NEWS..e...Allerta Meteo.........

Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Instabilità sino a fine mese: salvo il 25 aprile?

Continua l'attacco impietoso di sistemi perturbati sia dal Mediteranno, sia dall'Atlantico, sia dall'Europa nord-orientale. Pur con alcune tregue soleggiate e variabili, lo scenario meteo rimarrà molto instabile sino alla fine di aprile.

Continua ad imperare la Lacuna Barica Italica (LBI),
che ormai da quasi sei mesi non dà tregua al nostro paese.
Pioggia, pioggia e ancora pioggia, tanto che molte sono le località in fortissimo surplus precipitativo. Sembra davvero che le perturbazioni, qualsiasi sia la loro origine, scelgano prima o poi di gettarsi nel Mediterraneo centrale. E così mentre al Nord andrà lentamente e progressivamente migliorando, il tempo si manterrà instabile domani al Centro ed al Sud.
Infatti la goccia fredda responsabile di questo ultimo peggioramento scivolerà lentamente verso l'area balcanica, liberando l'Italia a partire da nord-ovest.

Ma si avrà appena la possibilità di assaggiare un po' di sole e di tempo variabile che una nuova onda ciclonica, questa volta proveniente da nord-est, ci investirà nella giornata di giovedì 23 aprile. Come possiamo vedere nella Multi MTG qui riportata, una piccola saccatura arriverà ad inglobare il nostro paese all'interno della sua circolazione depressionaria. Intanto nel Nord-Europa continueranno a prevalere gli anticicloni mobili. Giovedì si avranno quindi nuove piogge, spesso portate da venti di Bora e di Grecale sulle nostre regioni, con fenomeni più intensi sull'area adriatica, dove non mancheranno temporali e rovesci.

Anche venerdì il tempo sia manterrà molto incerto sul paese, mentre sabato dovremmo avere un miglioramento più deciso e diffuso. In effetti la lingua di un promontorio subtropicale, anche questo ben visibile nella Multi MTG, si avvicinerà da ovest a proteggerci almeno per un po'. Nonostante tutto anche domenica non sembrerebbe andare male, anche se dalla serata si avvicineranno sulle regioni nord-occidentali le prime piogge, ad annunziare un possibile nuovo peggioramento.

Analizzando bene la Multi, possiamo vedere a nord-ovest una imponente saccatura nord-atlantica che avanzerà lentamente ma progressivamente verso sud-est. Per ora, e bisogna dire già da molte emissioni, i modelli numerico - previsionali indicano che tale onda ciclonica arriverebbe ad impattare contro l'Italia intorno al 26/27 aprile, dando inizio ad una nuova fase di maltempo diffusa.
Quindi è probabile che aprile si concluda sotto la pioggia, o comunque in un contesto meteorologico instabile.

Per avere una fase meteo caratterizzata da stabilità e sole c'è ancora da pazientare a lungo.
 
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Frana a Sestri L., porto isolato
Maltempo imperversa su levante ligure
Il porto di Sestri Levante è rimasto isolato per una grande frana che si è staccata dal promontorio del Grand Hotel dei Castelli. Tonnellate di pietre e detriti hanno ostruito completamente la via Pilade Queirolo. Sul posto tecnici del Comune di Sestri Levante con mezzi meccanici tantano di bonificare subito la strada e consentire quindi agli operatori portuali, ai pescatori e agli esercenti di raggiungere i posti di lavoro.


Maltempo: Liguria, disagi su linea FS Genova Roma per allagamenti
GENOVA - Circolazione ferroviaria a singhiozzo in Liguria. Le piogge hanno allagato la galleria Biassa, tra Riomaggiore e La Spezia, nelle Cinque Terre, comportando pesanti disagi alla circolazione ferroviaria sulla linea Genova-Roma. Si marcia su un unico binario tra La Spezia e Corniglia, con conseguenti cancellazioni di alcuni convogli regionali e pesanti ritardi su tutta la linea.
 
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RISCHIO VENTO D'URAGANO IN SARDEGNA attese onde record, sino a 18 metri [26] [26]
23 gennaio 2009: ore 06:33. A lanciare la notizia sono i quotidiani della Sardegna, dove, tuttavia, pare non sia stato emesso alcun avviso ufficiale. Il CNR informa, che fra il pomeriggio di sabato e la notte di domenica, sul Mare di Sardegna, soffieranno venti fortissimi, con conseguente mare tempestoso. Sono previste onde sino a 10 metri di altezza, ed onde anomale che potrebbero toccare i 18 metri di altezza. Davanti a simili previsioni, c'è da sperare, che vengano sospesi i collegamenti dei traghetti per l'Isola.

LOMBARDIA. Oggi sono attese nuove precipitazioni nevose in pianura
23 gennaio 2009: ore 06:54. Nella giornata di oggi, nuove nevicate interesseranno sino a bassa quota, parte della Lombardia, i fiocchi bianchi potranno toccare anche la pianura. A Milano non è atteso alcun accumulo di neve, solo un breve episodio di nevischio a metà giornata. Per approfondimenti, con le previsioni meteo comune, per comune

PIEMONTE, possibili nevicate nelle prossime ore
23 gennaio 2009: ore 06:58. Deboli nevicate sono attese sino alla pianura piemontese. E' quanto emerge dalle previsioni apparse già ieri nel sito web Tempo Italia. C'è rischio neve anche nella zona di Torino.
 
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IL TEMPO GUARISCE AL NORD, NEL FRATTEMPO SPERIAMO CHE LA LEZIONE SIA SERVITA A QUALCUNO VERO SINDACO MORATTI ?

Ormai il peggio è passato, in tal modo possiamo archiviare questa fase nevosa su molte zone del nord Italia,sicuramente un periodo che ha fatto le felicità di molti ma che purtroppo a creato molte difficoltà, in particolare per l'assoluta inefficienza della macchina organizzativa di molti comuni, Milano su tutti.
E si proprio Milano dispiace dirlo, ma ancora una volta di fronte all'emergenza neve Milano si ferma, il Sindaco Moratti ha fatto di tutto per camuffare l'emergenza, ha fatto andare a scuola i bambini delle elementari con mille difficoltà pur di far credere che MIlano non era al collasso.
E pensare che la nevicata era stata prevista ed anticipata da tutti, si proprio da tutti questa volta, eppure anche il sale era finito.
Oggi si è appreso che a Milano le scorte di sale erano finite gia' a fine dicembre, perchè inviate a Torino, e la nuova richiesta era stata fatta il 6 gennaio!!
Si avete capito bene il 6 gennaio a nevicata gia' in corso.
Sapete che in Germania le scorte di sale si fanno all'inizio di settembre !
Gia' ma noi non siamo in Germania...dimenticavo....! La speranza è sempre la solita, la lezione servirà? Speriamo.
Tornando al meteo, come anticipato il Piemonte e la Lombardia potranno tirare un respiro di sollievo, la circolazione depressionaria si va spostando ed attenuando verso est, e l'arrivo di un promontorio anticiclonico favorirà un deciso miglioramento.
Venerdì tornerà anche il sole, ma attenzione alle nebbie ed alla formazione di ghiaccio sulle strade al primo mattino.
Al centro sud avremo l'insistere della circolazione depressionaria con l'arrivo di correnti fredde in quota da est, tale circolazione favorirà precipitazioni sparse e nevicate su Abruzzo e Molise oltre gli 800mt.
Fine settimana: stabile al nord con sole in montagna, collina e lungo le coste di Liguria ed alto Adriatico, mentre la nebbia sarà presente in pianura Padana nelle prime ore della mattinata.
Farà molto freddo al primo mattino, con estese gelate su tutto il nord. Al centro sud l'insistere della circolazione depressionaria
favorirà la permanenza di condizioni di instabilità con precipitazioni sparse.
Anche oggi i modelli evidenziano per il 13 gennaio l'arrivo di un fronte Mediterraneo con forti precipitazioni su Sicilia e Calabria, invitiamo i comuni delle due region ia prestare attenzione a tale previsione, mentre sul resto del paese avremo una situazone di tranquillità Meteorologica senza fenomeni di rilievo se non le solite nebbie al nord.
Allo stato attuale non si prevedono nuove fasi fredde almeno fino alla metà del mese.
 
