NEWS..e...Allerta Meteo.........

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LAZIO, attesi 50 mm prossime ore
15 dicembre 2008: ore 18:15. La fase di maltempo che sta facendo rotta sul Lazio, potrebbe apportare altri 50 mm medi sulla regione (dati WRF inizializzazione 06z su base GFS), un valore rilevante, ma non di eccezionale intensità, che tuttavia favorirà un nuovo aumento della portata dei corsi d'acqua.

LAZIO, un'area nuvolosa foriera di piogge fa rotta da Tirreno
15 dicembre 2008: ore 18:00. Piove tuona sul Lazio, ma le condizioni meteo sono attese in ulteriore peggioramento per le prossime ore, quando giungerà un'area nuvolosa dal Mar Tirreno. In queste ore piove moderatamente sulla Sardegna, dove si è formato un minimo di Bassa Pressione.
 
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Maltempo: Tanaro in piena, 5mila persone evacuate ad Alessandria

Alessandria aspetta l'ondata di piena del fiume Tanaro, prevista nel pomeriggio. A scopo precauzionale la protezione civile ha evacuato circa 5mila persone che abitano nella zona vicina al ponte Cittadella.
 
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Situazione difficile in più zone d'Italia........

TORINO - È la provincia di Alessandria la più colpita dal maltempo che sta interessando da oltre 48 ore il Piemonte. A quanto riferisce la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco del Piemonte, ad Alessandria sono stati evacuati alcuni quartieri che potrebbero essere interessati dalla piena del fiume Tanaro. Si tratta di 5-6mila abitanti che abitano nelle zone colpite dall'alluvione del 1994. Sotto osservazione da parte dei Vigili del Fuoco le zone limitrofe al Ponte della Cittadella. In totale, i Vigili del fuoco hanno effettuato nella provincia di Alessandria circa 70 interventi per sopralluoghi, per verificare i danni e per il monitoraggio del fiume Bormida. Altre situazioni di interesse sono state registrate in provincia di Cuneo, Asti, e nella provincia di Vercelli nella zona della Val Sesia. Si tratta di esondazioni e movimenti franosi di vallate dovute all'acqua. Al momento non si registrano problemi per il fiume Po: la piena sta ancora interessando gli affluenti.

PIEMONTE - La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha inviato al Governo la richiesta dello stato di emergenza per tutto il territorio piemontese. Nella lettera inviata al presidente del Consiglio e al capo dipartimento della Protezione civile la presidente sostiene che la concomitanza tra le abbondanti piogge che hanno interessato un territorio già coinvolto dalle copiose precipitazioni nevose e piovose degli ultimi mesi e l'aumento dei deflussi nei corsi d'acqua provocato da terreni già saturi sta provocando diffuse esondazioni specialmente sui piccoli corsi collinari e di pianura che incrementano la piena del Tanaro. Diversi movimenti franosi, inoltre, spiegano dalla Regione, hanno coinvolto la viabilità provocando l'isolamento di varie abitazioni nelle zone collinari delle Langhe e del Monferrato astigiano ed alessandrino.

IL PO - «Il livello idrometrico del fiume Po è salito di tre metri in un solo giorno al ponte della Becca mentre il lago Maggiore a Sesto si avvicina al massimo storico del periodo che è già stato raggiunto dal lago di Garda a Peschiera». È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo con l'avviso di allerta della Protezione civile. «Particolarmente critica», avverte l'associazione agricola, è la situazione nelle campagne, dove la Coldiretti ha chiesto «l'avvio delle procedure per il riconoscimento della calamità naturale nelle aree più colpite dal maltempo che ha provocato allagamenti di campi coltivati a grano, mais, ortaggi e foraggere mentre in molte stalle gli animali sono stati messi in sicurezza».

IL DISPERSO A PAVIA - Intanto si scava ancora a Broni, in provincia di Pavia, per cercare Giuseppe Pessina, l’uomo di 70 anni rimasto travolto dal crollo della palazzina adiacente alla sua casa lunedì notte, dopo che per il maltempo è franata una parte di collina. La zona è stata evacuata ed è transennata. Durante le operazioni di soccorso, riprese questa martedì all’alba, sono rimasti lievemente feriti due vigili del fuoco.

RISCHIO IDROGEOLOGICO IN LOMBARDIA - E la Protezione Civile della regione Lombardia ha dichiarato lo stato di allarme per rischio idrogeologico e idraulico-alluvionale (codice 2) sulle province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Sondrio e Varese, con decorrenza immediata e fino a revoca, e ha confermato lo stato di preallarme per rischio idrogeologico e idraulico-alluvionale (codice 1) sulle restanti aree. La decisione è stata presa in base alle previsioni emesse da Arpa-Smr (Servizio metereologico regionale) e alle valutazioni del Centro funzionale regionale.

TRENTINO - Il maltempo sta flagellando anche il Trentino, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire nelle ultime ore di martedì a causa di diversi allagamenti sulle strade provocati dall'intensa pioggia. Nella maggior parte dei casi si tratta di sottopassi allagati dopo la fuoriuscita di acqua dai tombini, come in via Canestrini a Trento o ad Ala, dove peraltro l'esondazione ha provocato l'allagamento di sottopassi; ma si sono anche avuti problemi nella notte sulla statale del Brennero, in località Acquaviva, a sud di Trento, a causa dello straripamento delle acque dell'omonimo rio che hanno parzialmente invaso la sede stradale.

VENETO - Ad Altissimo (Vicenza) nelle prealpi vicentine una frana causata dalle abbondanti piogge è precipitata nei pressi delle scuole elementari di via Moline. Lo smottamento è passato tra due edifici e finendo sulla provinciale che collega la località vicentina con Crespadoro, che è stata chiusa al traffico. Sul posto tecnici e geologi per decidere l'eventuale sgombero delle abitazioni. Sempre ad Altissimo, un altro smottamento si è verificato nella contrada Zerbati, provocando problemi ad un acquedotto che è stato chiuso così come la strada comunale sottostante. Oltre al Bacchiglione monitorato a Vicenza e nei Comuni di Torri di Quartesolo e Longare, vengono tenuti sotto controllo tutti gli altri fiumi e torrenti della provincia. Nel bassanese il Brenta ha raggiunto il livello di guardia e in mattinata la portata ha raggiunto i 500 metri cubi d'acqua al secondo.

