Meteonotizie dal mondo...........

[h=2]Dall'Isola di Baffin al nord Groenlandia, il caldo arriva nell'Artico[/h]

[h=4]24-07-2014 ore 09:36[/h]

Neanche nei posti più freddi dell'emisfero nord riesce a far freddo, infatti a Station Nord, in Groenlandia, a 81°N, la temperatura ha toccato i 15,1°C martedì 22 luglio (dopo il già notevole valore di 14,0°C il 21), a soli 2°C dal record assoluto. Massima a doppia cifra martedì anche nel punto di terraferma più a nord del mondo, ovvero Kap Morris Jesup (83,4°N), arrivata a 10,0°C esatti.
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Station Nord, il punto di terraferma più a nord del mondo, 10°C martedì, ma il record è 17°C.
A proposito di caldo in luoghi generalmente freddi, domenica 20 luglio valori vicini ai record nel Canada nordorientale, con 23,3°C a Cape Parry (8 decimi dal record assoluto), 31,2°C a Nain, 22,9°C a Cape Kakkiviak, 23,9°C a Cape Kiglapait, 25,7°C a Saglek, ma anche temperature sui 15°C a Cape Dyer, Cape Hooper e Cape Mercy, le gelide collinette della isola di Baffin dove ormai la neve e fusa anche a 1000 metri. 21,9°C la massima alla gelida isoletta Resolution, posta a sud dell'Isola di Baffin, vicino al record di 22,5°C del 2008.

Meteogiornale
 
[h=1]Tifone Soudelor: danni e vittime a Taiwan con più di 1000 mm di pioggia in 72 ore[/h]






10 agosto 2015 -

404 pagina non trovata - CMI Soudelor: danni e vittime a Taiwan con più di 1000 mm di pioggia in 72 ore






  • [h=2]Il tifone Soudelor ha attraversato Taiwan provocando alcune vittime così come ingenti danni: un video testimonia come intere case siano state spazzate via.[/h]
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    Il tifone Soudelor ha attraversato Taiwan provocando alcune vittime così come ingenti danni: un video testimonia come intere case siano state spazzate via. Fonte: mashable.com

    Tifone Soudelor: danni e vittime a Taiwan con più di 1000 mm di pioggia in 72 ore – 10 agosto 2015 - Il potentissimo tifone Soudelor ha attraversato, come da previsione, l’isola di Taiwan, compiendo il suo landfall nelle prime ore di sabato 08 agosto nella zona nord orientale dell’isola, che è risultata anche la più colpita dalla potenza del tifone, che ha portato oltre a precipitazioni torrenziali, con accumuli in 72 ore superiori a 1000 mm, anche venti oltre 200 km/h. I danni provocati da Soudelor a Taiwan sono ingenti, con interecase spazzate via, come testimoniato da questo incredibile video che troverete di seguito: inotre sono 20 le persone che risultano morte oppure disperse dopo il passaggio del tifone.

    Centrometeo

 
[h=1]Danimarca: un evento meteo che capita ogni 500 anni![/h]
  • 26 giugno 2016



Così è stato definito dal DMI, il Servizio Meteorologico Danese, il rovescio che ha causato la caduta di 118 mm di pioggia in due ore lo scorso 22 Giugno, causando allagamenti e locali “flash Flood”, alluvioni – lampo, come visibile nel filmato in allegato.
Si sono raggiunti picchi di pioggia di 117,8 mm ad Horsens, dove sono caduti anche 32,2 mm in 30 minuti, ed a Vamdrup, dove la pioggia ha raggiunto i 32,8 mm in mezz’ora!
In Danimarca, dove questi rovesci temporaleschi sono rarissimi (il clima è in prevalenza Atlantico e la pioggia cade spesso ma in poca quantità), ed è lo stesso Servizio Meteorologico Danese a parlare di un evento eccezionale e che statisticamente dovrebbe capitare una volta ogni 500 anni!


