverà il primo vero freddo della stagione.Giovedì mattina la temperatura minima crollerà fino a +7°C ad Aosta e Sondrio, +8°C a Cuneo, Belluno, Trento, Varese, Bolzano, Asti e Novara, +9°C a Milano e Torino. Sulle Alpi arriveranno le prime nevicate a quote localmente inferiori persino ai 1.500 metri di altitudine, per la prima volta in stagione. Il maltempo tornerà anche al Sud soprattutto giovedì 24 con temperature nuovamente in calo su valori inferiori rispetto alle medie del periodo. Benvenuto, autunno!

Meteogiornale
 
[h=1]Le previsioni meteo dell’aeronautica militare: la tendenza fino al 4 agosto[/h][h=2]L’Aeronautica Militare comunica le previsioni meteo sull’Italia fino al 4 agosto[/h][COLOR=#000000 !important]
29 luglio 2016

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Le previsioni meteo in Italia fornite dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. Situazione: sull’Italia prevalenti condizioni di stabilita’ atmosferica, tuttavia nel pomeriggio, sulle zone interne dei settori adriatici e delle regioni settentrionali, una debole instabilita’, favorira’ temporanee formazioni nuvolose. Tempo previsto fino alle 7 di domani. Nord: cielo in prevalenza sereno dalla sera, tuttavia durante le ore pomeridiane nuvolosita’ in aumento, specie sulle aree a ridosso dei rilievi alpini ove non si escludono brevi e deboli rovesci di pioggia. Centro e Sardegna: cielo sereno o poco nuvoloso salvo temporanei addensamenti nel corso del pomeriggio sulle aree appenniniche e sulle zone interne dei settori adriatici. Sud e Sicilia: tempo stabile e soleggiato con sviluppo pomeridiano di annuvolamenti a ridosso dei rilievi appenninici e sulle zone interne dei settori adriatici; scarsa possibilita’ di qualche isolato rovescio sui rilievi calabresi. Temperature: massime in generale aumento, piu’ sensibile su Emilia Romagna e Veneto. Venti: deboli settentrionali al nord con tendenza a disporsi da sud sulla Liguria; da deboli a moderati nord occidentali su Sardegna, Sicilia e Puglia; in prevalenza dai quadranti occidentali sulle altre regioni con debole intensita’. MARI: mossi mare e canale di Sardegna, stretto di Sicilia e localmente il Tirreno settentrionale ed il mar Ligure; poco mossi gli altri mari.

Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull’Italia per la giornata di domani. Nord: condizioni di bel tempo salvo temporanei addensamenti e piovaschi pomeridiani sui rilievi alpini ed Appennino emiliano. Centro e Sardegna: prevalenza di cielo poco nuvoloso salvo temporanei addensamenti nel corso del pomeriggio sulle aree appenniniche. Sud e Sicilia: tempo stabile e soleggiato ma con sviluppo pomeridiano di annuvolamenti a ridosso dei rilievi appenninici con scarsa possibilita’ di qualche isolato fenomeno sui rilievi calabresi. Temperature: minime in aumento su Valpadana e settore appenninico, stazionarie sul resto del paese; massime in generale aumento. Venti: in prevalenza deboli orientali al nord; deboli nord occidentali su Sardegna, Sicilia e Puglia; in prevalenza occidentali di debole intensita’ sulle altre regioni. Mari: mossi Adriatico meridionale e Ionio a largo; poco mossi gli altri mari.

Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull’Italia per i prossimi giorni. DOMENICA 31Nord: nubi in aumento al nord con fenomeni associati a partire dalle aree alpine e prealpine in sconfinamento pomeridiano alle aree pianeggianti. Attenuazione a fine giornata salvo una moderata persistenza su Triveneto. Centro e Sardegna: cielo poco nuvoloso salvo temporanei addensamenti nel corso del pomeriggio sulle aree appenniniche. Sud e Sicilia: generali condizioni di bel tempo con locali sviluppi nuvolosi nel corso del pomeriggio sulle aree appenniniche. Temperature: minime in lieve aumento al centro sud e sull’Emilia Romagna, senza variazioni di rilievo altrove; massime in calo su arco alpino e Liguria, in aumento sulle regioni adriatiche e stazionarie sul resto della penisola. Venti: deboli meridionali con locali rinforzi su Sardegna e Liguria; deboli localmente moderati settentrionali su Puglia e Sicilia; deboli variabili altrove con tendenza a disporsi in prevalenza da sud sul nord est e dai quadranti occidentali sul resto della penisola. Mari: da poco mosso a mosso lo Ionio; poco mossi gli altri mari con moto ondoso in aumento sui bacini settentrionali. LUNEDI’ 1: ancora instabilita’ al nord, specie su Triveneto e Romagna, e bel tempo sul resto della penisola con addensamenti nuvolosi pomeridiani sulle appenniniche associati a fenomeni sparsi. Attenuazione delle precipitazioni in serata ad eccezione del nord ovest dove e’ atteso un moderato peggioramento. MARTEDI’ 2: persistono condizioni di instabilita’ al nord con fenomeni inizialmente su Piemonte e Lombardia e poi sui rilievi orientali e sulle aree appenniniche. MERCOLEDI’ 3 e GIOVEDI’ 4: poche nubi con locali addensamenti piu’ consistenti sulle aree alpine. Tendenza a moderato peggioramento nella giornata di giovedi’ sul settore nord occidentale mentre persiste il bel tempo sul resto della penisola.
meteoweb
 