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Dalla neve alle piogge violente, mari in tempesta. E' sempre maltempo

E' la volta del Sud. Ora i fenomeni violenti si portano al Meridione, ove piove già tanto e si prevede un'intensificazione delle piogge nel corso delle prossime ore. Attenzione, perché i rovesci potranno essere molto forti, ne sono una testimonianza quelli caduti sulla Capitale, ove la situazione è piuttosto critica e vi permarrà per gran parte della giornata. I modelli che stimano le piogge danno una persistenza perturbata sino a sera, quantitativi d'acqua che ingrossano sensibilmente i fiumi che in talune aree appenniniche hanno già varcato gli argini.

I forti venti, in rotazione al minimo di pressione che staziona pressappoco nel Tirreno centrale, convogliano le nubi dapprima nei versanti tirrenici, poi in quelli adriatici e ionici. Ma il maltempo picchierà duro anche nel Triveneto, ove le piogge cadranno abbondanti sino a sera, così come la neve su Alpi e Prealpi. Neve che colpirà per buona parte della giornata anche i rilievi del Nordovest, l'Appennino emiliano romagnolo e i rilievi liguri, con graduale attenuazione nel corso della sera. Gli ingenti accumuli renderanno alto il rischio valanga.

Si diceva dei venti. Or bene, potranno soffiare burrascosi sia in Tirreno che in Adriatico, ove potranno persino sfiorare l'intensità di tempesta. Ciò significa che i collegamenti marittimi subiranno inevitabili disagi, si consiglia pertanto estrema prudenza ai naviganti, anzi, in alcuni casi sarebbe meglio evitare di uscire in mare. Per quel che concerne la direzione, soffieranno di Maestrale in Sardegna, ove giungerà un po' di aria fredda ed in serata riprenderà a piovere sui versanti occidentali. La fascia tirrenica sarà invece spazzata da raffiche occidentali, così come la Sicilia, anche se al mattino, nell'isola, soffieranno localmente intensi di Scirocco.

In Adriatico e nello Ionio è attesa un'autentica burrasca di Scirocco, che raggiungerà anche la Laguna Veneta, determinando una marea di eccezionale portata. Per quel che concerne le regioni Settentrionali, i venti proverranno essenzialmente dai quadranti settentrionali, soffieranno forti di Tramontana su Liguria di Ponente, mentre in serata diverranno rafficosi di foehn su crinali alpini settentrionali tra alto Piemonte e alta Lombardia.
Tornando rapidamente alle precipitazioni, si diceva dell'intenso maltempo che andrà a colpire il Sud. Fortissimi rovesci, anche temporaleschi, sono attesi tra Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia. Non si escludono, lo dicevamo, locali nubifragi. Giungeranno anche nel Molise, al mattino colpiranno duro la Sicilia centro orientale. In serata tendono un po' ad attenuarsi, tranne che in Puglia, permarranno poi sparsi lungo la fascia costiera tirrenica e nelle coste adriatiche, in particolare tra Abruzzo e Molise. La neve cadrà in Appennino a quote medio alte, mentre in Sardegna l'intrusione di aria più fredda potrebbe far calare la quota, in serata, sino all'alta collina.
 
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Maltempo: allerta meteo, in arrivo neve al Centro-Sud

Dopo il freddo, torna la neve. Nelle prossime ore arrivera' sull'Italia una perturbazione proveniente dal nord Europa che portera' nevicate anche a bassa quota prima sulle regioni centrali adriatiche e successivamente su quelle meridionali. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un allerta meteo a partire dalla mattinata di domani e valido per le prossime 18-24 ore.
 
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METRI DI NEVE sui tetti dei paesi del Trentino
10 dicembre 2008: ore 21:56. Ecco l'ultima foto che proviene dalla webcam di Ossana, in Trentino. L'immagine parla da se.

Novi Ligure: dove tutto ha il colore della neve
10 dicembre 2008: ore 22:59. La neve delle nevicata odierna si somma a quella del 28 novembre, ancora presenta al suolo. L'effetto è quello di un paesaggio uniformemente bianco, dove anche il cielo prende il colore della neve. Siamo a Novi Ligure, nella pianura alessandrina ai piedi dell'Appennino Ligure.

FRIULI V.G. oltre 100 mm a Udine, record di pioggia dicembrina
11 dicembre 2008: ore 07:37. 10 dicembre 2008, in 24 ore, ad Udine sono caduti 109 millimetri di pioggia, il precedente record era di 101 mm del 29 dicembre 2003. Nelle Alpi Carniche nevica incessantemente, la ztazione meteo di Tarvisio è ferma a 0°C e segnala neve.

ROMA, caos per i nubifragi. Problemi rilevanti alla circolazione
11 dicembre 2008: ore 09:38. I violenti temporali che si sono abbattuti su Roma nella notte. Ci sono danni ingenti per il forte vento, con alberi abbattuti, i fulmini hanno danneggiato centraline elettriche provocando blackout. I disagi sono la somma di pioggia, ma sopratutto della generale bufera con raffiche anche di oltre gli 80 km/h. Si sono avuti rovesci di grandine.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

.....e se si sveglia l'Orso [26] [26]
e sarebbe pure ora [****.gif] [****.gif]


Come dicevamo sopra gelidi presagi si scorgono all'orizzonte, precisamente verso gli inizi della terza decade di Dicembre. Gli occhi sono infatti puntati a nord-est, dove la figura anticiclonica russo-siberiana che è ben visibile nella mappa che segue, potrebbe muovere gelidi impulsi di aria gelida continentale verso sud-est. Questo anche grazie all'isolamento della vecchia depressione italica che si sarà portata sull'area Balcanica e carpatico-danubiana. Come un vero e proprio "ingranaggio atmosferico" (per chi capisce poco della mappa qui sotto), la vicinanza della zona di alta pressione (A rossa) e quella di bassa pressione sull'est europeo (B blu), attiverà venti moderati o forti con direttrice nord-est, sud-ovest, che come accade in queste configurazioni potrebbero ben presto interessare l'Italia. Se questo disegno barico tipicamente invernale persistesse nei giorni intorno a Natale, si avrebbe un vero e proprio evento gelido e nevoso, specie per le regioni adriatiche ed Appenniniche. Non è da escludere oltretutto una complicazione ulteriore, ovvero il "gemellaggio" tra la sopra descritta alta pressione dal cuore gelido russo-siberiana, e l'anticilocne delle Azzorre. In tal caso ci troveremmo di fronte alla famigerata alta pressione a Ponte di Weijkoff, configurazione foriera di gelo e neve, sospinti dal potente vento Burian. Vi consigliamo dunque di restare aggiornati con le prossime emissioni di questa rubrica, per capire l'avvincente evoluzione, dai possibili connotati rigidi invernali.

PS:....vi ricordo amici miei, da prendere con i dovuti (SE) ed i dovuti (MA)......
 
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Valle d'Aosta e Piemonte stanno vivendo le più forti nevicate degli ultimi 70 anni

Le maggiori nevicate, probabilmente dal 1930 stanno interessando le Alpi occidentali del versante italiano, la vita inizia ad essere difficile anche in luoghi dove la neve è di casa.