Freddofili
 
[h=1]La grande tempesta di neve di Norilsk![/h]17 marzo 2015




Norilsk si trova in Russia settentrionale, a sud del Mare di Kara e del Golfo di Erisei.
Si tratta di una zona siberiana abituata al freddo, ma non certo alle grandi nevicate, che sono molto rare in quanto il grande freddo fa sì che l’aria contenga una scarsa quantità di umidità, ingrediente fondamentale per avere tanta neve.
Ma, in questo caso, le tempeste di neve hanno colpito pesantemente la città, con cumulati eccezionali di diversi metri di altezza.
Le foto sono tratte da Severe Weather RU, e si riferiscono allo scorso 11 Marzo, mentre la temperatura esterna raggiungeva -40°C.
Un precisazione: La tempesta di neve è iniziata il giorno 06 Marzo, con una temperatura di -32,8°C a Norilsk e di -40°C nelle zone immediatamente circostanti, e gelido vento a 44 kmh!
Poi la temperatura si sè lentamente mitigata, raggiungendo valori attorno ai -10°C al termine della tormenta durata oltre cinque giorni.
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Freddofil
 
[h=1]Isole Britanniche, si avvicinano il gelo e la neve di Settembre![/h]



Molto pessimistiche le previsioni del Meteoffice britannico per i prossimi giorni!
Stando al suddetto Meteoffice, la temperatura media del territorio britannico è stata pari, per il periodo 01 giugno – 31 Agosto, a +13,92°C, circa -0,4°C rispetto alla norma, anche se vi sono state alcune zone in cui l’Estate è stata la più fredda e piovosa degli ultimi 50 anni.
La neve si è fatta vedere più volte sulle cime scozzesi, ma, in questi prossimi giorni, in blocco di aria Artica rischia di portare le prime gelate in Scozia e sull’Inghilterra settentrionale, con grande anticipo sulla norma stagionale.
Ed il tutto accompagnato da venti che potrebbero raggiungere la velocità di 120 kmh.
Nell’immagine: l’invasione gelida ad 850 hPa ed i forti venti previsti sulla costa orientale britannica, nelle mappe elaborate dal Lamma Meteo della Regione Toscana.
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Freddofili
 
[h=1]Neve abbondante in Siberia: ben 20 cm ammantano la città di Kransojarks![/h]
10 maggio 2016


Si tratta di una città siberiana che è stata colpita da una rara nevicata tardiva nel mese di Maggio, e l’eccezionalità sta nella sua abbondanza, visto che sono caduti ben 20 cm di neve fresca!
La città si trova poco a nord della Mongolia, ed è, in questi giorni, investita da una possente ondata di freddo tardivo, legata al passaggio di una profonda saccatura artica presente sulle zone settentrionali siberiane.
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Le previsioni sono per un’ulteriore permanenza del freddo e delle basse temperature su tutta l’area siberiana dove le temperature rimarranno basse nei prossimi sette giorni.
Foto di Krasnojarsk tratte da Severe Weather World.
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Freddofili
 
[h=1]Maltempo in Serbia: grandine grossa e precipitazioni torrenziali nel weekend[/h]