NEVE IN VALLE D'AOSTA - La perturbazione sul nord Italia sta portando in Valle d'Aosta un'abbondante nevicata, anche a bassa quota, e sta causando disagi alla circolazione. Per il pericolo di valanghe o di smottamenti alcune valli e numerose frazioni sono isolate. Non è raggiungibile, tra le altre località, Breuil Cervinia, dove sono scesi oltre 50 centimetri di neve; a Cogne (oltre 30 centimetri) non è percorribile la Valnontey, mentre nell'alta valle è isolata l'intera Valgrisenche. Considerata l'eccezionale nevicata (con punte di 120 centimetri di neve fresca oltre i 2.000 metri di altitudine), il pericolo valanghe è classificato come forte (grado quattro su una scala di cinque).

CAMPANIA - A causa delle forti raffiche di vento che imperversano sulla Campania, martedì a Polla, in provincia di Salerno, sulla strada provinciale 125 al km 13 + 60, due alberi di salice si sono abbattuti sulla carreggiata investendo una Opel condotta da un 34enne di Petina. L’uomo, soccorso da alcuni automobilisti, è stato trasportato presso l’ospedale civile di Polla: per lui un trauma cranico con contusione occipitale e cervicalgia post traumatica. E’ stato dimesso e la prognosi è di 6 giorni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco di Sala Consilina.

PALERMO - Intanto la procura della Repubblica ha disposto l'autopsia su uno dei due morti per il maltempo lunedì in Sicilia: sul corpo del custode del parco comunale di Villa Trabia dopo essere stato colpito dal ramo di un albero caduto per il fortissimo vento. Rosario Cona, 63 anni, stava chiudendo il cancello della villa per evitare che entrassero persone perchè erano già caduti altri rami. Il pm Vania Contraffatto ha aperto un'inchiesta, per il momento contro ignoti, in cui si ipotizza l'omicidio colposo. La procura vuole accertare eventuali responsabilità e stabilire se si è trattato di infortunio sul lavoro o di un cattivo controllo della potatura degli alberi. Anche oggi, a causa delle cattive condizioni del mare sono rimasti interrotti i collegamenti fra la Sicilia e le sue isole minori. Non sono quindi partiti i traghetti che collegano Porto Empedocle a Lampedusa, Trapani e Pantelleria, e l’aliscafo Palermo Ustica. Ripresi, invece, i colegamenti con le Eolie.

DANNI ALL'AGRICOLTURA - I nubifragi violenti stanno provocando danni ingenti (ammontano già a decine di milioni di euro) alle campagne. Particolarmente colpite le coltivazioni di mais e di grano e conseguenze pesanti si hanno anche per i frutteti e gli orti a campo aperto dove sono andate distrutte molte colture a causa di grandinate e di trombe d'aria. Lo sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che segnala gravissimi effetti in quasi tutta Italia, soprattutto nelle regioni del Nord-Ovest (soprattutto Piemonte). Secondo la Cia, a subire i danni maggiori, almeno per il momento, è il mais. Pesanti danni si registrano, però, anche nel Sud (Campania e Calabria soprattutto) e in Sicilia. L'organizzazione agricola sottolinea che i danni si hanno anche nel settore della frutta. In diversi frutteti (susini, ciliegi, peschi, albicocchi) il raccolto rischia di andare distrutto per la pioggia e per la grandine che si è abbattuta con straordinaria violenza. Quanto agli ortaggi, la Cia segnala danni per le colture di melanzane, pomodori, zucchine, cavolfiori, spinaci, insalate.
 
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Ciao Zio Ivan
Sinceramente in questa ultima evoluzione, non si capisce molto.
I siti meteo sono aggiornati di continuo e si smentiscono sull'avvicendamento di questa ondata quasi polare....
Per la Toscana alcuni dicono da Giovedi' alcuni da Sabato/Domenica .... alcuni dicono solo sull'Adriatico.... sinceramente mi sembra un bel rompicapo....e non solo i siti meteo ma anche sui TG... non ce n'è uno che ha detto la stessa cosa....
Che ne pensi Ivan?
Ciao
 
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ECCEZIONALE assenza di neve al SUD, crisi turismo
9 gennaio 2009: ore 18:57. E' un inverno mite quello che si vive al Sud Italia, anche se le temperature medie sono state nella norma, senza eccessi di caldo, sono mancate le precipitazioni duranti le fasi più fredde, e quindi le nevicate in montagna. I giorni di neve sono stati pochi, con accumuli soprattutto nelle alte quote. Il risultato è che si scia ben oltre i 1500 metri, insomma, è un inverno senza neve, tuttavia, lo rammentiamo, in media le grandi nevicate nelle regioni meridionali, si hanno nei mesi di gennaio e febbraio.

SUD ITALIA sotto temporali e piogge, temperature miti
9 gennaio 2009: ore 18:53. I venti meridionali hanno ulteriormente fatto salire le temperature, il cielo è tornato coperto e su varie zone, specie quelle dei settori orientali, vengono segnalate piogge e persino temporali. La Protezione Civile aveva emesso un'allerta meteo. Per il tempo che fa al SUD Italia:

INGHILTERRA, si gela anche il mare. Non faceva così freddo dal 1991
9 gennaio 2009: ore 18:48. Il MetOffice comunica che per l'Inghilterra meridionale, è la decade più fredda dal 1991 ad oggi, allora si ebbero temperature medie minime di -8°C, contro i -8.1°C attuale. Nelle ultime due settimane, il gelo ha toccato punte di -12,3 ° C durante la notte del 6-7 gennaio, a Buntingford in Hertfordshire. Alcuni tratti di mare interno della costa orientale, appaiono gelati, ma si tratta di aree prive di correnti marine. Tuttavia, già domenica, il gelo dovrebbe finire.