Foto scattate lunedì a Gressoney-Saint-Jean con la nevicata in corso
 
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Cruda Invernata italiana!

Domani giungerà un bolide gelido in grado di portare nevicate diffuse al Centro e successivamente anche al Sud. Ma attenzione: anche parte del Nord potrebbe essere colpito da deboli fenomeni. Aria gelida e venti impetuosi accompagneranno tale irruzione artica. Dopo una fase di relativa tregua, ma sempre fredda, compare l'ipotesi di un nuovo peggioramento nevoso al Nord dopo il 20 febbraio.

ulla è più difficile per i modelli numerico - previsionali da decifrare che la direttrice di una goccia fredda in movimento retrogrado. Soprattutto se di piccole dimensioni. Esattamente come quella che scenderà stasera dalla Polonia e che ci colpirà tra stanotte e domani. Per ora il suo target continua ad essere l'Italia centrale, con successivo coinvolgimento di quella meridionale. Ma basterebbe un avanzamento verso nord-ovest di poche decine di km per portare neve anche in Pianura Padana, con particolare riferimento alle aree emiliane orientali e a quelle romagnole.

Intanto però atteniamoci ai modelli, confermando quindi quanto da noi scritto circa due giorni fa, e riproponendo la carta tematica dove ben si vede la via seguita dal bolide gelido nella sua discesa verso l'Italia. L'aria gelida entrerà dalla Porta della Bora già da stanotte. Venti forti e impetuosi spazzeranno dapprima il Nord-Est e poi l'area romagnola, dove potrebbero esservi domattina le prime nevicate. Ma la neve scenderà più copiosa sul versante adriatico, spesso con vere e proprie bufere. Probabile che le nevicate si spingano anche oltre la dorsale appenninica, coinvolgendo anche le aree collinari umbre, laziali e abruzzesi. In seguito la goccia fredda scenderà verso sud, portando nella serata di domani nevicate a quote collinari anche sul Sud, con particolare riferimento alla Puglia, alla Lucania, alla Campania e al Molise.

Aria davvero gelida accompagnerà l'irruzione, causando ovunque un brusco calo termico, e forte sensazione di freddo anche a causa del vento. Successivamente avremo una fase di tregua, che ci accompagnerà da giovedì sera sino a tutto il fine settimana. Continuerà a fare freddo, in particolare di note e di mattina, e per lo più nei versanti esposti al Grecale, ma anche nelle valli e nelle conche dove ristagnerà l'aria artica.

Tra il 22 ed il 24 febbraio sembra potersi profilare un nuovo attacco perturbato, questa volta molto più organizzato e meno freddo. Una saccatura potrebbe penetrare dalla Porta del Rodano, favorendo la formazione di un minimo sul Tirreno. Viste le basse temperature si avrebbero precipitazioni nevose al Nord. Tale tendenza però necessita di ulteriori conferme.
 
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ROMA SINDACO E PREFETTO: «NON USATE L'AUTO» - Dalla prefettura, dove si è svolto un vertice tra Provincia, Regione, Comune, Vigili del fuoco, Protezione Civile, l'invito a non usare l'automobile se non in casi indispensabili: «faccio mio l'invito del prefetto Pecoraro a limitare il più possibile l'utilizzo delle auto private - ha detto il sindaco Gianni Alemanno - Esorto, quindi, tutti i romani a usare i mezzi di trasporto pubblici per consentire alla Polizia Municipale, alle squadre del Servizio giardini e alla Protezione civile comunale di intervenire, insieme a Vigili del Fuoco e polizia, il più rapidamente possibile per risolvere le situazioni di difficoltà».

LIMITI DI GUARDIA PER L'ANIENE - L'ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile ha reso noto che è tenuto sotto controllo l'Aniene, che sta raggiungendo limiti di guardia, mentre il Tevere è esondato in Umbria, ma in aree agricole. Anche la Protezione civile ha invitato a muoversi e usare l'auto solo se strettamente necessario.

LE ZONE PIU' COLPITE - La circolazione è bloccata su gran parte delle consolari. Allagamenti, smottamenti e cadute di alberi si segnalano in molte zone della città e nell'hinterland: sulla via Cristoforo Colombo, sulla Prenestina, Collatina Longoni, sulla tangenziale all'altezza della Salaria e Tor di Quinto. Secondo quanto riferito dalla sala operativa dei vigili urbani, sono 700 gli agenti impegnati con 300 macchine sul territorio. Centinaia le telefonate che si sono susseguite per tutta la notte con richiesta di intervento ai Vigili del fuoco. Una situazione particolarmente critica viene registrata in tutta Roma Nord con le consolari Aurelia, Salaria e Cassia oggetto di forti allagamenti.

TRASPORTI IN TILT - La linea ferroviaria Fm1, che trasporta i pendolari nella capitale dalle zone Nord della regione Lazio, risulta per ora completamente bloccata con moltissimi passeggeri bloccati nelle vetture ferroviarie. L’Atac, il gestore del trasporto pubblico di Roma, ha segnalato allagamenti in zona Prenestino e per le linee tranviarie 5, 14 e 19 con disagi alla rete elettrica: i tre collegamenti stanno viaggiando su bus tra Porta Maggiore e i capolinea di viale Palmiro Togliatti e piazza dei Gerani. Allagamenti anche al capolinea bus della Stazione Tiburtina, che è stato spostato all`altezza di piazza delle Crociate. Ancora disagi sono segnalati sulla Collatina altezza via Longoni, interessate le linee 112, 314, e 543. Allagementi e chiusure a largo Preneste, in via dei Gordiani e su via Ostiense, altezza San Paolo. Chiusure e deviazioni in viale di Tor di Quinto; a Tor Cervara, dove il 437 non effettua la fermata davanti l'ufficio immigrazione. Sulla Giustiniana, per la caduta di un albero, difficoltà per la linea 303.

NEVE AL NORD - Intanto il maltempo non dà tregua: ancora neve al Nord, vento e temporali al Centro-Sud. La protezione civile ha prolungato l'avviso di avverse condizioni meteo. Persistono, infatti, come preannunciato dall`avviso meteo diramato dal Dipartimento della Protezione Civile, le condizioni di marcato maltempo che stanno interessando gran parte del Paese, con piogge abbondanti, neve anche a basse quote al Nord e un generale rinforzo dei venti al Sud e sulle isole maggiori. Restano quindi validi gli inviti della protezione civile alla prudenza e al rispetto delle norme di sicurezza alla guida diffusi in questi giorni.

ARNO SOPRA IL LIVELLO DI GUARDIA AGLI UFFIZI - La pioggia intensa caduta nella parte alta del bacino dell'Arno ha determinato un innalzamento dei livelli idrometrici del fiume superando il primo livello di guardia agli Uffizi alle 2,30 della scorsa notte e raggiungendo il livello massimo di 3 metri e 71 cm alle 7.

BLOCCATI I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE - Interrotti i collegamenti via mare tra la Sicilia e le isole minori, a causa del mare agitato. A Trapani è rimasto all'ancora, mercoledì sera, il mototraghetto per Pantelleria. Ferma a Porto Empedocle anche la nave per Lampedusa che sarebbe dovuta giungere nell'isola stamani. Disagi anche nei collegamenti tra Palermo-Ustica: stamane, l'aliscafo è rimasto fermo nel porto del capoluogo siciliano. Isolate anche le Eolie. Solo la nave traghetto «Pietro Novelli», stamane, ha potuto raggiungere Lipari. Omesse tutte le altre corse.