25 maggio 2015 -

[h=2]Violenta fase di maltempo nel weekend sulla Serbia, con la zona centro settentrionale interessata da grandine grossa e piogge torrenziali.[/h]Maltempo in Serbia: grandine grossa e precipitazioni torrenziali nel weekend – 25 maggio 2015 - Weekend all’insegna del maltempo quello appena concluso per la zona balcanica, con numerosi rovesci e temporali anche intensi: situazione particolarmente difficile specialmente in Serbia, dove la parte centro settentrionale del paese è stata presa di mira da precipitazioni torrenziali così come dalla grandine che è caduta imbiancando completamente le strade. Sono stati numerosi i disagi provocati da questa fase di maltempo, con soprattutto le piogge che hanno localmente portato anche ad alluvioni lampo. Guardate intanto le immagini delle alluvioni che in questi giorni stanno mettendo a dura prova specialmente Texas e Oklahoma –>guarda qui.
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Violenta fase di maltempo nel weekend sulla Serbia, con la zona centro settentrionale interessata da grandine grossa e piogge torrenziali. Fonte: blic.rs
Una forte fase di maltempo ha quindi interessato soprattutto la Serbia durante lo scorso weekend, scaricando al suolo precipitazioni torrenziali così come grandine grossa: si è trattato di veri e propri nubifragi, con scrosci violenti di pioggia che sono arrivati anche a rompere i vetri di case e negozi, come ad esempio a Golupca. Le strade si sono trasformate in torrenti portando con loro tutto quello che trovavano sul loro cammino, dalle sedie dei bar fino alle auto in sosta, con l’acqua che ha invaso anche tutti i piani terra delle abitazioni. Non solo precipitazioni forti, ma anche la grandine è scesa ad imbiancare i tetti con chicchi grossi, che poi hanno formato delle lastre di ghiaccio sopra le strade allagate, come potete vedere dalla foto a fianco. Questa fase di maltempo ha interessato tutta la zona centro settentrionale della Serbia, con anche Novi Sad che ha sperimentato quasi 65 mm di precipitazioni in sole 3 ore, per un accumulo totale oltre 120 mm su tutto l’arco di domenica. Non è ancora finita, perchè i temporali stanno inistendo anche in queste ore sulla Serbia, portando ancora pioggia e localmente anche la grandine a cadere sul paese.
 
[h=1]Freddo straordinario e gelate in Olanda![/h]
17 giugno 2015





Ondata di gelo di Giugno che non ha precedenti nella storia dell’Olanda, almeno stando alle notizie pubblicate dal quotidiano De Telegraaf.
Stando all’articolo pubblicato sulla pagina , la temperatura nella zona orientale di Twente sarebbe precipitata fino ad un valore di -4,1°C, mai misurato in Giugno ed oltre un mese dopo le gelate più tardive conosciute.
Ci sarebbe stata anche presenza di ghiaccio e brinate al suolo nella zona orientale.
La stazione meteorologica ufficiale di Twente in realtà avrebbe misurato due minime consecutive di +2,7°C e +3,0°C, valori che, comunque, sarebbero sotto la norma di almeno 7-8°C.
I valori rilevati forse si riferiscono a zone di aperta campagna, e probabilmente da termometri che misurano la temperatura a 2 cm dal suolo.
Ma la presenza di brinate al 16 di Giugno è comunque straordinaria in Olanda!
L’articolo integrale all’indirizzo: Recordkou gemeten met zomer in zicht|Binnenland| Telegraaf.nl
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Freddofil
 
[h=1]Alluvione Indonesia, quasi 6000 persone evacuate a Jacarta[/h]




13 febbraio 2015 - 09:06

[h=2]E’ drammatica la situazone in Indonesia dove le forti alluvioni che hanno colpito la capitale Jacarta hanno obbligato all’evacuazione di quasi 6000 persone[/h]Alluvione Indonesia, oltre 6000 persone evacuate a Jacarta – Si fa di ora in ora sempre più seria la situazione in Indonesia ed in particolare nella capitale Jacarta dove, a causa delle forti piogge si sono registrate inondazioni molto violente che hanno provocato allagamenti in quasi tutta la città. Ad oggi si contano infatti quasdi 6000 persone, nella fattispecie 5986, evacuate dalle zone completamente alluvionate a Jacarta ed in altre 13 località ma i dati potrebbero ulteriormente aumentare nelle prossime ore come sottolineato dal portavoce dell’agenzia nazionale di mitigazione delle catastrofi, non appena perverranno dati aggiornati. Un fiume in grado di scorrere sotto il mare, le immagini
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Alluvione a Jacarta, foto alerta roja
Le inondazioni di acqua e fango hanno raggiunto un’altezza compresa tra 10 e 210 cm in alcune aree, e per far fronte alla situazione sono state messe in campo oltre 2000 membri dei soccorsi, squadre operative da giorni per condurre l’evacuazione e accogliere gli sfollati. Oltre all’esondazione dei fiumi, l’agenzia indonesiana dello stato di Antara ha sottolineato che anche lo scarso drenaggio dei sistemi fognari abbia contribuito a provocare gli allagamenti. Vi sono anche progetti per tentare di risolvere questi problemi, come la costruzione di una diga o di canali, per impedire il ripetersi di tali situazioni, ma ci vorranno anni prima di poter mettere la parola fine alle decennali inondazioni che con periodicità colpiscono Jacarta.