[h=2]Nuovo peggioramento meteo, il Vortice non molla e porterà altri forti temporali[/h]
20-09-2016


L'Italia è piombata improvvisamente in autunno, salutando quel caldo anomalo che caratterizzò la prima metà di settembre. Le temperature sono letteralmente crollate e ci metteranno un po' a risalire la china. Si dovrà attendere che torni il sole e ancor meglio l'Anticiclone, ma di certo non sarà più la bella stagione a cui eravamo abituati.
La ferita che si è venuta a creare è profonda e ci metterà giorni a sanare definitivamente. Tant'è che prevediamo persistente instabilità con svariate occasioni per acquazzoni e improvvisi temporali. Certo, tenderanno a concentrarsi man mano sui rilievi e zone limitrofe, ma è il sintomo inequivocabile di una stagione - l'autunno - in forte accelerazione.
TREGUA: quella odierna sarà tutto sommato una discreta giornata, segnata da variabilità a sprazzi con annuvolamenti che localmente potrebbero dar luogo a qualche acquazzone o temporale. Farà fresco.
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RECRUDESCENZA INSTABILE: a metà settimana ci aspettiamo un sussulto d'orgoglio dell'instabilità. Fin da subito tante piogge e temporali su gran parte del Centro Sud e tra le due Isole Maggiori. Stavolta i fenomeni si concentreranno maggiormente sui settori tirreniche, mentre andrà meglio sulle adriatiche soprattutto lungo le coste e adiacenti. Possibili acquazzoni diurni sulle Alpi.
Giovedì si osserverà un deciso miglioramento, ovvero le schiarite inizieranno a prendere il sopravvento praticamente ovunque. Certo, non mancheranno sprazzi di variabilità, ma le piogge dovrebbero insistere quasi esclusivamente tra bassa Calabria e nord Sicilia. Più occasionalmente su Appennino settentrionale e arco alpino centro occidentale.
ULTERIORI TENDENZE: sul finire di settimana, lo ripetiamo, dovremmo assistere a un più convincente miglioramento e a una risalita delle temperature. Specie le massime. Solo al pomeriggio potrebbero intrattenersi degli scrosci di pioggia, segnatamente su rilievi e zone adiacenti.
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Meteogiornale
 
[h=1]Prosegue la stagione invernale alpina ed appenninica: ancora tanta neve, anche nelle previsioni della prossima settimana![/h]
11 marzo 2016


Il centro di calcolo europeo ECMWF prosegue nell’indicazione dell’arrivo di un Polo Freddo dalla Russia attorno alla metà della prossima settimana.
Si tratterebbe di un evento atmosferico molto raro nel mese di Marzo, per lo meno negli ultimi trent’anni caratterizzati da un riscaldamento di questo mese sul nostro territorio.
Come nella mappa in allegato, il Polo giungerebbe a metà della prossima settimana, provocando una recrudescenza del freddo invernale e nuove nevicate sugli Appennini e sul settore nord occidentale italiano anche a bassa quota.
Nell’immagine anche una Castelluccio di Norcia in veste pienamente invernale, malgrado manchino soltanto dieci giorni all’inizio della Primavera astronomica (da umbriameteo.com).
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Freddofili
 
tempo previsto sull'italia per domani giovedi' 16/06/16

nord:
- cielo molto nuvoloso o coperto sulle aree alpine, prealpine e
pedemontane con precipitazioni sparse a prevalente carattere di
rovescio o temporale, piu' intense dal primo mattino sul piemonte
centrosettentrionale e nord lombardia, dove risulteranno anche
diffuse ed abbondanti nella seconda parte della giornata;
nel pomeriggio estensione dei fenomeni intensi anche a veneto, friuli
venezia giulia e localmente al trentino alto adige;
nubi compatte con associati locali fenomeni temporaleschi anche sulla
liguria e dal tardo pomeriggio sull'emilia romagna;
spesse velature sul resto del settentrione;
- dalla serata graduale miglioramento a partire dai settori
sudoccidentali.