ACQUA ALTA A VENEZIA - In seguito ad un miglioramento meteorologico il centro Maree di Venezia ha corretto le previsioni relative all'acqua alta che in questi giorni sta invadendo la cittá lagunare. Per oggi infatti sono attesi al massimo 115 cm di mareggiata mentre per il secondo ciclo odierno, atteso per le 23.00, resta la previsione di marea molto sostenuta a circa a 130 cm.
 
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La grande neve fuori stagione: oltre 4 metri sulle Alpi!

Le altezze nevose oramai superano i due metri e mezzo sulle Alpi a quota 2000 metri, si avvicina ai due metri in Appennino. Accumuli nevosi più simili a quelli di Febbraio che non della prima metà di Dicembre.

Come promesso, dopo le intense nevicate degli ultimi due giorni, possiamo fare un consuntivo delle altezze nevose al suolo misurate su varie stazioni, sia dell'Aeronautica Militare, sia rilevate dal Servizio Meteomont.

Stante un certo aumento delle temperature dovuto ai venti di scirocco, notiamo un netto aumento della neve a quota 2000 sulle Alpi Orientali, dove il manto bianco raggiunge uno spessore di 232 cm al Passo Rolle, e di 257 cm sul Monte Paganella, in Trentino, mentre resta stazionario ai 700 metri di Tarvisio, con 104 cm.

Sul Piemonte, spiccano i 48 cm di neve a quota 559 metri, a Mondovì, mentre sul Centro Italia si misurano 138 cm di neve sul Monte Cimone, in Emilia, e ben 179 cm sul Monte Terminillo, nel Lazio, che si avvicina allo spessore dei due metri.

Permangono 28 cm di neve al Valico del Monte Scuro, sulla Sila.

Se esaminiamo invece più in dettaglio le stazioni di misurazione del Servizio Meteomont, notiamo uno spessore di 200 cm di neve ai 1375 metri di quota di Garessio 2000, nel Cuneese, dove sono anche presenti 115 cm ai soli 880 metri di quota di Borgo San Dalmazzo. E a Pragelato sono presenti 148 cm di neve.

In Lombardia si passa dai 120-140 cm delle Prealpi, fino al metro e mezzo delle Alpi (152 cm a Piana dei Galli, a 2005 metri, BS).

In Alto Adige si arriva attorno ai 170-180 cm a quota 2000 metri, raggiungendo i 232 cm a Malga Fares, a 2255 metri di quota.

Del Trentino abbiamo già parlato, mentre in Veneto tocchiamo il metro di neve sui Monti Lessini, ed i due metri ad Agordo ed a Caprile (Alleghe), nel Bellunese.

Sulle Alpi Liguri, misuriamo 177 cm di neve a Monesi (IM), e, sull'Appenino Settentrionale, 142 cm di neve al Passo dell'Abetone (PT), 132 cm al Corno alle Scale (BO), e 125 cm sul Monte Amiata (SI).

Nelle Marche, 87 cm di neve sono presenti ad Ussita, a quota 1800 metri, ed in Umbria, 50 cm sono presenti a 1500 metri di quota presso Castelluccio di Norcia.

A Campo Staffi, nel Frusinate, si toccano i 111 cm di altezza del manto nevoso, mentre la neve è molto alta ad Ovindoli, in Abruzzo, ed è praticamente assente in Molise.

Al Sud Italia solo Lagonegro, nel Potentino, presenta 17 cm di neve, e, come detto, il Valico di Monte Scuro, sulla Sila; altrove la neve, tra le località rilevate, non è presente.

Riassumendo, manto nevoso tra i 150 ed i 250 cm di spessore sulle Alpi, oltre il metro e mezzo sull'Appennino Settentrionale, tra il metro ed il metro e mezzo su quello Centrale, lato tirrenico, mentre quello Meridionale presenta scarsità di neve, causata soprattutto dai venti caldi di scirocco che hanno spirato per diversi giorni.

Si tratta di una quantità di neve, sulle montagne del Centro Nord, che solitamente si misura a stagione avanzata, già quasi alla fine dell'Inverno, ed è molto rara vederla nella prima metà del mese di Dicembre.

Ricordiamo che le massime altezze di neve si misurano in genere tra Marzo ed Aprile sulle Alpi, a seconda dell'altitudine, in genere a Marzo sull'Appennino Settentrionale, e tra Febbraio ed i primi giorni di Marzo su quello Meridionale.

Devono quindi ancora passare altri mesi di accumuli nevosi, con altezze che è anche possibile che superino alcuni record storici.

Stagioni nervosissime ci furono nel 1984, 1980, nel 1978, 1971, 1963, ed infine nel celebre inverno del 1951, quando si registrarono i probabili record storici dello scorso Secolo come altezze del manto nevoso sulle montagne settentrionali.

Da notare che i bollettini della neve delle stazioni sciistiche mostrano valori di altezze di 480 cm nella zona della Marmolada, presso Arabba, in Trentino, di 450 cm a Champorcher, in Val d'Aosta, di 420 cm ad Alagna Valsesia, in Piemonte, e di 380 cm a Sella Nevea, in Friuli, accumuli nevosi che raramente vengono segnalati alla fine della stagione invernale, sulle Alpi!
 
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MERCOLEDÌ APICE DEL MALTEMPO AL CENTRO SUD

Nella serata di martedì l'aria gelida in arrivo dall'Europa orientarle si tufferà sulle nostre regioni apportando un deciso peggioramento sulle nostre regioni centro meridionali.

L'apice del maltempo lo raggiungeremo nella giornata di mercoledì quando copiose nevicate accompagnata da forti raffiche di vento interesseranno la Romagna, le Marche,l'Abruzzo, il Molise, la Puglia e Basilicata su tali regioni la neve scenderà fino in pianura.

Le precipitazioni potranno raggiungere anche la Toscana, il Lazio e la Campania con piogge in pianura e nevicate al di sopra dei 300-400mt, occasionalmente a quote piu basse, ma si tratterrà di episodi molto rapidi.
Su Sicilia e Calabria forti rovesci ma con neve solo a quota 300-400mt.

Sulle restanti regioni sole, freddo e ventilazione sostenuta
 
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........Febbraiu, curtu e amaru..... [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]

L'ITALIA RIMANE NEL MIRINO DELLE CORRENTI SETTENTRIONALI

Cari amici di Meteorete, siamo tornati al passato, la circolazione
parla chiaro ,correnti settentrionali, talvolta nord orienatali penalizzano le nostre regioni centro meridionali mentre al nord la barriera alpina protegge le nostre regioni settentrionali.
Dopo settimane e settimane di maltempo al nord, ecco che la situazione è andata rapidamente e drasticamente a capovolgersi, quale è stata la causa scatenante?

Semplice :la nostra amica alta pressione delle Azzorre, la qualche dopo mesi di latitanza ha preso possesso dell'atlantico spingendo i suoi massimi verso nord e favorendo in tal modo la discesa di intense correnti fredde dal suo bordo orientale.

Sicuramente guardandoci indietro a questo punto non possiamo lamentarci della situazione, il nord ha avuto la sua razione di neve, accumuli da record su tutta la catena alpina ed appenninica settentrionale, è giusto che ora tocchi ad altre regioni.

Circa il futuro, le analisi, pur in uno stato di incertezza, evidenziano come tale nuova situazione sarà dura a morire, anche la prossima settimana allo stato attuale sembra assumerne i medesimi connotati, alta pressione protesa verso nord e correnti fredde verso l'Italia con condizioni di instabilità al centro sud e condizioni tutto sommato stabili al nord.