MADRID, storica tormente di neve
9 gennaio 2009: ore 18:38. Clima impazzito questo inverno in Europa, dopo le tormente di neve sulla Val Padana e la costa mediterranea della Francia, ora tè il turno della Spagna centrale. Una tormenta di neve imperversa da ore su Madrid, è la nevicata più intensa che si ricordi. La capitale spagnola, pur trovandosi su un altopiano ad oltre 500 metri sul livello del mare, osserva raramente la neve, e quest'anno in fenomeni si è ripetuto già altre volte, ma stavolta è neve record, con disagi e la città semi paralizzata. Le osservazioni meteo della capitale, danno temperature fra i -1°C e gli 0°C, valori ideali per una fitta nevicata. E le previsioni? Le nostre elaborazioni indicano neve per sabato, e diversi giorni della prossima settimana.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

certo per questi periodi è un po anomalo, ma oramai sappiamo che le anomalie fanno parte della normalità, io spero solamente che non duri molto, ancora è presto per Scipione............( l'Africano [up.gif] )
 
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[16:09]15:49 Croce rossa italiana in allerta
La Croce rossa italiana (Cri) ha attivato la Sala operativa nazionale di Legnano, ponendola in stato di allerta 24 ore su 24, a causa dell'emergenza maltempo che ha colpito la penisola. A Roma la Cri partecipa alle riunioni della Protezione civile e al momento è presente nelle zone di Flaminio e Ponte Milvio con 50 volontari, tre ambulanze ordinarie e un mezzo per il trasporto disabili. Il personale si occuperà di monitorare il livello del Tevere e ogni eventuale problema al sistema fognario. Inoltre, i volontari Cri sono a disposizione per informare i residenti ed eventualmente aiutare gli spostamenti dei disabili*

[16:08]Liguria, stato di allerta per piogge domenica
Stato di allerta uno per la pioggia domenica in Liguria. Il messaggio è stato diffuso oggi dalla Protezione civile della Regione e scatterà dalle 6 di domenica alle 12 di lunedì. Lo stato di allerta riguarda soprattutto il Genovese e il Ponente della regione dove le piogge intense previste per domenica e i venti di burrasca potrebbero contribuire all'innalzamento dei corsi d'acqua e a fenomeni franosi su tutto il territorio*

[16:07]Piemonte, molto alto pericolo valanghe
Molto elevato il rischio di valanghe anche per questo fine settimana in Piemonte. Il Soccorso Alpino e Speleologico piemontese sconsiglia a tutti i livelli di avventurarsi fuoripista. Il grado di rischio è 4 (su una scala di 5) su tutto l'arco alpino, soprattutto nel settore del Biellese e Verbano-Cusio- Ossola e alpi Liguri. Oltre il rischio attuale sono attese nelle prossime ore precipitazioni nevose importanti in quota con un peggioramento della situazione*

[16:05]Veneto, forte rischio valanghe
Il Centro valanghe di Arabba (Belluno) dell'agenzia regionale per l'ambiente del Veneto, assieme al Soccorso alpino sconsiglia, viste le condizioni meteo e della neve, la pratica dello sci alpinismo. L'Arpav, a fronte di un rischio 'forte' di valanghe, suggerisce a quanti fanno comunque sci fuoripista di avventurarsi solo se in possesso di una grande capacità di valutazione del pericolo o meglio ancora affidandosi a guide alpine e sconsiglia anche l'uso dello snowbord e delle ciaspole per l'escursionismo invernale*
 
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ANTARTIDE, CEDE PONTE DI GHIACCIO ALLA DERIVA L'ICEBERG PIÙ' GRANDE

Mentre i nostri cari amici si divertono a continuare ad affermare che il Global Warming è tutta una balla, l'attacco umano al pianeta continua a dare i suoi "bellissimi effetti" ed allora ecco che vi informiamo di quello che sta accadendo al Polo Sud, in pochi giorni, sorprendendo tutti gli scienziati, l'iceberg di Wilkins, a nord dell'Antartide, si è spaccato in mille pezzi e i suoi frammenti sono caduti in mare con una serie di schianti fragorosi.
Così si è rotto il cordone ombelicale, pensate che la placca che si è staccata dal continente è grande come la Giamaica.
Il cordone ombelicale che teneva ancorata alla penisola antartica questa piattaforma bianca di 3.700 chilometri quadrati, era ormai ridotto a una passerella di ghiaccio lunga 40 chilometri e larga 500 metri.

Nel corso della settimana scorsa si è sbriciolato quasi completamente lasciando alle correnti dell'Oceano antartico il compito di spazzare via blocchi di iceberg grandi come palazzi.

Il tutto osservato dal satellite dell'Agenzia spaziale europea Envisat il quale ha registrato la perdita del più grande e più meridionale fra i pezzi di calotta mai distrutti dal riscaldamento climatico. "Wilkins ha iniziato a restringersi negli anni '90", spiega Angelika Humbert, la glaciologa dell'università tedesca di Munster che segue quotidianamente le immagini del polo sud inviate da Envisat.

"Ultimamente però il ritmo della distruzione delle piattaforme di ghiaccio è accelerato. Non passa anno senza registrare la perdita di un iceberg gigante".
Da una stazione della British Antarctic Survey, il glaciologo inglese David Vaughan, che a gennaio aveva percorso il corridoio di ghiaccio nel suo punto più stretto - appena 500 metri a 20 metri di altezza dal mare - commenta stupefatto: "Tre giorni fa il corridoio era sottile, ma intatto. È incredibile quanto la distruzione sia stata rapida".
Al polo sud è ancora conservato il 91 per cento di tutto il ghiaccio del pianeta.