centro e sardegna:
- nuvolosita' in graduale aumento sulla toscana con deboli fenomeni
convettivi sulle relative zone appenniniche nel pomeriggio, ed un po'
su tutta la regione dalla serata;
- bel tempo altrove anche se in presenza di estese velature, piu'
spesse dalla sera su sardegna ed umbria.

sud e sicilia:
- cielo sereno o poco nuvoloso con ampi passaggi di innocue nubi alte
e sottili.

temperature:
- minime in aumento, piu' deciso su sardegna, marche lazio, abruzzo e
regioni meridionali;
- massime in diminuzione al nord, specie settore occidentale e su
sardegna e coste ioniche di calabria, basilica e puglia, in marcato
rialzo altrove.

venti:
- moderati dai quadranti meridionali al centro-sud peninsulare e
sulla sicilia con locali, ulteriori rinforzi sulle regioni
centromeridionali adriatiche;
- deboli occidentali sulla sardegna;
- deboli orientali sulla pianura padana;
- deboli da sud su liguria e basso piemonte in intensificazione dalla
serata.

mari:
- agitato, localmente molto agitato al largo, l'adriatico
centrosettentrionale;
- da molto mossi agitati il restante adriatico ed il canale di
sardegna;
- molto mossi il mar di sardegna, il tirreno centromeridionale e lo
stretto di sicilia;
- da mossi a molto mossi lo ionio ed il tirreno settentrionale;
- mosso il mar ligure con monto ondoso in aumento dalla serata.

C.n.m.c.a.
 
[h=1]Colpo di scena! Impossibile non commentare ECMWF, quella sarebbe neve per il Nord[/h]
18 dicembre 2015

E’ un vero colpo di scena quello indicato dal modello matematico europeo ECMWF che anticipa decisamente i tempi visti in precedenza, dell’attenuazione dell’Anticiclone Africano, e vede l’Italia liberata dal suo flagello.
ECMWF indica che condizioni meteo cambierebbero entro fine mese, già dal 28 Dicembre, con la formazione di un minimo di Bassa Pressione sul Nord Italia, dove affluirebbe aria fredda oceanica, e si avrebbero precipitazioni, con neve sulle Alpi a basse quote.
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La mappa qui sopra ci lascia senza parole, vede un marcato raffreddamento a 10 giorni di previsione. L’isoterma 0°C a 850 hPa avvolgerebbe il Nord Italia e la Sardegna, dove giungerebbe il Mistral.

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Osservare la proiezione qui sopra, comunque da confermare con le prossime corse del modello matematico, è emozionante. L’Alta Pressione si porterebbe in Spagna, e sull’Italia avremo un relativo minimo di Bassa Pressione con una circolazione depressionaria e precipitazioni sul Nord Italia.
Arriverebbe la meritata neve sulle Alpi, dove gli operatori turistici sono in prima fila per garantire agli amanti dello sci, la pratica degli sport invernali durante il periodo natalizio, nonostante non vi sia neve naturale.


Freddofili

[h=1]Ko Anticiclone Africano. GFS è uno sconquasso. Riflessione[/h]
18 dicembre 2015

L’ultimo aggiornamento del modello matematico GFS apre una riflessione. Innanzitutto sparisce il maledetto Anticiclone Africano. Rispetto a ECMWF, GFS non vede la formazione a 10 giorni da oggi, di una relativa Bassa Pressione sul Nord Italia, ma propone uno sconquasso nella circolazione atmosferica.
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Secondo GFS avremo nuovi anticicloni in Europa, anche fortissimi, ma sopratutto un radicale cambiamento della circolazione atmosferica generale in Europa, dove finirebbe la fase calda.

Tutta l’evoluzione dopo Natale è ormai da definire, i modelli matematici tracciano cambiamenti rispetto alle attuali condizioni, e considerando che la situazione Planetaria, in specie nel nostro Emisfero, è soggetta a fortissime anomalie climatiche, le proiezioni emesse propongono scenari estremi.
Sarebbe assurdo entrare nelle specifiche di ciascun aggiornamento dei vari modelli matematici. Come diceva un articolo uscito qualche giorno fa su Tempo Italia, il dettaglio dell’affidabilità previsionale sul lungo termine è in caduta libera. Viviamo una fase climatica bizzarra.
Insomma, ai primi di Gennaio, a questo punto, potrebbe succedere di tutto, anche un Burian. Si, perché escluderlo? GFS lo vede a Capodanno sulle regioni del Mar Nero e sino alla Grecia, innescato da un anticiclone scandinavo che toccherebbe, sempre secondo l’ultima corsa del modello matematico, i 1050 hPa.
Insomma, è delirio della previsione a 5-7 -10 giorni, con ipotesi di evoluzione che sembrano disegnate ad hoc al computer, e non il risultato di miliardi di calcoli matematici e della vera scienza.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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