Qualche riserva per metà settimana quando l'aria fredda potrebbe entrare dalla Valle del Rodano favorendo un generale peggioramento su tutte le regioni ma il tutto andrà valutato nei prossimi giorni.

Il tutto mentre ad ovest della nostra Penisola la primavera sembra pronta ad entrare in scena.
 
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La stabilità prova a farsi duratura, ma non senza insidie

Le proiezioni odierne evidenziano tentivi anticiclonici sempre più convinti, sussistono tuttavia delle insidie legate alla persistente attività ciclonica oceanica, i cui effetti, in un modo o nell'altro, potrebbero ritardarne la riuscita.

L'elemento saliente a breve termine.
Nel corso del week end assisteremo all'affermazione di un campo anticiclonico di matrice oceanica. Tempo in sensibile miglioramento su tutte le regioni, permarrà dell'instabilità diurna che potrebbe acuirsi domenica su tutto il Centro Sud, complice il rapido transito di un piccolo vortice imbottito di aria fresca.

L'elemento saliente a medio termine.
Alta Pressione che potrebbe subire un nuovo attacco in avvio di settimana, quando il flusso perturbato oceanico si abbasserà di latutidine sino al limite dell'arco alpino. Nubi e fenomeni dapprima al Nord, poi, a seguito di un probabile isolamento ciclonico in quota, l'instabilità andrebbe a riaccrescersi anche altrove. I modelli mostrano difatti il transito di una nuova goccia fredda sui mari centrali peninsulari, in rapido spostamento verso sudest.

L'elemento saliente a lungo termine.
Seguirebbe, naturalmente il condizionale è d'obbligo, una nuova e probabilmente più forte espansione anticiclonica.

Il trend a lungo termine:
Onda stabilizzante in spinta orientale anche grazie ad un probabile affondo depressionario in pieno Atlantico, ciò significa che la struttura anticiclonica potrebbe avvalersi di un contributo caldo di matrice subtropicale.

Elementi di incertezza:
Nell'ultimo periodo abbiamo registrato una spiccata dinamicità atmosferica che ha portato numerose perturbazioni a transitare sulle nostre regioni. La bonta previsionale è stata evidente ed anche stavolta l'evoluzione appare ben delineata.

Tuttavia per poter entrare nel dettaglio si dovrà attende l'avvio della nuova settimana, dovremo difatti seguire l'evoluzione del flusso perturbato oceanico, non è detto infatti che il campo anticiclonico possa scongiurare l'ingresso della nuova goccia fredda determinando pertanto una prosecuzione della stabilità.

Fattori di normalità climatica:
Osservando attentamente i vari diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari possiamo notare una sostanziale normalità termica nel breve-medio periodo, mentre il long range mostra valori in crescita, di poco al di sopra della media stagionale.

I fenomeni appiono invece in attenuazione, ma non in totale cessazione. Ciò significa che, anche a fronte di un periodo stabile, potrebbero insistere i normali disturbi pomeridiani a ridosso dei rilievi.

Focus: evoluzione sino al 12 maggio 2009
Nel fine settimana, concomitante con il ponte del 1 Maggio, è previsto un sensibile miglioramento delle condizioni meteo. L'Alta Pressione oceanica, in espansione verso est, porterà sole e temperature gradevoli, ma il riscaldamento diurno andrà a favorire una discreta attività termo-convettiva a ridosso dei rilievi, in partcolare sull'Appennino meridionale e al Nord, aree ove non si escludono degli acquazzoni e qualche sporadico temporale.

Instabilità che potrebbe acuirsi tra domenica a martedì per il transito di due distinte gocce fredde. La prima proveniente da est e avrebbe come obbiettivo principale le regioni Centro Meridionali. La seconda, in ingresso probabilmente dall'Europa occidentale, coinvolgerebbe prima il Nord e poi il resto della Penisola. A seguire probabile una nuova rimonta anticiclonica che riporterebbe tempo tardo primaverile su tutte le regioni.

Evoluzione sino al 17 maggio 2009
Fase stabile che potrebbe persistere fin verso il giro di boa mensile, poi permane qualche incertezza dettata dal trend ondulatorio di natura oceanica che pare voler proseguire indisturbato.

In conclusione.
Giunti a metà settimana vediamo come i cenni della bella stagione vadano ad accrescersi, pur con delle incognite legate alla dinamicità intrinseca della Primavera.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

GENOVA, neve a quota bassa, paralisi traffico in collina
10 dicembre 2008: ore 07:39. Una bufera di neve è in atto su gran parte di Genova, nevica anche in costa. In collina il manto bianco supera i 10 cm e si circola con catene montate.

SVEGLIA con il botto nel sassarese
10 dicembre 2008: ore 07:52. Lampi, tuoni fulmini e grandine hanno svegliato il sassarese stamattina, dove è transito una linea temporalesca.

NEVE su Bolzano, Trento, Aosta. Su Alpi attesi eccezionali accumuli
10 dicembre 2008: ore 07:59. Al momento, per le città alpine e prealpine, le Alpi, appare l'inizio di un memorabile inverno, quello dei racconti dei nonni. Nevica di nuovo sulle città e paesi dei fondivalle alpini. La foto è di Aosta, dove il manto è di circa 10/15 cm e copre anche le strade.

Continua a nevicare in Piemonte: provincia di Alessandria la più colpita
10 dicembre 2008: ore 09:34. Già ieri sera nelle zone alessandrine più vicine al confine ligure, come l'ovadese, si contavano 10-15 cm di accumulo. Stamane tutta la provincia si presenta con un manto bianco di diversi centimetri.

TORINO, adesso è BUFERA
10 dicembre 2008: ore 09:38. Continuano a giungere in redazione foto della situazione a Torino e dintorni. La nevicata sta assumendo dimensioni consistenti e non accenna a smettere. La foto di Sergio Surace ci mostra Collegno, alla periferia nord-ovest della città, e immagini simili ci giungono da Orbassano, da Moncalieri, e dallo stesso centro città, con accumuli qui un po' inferiori.

Grande nevicata in Appennino Settentrionale
10 dicembre 2008: ore 09:43. Appennino Settentrionale in prima linea anche questa volta. Nevica in particolar modo su tutto l'Appennino Ligure anche a bassissima quota, fino alle porte di Genova.

Situazione a Genova: grande neve in collina, spolverate fin in periferia
10 dicembre 2008: ore 09:54. Genova centro è libera dalla neve, ma questa appare già nel primissimo entroterra, a partire dai quartieri delle medio basse Valpolcevera e Valbisagno, attorno allo stadio di Marassi, e nelle zone collinari della città, ed anche lungo il mare nella zona di Voltri. E' neve molto intensa invece nei paesi collinari del circondario, qui vediamo, nella foto di Ilaria Romano, un piccolo scorcio di Sant'Olcese, paese sulle alture della Valpolcevera alla confluenza con Valle Scrivia e Valbisagno. I centimetri di neve al suolo sono almeno una decina. Come al solito in questi casi, difficili le comunicazioni tra costa ed entroterra.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

MERCOLEDÌ NUOVO AFFONDO FREDDO AL CENTRO SUD

L'inverno ha riscoperto le nostre regioni centro meridionali e l' ha fatto a suon di nevicate e temperature molto rigide.

Come vi abbiamo spiegato nei primi due giorni della settimana assisteremo ad un breve miglioramento, ma già dalla giornata di mercoledì avremo una recrudescenza del maltempo sempre al centro sud, con una breve sorpresa anche per le nostre regioni tirreniche.

Cosa favorirà tale situazione ? L''aria fredda settentrionale riuscirà ad aggirare la barriera alpina gettandosi nel mediterraneo anche da ovest, questa favorirà una marcata accentuazione dell'instabilità sulle regioni centro meridionali con coinvolgimento anche delle regioni tirreniche.