La penisola antartica oggi si sta riscaldando a una velocità superiore rispetto al resto del continente, e anche al pianeta nel suo complesso.

Negli ultimi 50 anni la temperatura media è aumentata di 2,5 gradi e l'emorragia di ghiaccio ha superato la soglia dei 25mila chilometri quadri, restringendo il profilo del continente.

Neanche negli ultimi inverni, quando il bilancio fra neve fresca che cade e ghiaccio che si scioglie dovrebbe essere positivo, Wilkins era riuscito a recuperare il volume perduto.

Dal momento che l'iceberg era già un blocco galleggiante, il suo distacco e il prevedibile scioglimento non provocheranno di per sé un aumento dei livelli degli oceani.

La sua perdita però, come un tappo che salta, faciliterà il deflusso del ghiaccio disciolto che dall'interno della penisola antartica si riversa in mare ogni estate.

Alla prossima, cari amici di Meteorete, e già, perché l'azione dell'uomo continua giornalmente a produrre ferite mortali al nostro Pianeta.
 
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Maltempo, tempesta in arrivo sulle coste della Sardegna

L'allarme dell'Ismar-Cnr: «Onde singole fino a 20 metri e raffiche di vento a oltre 100 chilometri orari»

CAGLIARI - Una vera e propria tempesta sta per abbattersi sulle coste della Sardegna: a lanciare l'allarme per il fine settimana è l'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Venezia (Ismar-Cnr). Sono attese verso le 18 di sabato onde da 8-9 metri (con onde singole di 16-17 metri), oltre al vento violentissimo che spazzerà le coste, in particolare quelle nord-occidentali, con raffiche fino a 100 chilometri all’ora.

ALLERTA - «Una mareggiata di libeccio colpirà le coste occidentali della Sardegna - ha spiegato Luigi Cavalieri, ricercatore dell'Ismar-Cnr - con onde di 8-9 metri e alcune anche di 16-17 metri. Subito dopo subentrerà un forte vento di maestrale proveniente dal golfo del Leone che spingerà l'altezza delle onde fino a 10-11 metri e alcune anche di 20 metri». Il picco è previsto per la mezzanotte fra il 24 ed il 25. La previsione mostra che la tempesta poi investirà il Tirreno, con onde che sulla punta occidentale della Sicilia raggiungeranno gli 11 m (singole fino a 20, picco previsto per le ore 6). Nel Tirreno meridionale, con mare da nord-ovest (maestrale), la previsione indica onde fra gli 8 e 9 metri (singole onde fino a 15-16 metri). Picco raggiunto nella tarda mattinata del 25. Dall'Ismar-Cnr rassicurano: «Sulle coste dell’isola non si verificheranno fenomeni che metteranno a rischio la popolazione». Pioggia, vento e mareggiate, in particolare nel nord della Toscana e su costa e isole: a causa del vento forte potranno anche verificarsi interruzioni elettriche e telefoniche, problemi alla circolazione e ai collegamenti marittimi.
 
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Atlantico intervallato da rapido fendente Artico?

Vivremo una settimana ricca di nubi, vento e precipitazioni, nel week end crescono le quotazioni verso un rapido fendente Artico. Ma poi ecco l'Atlantico riconquistare la scena. Per quanto tempo ancora?

L'elemento saliente a breve termine.
Il peggioramento avvenuto nel corso delle ultime 24 ore ci traghetterà verso una settimana piuttosto variabile, a tratti instabile e persino perturbata. Transiteranno diversi impulsi oceanici, ma poi, nel fine settimana, osserveremo una maggiore ondulazione ciclonica che porterà aria Artica Marittima dalla Francia in direzione dell'Italia.

L'elemento saliente a medio termine.
Osservando gli aggiornamenti odierni notiamo una ripresa ciclonica in Atlantico che non depone certo a favore di un miglioramento duraturo. Corda atlantica tesa che porterebbe nuove perturbazioni in direzione del Mediterraneo centro occidentale. Si confermerebbe quel trend meteorologico che ha caratterizzato buona parte della stagione invernale, ecco allora concretizzarsi nuove occasioni precipitative.

L'elemento saliente a lungo termine.
Ora, pare che gli effetti del riscaldamento verificatisi ai piani alti dell'atmosfera non stiano avendo le conseguenze sperate. Eppure, è bene rammentarlo, vi sono Paesi europei alle prese con la neve e il gelo e dovranno farvi i conti ancora per un po' di tempo.

Il trend a lungo termine:
Suddivisione del Vortice Polare che potrebbe però mostrare i suoi effetti attorno alla metà del mese, allorquando sembra crescere la probabilità di un blocco anticiclonico oceanico tale da catapultare aria gelida polare sin verso i settori meridionali del Continente.

Elementi di incertezza:
Abbiamo discusso diverse volte degli elementi di incertezza che avvolgono l'evoluzione attuale, sembra che l'Atlantico non voglia abdicare ma che abbia ancora voglia e intenzione di condizionare il tempo anche in Italia.

Apparentemente pare che non vi siano grossi elementi d'incertezza, almeno sino alla metà del mese, ma la presenza di un campo di Alta Pressione sulla Russia europea e del ramo Siberiano del Vortice Polare potrebbero stravolgere l'evoluzione suddetta.

Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari notiamo il netto calo termico del fine settimana, quando si potrebbero avere delle nevicate sino a quote collinari anche al Centro. Poi le temperature potrebbero risalire verso la norma stagionale, ma attorno a metà mese notiamo diversi membri previsionali puntare con decisione verso il basso.

Le precipitazioni sembrano invece proseguire in quel trend oltre medie che ci sta accompagnando ormai da diverso tempo.

Focus: evoluzione sino al 15 febbraio 2009
Settimana, lo si diceva in precedenza, che dovrebbe portarci altri impulsi perturbati di origine oceanica. Sono attese frequenti precipitazioni dapprima al Centro Nord, poi al Centro Sud. E nel fine settimana il sensibile calo delle temperature potrebbe portare la neve sino a quote collinari anche nelle regioni Centrali tirreniche.