Centrometeo
 
[h=2]Bertha scatena i temporali in Europa Occidentale[/h]


[h=4]10-08-2014 ore 19:27
[/h]

I rimasugli dell'ex uragano Bertha, ormai diventato una profonda depressione extratropicale atlantica centrate sulla Gran Bretagna, stanno scatenando una serie di forti temporali, col tipico asse orientato da sud-ovest verso nord-est, tra l'Inghilterra, il nord della Francia e il Benelux.
L'Inghilterra sembra ad ora la zona più colpita. Forti precipitazioni con allagamenti hanno colpito la cittadina di Grimbsy, nel Lincolnshire. Su Londra è transitata una "squall line" con vento a 75 km/h.
E' andata peggio nell'East Yorkshire, da cui proviene la foto sottostante, dove un paese è stato colpito da forti raffiche di vento, forse da un tornado.
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Danni in seguito a forti raffiche di vento in Inghilterra, da twitter@HumberbeatRoads
Un fronte temporalesco stra transitando anche su Belgio e Olanda, mentre i primi temporali si stanno affacciando anche in Germania.
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Temporale con shelf cloud in Olanda, da twitter@antje_
Più ad est non è andata molto meglio: temporali con grandine si sono abbattuti sulla Repubblica Ceca e una intensa attività convettiva è presente anche su parte della Polonia.
La giornata è trascorsa invece piuttosto tranquilla, una volta tanto, nel sud Europa, Italia compresa. Sulle regioni settentrionali italiane è atteso però già da domani un peggioramento.

Meteogiornale
 
[h=1]Ondata di freddo in Australia, con abbondanti nevicate[/h]
14 luglio 20150




La neve ed il freddo, che già precocemente avevano colpito la Nuova Zelanda, stanno imperversando in questi giorni anche sull’Australia centro orientale, dove l’isoterma di zero gradi ad 850 hPa è penetrata profondamente all’interno del Continente.
Queste sono alcune foto delle nevicate sulla parte orientale australiana, tratte da severe weather Turkey.
Da notare anche le basse temperature che si stanno misurando in Nuova Zelanda, con minime di -7,4°C all’aeroporto di Queensland, e di -7,6°C a quello di Dunedin.
Il freddo e la neve hanno colpito anche la più mite Isola settentrionale, e la Hawke’s Bay è stata colpita dalle nevicate più pesanti degli ultimi 35 anni.
Le previsioni mostrano un ulteriore persistenza del freddo su quasi l’intero continente australiano per i prossimi dieci giorni.
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Freddofili
 
[h=1]Freddo e nevicate in Grecia[/h]
5 febbraio 20150




Il fronte freddo che ha provocato abbondanti nevicate sui Balcani, ha raggiunto anche la Grecia, in particolare il settore settentrionale, dove ha provocato abbondanti nevicate.
La foto innevata si riferisce alla località di Ioannina, situata ad appena 500 metri di altezza nella zona nord occidentale della Grecia, ed alla località di Karpenisi, colpita da nevicata abbondantissima.
La foto della neve in notturna è riferita a Ioannina (foto da Severe Weather Greece)
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[h=1]Caldo record in Francia: sfondati i primi +41°C, stabilito il nuovo record mensile nazionale[/h][h=2]Caldo record in Francia, battuto il record di caldo mensile nazionale[/h]30 giugno 2015
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[h=2]Caldo record in Francia, battuto il record di caldo mensile nazionale[/h]