Ed allora ecco che mercoledì la neve potrebbe imbiancare Toscana, Umbria e Marche fino alla pianura, qualche fiocco potrebbe raggiungere anche la Capitale.

Il tutto comunque avrà vita molto breve nel pomeriggio i fenomeni andranno a concentrarsi su Abruzzo e sulle regioni meridionali con nevicate in pianura su Abruzzo, Molise e Foggiano.

Il nord? Niente neve ne piogge almeno fino a domenica, ma dopotutto la neve in queste regioni non è mancata ed è giusto che ora sia la voltadi altre regioni.

Circa il proseguio della stagione notiamo come nel fine settimana (domenica) potrebbe tornare la neve sulle Alpi e le piogge in pianura per l'arrivo di una depressione atlantica che metterebbe fine alla fase fredda, ma di questo vi parleremo nel corso della settimana.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

GRADUALMENTE verso il freddo, forse il più intenso dell'inverno


Dopo tantissima pioggia, le badilate di neve che sono cadute sulle Alpi, il clima relativamente mite che ha interessato la Penisola, presto potrebbe essere il turno di correnti d'aria fredde che si prospettano verso l'Italia. Questo inverno sembra essere sempre più uno di quelli del passato.

Da diversi giorni, i Modelli Matematici di previsione che elaborano le tracce del tempo meteorologico atteso sul Pianeta, indicano per questa settimana l'arrivo di masse d'aria molto fredda sull'Italia. In effetti si potrebbe realizzare un rilevante cambiamento, con il Nord Italia che si troverà relativamente protetto dall'irruzione d'aria fredda e dalle precipitazioni, invece tutta la Penisola italiana e le Isole Maggiori che avrebbero condizioni di tempo instabile e soprattutto, con temperature sensibilmente sotto le medie stagionali.
Insomma, potrebbe far freddo, molto più freddo rispetto alla norma, per l'innesco di correnti d'aria provenienti dalle regioni artiche, che si alterneranno a venti che giungeranno persino dalla Russia. Se ciò sarà confermato, potrebbero realizzarsi le condizioni di maggior freddo di questo inverno.


Da subito, sottolineiamo che il Nord Italia si troverà meno esposto alle correnti fredde, e che i picchi di gelo avuti subito dopo Capodanno, difficilmente verranno battuti, sempre che non si confermino sul lungo termine, altre ondate di gelo rilevanti. Comunque, anche al Nord Italia potrebbero tornare le basse temperature, e tanto per cambiare, altra neve, ma non da subito.

LA SETTIMANA è iniziata con il tempo variabile e fresco sull'Italia, dove è giunta una profonda area di Bassa Pressione. In queste ore transita aria fredda, le temperature sono in discesa sulla Sardegna e le regioni tirreniche. Sull'Isola, già da ieri pomeriggio è caduta la neve sui maggiori rilievi, sino a quote 600/700 metri nel Gennargentu. L'irruzione d'aria fredda, andrà scemando entro la giornata odierna, anche se raggiungerà le regioni centro meridionali tirreniche con rovesci di pioggia e grandinate.

CHI ABITA al Nord Italia avrà una settimana che sarà caratterizzata da un sensibile miglioramento delle condizioni meteo. Si avranno lievi precipitazioni diffuse, con neve sino a quote basse, probabilmente solo martedì. Qualche rovescio sarà probabile verso il finire della settimana sulla Romagna e parte dell'Emilia. Come anticipato, si prospetta un graduale e nuovo abbassamento delle temperature, con gelate notturne da mercoledì. Nel finire della settimana, il freddo si farà sentire sopratutto in montagna, con gelate anche intense.

CHI ABITA AL CENTRO E SUD ITALIA, Isole comprese -, potrebbe osservare l'avviarsi di un rilevante periodo di freddo, con possibili nevicate sino a bassa quota, specialmente da mercoledì, con un'accentuazione dei fenomeni sul finire della settimana.

OGGI - il tempo sarà incerto su tutta Italia, con rovesci ed occasionali temporali sulle regioni tirreniche e la Sicilia occidentale, con possibilità anche di brevi grandinate. Nevicherà oltre i 1000 metri, e localmente anche a quote inferiori. Residui rovesci si avranno in Sardegna, con episodi di nevischio fin sull'alta collina. Come detto, l'aria fredda proveniente dalla valle del Rodano, è poco attiva e tenderà a dissolversi in giornata.
Anche al Nord Italia si avranno precipitazioni residue, con nevicate sulle Alpi. Nelle regioni adriatiche si avranno brevi piovaschi, neve in Appennino.

LUNEDI 9 FEBBRAIO - si prospetta un generale miglioramento delle condizioni meteo, con schiarite frequenti, e residui rovesci sulla Penisola e la Sicilia. La temperatura tenderà a scendere lievemente, specie nei valori minimi, eccetto in Sardegna dove è attesa in lieve aumento.

MARTEDI' 10 FEBBRAIO - Una modesta perturbazione proveniente dall'Atlantico transiterà sull'Italia, si avrà un rapido peggioramento con precipitazioni sparse. Sono attese nevicate al Nord Italia sino a quote basse e sui maggiori rilievi delle altre regioni.

MERCOLEDI' 11 FEBBRAIO - aria fredda proveniente dal Nord Europa tenderà ad affluire sull'Italia, eccetto sulle regioni settentrionali che in questa fase saranno protette dall'arco alpino. Sulla Penisola e le Isole, le condizioni meteo tenderanno a divenire rapidamente instabili, con rovesci a carattere sparso, vento in rinforzo e soprattutto un repentino e graduale abbassamento della temperatura.

GIOVEDI' e VENERDI'. aria via, via sempre più fredda, potrebbe affluire sull'Italia e tenderà ad intensificare un'area di Bassa Pressione che giovedì si localizzerà sulla Sardegna e che venerdì potrebbe spostarsi verso il Sud Italia. Le condizioni meteo saranno caratterizzate da tempo instabile sulla Sardegna, il basso Tirreno e generalmente la Sicilia ed il Sud Italia, con tendenza a peggioramento sul settore adriatico.
- Giovedì sulla Sardegna si avrà neve oltre gli 800 metri, con un abbassamento della quota neve per la prima parte di venerdì. Tendenza a miglioramento a cui seguiranno gelate.
- Al Sud Italia, in Sicilia e le regioni centrali adriatiche, giovedì si avranno nubi e rovesci, con piogge frequenti in Sicilia, neve sui rilievi. Venerdì si prospetta un diffuso peggioramento ed un marcato abbassamento della temperatura, con neve a via, via, via sempre a quote più basse, anche in bassa collina su adriatiche.
- Nelle regioni centrali tirreniche ed il Nord Italia, il cielo sarà da poco nuvoloso a coperto, con episodiche precipitazioni che al Nord Italia, sarebbero nevose sino in pianura. Gelate si avranno nelle ore notturne. La temperatura sarà in calo ovunque, specie sui rilievi del Nord e da venerdì, quando aria più fredda tenderà ad affluire dietro la perturbazione che scorrerà sul Tirreno.