Poi potrebbe riprendere quel trend perturbato oceanico che andrebbe a portarci altre perturbazioni in seno a ondulazioni più o meno pronunciate nelle correnti che corrono alle alte quote dell'atmosfera. Tempo molto variabile che potrebbero accompagnarci verso il giro di boa mensile, quando potrebbe concretizzarsi un blocco anticiclonico in Atlantico.

Evoluzione sino al 20 febbraio 2009
Blocco anticiclonico che potrebbe favorire l'estensione del ramo Siberiano del Vortice Polare verso Sud, aria gelida andrebbe portandosi fin verso l'Italia con coinvolgimento di gran parte delle nostre regioni.

In conclusione.
Quel che si evince dall'editoriale di inizio settimana è che l'Atlantico sembra non voler cedere il passo a un cambio circolatorio duraturo. L'Inverno, però, a dispetto di quanti potrebbero anche giustamente asserire, non è ancora finito.
 
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Piovoso al Sud, secco al Nord in un contesto mite.

II decade di marzo: mite e piovosa al Sud

Già ad una veloce osservazione della prima carta tematica, relativa alle anomalie termiche fatte registrare nella seconda decade di marzo 2009, appare evidente che quasi tutto il paese è risultato sopra media. La parte più anomala è risultata quella nord-occidentale, con una anomalia termica positiva rispetto alle serie Clino di ben +1,5°C! Al contrario il Sud peninsulare è risultato praticamente in media. Ricordo che i colori rappresentano le anomalie termiche rispetto ai dati NOAA (periodo considerato 1968-1996), mentre i numeri, come già detto, riguardano i dati Clino (periodo considerato 1961-1990).
Nella seconda carta tematica possiamo apprezzare le anomalie precipitative.
A dir la verità si tratta di un parametro NOAA denominato precipitation rate, che però può aiutarci a capire a grandi linee dove è piovuto poco e dove invece è piovuto molto. Notate come tutto il Nord e buona parte del Centro siano stati abbastanza secchi. Al contrario il Sud ha fatto segnare anomalie precipitative anche consistenti.

La spiegazione di tale differenza la possiamo dare analizzando la terza carta, quella delle anomalie dei geopotenziali alla quota di 500 hPa. Nel comparto euro-atlantico si sono succedute in senso meridiano in modo quasi geometrico aree a forte anomalia barica negativa ad altre a sensibile anomalia barica negativa. In effetti sull'Europa occidentale ha dominato un alta pressione che si è spinta fin sull'Europa settentrionale, mentre dalla Russia settentrionale è sceso un braccio del Vortice Polare che ha spinto una saccatura artica sino ai Balcani. Proprio da questa onda fredda il Sud ha ricevuto quelle correnti instabili che hanno causato il maltempo. Al Nord invece ha dominato una circolazione più secca e anticiclonica.
 
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Tempo mite primaverile

Non vuol dire che avremo sempre il sole, si manifesteranno difatti le condizioni ideali per la formazione di temporali pomeridiane nelle zone interne. A seguire un nuovo affondo ciclonico sull'Europa occidentale potrebbe determinare il ritorno delle piogge su alcune regioni Settentrionali e alto tirreniche, con venti umidi e miti meridionali

L'elemento saliente a breve termine.
La depressione iberica, isolatasi in quota, dopo aver raggiunto i bacini occidentali peninsulari andrà esaurendosi e l'Alta Pressione ricucirà lo strappo estendendosi nel Mediterraneo. Permarrà comunque dell'aria fresca e instabile in quota che in un primo momento favorirà accesi contrasti termici alla base di rovesci e temporali pomeridiani nelle zone interne peninsulari.

L'elemento saliente a medio termine.
Poi il core anticiclonico dovrebbe traslare verso i settori centrali del Continente, garantendo una maggiore stabilità e una risalita delle temperature anche sulle nostre regioni. Movimento che lascerà però scoperto il fianco occidentale continentale, ove potrebbe gettarsi una nuova ampia saccatura del Vortice Polare.

L'elemento saliente a lungo termine.
Saccatura che dovrebbe favorire un richiamo di umide e miti correnti sud occidentali fin sulla nostra Penisola, ciò significa che avremo un graduale aumento delle nubi sui settori di ponente.

Il trend a lungo termine:
Nubi che poi potrebbero originare delle precipitazioni dapprima al Nordovest, poi sui versanti medio alto tirrenici, mentre altrove permarrebbero, inizialmente, condizioni di prevalente stabilità.

Elementi di incertezza:
Abbiamo volutamente utilizzato il termine "inizialmente" perché andrà valutata nel tempo la possibile evoluzione della nuova depressione occidentale.

Non è difatti da escludere che si possa manifestare un'evoluzione simile a quella che ci sta interessando attualmente.

Fattori di normalità climatica:
Analizzando i diversi diagrammi termico-barici delle varie località peninsulari emerge chiaramente un rialzo termico che potrebbe regalarci valori oltre norma fin dalla prossima settimana.

Per quel che concerne le precipitazioni notiamo invece una fase secca con l'avvento della nuova settimana e potrebbe protrarsi sino al prossimo fine settimana. A seguire fenomeni che potrebbero riprendere a cadere su diverse regioni peninsulari, non è da escludere una successiva estensione all'intera penisola.

Focus: evoluzione sino al 14 aprile 2009
L'instabilità ci terrà compagnia ancora qualche giorno, intesa come rovesci diffusi e localmente moderati o forti. Poi l'attenuazione della circolazione ciclonica favorirà un aumento della pressione che determinerà un ritorno a condizioni climatiche decisamente primaverili. La presenza di refoli freschi e instabili in quota determinerà però la persistenza di fenomeni diurni nelle zone interne.