Dopo aver colpito la Spagna, dove fino a ieri si sono registrate temperature massime superiori ai +42°C +43°C, oggi l’onda mobile di calore si è propagata ai Pirenei e al territorio francese, dove si sta registrando un forte aumento delle temperature massime, con picchi fino a +40°C. Su tutti spiccano i +41.3°C (massima non definitiva) raggiunti poco fa a Belin, che stabiliscono niente meno che il nuovo record di caldo mensile per la Francia.Ma temperature massime prossime ai rispettivi record di caldo mensili si stanno registrando su gran parte del territorio francese, in particolare nei distretti centro-meridionali del paese transalpino. Localmente, come nel caso di Belin, la calura viene rese ancora più soffocante dall’attivazione di condizioni favoniche, per venti di caduta dai rilievi che contribuiranno a “comprimere” l’aria verso i bassi strati, scaldandola ulteriormente e facendo impennare i termometri ben oltre la soglia dei +38°C +39°C all’ombra, e con picchi più isolati di +40°C lì dove l’orografia e la ventilazione lo permettono. Attualmente tra Spagna e Francia si evidenzia la presenza di una vasta area, caratterizzata da vorticità negative, che sta producendo le intense “Subsidenze atmosferiche” ce stanno scaldando le masse d’aria in risalita dai torridi deserti del Marocco orientale e dell’Algeria occidentale.Questo incremento del geopotenziale in quota (effetti della cosiddetta “avvezione di spessore”) causerà una significativa stabilizzazione della colonna d’aria, con l’attivazione di “Subsidenze atmosferiche” (moti discendenti in seno alla colonna d’aria) che inibiranno l’azione dei moti convettivi. La distensione verso nord dell’opprimente anticiclone sub-tropicale africano sta enfatizzando l’afflusso in quota, lungo il margine occidentale della struttura anticiclonica, di un flusso di masse d’aria molto calde e secche, di tipo sub-tropicale continentale, che dai deserti del Marocco e dell’Algeria occidentale si spingeranno verso la Spagna centro-meridionale, dove giungeranno le isoterme di +25°C +26°C alla quota di 850 hpa.L’afflusso a tutte le quote delle calde masse d’aria sub-tropicali continentali continuerà a mantenere le temperature su valori davvero molto elevati tra la Spagna e la Francia, dove localmente la colonnina di mercurio si potrà alzare al di sopra dei +41°C +42°C, con picchi di +43°C +44°C sulla piana del murciano, per l’azione favonica dei deboli venti sud-occidentali nei bassi strati che accompagnano l’ondata di calore. In alcune città della Spagna meridionale, come Siviglia, Cordoba e Murcia, le massime giornaliere sfonderanno con una certa agilità la soglia dei +40°C, rendendo il clima davvero opprimente e molto torrido.L’incremento del geopotenziale in quota, generato dall’onda di calore in risalita sulla Spagna e il territorio francese, produrrà una significativa stabilizzazione della colonna d’aria, con l’attivazione di “Subsidenze atmosferiche” (moti discendenti in seno alla colonna d’aria) che surriscalderanno ulteriormente le masse d’aria, già piuttosto calde data l’origine desertica. Per questo motivo, fra domani e giovedì in diverse località francesi la colonnina di mercurio nelle ore centrali del dì sfonderà abbondantemente il muro dei +35°C +36°C all’ombra. Ma il rialzo termico più significativo, grazie all’azione del soleggiamento ininterrotto nelle ore diurne, si avvertirà proprio nei distretti della Francia meridionale, dove localmente si potranno registrare picchi di oltre +38°C +39°C, se non punte isolate prossime ai +40°C +41°C in alcune località, lungo il versante settentrionale dei Pirenei.Con l’evoluzione del promontorio anticiclonico sub-tropicale in anticiclone di blocco, dalla classica forma ad “Omega” che dall’entroterra desertico algerino si solleva fino all’Inghilterra e al mar del Nord, parte dell’aria calda, di lontane origini sub-tropicali continentali, risalendo tutto il bordo occidentale dell’impalcatura anticiclonica, attraverso una debole ventilazione meridionale, si propagherà fino al nord della Francia, al Canale della Manica e all’Inghilterra, dove già domani le temperature massime subiranno un deciso aumento, con punte di oltre i +31°C +33°C. A Londra domani la massima potrebbe facilmente superare i +34°C +35°C all’ombra, mentre in altre città dell’Inghilterra meridionale si potrebbero puntare i +36°C.