SABATO e DOMENICA. Se le proiezioni odierne saranno confermate, si avrà la classica forte ondata di gelo invernale, con aria molto fredda che tenderà ad affluire sul Mar Mediterraneo centrale. Si potrebbero avere nevicate a quote bassissime in Adriatico, il Sud e le Isole Maggiori, mentre gelate diffuse e bel tempo al Nord e centrali tirreniche, anche se potrebbero non mancare addensamenti nuvolosi ed occasionali nevicate. La temperatura dovrebbe abbassarsi notevolmente, con gelate diffuse su tutto il Paese.
DA CONFERMARE - SUL LUNGO TERMINE - La configurazione delle correnti appare bloccarsi nuovamente, ma stavolta, anziché riversare sull'Italia e l'Europa aria umida e mite dall'Oceano, verrebbero correnti molto fredde, forse gelide, dall'Artico fin sul Mar Mediterraneo Centrale, con conseguenze che vedrebbero importanti nevicate, stavolta sulla Penisola italiana e le isole Maggiori sino alle bassissime quote.

SIAMO IN PRESENZA di previsioni rigorosamente da confermare. E' preferibile valutare nei prossimi giorni l'esatta entità dell'evento meteo, è troppo distante da oggi per darlo per sicuro. Non è mai inutile rammentare al lettore, che le previsioni a lungo termine sono da prendere non per certe. Esse derivano dalle proiezioni dei Modelli Matematici di previsione e non di certo dalla sfera magica del Redattore di turno.
E' nostro dovere segnalare la previsione meteo contenuta nell'articolo odierno. Noi analizziamo le possibili conseguenze, le probabilità di eventi meteo anche molto estremi, tuttavia, vogliamo essere ripetitivi, prendete sempre come da confermare tutte le previsioni meteo oltre il 3° giorno di previsione.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Tempo primaverile, ma i colpi di coda invernali?

Dopo il rapido peggioramento che investirà le regioni Centro Meridionale, dovrebbe seguire un miglioramento grazie a una propaggine orientale dell'Alta Pressione oceanica. Ma non tutti i modelli sono concordi in una fase stabile duratura, capiamone insieme i motivi.

L'elemento saliente a breve termine.
L'Alta Pressione delle Azzorre costringe le perturbazioni oceaniche a portarsi verso i settori orientali del Continente, una di queste riuscirà a penetrare sul Centro Sud nella giornata di mercoledì, determinando un rapido peggioramento delle condizioni meteo.

L'elemento saliente a medio termine.
I venti soffieranno ancora dai quadranti settentrionali,ma poi l'espansione verso est dell'Alta Pressione oceanica dovrebbe favorire un miglioramento delle condizioni meteorologiche. V'è da dire che rispetto a quanto osservabile oggi non vi saranno grosse differenze, ossia l'Anticiclone non andrà a stabilirsi sul Mediterraneo, avremo soltanto una propaggine orientale della struttura stabilizzante, con le correnti fredde Polari che indugeranno sui versanti orientali del Continente europeo.

L'elemento saliente a lungo termine.
I principali modelli di previsione sono difatti concordi nell'identificare una vasta struttura ciclonica, alimentata da aria fredda, nell'Europa orientale.

Il trend a lungo termine:
Ora, quel che appare incerta è l'influenza che la stessa struttura potrà avere sull'Italia. Probabilmente il tempo sarà ventoso, anche fresco, ma gli eventuali fenomeni potrebbe ancora prediligere i settori orientali peninsulari, quelli più vicini alla depressione suddetta.

Elementi di incertezza: Evidente che l'incertezza maggiore deriva proprio dal posizionamento dell'Alta Pressione oceanica, attualmente piuttosto vicina all'Italia ma non in grado di offrire una protezione costante e duratura.

Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari risulta evidente il calo termico nel brevissimo termico, seguito poi da una netta ripresa e a seguire, stante la media dei singoli membri di previsione, nuovamente in diminuzione.

Precipitazioni che invece appaiono concentrate sulle regioni Centro Meridionali, quelle che eventualmente risulteranno maggiormente esposte alla circolazione settentrionale.

Focus: evoluzione sino al 22 marzo 2009
Il tempo è buono, ma i venti vanno rafforzandosi dai quadranti settentrionali, il che significa che vi sono fronti instabili in passaggio appena oltre l'arco alpino. Uno di questi, nella giornata di martedì, si porterà verso i Balcani, alimentando un'area di Bassa Pressione che influenzerà, nelle 24 ore successive, le condizioni meteo nelle regioni Centro Meridionali. Vi saranno delle piogge e nevicate sui rilievi, anche a quote medio basse.

In seguito potrebbe tornare l'Alta Pressione delle Azzorre e con essa il tempo sembra destinato a migliorare. Condizioni meteo prettamente primaverili, ma che potrebbero avere breve durata. L'affermazione di un'area ciclonica sull'Europa orientale potrebbe infatti influenzarci, determinando il mantenimento di una circolazione di tipo settentrionale, fresca e localmente instabile.

Evoluzione sino al 27 marzo 2009
Dinamicità marzolina che sembra destinata a perdurare anche nel prosieguo mensile, sembra infatti che possano esservi nuove incursioni instabili e piuttosto fresche sempre dai quadranti settentrionali.

In conclusione.
Editoriale di inizio settimana che conferma l'estrema dinamicità della prima fase primaverile. Non mancheranno le giornate belle, anche miti, ma potranno esservi ancora situazioni fresche e persino instabili.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

TRIESTE: BORA E FREDDO INTENSO
Freddo in montagna, con il record di -14,4 gradi sullo Zoncolan (Udine), e bora a 105 chilometri all'ora a Trieste. Tutto il Friuli Venezia Giulia, come previsto, è stretto nella morsa del freddo e del gelo. Tra ieri sera e questa mattina le temperature sono scese ovunque sotto lo zero. Meno sei gradi a Tarvisio (Udine), meno uno a Pordenone e -0,7 gradi sull'altopiano triestino. L' osservatorio meteo dell'Arpa prevede freddo intenso anche per domani.

VENETO; TEMPERATURE IN PICCHIATA, -22 A MARCESINA
Nonostante il sole, nel Veneto le temperature minime sono in picchiata, soprattutto in montagna. Il record del freddo spetta stamane a Piana di Marcesina e Cimabanche, dove si sono toccati i -22 gradi. Temperature particolarmente rigide vengono segnalate dall'Arpav di Belluno anche nelle località dolomitiche di Val Visdende con -20, Santo Stefano -16, Pescul, Padola e Agordo -14, Cortina e Sappada -13.

ANAS: NEVICA SU MOLTE STRADE DEGLI APPENNINI
Nevica su numerose strade statali degli Appennini, ma senza particolari disagi alla circolazione. Lo sottolinea l'Anas, secondo cui le nevicate stanno interessando sia il nord che il centro della penisola, in particolare Abruzzo, Marche, Molise, Toscana e Umbria. L'Anas, il cui personale è impegnato a tenere sgombere le strade, ricorda che in caso di nevicata in corso è sempre obbligatorio, su tutta la rete, il transito con catene montate o pneumatici da neve.

LIGURIA E MARCHE
In Liguria l'autostrada A26 Voltri-Gravellona Toce è stata chiusa sabato mattina nel tratto iniziale, tra Genova e Masone, per il ghiaccio che si era formato sul manto stradale. Ci sono stati due incidenti, ma senza feriti gravi. Sono peggiorate le condizioni atmosferiche in tutte le Marche e lungo la dorsale appenninica è tornata a cadere la neve. Le temperature sono in diminuzione, in particolare nei valori minimi: alle ore 14 il termometro segnava -5,4 gradi sui 1.400 metri dell'Eremo sul monte Carpegna, in provincia di Pesaro-Urbino. Sono annunciate gelate notturne e il mare è mosso. I valichi tra Marche e Umbria sono tutti transitabili, ma a Bocca Trabaria, Colfiorito e lungo la Salaria sono consigliate le catene. A Roma nella notte un grosso albero è caduto in via dell'Ombrone, nel quartiere Salario-Parioli, su sette automobili in sosta.