Poi il tempo potrebbe migliorare ulteriormente, temporaneamente, regalandoci scampoli tardo primaverili. Fase mite che dovrebbe proseguire anche successivamente ma i venti si intensificherebbero dai quadranti sud occidentali annunciando l'avvento di nuove nubi e precipitazioni. Fenomeni che inizialmente dovrebbero interessare il Nordovest e i settori medio alto tirrenici.

Evoluzione sino al 19 aprile 2009
Potrebbe seguire un nuovo peggioramento, diffuso, per l'estensione della nuova depressione iberica verso il Mediterraneo centrale.

In conclusione.
Editoriale di metà settimana che conferma il trend evolutivo tracciato lunedì. Tempo sì primaverile, ma non sempre stabile e soleggiato.
 
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LA PROTEZIONE CIVILE: «ANTICIPATE IL RIENTRO» -
La Protezione civile ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche per le nevicate che interesseranno dalle prime ore di domani, giorno dell'Epifania, tutte le regioni del nord e l'Appennino settentrionale. Le nevicate, che potranno essere localmente abbondanti, interesseranno anche le zone di pianura e saranno più intense sul settore nord-occidentale. Le temperature rigide, che già da diversi giorni favoriscono la formazione di ghiaccio, tenderanno a un ulteriore abbassamento, rendendo più marcato il fenomeno delle gelate, che interesserà anche la neve al suolo. La coincidenza tra peggioramento delle condizioni meteo e rientro dalle vacanze di fine anno disegna uno scenario di possibili criticità per il settore dei trasporti, in particolare per quello stradale e autostradale, nel nord del Paese e sull'appennino settentrionale. Il Dipartimento suggerisce quindi di anticipare il rientro dalle vacanze invernali. A tutti coloro che hanno comunque in programma spostamenti per i prossimi giorni, e in particolare per il 6 gennaio, nel Centro e nel Nord del Paese è consigliato, tra l'altro, di munirsi di catene o pneumatici da neve e di avere a bordo bevande calde o altro per rendere meno disagevole le eventuali code, soprattutto se si viaggia con bambini o anziani. Sono, inoltre, da privilegiare le ore diurne per mettersi in viaggio.
 
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Il grande freddo della seconda decade di febbraio

Temperature abbondantemente sotto-media con nevicate al Centro-Sud
Correnti da nord-est insistenti hanno fatto crollare le temperature sul nostro paese, favorendo anche nevicate a bassa quota al Centro-Sud soprattutto adriatico. Secco al Nord.


Crollo termico generalizzato nella seconda decade di febbraio.
Addirittura il valore medio nazionale secondo i valori Clino è stato di -2,7°C circa sotto la norma, mentre quello aggiornato alle medie 1971-2000 si avvicina ai -3°C, più o meno come il dato NOAA (1968-1996).
A subire maggiormente le conseguenze dei gelidi venti balcanici sono state le regioni centro-meridionali, con anomalie diffuse prossime e inferiori ai -3°C. Più mite, si fa per dire, il Nord, dove il freddo secco ha fatto segnare anomalie intorno ai -2°C.
 
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Protezione civile: «Allerta meteo»
In arrivo temporali al centro nord

I temporali saranno molti fulmini e raffiche di vento. Forte grandinata a Genova, acqua alta a Venezia
ROMA - Una nuova perturbazione di origine atlantica sta raggiungendo l'Italia, portando su buona parte delle regioni settentrionali e centrali piogge e temporali anche molto intensi.

VENEZIA - Intanto Venezia torna a fare i conti con il problema dell'acqua alta: per la sera di giovedì alle 21.30 è previsto un picco di marea di 95 centimetri, che salirà a 105 alle 21.55 di venerdì. È quanto prevede il Centro maree del Comune di Venezia, annunciando acqua alta anche per il 7 e l'8 febbraio, con una massima di 105 centimetri rispettivamente alle 9.10 e 22.10.

GENOVA - E Genova giovedì sera è stata colpita da una violenza grandinata. Chicchi dalla grandezza di un fagiolo si sono abbattuti con violenza su tutta la città provocando parecchi danni alle vetture posteggiate nelle strade. Il nubifragio è stato accompagnato da tuoni e fulmini potenti. L’allerta meteo per tutta la Liguria durerà fino alla mezzanotte di venerdì.

L'ALLERTA- Infatti il dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un allerta meteo valido dalle prime ore di venerdì: gli esperti prevedono temporali localmente anche molto intensi e venti forti su tutto il nord Italia e sulle regioni centrali tirreniche. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati forti fulmini e raffiche di vento. Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso sulle Alpi a quote superiori agli 800-1.000 metri. La sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le strutture locali di protezione civile, fornendo tutti gli aggiornamenti che si renderanno disponibili
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Classico colpo di coda invernale

Intorno al 20 marzo, come da tempo i modelli ipotizzavano, si avrà un'irruzione fredda di origine nord-orientale, che dovrebbe colpire soprattutto il Centro-Sud adriatico con nevicate anche a bassa quota. Sul resto del paese venti molto freddi di Bora o Grecale riporteranno giù le temperature.

Mentre stiamo vivendo e godendo di una fase splendidamente primaverile, con temperature che anche al Nord superano i +20°C, i modelli confermano che nel giro di pochi giorni torneranno freddo, e al Centro-Sud anche piogge e nevicate a quote basse. Davvero difficile per ora elaborare una previsione dettagliata, come sempre in occasione di retrogressioni fredde nord-orientali. Quello che sembra assodato è che dovrebbero essere le regioni adriatiche centro-meridionali le più colpite dall'irruzione fredda.

Osservando la Multi MTG qui riportata, appare evidente come un promontorio sub-tropicale si andrà erigendo sull'Europa occidentale, dalla Spagna sino alle isole britanniche e ancora oltre sino all'area artica. Tale potente blocco anticiclonico costringerà le westerlies (correnti miti occidentali) a deviare il loro corso prima verso nord-est, richiamando aria molto calda per la stagione sull'area iberica, poi dopo aver superato l'ostacolo, verso sud-ovest, in chiaro moto retrogrado e antizonale.