Meteoweb.
 
[h=2]Incredibile tromba marina avvistata ieri, giovedì 16 luglio, in estonia, precisamente sull’isola di Muhu, nella zona occidentale del paese.[/h]Tromba marina in Estonia: incredibile vortice avvistato sull’isola di Muhu – 17 luglio 2015 - Se da una parte c’è l’Italia interessata dal vasto anticiclone africano che sta determinando condizioni di tempo stabile e soleggiato, così come di gran caldo, dall’altra c’è l’Estonia, che nella giornata di ieri, 16 luglio, che è stata colpita da una fase di maltempo, con anche una ben definita e spettacolare tromba marina avvistata sull’isola di Muhu, nella zona occidentale del paese. Una tromba marina è un fenomeno assimilabile ad una tromba d’aria, che però si muove sull’acqua anziché sulla terra: si genera anch’essa da una cella temporalesca ma la sua intensità è minore per via della maggiore instabilità dell’acqua rispetto alla terra. Un tromba marina tende ad esaurirsi rapidamente o con il decadimento della cella generatrice stessa o incontrando un fronte di pioggia.


Centrometeo
 
[h=1]Record storico di neve ad Ottawa, in Canada orientale![/h]
18 febbraio 2016


Questa volta, dopo il grande freddo che ha travolto il Quebec, provincia orientale canadese, con una “punta” di -30°C a Montreal e temperature ancora inferiori in altre zone, un afflusso di aria più umida e calda meridionale è giunto fino al Canada meridionale passando attraverso la costa orientale statunitense e la zona dei Grandi Laghi.
Ebbene, è stato stabilito il record storico di nevosità in 24 ore per la città di Ottawa, la Capitale del Canada, situata poco ad ovest del Quebec, nella provincia dell’Ontario.
Sebbene si parli di località gelide e piovose, le grandi tormente di neve non regalano quantitativi nevosi troppo abbondanti, e non era mai caduta una quantità superiore al mezzo metro, almeno dal 1936, da quando sono iniziati i rilevamenti all’aeroporto della capitale.
Lo scorso 15 Febbraio sono caduti oltre 50 cm di neve in 24 ore, ed è la prima volta che accade dal 1936.
Il precedente record era stato di 40,6 mm che era caduto il 02 Marzo del 1947.
Seguono, i 39,6 cm del 16 Febbraio del 1954, ed i 38,6 cm del 30 Gennaio 1966.
La tormenta di neve ha creato disagi a non finire, con blocco del traffico urbano ed interruzioni dei voli aerei.
Dati precedenti parlano di 54,1 cm caduti nel Novembre 1912, e di 55,9 cm nel Gennaio del 1894, tuttavia si tratta di rilevamenti non effettuati all’attuale aeroporto ma in un’altra postazione di rilevamento ora da tempo in disuso.
Sempre in Ontario, nei giorni scorsi si sono battuti alcuni record storici di freddo: una temperatura di -32,8°C ad Oshawa, superando il precedente di -32,0°C che risaliva al lontano 1887.
Anche Toronto ha registrato una temperatura di -32,4°C, evento che non capitava dal 16 Gennaio 1994.
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Freddofili
 
Speriamo di vederla anche noi quella bella neve, ma già a Novembre-Dicembre; chissà che accompagnata dal freddo e brutto tempo che sta facendo al nord Europa, compromettendo magari anche la fruttificazione delle pasture, non ci regali qualche bella sorpresa.
 
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