CAMPANIA
La situazione più critica è in Campania, dove il maltempo sta imperversando da venerdì. La Protezione civile ha attivato il Genio Civile e Foreste per l’ingrossamento dei corsi d’acqua causato dalle violente piogge. La sala operativa ha inoltre emanato un avviso di criticità per le condizioni meteo e ha avviato un monitoraggio del territorio. Nelle ultime ore si sono registrati allagamenti di numerose strade nell’Avellinese e nel Nolano e di diversi negozi, scantinati e case al piano terra. Frane di lievi entità in Irpinia. Nelle prossime ore sono previste piogge e nevicate oltre gli 800 metri. Nel corso della notte si prevedono gelate. La Protezione civile invita gli automobilisti alla prudenza e a viaggiare con catene a bordo. Nel Salernitano, a San Marzano, il fiume Sarno è straripato in diversi punti inondando le colture. L'acqua minaccia anche i tesori dell'area archeologica di Paestum, con una situazione particolarmente difficile a Precuiali, dove alcuni canali del Consorzio di Bonifica si sono ostruiti provocando l'allagamento dei terreni circostanti, a poche centinaia di metri dal Museo narrante di Hera Argiva. Depositi, garage e scantinati allagati ad Agropoli.
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Sulla linea di confine: tra Azzorre e Artico

Continuerà ad affluire aria fredda per tutto il week-end. Dalla prossima settimana si ingaggerà una lotta serrata tra l'Anticiclone delle Azzorre e la Saccatura Artica. Difficile per ora dire chi la spunterà.

Quando i modelli sono incoerenti e cambiano anche radicalmente scenario meteo da emissione ad emissione, la cosa più stupida da fare è attribuirgli colpe che non possono avere.
Alcuni appassionati lettori tendono ad uscirsene con affermazioni come "i modelli non funzionano, stanno peggiorando, non ci prendono più!"

In effetti i nostri modelli matematici sono sempre gli stessi, anzi piuttosto sono costantemente migliorati dove è possibile. È l'atmosfera che non si lascia così facilmente intrappolare dalle loro griglie deterministiche. Quindi è più corretto affermare che l'atmosfera in questo periodo è molto instabile, ed offre una bassa probabilità predittiva.

Abbiamo già più volte parlato degli stravolgimenti avvenuti in sede polare, dove il Vortice Polare stenta a ricostituirsi sia a causa della stagione avanzata, sia per i continui forcing troposferici e stratosferici. Quindi la circolazione emisferica e in particolar modo quella euro-atlantica tende a non seguire le normali direttrici zonali o semizonali, quanto piuttosto a venire disturbata da retrogressioni artiche e da risalite sub-tropicali. Tutto ciò mette in forte crisi i modelli, che danno l'impressione di non capirci nulla.

Lo scenario previsionale è cambiato riguardo al medio ed al lungo termine varie volte in questi giorni. Quindi è opportuno procedere con molta cautela anche in questo editoriale. Se i prossimi tre giorni non generano particolari problemi, continuando l'afflusso di aria artica a tutte le quote sul nostro paese, il medio e lungo periodo sono molto più complicati da leggere.

Intanto le regioni centromeridionali seguiteranno ad essere le più colpite dalle conseguenze di questa irruzione artica: abbiamo già avuto nevicate su Sicilia e Sardegna, ma anche sulle regioni adriatiche sino praticamente alle coste. Questa situazione, soprattutto per l'area adriatica centromeridionale è destinata a protrarsi ancora per qualche giorno. Il Nord rimarrà molto più riparato, e i venti gelidi qui saranno secchi. Ma dobbiamo ricordare che la Pianura Padana reagisce in modo diverso in queste situazioni rispetto alle aree peninsulari: qui bisogna attendere qualche giorno perché l'aria fredda affluita possa dare i suoi effetti, soprattutto durante la notte con la registrazione di minime che già da domani mattina si porteranno diffusamente ben sotto lo zero, intorno a -5°C su buona parte della pianura, con punte prossime ai -10°C (ad esempio nel cuneese).

Il medio termine invece offre molte insidie predittive. Solo due giorni fa si offriva uno scenario gelido perdurante, ieri si prospettava una netta riscaldata, oggi invece il modello americano delle GFS ripropone una acuta irruzione fredda legata ad una saccatura orientale. Davvero difficile capire quale sarà la giusta via previsionale.

Osservando la multi MTG qui riportata, valida per il 21 febbraio, vediamo come da nord-est spinga la massa d'aria artica collegata al nocciolo europeo del Vortice Polare, mentre da sud-ovest sia sempre molto invasivo l'anticiclone oceanico. Sarà il mite respiro azzorriano a prevalere o quello gelido artico?
 
Re: NEWS..e...Allerta Meteo.........

Finalmente la Primavera!...... [26] [26]

Attenzione però: se è vero che i prossimi giorni saranno miti e spesso soleggiati, ci troviamo ancora nella prima metà di marzo! Quindi la dinamicità atmosferica è ancora molto attiva. Non mancheranno disturbi al Centro-Sud.

Mentre la depressione profondissima che tanta pioggia ha portato sul nostro paese sta lentamente ma inesorabilmente scorrendo verso sud-est, travagliando quindi ancora le regioni meridionali, già da ovest avanza timidamente l'alta pressione delle Azzorre.
I cieli sono sgombri da nubi al Nord e su buona parte del Centro.
Le temperature sono schizzate verso l'alto un po' dappertutto dove splende il sole, superando spesso i +15°C.
Gli amici del Sud invece devono portare ancora pazienza: già da stasera il miglioramento si farà più concreto anche da loro.

Come avevamo già anticipato nei precedenti editoriali, sta per iniziare finalmente una fase se non proprio totalmente, almeno prevalentemente stabile. Siamo infatti ancora nella prima metà di marzo, mese che astronomicamente fa ancora parte dell'inverno, e quindi la dinamicità troposferica è ancora elevata. Il Vortice Polare morente spara le sue ultime cartucce, mentre le alte pressioni sub-tropicali spingono per avanzare verso nord.

Se appunto osserviamo la Multi MTG qui riportata, noteremo come nei prossimi giorni una vasta figura alto-pressoria si estenderà dall'Atlantico sino all'Europa occidentale, arrivando a proteggere anche le nostre regioni di ponente. D'altra parte da nord continuerà ad affluire aria fredda che avrà come target la penisola balcanica.
Ovvio quindi che l'Italia si troverà nel bel mezzo della linea di confine tra queste due fondamentali figure bariche.

Mi sembra di poter affermare che con buona probabilità avrà la meglio l'alta azzorriana, anche se infiltrazioni più fredde e instabili da nord-est non sono da escludere sulle regioni adriatiche centrali. Ma sarà il Centro ed il Sud in generale l'area del paese più a rischio nei prossimi giorni di possibili veloci e modesti disturbi, con qualche pioggia e nevicata sui monti. Da tenere d'occhio l'11 e il 12 marzo. Il nord invece sarà ben protetto dalla barriera alpina.

Anzi, mentre a nord delle Alpi continuerà l'inverno, con nuove nevicate anche a quote basse, la Pianura Padana occidentale potrebbe fare i conti con episodi di fohn, che farebbero schizzare le temperature sino a valori vicini ai +20°C.

Nella sostanza ci sembra di poter riassumere l'evoluzione meteo dei prossimi giorni dicendo che la Primavera, dopo un primo assaggio a fine febbraio, si ripresenterà in modo più deciso, a parte le già ricordate e veloci incertezze al Centro-Sud. Da non dimenticare però che la strada verso la bella stagione è ancora lunga, e soprattutto piena di insidie.
 
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