Quindi sul bordo orientale dell'anticiclone scenderà aria molto fredda, direttamente dal Vortice Polare in fase di dissolvimento, in direzione dell'Europa centro-orientale prima e successivamente del Mediterraneo orientale. Tale saccatura artica sarà in grado di favorire la formazione di minimi al suolo tra l'area balcanica e quella italica, risucchiando in tal modo aria molto fredda al suolo da nord-est.

Venti di Bora e di Grecale investiranno quindi abbastanza intensamente la penisola italiana, causando un diffuso e repentino calo termico. Ma mente al Nord tale circolazione fredda dovrebbe risultare per lo più secca, al Centro e al Sud si avranno anche fenomeni che, viste le temperature, sul versante adriatico (STAU) saranno nelle giornate di venerdì e sabato nevose a quote basse e collinari.

Un vero e proprio colpo di coda invernale.
Una sorta di canto del cigno prima di cedere il testimone alla Primavera.
Tra l'altro, come già ricordato nei precedenti editoriali, abbastanza frequente in questa fase dell'anno e quindi normale. Anzi, si potrebbe dire quasi classico.

Quanto durerà questo rigurgito freddo?
Sicuramente dal 19 al 23 marzo si avranno venti orientali e temperature basse.
Poi secondo il modello americano GFS la ferita dovrebbe guarire velocemente.
Ma tale tendenza necessita di conferme ulteriori.
Intanto godiamoci questi due giorni primaverili, in attesa della Bora.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Proiezioni all'unisono: avvio di Maggio sotto le piogge

Sembrano dipanarsi le incertezze relative all'avvio di Maggio. Se nel precedente editoriale illustrammo le varie ipotesi evolutive, gli aggiornamenti odierni sembrano indicare una strada votata alla persistenza dell'instabilità su buona parte della Penisola.

L'elemento saliente a breve termine.
Il temporaneo miglioramento atteso domani verrà rapidamente sostituito da un cambio circolatorio imponente. Un'ampia saccatura nord Atlantica si impadronirà dell''Europa centro occidentale condizionando, pesantemente, il tempo peninsulare.

L'elemento saliente a medio termine.
Depressione che andrà ad isolarsi in quota traslando verso est, buona parte della prossima settimana sarà caratterizzata da correnti umide oceaniche che porteranno nubi e precipitazioni soprattutto sulle regioni Centro Settentrionali, ma non sono da escludersi temporanei coinvolgimenti anche di quelle Meridionali.

L'elemento saliente a lungo termine.
Il trend ondulatorio oceanico pare persistere per lungo tempo, la depressione oceanica, nel suo movimento di traslazione orientale, potrebbe venire agganciata da aria più fredda proveniente da nord e il contemporaneo aumento della pressione sull'Europa occidentale porterebbe il Vortice Ciclonico a insistere anche sull'Italia.

Il trend a lungo termine:
Evidente pertanto che la prima decade del nuovo mese potrebbe subire gli effetti perturbati suddetti, arrecando, sulla nostra Penisola, condizioni di spiccata instabilità.

Elementi di incertezza:
Al di là dell'arco temporale che ci separa dall'evoluzione suddetta, e che include in sé notavole incertezza, dovremo valutare attentamente l'evoluzione dell'ampia goccia fredda oceanica.

Tuttavia sembra certo un graduale spostamento orientale, tale da favorire quella spinta anticiclonica sui settori occidentali del Continente. Un cambio di traiettoria depressionario potrebbe però stravolgere la linea evolutiva e quindi gli effetti, eventuali, sulle nostre regioni.

Fattori di normalità climatica:
Analizzando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle varie località peninsulari risulta evidente una lieve flessione termica nel medio periodo, riconducibile all'aria un po' più fresca nord atlantica che dovrebbe seguire il moto orientale della struttura depressionaria.

Le precipitazioni appaiono invece importanti, in particolare nelle aree centro settentrionali del Paese, ove si sentirebbero maggiormente gli effetti della circolazione ciclonica.

Focus: evoluzione sino al 07 maggio 2009
Domani tempo in miglioramento, ma fin dalla sera cenni di cambiamento sulle Alpi occidentali. Giungeranno difatti i primi fenomeni, apripista delle precipitazioni fitte e persistenti che raggiungeranno il Nord intero nella giornata di domenica. Estensione poi alla Toscana, a seguire su buona parte del Centro e soltanto parzialmente al Sud e Sardegna, mentre da martedì precipitazioni che dovrebbero concentrarsi al Settentrione e alto Tirreno.

Depressione che potrebbe traslare verso est e subire la spinta impressa da un flusso di aria più fredda settentrionale. Permarrebbero pertanto le influenze dirette sulle nostre regioni, con maggiore coinvolgimento dei settori centro settentrionali peninsulari.

Evoluzione sino al 12 maggio 2009
La dinamicità atmosferica sembra poter essere la prerogativa della prima decade di Maggio, tuttavia si potrebbe osservare un miglioramento proprio in concomitanza dell'ingresso della seconda.

In conclusione.
Giunti alla fine della settimana possiamo siamo stati in grado di stilare una linea evolutiva deirvante dalle diverse ipotesi analizzate nel precedente editoriale. Potranno esservi delle modifiche, questo è evidente, ma sembra assai probabile una prosecuzione della fase instabile su molte regioni.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Giungono le piogge primaverili

La stagione avanza, sembra profilarsi all'orizzonte un periodo ricco di piogge. Un'ampia saccatura del Vortice Polare andrà ad approfondirsi sull'Europa occidentale, richiamando verso il Mediterraneo occidentale umide correnti meridionali. Depressione che poi potrebbe traslare verso est, interessandoci più direttamente.

L'elemento saliente a breve termine.
Settimana che si preannuncia piuttosto dinamica, previsto il passagggio di due nuclei instabili alimentati da aria particolarmente fresca nord atlantica. Le precipitazioni interesseranno in particolare le regioni del Centro Sud, mentre il Nord risulterà protetto dallo sbarramento alpino, con i fenomeni che indugeranno oltre Alpe.

L'elemento saliente a medio termine.
Nel week end sembra profilarsi un cambio circolatorio marcato. Una profonda saccatura del Vortice Polare si porterà tra la Francia e la Penisola Iberica, sulle nostre regioni giungeranno umide e miti correnti meridionali annuncianti un peggioramento. I primi fenomeni dovrebbero giungere al Nord poi sulle regioni medio alto tirreniche, anche di moderata intensità.

L'elemento saliente a lungo termine.
Seguirebbe una graduale traslazione del nucleo ciclonico verso est, ciò significa che il maltempo potrebbe estendersi a tutta la nostra Penisola.

Il trend a lungo termine:
Vista l'alimentazione fredda della struttura ciclonica, oltre alla diffusione del maltempo si registrerebbe un generale calo delle temperature.

Elementi di incertezza:
L'analisi comparata dei principali modelli di previsione sembra non lasciar dubbi circa il peggioramento suddetto, tuttavia andranno valutati attentamente effetti e distribuzione dei fenomeni.

Dipenderà dal grado di sfondamento della Bassa Pressione, che ad oggi pare non avere ostacoli significativi nel suo spostamento verso Levante.

Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari notiamo un aumento delle temperature in concomitanza del prossimo week end. A seguire, complice la probabile traslazione ciclonica verso est, i valori termici dovrebbe calare portandosi lievemente al di sotto della norma stagionale.

Per quel che concerne le precipitazioni, nel breve periodo avremo un maggiore coinvolgimento del Centro Sud, poi dovrebbe seguire un interessamento sostanziale del Settentrione e parte del Centro. Nel lungo termine i fenomeni si distribuirebbero a tutte le regioni.

Focus: evoluzione sino al 05 aprile 2009
Come detto in apertura, la settimana sarà caratterizzata da estrema dinamicità. Transiteranno due nuclei d'instabilità che determineranno precipitazioni sparse, anche sotto forma di rovescio o temporale, al Centro e al Sud. Il Nord, lo si diceva, avrà la protezione dell'arco alpino, pertanto le precipitazioni verranno relegate ai settori esteri.

Nel fine settimana ecco che il tempo potrebbe peggiorare sensibilmente ad iniziare dalle regioni Settentrionali. I venti andranno rinforzando da sudest, le piogge potrebbero giungere consistenti soprattutto nel Triveneto. Graduale estensione verso i settori medio alto tirrenici, mentre altrove prevarrebbe variabilità in un contesto termico decisamente mite. Poi la traslazione verso est della depressione iberica dovrebbe favorire l'estensione dei fenomeni anche alle rimanenti aree peninsulari. Le temperature dovrebbe intanto subire un calo.

Evoluzione sino al 10 aprile 2009
L'influenza ciclonica potrebbe persistere per buona parte della prima decade di Aprile, tempo che quindi si rivelerebbe instabile e relativamente fresco.

In conclusione.
Editoriale di inizio settimana che conferma quella dinamicità stagionale che più volte abbiamo analizzato nel corso dei precedenti articoli. Nulla di strano, una Primavera che pare rispecchiare i canoni della normalità.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Previsti oltre 200 mm di pioggia al Centro Nord

In arrivo fortissime precipitazioni: sarà una settimana tormentata da piogge in quantità nettamente superiori ai valori normali, sul Nord Italia, ed il versante tirrenico del Centro.

Cambiano le correnti sulla nostra Penisola ed il maltempo torna a fare la parte del padrone.

Il cambiamento sarà netto, avvertito soprattutto sul Nord Italia che è rimasto con pochi giorni di precipitazione dalla seconda decade di Febbraio fino ad oggi.

Il potente stratwarming verificatosi a fine Gennaio ha probabilmente indirizzato sulla nostra Penisola correnti settentrionali fredde che hanno persistito, a fasi alterne, per oltre un mese e mezzo, privilegiando, dal punto di vista delle precipitazioni, soprattutto il Sud Italia ed il versante adriatico del Centro. E, in modo particolare, gli Appennini Centro Meridionali, con accumuli nevosi in alcuni casi da record.

Ma adesso il cambiamento delle correnti in quota è netto: un flusso freddo proveniente dalle latitudini artiche è diretto infatti verso il Mediterraneo Occidentale, fino ad arrivare sul Nord Africa.
Da qui allora prenderà piede una risposta calda ed umida di origine africana, in grado di apportare piogge molto intense sul Centro e sul Nord Italia.

Esaminiamo ora il prospetto delle piogge previste per la prossima settimana dal modello matematico statunitense GFS.
Si tratta di un prospetto di precipitazioni cumulate che ha dimostrato di essere piuttosto affidabile negli scorsi episodi avvenuti durante l'Autunno e la Primavera.

Notiamo allora che gli accumuli di pioggia saranno probabilmente compresi tra i 100 ed i 200 mm, ed in certe zone anche superiori ai 200 mm, su Sardegna settentrionale, Corsica, Toscana, Appennino settentrionale e Ligure, sul Nord Est ed Appennino Centrale, e Lazio Settentrionale.

Piogge abbondanti saranno presenti comunque un po' su tutta la Pianura Padana, e, infine, sulla Sila, mentre il Sud Italia e la Sicilia presenteranno piogge abbastanza limitate, rimarranno un po' al di fuori dei massimi nuclei di precipitazione.

Gli scostamenti dalla norma sono previsti nell'ordine del 600%; comunque ricordiamo che il mese di Aprile, è un mese di frequenti ed abbondanti precipitazioni sull'Italia Settentrionale, anche se, in questo caso, cadrebbe molto più della norma mensile in pochi giorni, se le mappe previste venissero rispettate alla lettera!
 
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